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IL COMPRENSORIO TURISTICO

Per comprensorio turistico intendiamo una porzione di territorio in cui vengono insediate attività ricettive, ristorative,

commerciali, ludiche, ricreative, del benessere, eventualmente supportate e integrate da infrastrutture di tipo:

Sportivo (piscina, tennis, basket ecc …)

- Golfistico (9 buche o 18 buche)

- Portuale (porto turistico da 500 a 1500 posti barca)

-

Il comprensorio turistico rappresenta una zona turistica in cui il turista può svolgere molte attività e può usufruire di un

numero elevato di servizi, che di solito non si trovano così vicini se non nei centri turistici cittadini (come Rimini o

Riccione). Invece il comprensorio viene pianificato lontano dal centro del comune (4-5 km) perché si cerca una certa

privacy.

Alla base della creazione di un comprensorio, sussiste l’idea di poter concentrare in un unico territorio tutto ciò che il

potenziale cliente potrebbe desiderare da un’esperienza di vacanza.

Attività progettate all’interno di un comprensorio:

Attività ricettiva (alberghi, residence, RTA, campeggi con aree per roulotte o camper ecc … )

- Attività ristorative (ristoranti, pizzerie, tavole calde, osterie, gelaterie, caffetterie, pub)

- Attività commerciali (mini market, negozi)

- Attività ludiche (comprende attività sportive, mini club per i bambini, discoteche)

- Attività del benessere

-

Di solito il comprensorio è un centro chiuso (con circa 2000 posti letto), necessita di una certa sorveglianza e di norma si

realizza sulla terra ferma. La vigilanza è notturna e diurna. Per esempio i club mediterranee degli anni 50 erano centri

chiusi e quasi non si usciva mai. In pratica nel comprensorio si replicano le necessità che ci sono anche nelle città come

Rimini, il comprensorio deve essere autosufficiente (quindi ci sono anche servizi come il parrucchiere). In un complesso

di circa 2000 persone si trovano turisti di diversa estrazione sociale e il comprensorio deve riuscire a soddisfare al

massimo tutte le diverse esigenze dei turisti, quindi si dovranno realizzare una serie di opzioni abitative per attirare

diversi turisti. E proprio per questa differenziazione di utenti, bisogna prevedere anche una differenziazione della

ristorazione.

Solitamente non sorge nel centro di località turistiche già affermate, bensì in aree poco abitate e dove ancora non

esistono grandi attività commerciali.

I principali tipi di comprensorio:

Marino

- Montano

- Storico, culturale artistico

- Lacustre fluviale

- Enogastronomico

- Ludico (Gardaland, Disneyland)

- Termale e/o del benessere (Salso maggiore terme)

-

Per poter definire un comprensorio bisogna valutare alcune caratteristiche, e ci sono delle analisi preliminari da fare

prima di costruirlo:

Scegliere localizzazione e ubicazione

- Valutare le comunicazioni: grado di raggiungibilità e esistenza di strade, aeroporti ecc … Il grado di

- raggiungibilità può anche penalizzare il comprensorio.

Valutare la climatologia: valutare l’influenza del clima sul territorio.

- Valutare gli elementi morfologici del luogo: tipo e qualità del terreno.

- Valutare il grado di conoscenza della località sul mercato

- Valutare la concorrenza esistente e il livello della medesima

- Verificare le previsioni di sviluppo del territorio (grazie al piano regolatore generale)

- Regione di appartenenza e l’indice di competitività della regione stessa.

- Posizionamento nell’immaginario collettivo e nella realtà operativa. Se verifichiamo che l’idea della collettività

- su quella regione non è valido dovremo compiere uno sforzo incredibile per far accettare al pubblico quel dato

comprensorio.

E nel caso del comprensorio marino bisogna analizzare altri elementi:

Temperatura del mare

- Tipo di spiaggia

- Caratteristiche delle coste e dei fondali

- Pescosità, ovvero i tipi di pesci e se i pesci sono stanziali o di passo.

- Vicinanza a isole e i relativi collegamenti

-

Nel caso del comprensorio montano bisogna analizzare:

Le caratteristiche della neve e a seconda della tipologia della neve si attirano diversi target

- Escursione termica media nel corso dell’anno

- L’altezza della località

-

Suddivisione dei comprensori turistici

I comprensori possono essere classificati secondo la loro localizzazione geografica, ed anche in base alle attività che si

possono svolgere al proprio interno e alle infrastrutture di cui dispongono.

Il comprensorio marino:

Rappresenta il comprensorio più ricercato ed anche più diffuso nel settore turistico. È costituito da un’area marina, a

forte vocazione turistica, in cui è possibile insediare differenti esercizi ed attività. Per esercizi si intendono le strutture

ricettive rappresentate da RTA o da Case – Vacanza. Per attività si intendono tutti quei servizi con caratteristiche

principalmente commerciali, che consentono la soddisfazione dei bisogni dell’Utenza diversi dal pernottamento.

Il comprensorio si realizza in ambienti incontaminati, ad alta vocazione naturale e in zone dove sono privilegiati i

collegamenti con aeroporti e snodi autostradali e/o ferroviari.

I soggetti economici coinvolti possono essere gruppi privati oppure società miste pubblico/privato, qualora l’interesse

dell’amministrazione comunale in cui si inserisce il comprensorio ravvisi una qualche utilità anche di natura pubblica

nella sua realizzazione. In questo caso la partecipazione del comune è in una misura pari al 20 -30% dell’intervento in

conto capitale. Usualmente la gestione viene svolta da privati, o meglio da società alberghiere e commerciali con

capitale privato. È riscontrabile in qualche caso la presenza dell’Amministrazione comunale, non a livello operativo, ma

più come spettatore delle politiche di intervento sulla forza lavoro nel proprio territorio.

Il comprensorio montano:

Contende il primato di presenze e di attrazione/preferenze al comprensorio marino. Declina le caratteristiche tipiche del

comprensorio, volgendole alla pratica degli sport invernali e del vivere a contatto con la natura in media ad alta

montagna, durante la stagione invernale oppure, con maggiore tranquillità, durante la stagione estiva.

Il comprensorio montano rappresenta il turismo alpino e il turismo della neve. Tuttavia si sono sviluppate nuove attività

negli ultimi anni che contraggono il mercato dello sci alpino e aprono prospettive alternative per le attrezzature e per i

servizi tradizionalmente offerti nelle stazioni invernali.

L’affermazione dello snowboard, non ha compensato la crescente differenziazione allo sci da discesa. Inoltre il

sovraffollamento delle piste implica minore sicurezza per gli sciatori. Non vi è dubbio che un decisivo orientamento delle

stazioni a forme di divertimento sulla neve potrebbe favorire una maggiore attenzione del mercato giovanile e infantile.

È necessario per le piccole- medie stazioni sciistiche adottare una strategia di specializzazione.

Oggi le località sciistiche che vogliono raggiungere, riconquistare o mantenere un vantaggio competitivo a livello

nazionale e internazionale devono puntare su una diversificazione:

Dei mercati, venendo incontro sia alle esigenze degli sciatori che dei non sciatori.

- Dei prodotti, arricchendo l’offerta sci tradizionale e sviluppando nuove proposte per tutti coloro che, pure non

- sciando, vogliono comunque godere della montagna invernale.

Sul piano dell’offerta il mercato europeo è dominato da 4 paesi; Austria, Francia si aggiudicano il 54% degli sciatori in

Europa, mentre un ulteriore 27% ha come destinazione Svizzera e Italia.

Il comprensorio culturale:

Il turismo culturale viene definito dall’OMT come il movimento delle persone per scopi prevalentemente culturali e

comprende la partecipazione ad una pluralità di eventi e attività, quali: festival, spettacoli, gastronomia, assaggio di

prodotti tipici locali, mostre, musei, conferenze ecc …

Il turismo continua ad essere uno dei mezzi più importanti per lo scambio culturale, potendo offrire un’esperienza

personale non solo di ciò che ha costituito il passato, ma anche della vita attuale e di altre culture e società.

L’Italia è sicuramente un paese importantissimo per il turismo culturale e le città d’arte rappresentano senz’altro il

pilastro di questo tipo di turismo. Tuttavia, negli ultimi anni si è osservata anche l’importanza del turismo degli eventi e

delle mostre, le visite dei borghi e dei centri minori, i tour alla scoperta di castelli, il soggiorno in dimore e ville storiche.

Il comprensorio enogastronomico:

Una parte consistente della domanda turistica si è progressivamente staccata dai modelli orientati alle classiche

destinazioni metropolitane o esotiche per avvicinarsi alle offerte delle aziende agrituristiche, dei percorsi

enogastronomici, delle località di trekking e dei luoghi di turismo spirituale e culturale.

Da componente trasversale per ogni tipologia di turismo, l’enogastronomia è diventata la motivazione principale dello

spostamento per alcune fasce di utenti, collocandosi a tutti gli effetti tra i cosiddetti “turismi emergenti”.

Attraverso la conservazione e la valorizzazione dei territori agricoli e vinicoli destinati a rappresentare la cornice

naturale, infatti, si propone un modo nuovo di vivere la vacanza, associandola alla visita di aziende vitivinicole e

agroalimentari con degustazione dei vini e prodotti tipici, e talvolta di piatti locali.

L’offerta nell’ambito del binomio turismo – enogastronomia è costituita da tre sottocategorie, che sono:

Strutture dell’offerta ricettiva (alberghi, B&B, agriturismi ecc …)

- Strutture relative alla specificità del segmento enogastronomico (enoteche, ristoranti …)

- Le attività complementari dell’offerta (fiere, manifestazioni, eventi …)

-

Il comprensorio ludico:

L’idea dei parchi si sviluppa all’inizio del XIX secolo, come risposta alla crescente industrializzazione che minacciava di

causare seri danni all’ambiente naturale dell’Europa Occidentale e del Nord America.

Le tipologie principali di parchi sono:

Aree protette

- Parchi geologici

- Parchi storici archeologici

- Parchi di divertimento

- Parchi tecnologici scientifici

-

Un originale tentativo di classificazione può essere attuato analizzando la natura dei parchi ricreativi, in particolare

tramite una mappa che prenda in considerazione due fattori:

Contenuto prevalente (culturale o ludico)

- Grado di dinamismo richiesto (azione o relax)

-

Il comprensorio termale o del benessere:

La struttura ricettiva tradizionale legata al turismo termale &eg

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Publisher
A.A. 2015-2016
26 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fede.S di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Comneno Roberto.