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COSA VOGLIAMO VENDERE?
Vogliamo vendere i nostri prodotti o servizi al: 13
• B2B: Pochi compratori, ma che hanno grandi fatturati. E’ più facile segmentare il
mercato e la competizione più facile da individuare.
• B2C: Molti compratori, ma portano discreti fatturati. E’ più difficile segmentare il
mercato e la competizione è molto più difficile da individuare.
CASO ALTAVELOCITA’: “A FUTURE ON TRACK”
La Cina diventa leader del settore dell’alta velocità e nessun’altra impresa può competere.
Infatti i punti di forza della Cina sono stati:
- Gli incentivi dello Stato;
- Acquisizione di conoscenze e tecnologie a basso costo;
- Creazione di nuove ferrovie e nuovi mezzi di trasporto a
basso costo.
La Cina venne accusata di aver rubato le tecnologie e i progetti da alcune Joint Venture
nelle quali faceva parte. Le accuse non furono mai ne confermate ne smentite. Il ministro
dei trasporti cinese creò un team di avvocati per verificare se una volta entrati nel mercato
occidentale, sarebbero potuti essere accusati di aver sottratto conoscenze e tecnologie.
CASO DANFOSS
Il CEO dell’impresa danese DANFOSS, in un viaggio di piacere in Cina, si rese conto che
non era un paese così arretrato come egli pensava così decise di entrare nel mercato
cinese con cautela. Iniziò acquistando uno stabilimento a 2 ore da Pechino e nel frattempo
che si ultimavano i lavori all’interno di esso, egli prese in affitto degli stabilimenti e iniziò ad
insegnare il lavoro ai nuovi dipendenti cinesi. Il vantaggio migliore è il basso costo della
manodopera, grandi risultati sia economici che relazionali con il governo cinese.
Esponiamo le strategie:
LE STRATEGIE DI ENTRATA NEI MERCATI INTERNAZIONALI
Le strategie di entrata sono le seguenti:
ESPORTAZIONI: Sono meno rischiosi. L’impresa muove prodotti da una base
produttiva verso un nuovo mercato. Esistono due tipi:
1) INDIRETTA: Iniziativa presa dal compratore con rischi bassi. Tipologie di
forme delle esportazioni indirette:
• Buyer di imprese estere: Sono dei buyer con propri operatori in loco.
Prendono contatto, stipulano contratti, SELEZIONANO i colori, i
modelli ecc…
L’impresa non fa molto per esportare, subisce l’iniziativa di altri, però
acquisisce informazioni importanti ovvero FEEDBACK.
• Acquisti da parte di imprese multinazionali (UFFICI ACQUISTI):
Se i volumi sono rilevanti, le maggiori imprese multinazionali
acquistano con il proprio personale nei mercati con maggiore
convenienza e/o disponibilità.
• Trading company internazionali: Nasce in Giappone, oggi le
principali sono in Giappone appunto. Hanno proprietà di flotte,
miniere, banche, reti distributive. Hanno un’ampia copertura dei
mercati internazionali e consentono di aumentare l’accesso.
• Imprese Import/Export: Hanno una relazione tramite COMMISSIONI
con importatori o utilizzatori dei mercati. Uno dei vantaggi è la rapidità
del contatto con il mercato emergente. Svantaggio principale è la
diversità degli obiettivi tra l’impresa e l’import/export.
• Piggy-banking: Impresa che intende esportate usale organizzazioni
di vendita di un’altra. 14
2) DIRETTA: Iniziativa presa dal venditore e alti rischi. Varie tipologie:
• Agenti: Sono cittadini di quel paese emergente o intermediari con
base in un paese emergente. Forza locale. Implica un livello più basso
di coinvolgimento, pagati su commissione in base agli ordini che
ottengono, l’agente non acquisisce la proprietà delle merci e non
assume i rischi.
Vantaggi: Conosce la lingua e la cultura, i costi sono bassi e il rischio
è basso, ma questo rischio diventa alto per la non motivazione che
l’agente da nell’eventualità di un invenduto.
Svantaggi: Il rischio di non motivazione, il rapporto è diffice da
controllare ed è oneroso interrompere il rapporto.
Si sceglie questa opzione nel B2B e quando il prezzo unitario è alto.
• Importatori/Distributori: E’ diversa da prima, perché acquisisce le
merci e le vendono in proprio determinando il prezzo stesso. Devono
selezionare i prodotti migliori. Non è un dipendente dell’imprese
Successo: Motivazione più alta e incentivi più alti, mantenere rapporti
molto duraturo, come se fosse un nostro partner, un rapporto
destinato a durare nel tempo.
• Filiali di vendita all’estero: Comincio ad essere un po’ più invasivo
nel mercato.
Vantaggi: C’è un maggior controllo, un uso di knowhow specializzato
e un controllo maggiore.
Svantaggi: Costi iniziali elevati, tempo necessario, può mancare il
contatto con la cultura della località
• Acquisti della Pubblica Amministrazione: Contatto con il Governo
che mi deve dare l’autorizzazione per entrare nel mercato.
TRASFERIMENTO DI KNOW HOW SU BASE CONTRATTUALE: L’entrata in un
mercato emergente può essere compiuta anche senza spostare fisicamente il
prodotto, ma spostando il knowhow, le conoscenze su come produrre, come
distribuire ecc…
Può avvenire attraverso:
• Licensing: La cessione di una royalty (COCA COLA ottiene una
royalty per ogni bottiglia o lattina venduta).
Conferire i diritti di utilizzare un brevetto, un marchio, un processo ad
un terzo.
Vantaggi: Investimenti limitati, attrattività sia per le piccole che le
grandi imprese, possibilità di penetrare in più mercati, accesso alla
distribuzione locale attraverso l’organizzazione del lincesee, royalty in
base ai risultati ottenuti.
Svantaggi: Controlli limitati su licensee, rischio che il licensee diventi
un concorrente temibile alla fine dell’accordo, redditività limitata.
Attenzione nella gestione dell’accordo
• ContractManufactoring: Stipulare un accordo con un’impresa per la
fabbricazione di un prodotto, di solito del Paese nel quale si vuole
vendere la maggior quota di produzione.
Differenze con il Licencing: Il prodotto finale è ripreso in gestione
dall’impresa committente e viene venduto e distribuito.
• Contratti chiavi in mano: Obbligare il contractor a portare il progetto
in avviamento e verificare il funzionamento nel sistema produttivo del
compratore. 15
Caratteristiche: Complessa negoziazione tra le parti, investimenti
elevati, intervento dei consulenti legali, rischi politici e del Governo
• Franchising: Cediamo le conoscenze necessarie per gestire punti di
vendita a persone o a organizzazioni già operanti nella distribuzione
locale = Cediamo il diritto di vendita.
Vantaggi: Associa i piccoli imprenditori locali a organizzazioni di
vendita consolidate
Svantaggi: E’ difficile mantenere un livello elevato standard di servizio
ai clienti. E’ difficile difendere la reputazione del brand quando si
vende in culture tra loro molto diverse. COME FANNO? C’è una sorta
di catena di montaggio, riducendo il servizio facendolo diventare
standardizzato, pur cambiando sempre (esempio classico Mc
Donalds)
INVESTIMENTI DIRETTI: Sono i più rischiosi.
CAPITOLO 7: LE STRATEGIE DI ENTRATA NEI MERCATI EMERGENTI
CASO HONDA
Inizia la produzione di motociclette su bici.
Nel 1986, nasce il primo umanoide.
Strategia dei competitors:
Tutti i costruttori possono utilizzare bassi costi e economie di scale per vendere a passi
prezzi.
Pensiero di Honda:
Difficile che in India a un basso prezzo accettino una qualità bassa. Sono in
controtendenza. In India si preferisce comprare un scooter o una moto per la facilità di
movimento. Per chi non ha mai guidato, potrebbe decidere di comprare una moto che una
macchina.
Metodo di Tata Motors:
Lancia una macchina super economica con piccole dimensioni e senza alcuni accessori.
Svantaggi:
• Margini di profitto in calo
• Consumo elevato
• Congestione sociale
• Condizioni stradali pessime
Mercati a confronto:
• Ogni auto più di 4 moto
• Crescita moto > auto
• Situazione analoga in Cina
• Problemi di mobilità
Strategia di Honda per le moto/scooter:
Meglio produrre moto e scooter di qualità che auto di qualità basse.
Design moderno, prezzi abbastanza contenuti. Punta ad aumentare i dealers e ad avere
un target di giovani studenti e professionisti, i quali possono permetterseli grazie al reddito
più alto rispetto alla media.
Strategia di Honda per le auto:
Miglioramento immagine in un segmento premium. Si punta ad un raddoppio della
produzione con il lancio di nuovi modelli e infine cercando di estendere i dealears.
Pareri degli esperti del settore: 16
Vendere auto premium può essere un’ottima idea, pur essendoci un vuoto di gamma
nell’offerta di Honda per quanto riguarda le auto.
DOMANDE ESAME
• Perché Honda non entra nel mercato delle auto super economiche?
RISPOSTA: Perché i margini di profitto sono troppo esigui ed è complicato per il
costo delle materie prime che stanno crescendo sempre di più, lasciandoli ai
competitors.
• Cosa vuol dire “vuoto di gamma”?
RISPOSTA: E’ difficile che i consumatori passano da una moto qualsiasi a una
Honda, c’è una differenza notevole che i consumatori potrebbero non decidere di
aggiungere per acquistare le nuove moto.
CASO FERRERO IN INDIA
UN PO’ DI STORIA:
Ferrero nasce ad Alba da Pietro Ferrero. Non quotata in borsa e impresa familiare.
Il fatturato è cresciuto del 8%. Eletto dai consumatori il marchio più affidabile nel 2009.
Perché decide di entrare in India?
E’ il paese più vasti del pianeta, il reddito cresce ma quello pro capite è ancora basso.
Il vantaggio nell’entrare è la domanda potenziale, il lavoro ha un costo basso e la lingua
inglese è parlata modestamente da tutti. Paese di grandissimo potenziale.
Gli svantaggi sono il reddito pro capite e il Governo ha messo dei forti dazi sulle
importazioni e la burocrazia è molto lenta. Forte carenza di infrastrutture. Il clima non del
tutto favorevole se si vende cioccolato. La legislazione è complesse per le imprese che
entrano in India e gli aspetti culturali sono importantissimi. Inoltra da ricerche gli indiani
non comprano beni di lusso per soddisfare i propri bisogni.
Ferrero ha deciso prima di esportare e poi di insediarsi con stabilimenti. Il primo nel 2007
vicino a Baramati, vicino a Mumbai.
CASO VERO E PROPRIO:
Un’impresa deve prima studiare il mercato potenziali, entrando pian piano con le
esportazioni, se tutto ciò va bene, allora si può pensare di produr