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RICAVO PER X
CONSUMATORE (prezzo
di vendita unitario) - MARGINE PER
CLIENTE -
COSTO VARIABILE CONTRIBUZIONE
UNITARIO NETTA
SPESE - PROFITTO NETTO
SPESE (prima delle tasse)
OPERATIVE
(DOMANDA (PREZZO
NMC = SPESE DI
-
X -
X MARKETING
QUOTA) COSTO VU)
L’o iettiva dell’i p esa ave e u ’elevata et a keti g o t i utio . È possi ile i ple e ta e delle
strategie per migliorare la marketing profitability:
1) Prima strategia: incrementare la domanda facendo crescere la notorietà della categoria di
p odotto, i e efi i, …
2) Incrementare la market share/quota di mercato rubando clienti ad altre imprese (non attraverso
riduzioni di prezzo perché ricaverei meno e il margine diminuirebbe)
3) Aumentare il valore percepito e il prezzo per non far diminuire il prezzo, ma addirittura aumentarlo
4) Ridurre il costo unitario (maggiore efficienza a livello produttivo)
ta e l’effi ie za di a keti g
5) Increme
Esercizio
Si al oli il NMC pe u ’azie da he p ese ta:
- Domanda di mercato pari a 60.000 unità
- Quota di mercato del 30%
- Spese di comunicazione pari a 10.000 euro
- Altre spese di marketing pari a 7.000 euro
- Prezzo di vendita unitario pari a 100 euro
- Costo variabile unitario pari a 95 euro
- Spese operative pari a 5.000 euro
Si calcoli inoltre la variazione del NMC a fronte di
- Un incremento del 30% delle spese di comunicazione
- Una riduzione nel costo variabile unitario che diventa pari a 90 euro
Svolgimento – – –
60.000 x 0,3 x (100 95) 7.000 10.000 = 73.000
spese di comunicazione 13.000
– – –
60.000 x 0,3 x (100 90) 7.000 13.000 = 160.000
–
Variazione = 160.000 73.000 = 87.000
Per confrontare la redditività del marketing tra aziende, linee di prodotti o mercati che sono drasticamente
differenti nelle vendite, si possono usare:
➔ Marketing ROI = � � � Indicatori di
Misura la produttività degli investimenti di marketing profittabilità del
marketing
➔ Marketing ROS = � � �
Misu a l’effi a ia delle st ategie di a keti g sui i avi/fattu ato
–
MARKETING ROS return on sales: questa metrica di redditività del marketing ci dice che la profittabilità
del marketing è pari al 24% del fatturato. Mi dice quanto il NMC rappresenta del fatturato (rapporto 1:4).
Questo indicatore è maggiore, tanto più la NMC è elevato.
– isu a la p ofitta ilità sull’i vestimento
MARKETING ROI return on investment: di marketing. È dato da
i vestito, l’i p esa ies e a p odu e tot eu o di p ofitta ilità
NMC /spese di marketing e vendite; ogni euro
di marketing.
Generalmente i valori di marketing ROI sono più elevati di quelli di marketing ROS.
Esercizio
L’i p esa Rossi effettua u ’a alisi p evisio ale del NMC ed alla fi e del pe iodo dete i a i valo i del NMC
effettivo. Calcolare:
- Eventuali scostamenti del NMC e spiegarli;
- Il marketing ROS e il marketing ROI effettivi
LIVELLO EFFETTIVO LIVELLO PREVISTO
Domanda di mercato 88.000 Domanda di mercato 80.000
Quota di mercato 18% Quota di mercato 19%
Prezzo 33 Prezzo 34
Costo variabile unitario 25 Costo variabile unitario 24
Investimenti in mktg 25.000 Investimenti in mktg 18.000
Volume vendite 15.840 Volume vendite 15.200
Margine contribuzione 8 Margine contribuzione 10
–
1) NMC EFFETTIVO: (88.000 x 0,18) x (8) 25.000 = 101.720
–
NMC PREVISTO: (80.000 x 0,19) x (10) 18.000 = 134.000
–
Scostamento: 134.000 101.720 = 32.280
A cosa è dovuto questo scarto?
C’ stato u au e to del osto u ita io
-
- La domanda di mercato è più elevata
- Quindi il volume di vendita è stato superiore
NMC o u ue di i uito pe h ’ stata o petizio e aggue ita, pe ui l’
- impresa ha dovuto
ridurre il suo margine di contribuzione unitario che ha fatto diminuire la profittabilità di marketing
anche con un volume di vendite maggiore.
2) Marketing ROS: NMC/vendite a valore = 101.720/(15.840 x 33) = 0,1946 = 19,46%
Marketing ROI: 101.720/(25.000) = 4,06 = 406% si quadruplica
ROMI u a et i a i te a di isultato he ette i elazio e l’i e e to
Il return on marketing investment
delle vendite con gli investimenti in marketing che lo hanno generato.
Si può al ola e i fu zio e dell’o izzo te te po ale degli i vesti e ti. Può essere:
1. Short term ROMI
2. Long term ROMI
ROMI =
� � � � � � � � � � � � � �� – � �
� �
Dove: –
MARGINE UNITARIO = PREZZO U COSTO U
�
MARGINE unitario % = � �
Il a gi e di o t i uzio e u ita io è utile ua do u ’i p esa ha li ee di e se di p odotti pe aluta e la
redditività. � � − �
MARGINE % = � � �
Criticità legate al ROMI
• È difficile quantificare correttamente i costi di marketing (es. numero verde aziendale)
• È difficile ipotizzare un effetto diretto tra uno specifico investimento in marketing e le vendite
realizzate (es. effetto investimenti passati o dei fattori di contesto)
Esercizio
U ’i p esa e de o li e ta oli da u i a e p i a di la ia e u a ad a paig sui p i ipali siti e di
pe e u p ofitto pa i a . L’i p esa la ia la ad a paig e i
arredamento per casa, ha ricavi
ricavi vanno a 125000. Il costo della campagna è di 4000.
VENDITE INCREMENTALI = 25000
–
MARGINE = 100000 80000/100000 = 20% , dove i costi totali di 80000 sono dati da Ricavi - profitti
SPESE IN MARKETING = 4000
–
ROMI = (25000 x 0.2) 4000 / 4000 = 0,25 = 25%
Esercizi complessivi
Domanda: 20.000.000
Market share: 2% / 3% / 35
Volume unità: 400.000
Prezzo unitario: 25 / - / 22.5
Costo var. unit.: 20
Investim. In marketing: 1.000.000 / 1.200.000
Co e a ia la p ofitta ilità di a keti g se l’i esti e to i a keti g di e ta di . . pe au e ta e
la market share del 3%?
Risulterebbe più profittevole abbassare il prezzo di vendita del 10% (22,5 euro) per aumentare la quota di
mercato al 3%.
Do a da dell’ i p esa: . . x . = .
–
NMC= 400.000 x (25-20) 1000000 = 1.000.000
–
NMC (1) = 20.000.000 x 0.03 x 5 1.200.000 = 1.800.000
–
NMC (2) = 20.000.000 x 0.03 x 2.5 1.000.000 = 500.000
ROI = 1.000.000/1.000.000 = 1 = 100%
ROI (1) = 1.800.000/1.200.000 = 1,5 = 150%
ROI (2) = 500.000/1.000.000 = 0,5 = 50%
ROS = 1.000.000/(400.000 x 25) = 0,1 = 10%
ROS (1)= 1.800.000/(600.000 x 25) = 0,12 (600.000 perché 20.000.000 x 0.03) = 1,2%
ROS (2) = 500.000/(600.000 x 22,5) = 0,037 = 3.7%
Esercizio 3
Calcolo mercato attuale e potenziale (lasciando invariato il tasso di utilizzatori e la frequenza).
Calcolo indice di sviluppo di mercato.
Dati:
Nati a Milano = 12.871
Nati a Roma = 24.645
Tasso utilizzatori = 50%
Tasso neonati intolleranti al latte in polvere = 0,9%
Consumo giornaliero di latte in polvere:
• →
Frequenza: 5,5
- Da 0 a 3 mesi = 6 volte al giorno
- Da 3 a 6 mesi = 5 volte al giorno
• →
Quantità di latte consumata per volta: 137,5
- Da 0 a 3 mesi = 125 gr
- Da 3 a 6 mesi = 150 gr
• →
Quantità di latte consumabile a livello ottimale per volta 175
- Da 0 a 3 mesi = 150 gr
- Da 0 a6 mesi = 200 gr
Le confezioni di latte in polvere sono da 1000 gr.
99,1% di 37.516 = 37.178
Mercato attuale = 37.178 x 0,5 x 5,5 x 137,5 = 14.057.931/1.000 = 14.058
Mercato potenziale = 37.178 x 0,5 x 5,5 x 175 = 17.891.912/1.000 = 17.892
Indice di sviluppo mercato = 0,78 = 14.058/17.892
METRICHE RELATIVE AL CONSUMATORE
CUSTOMER ANALYSIS
La edditi ità di u ’i p esa dipe de dal CU“TOMER VALUE he dipe de a sua olta dalla soddisfazio e dei
o su ato i. La CU“TOMER “ATI“FACTION è l’o ietti o hia e di og i i p esa o ie tata al e ato e al
marketing.
La CUSTOMER SATISFACTION è rilevante per 2 fattori:
C’è u a
➔ crescente complessità ambientale: ci sono tanti fattori da considerare in modo congiunto, sia
per le imprese sia per i consumatori che hanno di fronte tantissime offerte; ciò che facilita la scelta
d’a uisto è la soddisfazio e he de i a da u p odotto
i osti di etti e i di etti legati all’i soddisfazio e dei lie ti:
C’è la e essità di
➔ contabilizzare costi
so o uelli he dis e do o di etta e te dall’i soddisfazio e di o su ato i es. estituzione
diretti
della merce difettosa; social media manager devono rispondere alle lamentele) e costi indiretti che
dis e do o dalla i soddisfazio e a o ell’i ediato, el edio/lu go te i e.
Come filosofia di gestione, la customer satisfaction:
- Manifesta la capacità di generare valore per il consumatore
- Anticipa e gestisce le attese dei consumatori
Customer value
Il valore percepito (V) di un cliente si basa sul confronto tra ciò che il cliente riceve (componente get dei
benefici) e ciò che il cliente dà (componente give dei costi).
Il valore può essere visto come: –
Value = benefici sacrifici sostenuti dal cliente
–
Value = Vb Vs
–
Valore dei benefici valore dei sacrifici
Determinare il valore non è facile:
- È un concetto soggettivo: può generare diversi livelli di soddisfazione/insoddisfazione
Relativo: dipende dal valore riconosciuto ad altri prodotti
- Dinamico: il valore di un prodotto varia nel tempo
-
- Multi-dimensionale: considera una serie di variabili (prezzo, brand, design, esperienza) che vengono
sintetizzate BENEFICI COSTI
SIMBOLICI OPPORTUNITÀ
BENEFICI BENEFICI
FUNZIONALI ESPERENZIALI
VALORE =
COSTI BENEFICI / BENEFICI
MONETARI SACRIFICI EMOZIONALI
COSTI DI COSTI DI
RICERCA COSTI APPRENDIMENTO
PSICOLOGICI
- Costi di apprendimento: costi di utilizzo del prodotto nel tempo
- Costi psicologici: se il consumatore si sente insoddisfatto e sente dissonanza cognitiva
- Costi opportunità: valutazione delle alternative del consumatore in termini di soddisfacimento del
bisogno = quando si sceglie un bene, se ne perde un altro
LA MAPPA DEL VALORE
FRONTIERA DEL VALORE: diago ale he o tie e le possi ilità pe l’i p esa pe ua to igua da l’offerta.
Sotto la frontiera i costi percepiti dal cliente sono superiori rispetto ai benefici, quindi ho delle PROPOSTE DI
VALORE DELUDENTI; sopra, i benefici tratti sono superiori rispetto ai costi sopportati e quindi si hanno
PROPOSTE DI VALORE IRRESISTIBILI.
DRIVER DI VALORE DEL CONSUMATORE
Divertimento
soddisfazione Tempo/risparmio di tempo per
altre atti