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MARKETING- Crea un richiamo all'azione:

Comprare, Vendere, Sottoscrivere

- Utilizzato per consumatori "compulsivi"

- Rappresenta un brand friendly, affidabile e sicuro.

VERDE (colore secondario)

REAZIONE/EMOZIONI

- Riflette salute, tranquillità

- Simbolizza il denaro

- Simboleggia la crescita e il cambiamento

- Il verde è usato negli occhiali per la visione notturna poiché l'occhio umano vi è più sensibile e riesce a distinguere la maggior parte delle ombre.

MARKETING

- Utilizzato nei negozi per il relax

- Associato con il benessere e l'attenzione per l'ambiente

- È stato a lungo simbolo di fertilità

- Nel XV secolo era il colore preferito per gli abiti da sposa.

VIOLA (colore secondario)

Reazioni/emozioni

- Riflette diritto, benessere, successo, saggezza

- Molti re hanno indossato abiti viola.

Marketing

- Usato spesso nei prodotti di bellezza e anti-età

- Usato per dare sollievo o calmare

- Rappresenta...

Un brand creativo, immaginativo, saggio.

Il packaging

La confezione da semplice strumento di imballo del prodotto utile a fini di conservazione e di movimentazione è divenuta, per molti prodotti, un importante strumento di marketing, sia per il consumatore per il quale svolge importanti funzioni di individuazione del prodotto, sia per i distributori per i quali svolge funzioni espositive e promozionali.

Principali funzioni:

  • Protezione
  • Stoccaggio
  • Utilizzo
  • Stimolo all'acquisto
  • Comunicazione

Le tipologie di packaging

  1. Imballo primario; rappresenta l'essenziale contenitore che trattiene il prodotto e ne consente la conservazione.
  2. Imballo secondario; si riferisce a contenitori addizionali che possono essere aggiunti a fini protettivi o per esigenze di aggregazione o di marketing.
  3. Confezione display; costituita dal packaging necessario per esporre il prodotto sul punto vendita.
  4. Confezione di stoccaggio; necessaria per trasportare la merce o immagazzinarla.
nei magazzini. A tutti i quattro tipi di confezione il marketing dedica particolare attenzione. I risvolti negativi del packaging La gestione dei rifiuti è diventato un problema di stampo ambientale tangibile ovunque, sia nei paesi industrializzati e tanto più in quelli in via di sviluppo, che sono spesso oggetto di importazioni illegali di rifiuti e di tecnologie produttive ad alto impatto sanitario ed ambientale. Negli ultimi trent'anni abbiamo assistito ad una crescente e smisurata produzione di rifiuti indice di una società sempre più orientata verso i consumi e verso la modalità "usa e getta" degli articoli di uso quotidiano. L'imballaggio o "packaging" dei prodotti rappresenta una delle principali cause della produzione dei rifiuti, con conseguente problema di smaltimento (discarica, incenerimento). Tutto ciò nonostante le indicazioni della Unione Europea, che già nella Comunicazione della Commissione europea

Del 1996 prevedeva che la prevenzione dei rifiuti e la minimizzazione delle sostanze pericolose dovevano essere i target per una strategia sulla gestione dei rifiuti nella Unione Europea.

I rifiuti in Italia: alcuni dati

La produzione dei rifiuti urbani cresce, nel 2014, di un + 0,3% rispetto al 2013, parallelamente all'aumento dei consumi delle famiglie e dopo un triennio in cui si era osservata una riduzione complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate (-8,9%).

Cresce di più al Nord (+1,4% pari a +188 mila tonnellate), mentre scende al Centro (-0,3%) e al Sud (-0,9%).

La crescita maggiore nel dato di produzione si osserva per le Marche (+4,2%) e per il Piemonte (+2,3%), seguite, con un +1,8%, da Emilia Romagna e, con un aumento tra l'1% e l'1,5%, da Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lombardia. Le regioni che fanno rilevare la maggior contrazione sono la Basilicata (-3,1%), il Lazio (-2,5%), il Molise e la Calabria (-2,4% per entrambe).

Pur con 6 anni di ritardo,

L'Italia ha raggiunto nel 2014 l'obiettivo del 45,2% di raccolta differenziata (13,4 milioni di tonnellate), segnando un aumento del 3% rispetto al 2013.

I rifiuti in Italia: il possibile ruolo del marketing

- Imballaggi con materiale biodegradabile

L'uso del materiale biodegradabile per produrre i confezionamenti permette agli agenti naturali di assorbire e scomporre l'imballaggio una volta entrato nel ciclo dei rifiuti, riducendo la necessità di ricorrere alla discarica o di procedere all'incenerimento. Il tipico esempio di materia biodegradabile è la bioplastica. Esiste già ma costa dieci volte di più della plastica tradizionale.

- Confezioni con materiale riciclato

L'uso di materiale riciclabile per il confezionamento consente di recuperare e riutilizzare l'imballaggio per molti cicli di prodotto. È il caso del vetro, del cartone, dell'alluminio. In passato l'uso del materiale riciclabile era penalizzato.

dall'aspetto grezzo e pocopresentabile. Negli ultimi anni le tecniche di riciclaggio hanno raffinato la qualità del prodotto riciclato, rendendolo del tutto simile alla materia prima di primo utilizzo. In quest'ambito svolgono un ruolo di fondamentale importanza la raccolta differenziata e l'attività di riciclaggio. Si ricorda che la direttiva 2008/98/CE prevede un target del 50% da conseguire entro il 2020. - Confezioni meno ingombranti È il cuore dell'eco-packaging. Una confezione ridotta al minimo indispensabile evita di ingrossare inutilmente la discarica vicino casa. Marca Per marca intendiamo un nome, un termine, un simbolo, un design o una combinazione di questi, che mira ad identificare i beni o servizi di un'impresa o di un gruppo di imprese e a differenziarli da quelli di altre imprese (Kotler, 1984, p. 374). Le prestazioni tecniche di un prodotto restano imprescindibili, ma rappresentano il punto di partenza. A queste bisogna abbinare laforza dell'azienda, il modo con cui l'impresa fa impresa, la sua essenza profonda, tutti aspetti che vanno dunque a costituire la forza del marchio. Principali funzioni: - differenziazione; - comunicazione e informazione, non solo nei confronti dei clienti ma di tutti gli interlocutori dell'impresa, esterni e interni; - conferimento di identità all'impresa e al prodotto; - evocazione di immagini e percezioni; - promessa di valore; - garanzia di qualità. Un elemento fondamentale della marca è la "reputazione dell'azienda". La comunicazione deve spingersi a comunicare ciò che c'è dietro "le quinte" del prodotto. Deve trasmettere l'azienda a 360°. La marca deve comunicare la stabilità e la sicurezza del prodotto e dell'azienda. La storia della marca contribuisce ad aumentare il valore. La marca e il suo vissuto rassicurano il cliente sulla validità della scelta (Es. 132 anni in

132secondi – Barilla).Il Valore della «La Responsabilità Sociale d’Impresa»

A partire dal 2017, in Italia, con il d.lgs. n. 254/2016 diventa obbligatorio, per le grandi societàdi interesse pubblico (le società quotate sui mercati regolamentati d’Italia e UE, le banche, leimprese di assicurazione, che abbiano superato determinati livelli di numero di dipendenti edeterminati risultati economici e patrimoniali) redigere un documento che riassuma tutte leinformazioni di carattere non finanziario, le cosiddette Dichiarazioni non finanziarie.

Per Responsabilità Sociale d’Impresa (Corporate Social Responsibility) si intende“L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle impresenelle loro opere commerciali e nei rapporti con le parti interessate (stakeholders)”(Libro Verde della Commissione Europea, 2001).

Per Stakeholders si intende tutti i portatori di interesse dell’azienda: dai soci,all’amministratore,

ai dipendenti, ai clienti e fornitori, alla comunità dove l’azienda risiede, alle generazioni presenti e future.

La Responsabilità Sociale d’Impresa: i suoi contenuti …

Questa nuova maturità di fare impresa, orientata al Business Etico, implica il rispetto da parte del produttore:

  • dell’ambiente, concepito fondamentalmente come impegno verso la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio dei prodotti;
  • della legalità, intesa essenzialmente come rispetto delle regole, rifiuto del lavoro nero e delle forme di discriminazione, pagamento delle tasse, rispetto delle categorie protette;
  • della sicurezza in termini "complessivi", cioè dei prodotti, dei processi produttivi e del lavoratore;
  • dell’informazione e della pubblicità, in termini di garanzie di correttezza, responsabilità ed educazione;
  • del rispetto dei lavoratori, dal punto di vista della libertà sindacale, dell’adeguatezza degli stipendi,
dalla flessibilità di orario, delle condizioni e dell'ambiente di lavoro. Ferrarelle: persone e sostenibilità come valori aziendali Ferrarelle investe in sostenibilità e stila il bilancio dei propri investimenti: - 183 milioni di euro generati nel 2017 (+4% di valore economico generato grazie alla salvaguardia delle risorse idriche, geologiche e dell'habitat naturale dove si trovano le sue sorgenti); - riduzioni dei consumi energetici (-4,8%) e delle emissioni (- 5,5%); - 24 milioni ai dipendenti (+3% salari), 95,5% assunzioni a tempo indeterminato, un incremento del +60% delle ore di formazione e 1.342 fornitori per una spesa complessiva di 147 milioni di euro, l'82% della quale ricade su aziende italiane; - di work-life balance, con l'adozione dello smart working come strumento di conciliazione della vita lavorativa e personale. Marca Principali funzioni: - comunicazione e informazione, non solo nei confronti dei clienti ma di tutti gli interlocutori dell'impresa.esterni e interni: - conferimento di un posizionamento al prodotto; - differenziazione; - conferimento di identità all'impresa; - evocazione di immagini e percezioni; - promessa di valore; - garanzia di qualità. La qualità del prodotto La qualità può essere definita come la capacità di un prodotto di dare le prestazioni attese e la estensione/durata nel tempo di tali prestazioni. Il cliente valuta la qualità del prodotto: - all'atto della scelta; confrontando i benefici attesi e quelli percepiti dagli attributi tangibili ed intangibili; - nell'uso/fruizione del prodotto/servizio; questo comporta la conferma o la modifica del giudizio di qualità precedentemente espresso. Fattori su cui
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
13 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiarizzi00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di marketing e comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Falco Alessandra.