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17) IL RAPPORTO DI SODDISFAZIONE-FEDELTA':
-nei mercati non competitivi: il grado di soddisfazione ha un impatto
limitato sulla fedeltà. Si tratta essenzialmente di mercati monopolisti
regolamentati (come le telecomunicazioni, i servizi di erogazione
dell'energia elettrica o i trasporti) o ancora, mercati in cui i costi di
trasferimento sono molto elevati. In realtà. In questi mercati i clienti
non hanno scelta: sono clienti vincolati.
in cui la concorrenza è intensa, in cui esistono
-nei mercati competitivi:
molti beni succedanei e i cui costi di trasferimento sono bassi, vi sono
notevoli differenze nel tasso di fedeltà tra i clienti “soddisfatti” e
quelli “pienamente soddisfatti”. Le implicazioni di questa osservazione
sono importanti. Limitarsi semplicemente a soddisfare il cliente che ha
piena libertà di scelta non basta. Un cliente pienamente soddisfatto
sarà un cliente fedele.
LA MACROSEGMENTAZIONE DEI MERCATI
18)
SELEZIONE DEI CLIENTI DA SERVIRE SCEGLIERE UNA PROPOSTA
DI VALORE
SEGMENTAZIONE DEL DIFFERENZIAZIONE:
MERCATO: Differenziare l'offerta di mercato per creare
Dividere il mercato totale in segmenti un valore superiore per il cliente.
più piccoli. OBIETTIVO:
CREARE VALORE PER
I CLIENTI.
DEFINIZIONE DEL SEGMENTO: POSIZIONAMENTO:
Posizionare l'offerta di mercato
Selezionare il segmento o i segmenti in nelle menti dei clienti
cui entrare. obiettivo.
I CRITERI DI SEGMENTAZIONE NEL MERCATO DEI BENI DI
19)
CONSUMO FINALE:
L'analisi di segmentazione del mercato di riferimento, viene suddivisa in
due momenti:
-la macrosegmentazione: che mira all'identificazione dei prodotti-mercati
-la microsegmentazione: che porta a distinguere i segmenti di clienti
all'interno di ciascun prodotto-mercato preso in esame.
Esistono quattro metodi per applicare la microsegmentazione:
-SEGMENTAZIONE DESCRITTIVA: è basata sulle caratteristiche socio-
demografiche del cliente, a prescindere dalla categoria di appartenenza
del prodotto.
-SEGMENTAZIONE IN BASE AI BENEFICI O VANTAGGI PERSEGUITI
-SEGMENTAZIONE IN BASE ALLO STILE DI VITA: è basata sulle
caratteristiche socio-culturali del cliente, a prescindere dalla categoria
del prodotto.
-SEGMENTAZIONE COMPORTAMENTALE: classifica i clienti a seconda
del loro comportamento di acquisto sul mercato.
I REQUISITI PER UNA SEGMENTAZIONE EFFICACE:
20)
RISPOSTA DIFFERENZIATA: il criterio di segmentazione applicato
1. massimizzi le differenze tra i segmenti (condizioni di eterogeneità)
e minimizzi quelli tra clienti nell'ambito di uno stesso segmento
(condizione di omogeneità).
DIMENSIONE SUFFICIENTE: il segmento deve costituire un
2. mercato potenziale, oltre che la dimensione del segmento in
termini di volume o di frequenza degli acquisti, ma anche il suo
ciclo di vita.
MISURABILITA': prima di scegliere un segmento, bisogna poter
3. stabilire le sue dimensioni, valutare il potere di acquisto dei
segmenti identificati e le caratteristiche comportamentali.
ACCESSIBILITA': indica la misura in cui il segmento di mercato è
4. raggiungibile utilizzando un unico programma di mercato.
ATTIVIBILITA': per raggiungere i segmenti è possibile elaborare
5. programmi di marketing specifici.
SEGMENTAZIONE E MERCATI INTERNAZIONALI:
21)
I fattori che determinano la segmentazione dei mercati internazionali
sono:
-ubicazione geografia
-fattori economici
-fattori culturali
-fattori di ordine politico e giuridico
Per la segmentazione dei mercati internazionali si tratta in effetti di
trovare in ciascuno dei paesi in esame dei segmenti analoghi, se non
perfettamente uguali. Naturalmente questo è più facile per i paesi che
sono allo stesso stadio di sviluppo, che abbiano le stesse caratteristiche
di situazione sociale ed economica, che si trovino nella stessa area
culturale, nello stesso subcontinente e siano complementari dal punto di
vista economico. Molto spesso per la segmentazione dei mercati
internazionali non è necessario ricorrere ad elaborate e costose ricerche
di mercato, ma è sufficiente basarsi sui dati di mercato disponibili,
cercando di farne il miglior uso possibile. Secondo, l'esperienza già
acquisita ed il buon senso. Quando la segmentazione del mercato è
stata effettuata si potrà decidere la politica di entrata.
LE DECISIONI DI POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO:
22)
IL POSIZIONAMENTO: è la decisione dell'impresa relativa al beneficio
che la marca deve possedere per conquistare una posizione distintiva nel
mercato.
STRATEGIA DEL POSIZIONAMENTO: è la modalità operativa adottata
per introdurre una strategia di differenziazione basata:
-sull'analisi interna dei punti di forza e di debolezza dell'impresa
-sul contesto competitivo
-sul tipo di beneficio distintivo e unico che la marca può fornire al
cliente.
I requisiti di un posizionamento di successo:
Chiarezza: il vantaggio offerto alla base del posizionamento deve
1) essere comunicato al target con chiarezza.
Coerenza: la proposta oltre ad essere chiara e incisiva, deve
2) consolidarsi nel tempo nella mente del consumatore.
Credibilità: il vantaggio differenziale mediante il quale l'impresa
3) cerca di posizionarsi rispetto ai concorrenti deve essere credibile.
Competitività: il posizionamento ha successo se è basato su un
4) vantaggio certo dell'impresa rispetto ai concorrenti. Il consumatore
deve percepire che il prodotto o servizio genera un valore
superiore.
ANALISI DELLE OPPORTUNITA' DI CRESCITA NEL
23)
MERCATO ESISTENTE:
LA STRATEGIA DI CRESCITA INTENSIVA:
I- STRATEGIA DI PENETRAZIONE DEL MERCATO: consiste nel cercare
d'incrementare o mantenere le vendite dei prodotti attuali nei mercati
esistenti:
sviluppo della domanda primaria
1) aumento della quota di mercato
2) acquisizione dei mercati
3) difesa di una posizione di mercato
4) razionalizzazione del mercato
5) organizzazione del mercato
6)
II- STRATEGIA DI SVILUPPO INCENTRATE SUI MERCATI:
focalizzazione dei bisogni latenti
1) nuovi segmenti di mercato
2) nuovi canali di sviluppo
3) espansione geografica
4)
III- STRATEGIE DI SVILUPPO DEI PRODOTTI:
innovazioni di rottura
1) aggiunta di caratteristiche
2) estensione della linea dei prodotti
3) ringiovanimento di una linea di prodotti
4) miglioramento della qualità
5) acquisizione di una gamma di prodotti
6) razionalizzazione di una gamma di prodotti
7) RUOLO DEL PREZZO NEI PROCESSI DECISIONALI:
24)
Caratteristiche:
1- il prezzo influenza direttamente il livello della domanda. Per tanto
misurare la sensibilità al prezzo è un dato importante.
2- il prezzo di vendita determina la redditività dell'attività.
3- il prezzo di vendita stabilito dall'impresa influenza la percezione
globale del prodotto
4- il prezzo si presta più facilmente delle altre variabili di marketing al
confronto tra prodotti e marche concorrenti.
Obiettivi:
-gli obiettivi orientati al profitto: gli obiettivi incentrati sul profitto
rientrano sia la massimizzazione del profitto sia la realizzazione di un
tasso di redditività sufficiente sul capitale investito.
-gli obiettivi orientati al volume: gli obiettivi incentrati sul volume
d'affari o la quota di mercato, o più semplicemente ad assicurare un
tasso di crescita sufficiente delle vendite.
-gli obiettivi incentrati sulla concorrenza: mirano alla stabilizzazione dei
profitti o all'allineamento con i concorrenti.
METODI PER LA FORMAZIONE DEI PREZZI:
25)
Si tratta di individuare la migliore combinazione prezzo-quantità,
tenendo conto dei costi e del mercato. A tale fine, le imprese possono
impiegare metodi diversi, a seconda che prendano in considerazione uno
dei seguenti fattori: costi, domanda e concorrenza.
-PREZZO SOGLIA: o prezzo minimo, è il prezzo corrispondente ai
costi diretti variabili.
-PREZZO TECNICO: BEP (break even-price), è il prezzo corrispondente
al punto di pareggio, cioè al prezzo che copre i costi diretti e i costi
fissi per un dato volume di vendite.
-PREZZO TARGET: il prezzo target, o prezzo sufficiente, comprende
oltre ai costi diretti e fissi, un margine di profitto considerando un
normale tasso di redditività sul capitale investito.
Prezzo target = BEP
1-margine di profitto atteso
-PREZZO DI RICARICO: il prezzo di ricarico o mark-up price, si calcola
aggiungendo un ricarico standard al prezzo tecnico. Si otterrà il margine
desiderato solo al raggiungimento del livello di vendite atteso.
PREZZO E COSTI:
26)
L'analisi dei costi è un dato necessario per l'impresa, permettere di
analizzare gli aspetti qualitativi, tra i quali la sensibilità della domanda
al prezzo e la reazione dei concorrenti. Le grandi imprese possono
decidere di non ridurre i prezzi, rispondendo su un altro terreno, come
ad esempio la pubblicità che rappresenta un costo fisso per l'impresa.
Un'impresa può decidere di non adeguarsi alla riduzione del prezzo,
soprattutto quando il valore del suo prodotto è superiore rispetto a
quello dei concorrenti, può puntare rispondendo su altri fattori. Gli
elementi di differenziazione possono essere la relazione con il cliente,
l'estensione dei servizi e l'immagine di marca.
ELASTICITA' DELLA DOMANDA:
27)
Elasticità della domanda rispetto al prezzo è definita come la variazione
percentuale della quantità domandata rispetto ad una variazione di
prezzo dell'1%. Esempio: se un incremento dell'1% nel prezzo delle
abitazioni causa una riduzione del 2% nella quantità domandata,
l'elasticità al prezzo della domanda delle abitazioni sarà -2. L'elasticità
sarà sempre negativa o pari a 0, perché la variazione del prezzo è
sempre di segno opposto rispetto alla variazione della quantità
domandata.
Tre categorie di elasticità rispetto al prezzo:
ELASTICA= è inferiore a -1
INELASTICA O RIGIDA= è superiore a -1
ELASTICITA' UNITARIA= -1
28) PREZZO E DOMANDA:
In economia di mercato è il cliente a scegliere i prodotti che saranno
venduti. In un'impresa orientata al mercato, il punto di partenza del
prezzo accettabile da parte del mercato che a sua volta determina il
costo target.
ORIENTAMENTO ALLA ORIENTAMENTO AL MERCATO:
PRODUZIONE:
Ricerche di mercato e/o di Ricerche di mercato e/o di
laboratorio laboratorio.
Caratteristiche del prodotto Caratteristiche del prodotto.
Design Pr