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Gli sport inoltre per la modalità di espletamento della performance possono dividersi in:

1.Sport ciclici: sport in cui l’espletamento della performance avviene attraverso la ripetizione ciclica

di un movimento base( nuoto, corsa, bici ecc.). Quindi lo studio del moto avviene analizzando tale

movimento base.

2.Sport aciclici: sport caratterizzati dall’esecuzione di un unico movimento, che avviene solo una

volta durante la performance( salto o lancio); quindi lo studio del moto avviene attraverso l’analisi

di questo solo movimento.

3.Sport ciclico-alternati: sono degli sport in cui vi è un movimento base che viene ripetuto in

maniera ciclica nel tempo, ma in maniera alternata, come ad esempio la corsa ad ostacoli. Quindi il

moto si può studiare applicando il principio di indipendenza delle azioni simultanee e analizzando il

movimento ogni volta che si ripete, in quanto ,pur trattandosi in sostanza dello stesso movimento,

di volta in volta possono subire delle variazioni.

Nel gioco del calcio, la corsa, accelerazioni, decelerazioni o cambi di direzione, rappresentano le

componenti qualitative e quantitative della performance; in pratica rappresentano la risposta fisica

e tecnica alle richieste di gioco. L’analisi di questi aspetti ci consente di capire anche il dispendio

energetico causato dall’espletamento della performance.

Possiamo considerare accelerazioni tutte quelle attività che hanno:

Velocità iniziale = 0 2

Accelerazione = 1m/s

Spazio percorso < 10m/s

Possiamo considerare accelerazioni sprint tutte quelle attività che hanno:

Velocità iniziale approssimativamente uguale a zero

Velocità raggiunta dopo l’accelerazione pari al 70% della velocità massima

Distanza percorsa pari a 6 o 7m/s

Possiamo considerare sprint tutte quelle attività che hanno:

Velocità iniziale = 50/70 % della velocità massima

2

Accelerazione = 1m/s

Distanza percorsa minima = 10m/s

La match analysis comprende 3 tipi di allenamento:

1.Livello allenante

2.Livello addestrante

3.Livello addestrante avanzato

1.L’allenamento di primo livello riguarda il condizionamento fisiologico dell’atleta. Consiste

nell’ottenere in maniera diretta o indiretta informazioni sul dispendio energetico dell’atleta per

l’esecuzione della performance. Un buon allenamento di primo livello deve mimare al meglio le

condizioni e le richieste di gara. L’allenamento di primo livello consiste in una ripetizione

dell’esercizio fisico, con intensità sempre crescenti e in diverse modalità, in modo da stimolare i

meccanismi di adattamento dell’organismo al lavoro che si sta facendo, sviluppando quindi anche

la resistenza.

A tale proposito, il prof. Dal monte , in collaborazione con Faina, sono riusciti a fare degli studi sui

consumi energetici per eseguire la performance. Mediante una termo camera riuscivano a vedere i

muscoli più caldi dopo la performance, rapportando tali dati a quelli relativi al massimo consumo di

ossigeno.

E’ buona norma da parte dei preparatori atletici , proporre determinati test ai giocatori per vedere il

feedback performativo fornito dai giocatori, quindi vedere gli effetti prodotti da tale test.

Le squadre vengono valutate con il fitness test; bisogna però tener conto del fatto che le

performance variano per ogni giocatore, quindi bisogna utilizzare la cosiddetta media di Cohen;

ovvero esprimere la differenza valutata come la variazione della media rispetto alla deviazione

standard degli atleti valutati.

2.L’allenamento di secondo livello si occupa dello studio delle invarianti di competizione e del

miglioramento biomeccanico degli atleti.

Le invarianti di competizione sono delle situazioni che si presentano in partita con frequenza fissa

e che quindi vanno studiate e ripetute in allenamento in modo da permettere ai giocatori di

governarle con destrezza negli incontri successivi.

Per quanto riguarda il miglioramento biomeccanico invece, consiste proprio in un miglioramento

dei gesti tecnici da parte degli atleti; quindi proponendo diverse tipologie degli esercizi , mirando

all’ottimizzazione di un determinato gesto tecnico, il quale può essere anche studiato

preventivamente con la visione di filmati o immagini.

Nel gioco del calcio ad esempio gli esercizi da proporre possono essere : rigori con portiere in

movimento, punizioni con diverse disposizioni della barriera e cosi via.

3.L’allenamento di terzo livello è il più complesso in quanto si occupa dello studio delle strategia

locali e globali.

Prima di tutto non bisogna confondere strategia e tattica. La differenza sostanziale tra la strategia

e la tattica sta nel fatto che la strategia si può preparare a priori, in allenamento ; la tattica invece

no, è maggiormente legata all’intuizione dell’atleta durante il gioco. La strategia dunque è l’unione

flessibile di più piani, , basati sulla coordinazione degli spazi, armonizzati dai movimenti dei

giocatori, che hanno il compito di superare l’avversario ottenendo la vittoria. La tattica invece

consiste nel movimento coordinato di 2 o più giocatori per adempiere ad obiettivo comune

predefinito.

Le strategia locali riguardano solo alcune zone del campo e non tutti i giocatori.

Le strategie globali invece sono più complesse perché riguardano quasi tutto il campo e quindi

quasi tutti i giocatori. Per strategia globale si intendono i moduli di gioco, i quali sono ciclici, nel

senso che tornano allo stato iniziale dopo ogni punto segnato. Alcuni esempi di strategie globali:

Fuorigioco indotto

Possesso palla e capacità di aggredire gli spazi

Operazioni laterali

Anche per gli sport duali puri, quindi per tutte le discipline di combattimento viene effettuato lo

studio di strategie, come ad esempio:

Studio di un utilizzo appropriato delle penalità

In svantaggio, studio di una strategia di iniziativa tecnica

In vantaggio, studio di una strategia di attesa

Studio del cambio di guardia

Studio del passaggio di lotta a terra

Alcuni studiosi come A. Madella (2006), hanno elencato quelle che sono le principali peculiarità ed

anche i limiti della match analysis.

Funzioni match analysis:

-Monitoraggio prestazione in real time o in post produzione(off line).

-Monitoraggio dello stimolo in allenamento

-Descrizione qualitativa e quantitativa di eventi, corsi tipici o probabili d’azione

-Individuare le fasi critiche di gioco

-Confrontare profili vincitori/perdenti, squadre, giocatori o determinate situazioni di gioco

-Individuare le eventuali problematiche , cercando di migliorare gli aspetti negativi in allenamento

con l’ottimizzazione del lavoro

-Definizione indici efficacia-efficienza del singolo atleta o della squadra intera

Pro dell’utilizzo della match analysis:

-Nessuna notazione manuale

-Salvataggio immagini ed analisi su supporto ottico

Limiti match analysis:

-Non sapere molto su come e quanto l’allentore usi la match analysis

-Eccessiva esemplificazione dei dati che si hanno a disposizione

-Mancato utilizzo di tutti i mezzi possibili che si hanno a disposizione per effettuare un’analisi

accurata

-Information overload: eccesso di informazioni, da risolvere trovando il giusto equilibrio tra quantità

e semplicità

-Eccessivo utilizzo dei dati statistici(scout) , i quali potrebbero generare questioni di potere

all’interno della squadra, far sorgere controversie all’interno dello spogliatoio tra i giocatori o anche

con l’allenatore o ruoli precostruiti all’interno della squadra

Contro dell’utilizzo della match analysis:

-Errori da parte dell’operatore o del software

-Costi elevati ( sistemi di rilevamento ad alta tecnologia)

Possiamo dividere la prestazione sportiva in 4 principali aree tematiche:

1.Prestazione atletica: riguarda tutto ciò che comporta uno sforzo fisico. E’ l’unico aspetto che

viene valutato mediante metodi scientifici.

Limiti: molte volte viene lamentata l’attendibilità dei sistemi di rilevamento, in quanto talvolta i dati

forniti possono essere non veritieri.

2.Prestazione tecnica: viene valutato il comportamento dei giocatori in determinate situazioni (tiro,

passaggio ecc.), quindi viene valutata l’esecuzione del gesto tecnico.

Limiti: si tratta principalmente di dati statistici (scout) , senza tener conto della tipologia del gesto

tecnico. Ad esempio il recupero palla, può essere più o meno significativo a seconda della modalità

di recupero o della situazione in cui la palla viene recuperata, tanto da poter rendere 10 palle

recuperate, molto più importanti di 20 palle recuperate.

3.Prestazione tattica: riguarda il movimento coordinato di 2 o più giocatori per adempiere ad un

obiettivo comune prefissato. Viene quindi valutata l’efficacia della transizione , ovvero l’efficacia

delle traiettorie degli spostamenti dei giocatori, con o senza palla.

Limiti : l’analisi si limita a rilevare le posizioni dei giocatori in campo in cui avvengono le azioni.

4.Prestazione psicologica: valuta le scelte di gioco dei giocatori. Non è una cosa che si può

monitorare,non si può sapere o prevedere quello che un giocatori ha in mente.

Limiti: l’analisi psicologica non viene affrontata.

Al contrario però, l’aspetto psicologico è molto importante. E’ fondamentale che un atleta abbia il

giusto approccio alla sua attività ed una mentalità adeguata. Deve essere anche

l’allenatore,capace di trasmettere una mentalità positiva, vincente, mirata sempre alla vittoria, ad

impegnarsi e a fare sempre meglio. E’ importante quindi che un atleta abbia un approccio

psicologico positivo non solo alla partita, ma a partire dall’allenamento, dai singoli esercizi. Avendo

un buon approccio e stato psicologico, la prestazione dell’atleta sicuramente evolverà verso un

progresso.

I metodi scientifici più utilizzati in ambito sportivo per analizzare i diversi aspetti della prestazione ,

sono i metodi K-Sport.

-K-Region: è il luogo dei punti che un giocatore può raggiungere facilmente e prima di tutti gli altri.

Quindi se dobbiamo passare la palla ad un compagno, dobbiamo tirarla in una zona in cui egli è in

grado di raggiungerla prima di tutti. Possiamo rappresentare graficamente la K-Region con il

diagramma di Voronoi, secondo cui il terreno di gioco viene suddiviso in più regioni, in ognuna

delle quali è presente un giocatore. Quindi lanciando la palla in una di queste zone, il giocatore

riuscirà a raggiungerla prima di tutti. Il problema del diagramma di Voronoi però, sta nel fatto che

non si tiene conto della differenza di velocità tra i giocatori; per cui, per ottenere un modello più

realistico, bisogna rapportare le distanz

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
11 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marghe.15 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi della performance sportiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Izzo Riccardo.