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PRIORITÀ OPERATIVE
1. Elaborare una strategia di marketing per prodotti/servizi in competizione diretta
Nel momento in cui c’è sostitutività percepita, il grado di competizione è massimo (es: caffè Lavazza
– caffè Illy entrambi di elevata qualità). L’obiettivo delle strategie di marketing è allentare il grado
di sostitutività creando differenze percepibili, per fare ciò è consigliabile ricorrere alla customer
experience, ovvero domandarsi qual è l’esperienza che una determinata marca offre al consumatore
e bisogna tentare di modificarla. C’è concorrenza diretta oggi tra Lavazza e Nespresso? No.
Mercato: insieme di due forze, domanda e offerta. Il mercato è un luogo economico nel quale offerta
e domanda interagiscono tra di loro. Il settore è lo studio dell’offerta e per comprendere il
funzionamento del mercato si usa la statistica descrittiva, è incontrovertibile per l’alto grado di
precisione intrinseco (osservazione sulla base di uno o più criteri). Dal lato della domanda, per
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comprendere i clienti interessati all’acquisto è necessario effettuare la statistica inferenziale , cioè
inferire (il processo logico dell’inferenza è diametralmente diverso dal processo logico della
descrizione). Es: fermo 100 consumatori e li sottopongo a una breve intervista al fine di conoscerne
le caratteristiche così da riuscire a ottenere risultati che estenderò all’intero universo, dopodiché
inferisco che i 100 consumatori intervistati siano rappresentativi dei 1000 consumatori interessati
all’acquisto. La conoscenza della domanda si basa sulla statistica inferenziale.
L’analisi della domanda è la fase più creativa del marketing perché rappresenta la fase più
multidisciplinare, esprime un processo di creazione delle preferenze (come la domanda genera le
proprie preferenze). In tale fase, è necessario tenere in considerazione che la domanda non è
perfettamente razionale. La domanda è quindi il fattore generativo della concorrenza, se la domanda
ci percepisce sostitutiva parte la concorrenza. Nel cuore delle decisioni di marketing, una volta
identificato il mercato, è necessario individuare le caratteristiche dei consumatori attuali e potenziali.
Company thinking: come l’azienda pensa al mercato
3 Concetto di campionamento: è necessario rilevare un campione effettivamente rappresentativo dell’intera popolazione
Customer thinking: come i clienti pensano ai propri bisogni (=benefici ricercati)
ANALISI DOMANDA
La domanda è il fattore generativo della concorrenza. La domanda è uno dei due anelli del
funzionamento dei mercati insieme all’offerta. La domanda è il fattore generativo della concorrenza,
è la domanda infatti che percepisce due prodotti come sostitutivi. Il marketing vuole studiare la
domanda per poi vendere, il socialing vuole studiare la domanda per poi servirla.
Dopo aver definito il settore, è necessario concentrarsi sulla domanda effettiva e si procede a due tipi
di analisi:
a. Quantitativa
Applicazione della statistica descrittiva, le imprese si basano oggi su servizi aziendali che si
occupano di raccogliere dati su tutto ciò che può servire all’impresa al fine di studiare il mercato
di riferimento.
§ Analisi della domanda aggregata (quanto vale il mercato di caramelle in Italia)
§ Analisi della domanda aziendale (qual è il fatturato di Goleador in un anno, vorrei cercare di
aumentarlo, quanto ho di budget per aumentare il valore del brand). Se il marketing funziona,
aumenta la preferenza del cliente per un determinato prodotto.
§ Analisi della domanda potenziale (quanti potrebbero comprare la caramella Goleador nel
corso del 2019?), essa si basa sempre sull’assunzione di un’ipotesi
Il ponte tra la domanda quantitativa e l’analisi qualitativa è la segmentazione perché isola i differenti
comportamenti d’acquisto.
• La macrosegmentazione, intesa come l’analisi di grandi gruppi omogenei di consumatori/clienti,
suddivisi in base a descrittori sociodemografici
• La microsegmentazione, intesa come l’analisi di gruppi, numericamente più limitati ma omogenei
di consumatori/clienti, suddivisi per benefici ricercati rispetto ad una determinata offerta (prodotti e/o
servizi).
b. Analisi qualitativa
Comprendere la preferenza o la non preferenza del consumatore
Come funziona il comportamento umano (contributo di Gerald Zaltman)
Gerald Zaltman lavora all’Università di Harvard, alla ricerca Mind, Brain, Behaviour (MBB), nella
quale convergono i contributi dei principali studiosi statunitensi ed internazionali sul funzionamento
della mente. Nella sua attività di ricerca ha provato ad approfondire la dimensione psicologica dei
comportamenti economici con particolare riferimento all’acquisto e alla comunicazione esterna di
prodotti e servizi. Gli studi sono stati trascritti nel suo celebre libro “How customers think”:
à Ricerca di nuovi modelli relazionali tra offerta e domanda
à Insoddisfazione nei confronti di stereotipi tradizionali del marketing
à Necessità di mediare tra customer thinking e company thinking
Il customer thinking permette di comprendere il processo cognitivo secondo il quale il cliente
preferisce un determinato prodotto a un altro (es: aspirapolvere Folletto rispetto a un’aspirapolvere
di Bosch). Zaltman sostiene che il customer behaviour è figlio del customer mind, ciò significa che
la nostra mente è composta da elementi consci (di cui siamo consapevoli) ed elementi inconsci (di
cui non siamo consapevoli). Quest ultimi sono decisivi nel nostro comportamento sociale ed
economico.
Per esprimere in termini metaforici questo assunto, tipico della psicoanalisi, possiamo affermare che
“c’è l’inconscio al timone”. L’essere umano diventa cliente quando riconosce in un prodotto/servizio
il soddisfacimento di uno stato di necessità, si chiama domanda infatti perché c’è qualcuno che chiede
qualcosa.
I messaggi principali di Gerald Zaltman sono:
• Il 95% della nostra attività mentale ha luogo nella mente inconscia
• Il 90% delle indagini di mercato si focalizza sugli attributi e sulle caratteristiche funzionali di un
prodotto o di un servizio e sui suoi benefici immediati dal punto vista psicologico.
• Per i consumatori, i benefici emotivi derivano in parte da quel nucleo decisivo di valori e situazioni
che danno un significato alle loro esistenze. Anche se le caratteristiche e il funzionamento di un
prodotto sono importanti, in realtà rappresentano solo una piccola parte dei fattori che danno impulso
all'esperienza di consumo.
• La metafora è fondamentale per il pensiero in quanto stimola il funzionamento della mente umana.
Le metafore possono aiutare i consumatori a far affiorare il pensiero e i sentimenti più importanti che
altrimenti rimarrebbero inconsapevoli
• Circa l’80 per cento della comunicazione umana interpersonale avviene attraverso mezzi non
verbali. (es. tatto, intonazione della voce , postura del corpo, il contatto visivo, la distanza , il senso
del tempo)
• Il paralinguaggio, vale a dire il tono di voce ed il modo di parlare, si rivela importante in molti
contesti di mercato quali, il telemarketing, la vendita diretta e la pubblicità.
Il marketing è uno dei fattori che influenzano in modo più sensibile i comportamenti dei consumatori.
Questo significa che non solo le attività di comunicazione rendono possibile l’evocazione di ricordi,
ma che possono modificare anche i successivi atteggiamenti legati alle esperienze di acquisto e
consumo di un determinato prodotto/servizio. Questo è uno dei principali canali attraverso i quali la
mente conscia e inconscia del manager influenza la mente dei consumatori. Il marketing deve quindi
creare la connessione emotiva con il cliente al fine di creare una preferenza.
Tuttavia, è necessario condannare il marketing che in qualche modo suggestiona il cliente all’acquisto
di un prodotto che soddisfa un bisogno non naturale. Le aziende (es. Barilla, fatturato 4 mld, investe
400mln all’anno in pubblicità) investono un’ingente somma in pubblicità riconoscendo un rapporto
di causa-effetto, ossia riscontrando una preferenza verso i propri prodotti.
Quando non vi è differenza tecnica tra due prodotti è necessario spingere verso altri criteri: autenticità,
customer respect (io rispetto il cliente come essere umano non come consumatore), sostenibilità
(CSR, responsabilità sociale e ambientale). Si passa da cultura di prodotto a cultura di impresa.
Un’azienda è da considerarsi competitiva se migliora sistematicamente il rapporto qualità/prezzo (es
Toyota) perché in tal modo risulta attenta al contesto sociale di riferimento. Il prezzo assume quindi
una funzione sociale. Il marketing tradizionale molte volte si focalizza esclusivamente su un obiettivo
strategico, ha come scopo l’eccessiva valorizzazione del prodotto agli occhi del cliente così da
giustificare un prezzo di vendita elevatissimo (es: iPhone). L’azienda da considerare più etica è quella
che offre differenti binomi qualità-prezzo (a qualità A corrisponde prezzo A, a qualità B corrisponde
prezzo B etc).
Il potere di mercato è la capacità di imporre le condizioni competitive, se io sono l’azienda leader
impongo le condizioni secondo le quali si compete. Il valore di mercato corrisponde alla somma dei
fatturati ottenuti dagli operatori.
Il marketing nasce dall’offerta (vendere il numero più alto possibile di prodotti al prezzo più alto
praticabile), il socialing nasce dalla domanda.
Un mercato è contendibile quando ci sono competitors in rivalità reale reciproca che si competono il
mercato. L’importante è che non si trasformi in una competizione rovinosa, infatti in tal caso le
aziende nel lungo termine sarebbero destinate a chiudere e fallire.
Quando in un equilibrio il mercato si ha una concorrenza fisiologica (=sana)?
1. Quando i consumatori hanno possibilità di scelta
2. Quando gli offerenti sono stimolati a innovare
3. Quando la remunerazione dei fattori impiegati è soddisfacente
Un mercato è in un regime di concorrenza fisiologica quando i parametri sopracitati sono rispettati.
Quando avvengono le forme collusive? Quando gli offerenti si accordano su un prezzo elevato.
Perché è importante che le barriere all’entrata non siano troppo alte? Perché da un momento all’altro
qualcuno potrebbe andare quindi devo necessariamente fissare prezzi bassi (da una parte non induce
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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