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PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
- Economie di scala - Mancanza di impianti efficienti
- Possesso di macchinari e impianti innovativi - Limitate competenze di marketing
- Buone competenze di marketing - Risorse umane inadeguate
- R&S efficienti - Reputazione e qualità insufficienti
- Sistemi di controllo efficaci - Sistemi di controllo inefficaci
OPPORTUNITÀ (O) MINACCE (T)
FORZE (S) STRATEGIA SO STRATEGIA ST
Utilizzo i punti di forza per Utilizzo i punti di forza per evitare
adattare le opportunità le minacce
DEBOLEZZA (W) STRATEGIA WO STRATEGIA WT
Trae vantaggio dalle opportunità Minimizza le debolezze e evita le
superando le debolezze minacce
Quali sono vantaggi e limiti della SWOT analysis?
VANTAGGI LIMITI
Utilità i te i i di o os e za dell’i p esa
- - staticità
stessa
- Delinea le linee strategiche da seguire
MARKETING BUSINESS TO CONSUMER (B2B) AND BUSINESS TO BUSINESS (B2C)
tutte le st ategie, politi he, te i he ed azio i poste i esse e dall’i p esa pe allesti e e
Il B2C concerne
gesti e l’offe ta i olta al lie te/CU fi ale. Quest’ulti o a uista il p odotto/se izio pe u uso pe so ale.
tutte le st ategie, politi he, te i he ed azio i poste i esse e dall’i p esa pe
B2B racchiude tutte le
Il
allesti e e gesti e l’offe ta i olta al lie te i dust iale . Il lie te a uista i p odotti/se izi pe u utilizzo
nella propria attività produttiva.
l’i sie e dei
La supply chain soggetti che fanno parte del processo di produzione e del processo di scambio
con il mercato finale.
→ → → → →
RAW MATERIALS SUPPLIER MANUFACTURER DISTRIBUTOR RETAILER CONSUMER
Scambio B2B Scambio B2C
La domanda finale è costituita dalla domanda tra manufacturer e consumer.
trade marketing. Si occupa delle
Il B2B tra produttore/industria manifatturiera e distributore si chiama
atti ità he, asate sui o etti di lie te e di a ale , so o fi alizzate a gestire i rapporti con gli
intermediari commerciali (condizioni di vendita, logistica, merchandising) in modo da ottenere un vantaggio
competitivo duraturo verso i competitor.
brand marketing (utilizza le 4 leve del marketing mix).
Il B2C tra produttore e CU finale è detto retail marketing (utilizza le leve prodotto/store, location,
Il B2C tra distributore e CU finale è detto
assortimento, prezzo/margine, comunicazione).
IL B2B: RISOLVERE I PROBLEMI
Es. Fedex, un brand che si propone di risolvere le problematiche relative al trasporto tra imprese.
I CLIENTI BUSINESS
Esistono 4 categorie di acquirenti organizzativi e vengono classificati in base a:
• ruolo svolto nella filiera
• natura pubblica/privata
I clienti di natura pubblica sono:
• → si articolano a livello locale, regionale e nazionale
Enti pubblici e P.A.
• →
Altre istituzioni musei, ospedali, università, organizzazioni non profit
mentre quelli di natura privata sono:
− Imprese (utilizzatrici che operano un processo di trasformazione sulle materie prime, semilavorati o
prodotti oppure OEM, original equipment manufacturer, imprese che comprano il prodotto
dall’i p esa fo it i e e lo utilizza o osì o ’ senza operare attività di trasformazione);
rappresentano la porzione maggiore di acquirenti organizzativi.
− →
Intermediari o distributori acquistano prodotti dai produttori per poi rivenderli ai CU finali o ad
altre aziende e sono ad es. i grossisti e i grandi rivenditori al dettaglio
usi ess u it oto
Es. Clienti business pirelli tyre in relazione alla
OEM (in base a specifiche tecniche, esigenze tecniche, normative locali e parametri di costo)
o DISTRIBUTORI (mirano a soddisfare le esigenze della domanda finale in base a varietà, prezzo,
o performance, efficienza logistica, margini economici e modalità di pagamento)
CATEGORIE DI SOGGETTI OPERANTI NEL B2B
Sono le aziende che producono beni servizi ceduti ad altre imprese che li utilizzano soltanto per approntare i
loro prodotto/servizi o per allestire una propria offerta.
Ci sono anche imprese che producono beni/servizi e li cedono sia ad altre imprese che a clienti finali. Per
l’i p esa i po ta te sta ili e ua ta pa te di e i/se izi e de à a lie ti usi ess e ua ta a lie ti fi ali
attraverso:
• I ide za di lie ti p ofessio ali
I fi e, a ia o azie de he p odu o o e i/se izi eduti solta to ad alt i soggetti d’i p esa he fa o da
intermediari tra i produttori ed i clienti finali.
SPECIFICITÀ DEI MERCATI B2B: CONFRONTO CON B2C
Le imprese clienti quando devono approvvigionarsi dai fornitori lo fanno professionalmente.
o L’a uisto atte to, seletti o, azio ale, più o plesso e o a atte e di o ti uità.
ua do u ’i p esa a ifattu ie a
→
La tipologia di decisioni e di processi decisionali è differente
o deve prendere delle decisioni eterogenee (es. acquisto materie prime, materiale di cancelleria,
partnership con altre imprese), il processo è più complesso e coinvolge più persone.
La forza di vendita è lo strumento di IMC per entrare in relazione con i clienti, personalizzare
o prodotti sulla base delle loro esigenze. Inoltre la forza di vendita serve per capire come le relazioni
proseguono nel tempo. →
La natura delle relazioni industriali e il ruolo dei network si hanno transazioni complesse di lungo
o pe iodo, ile a te la fu zio e di s iluppo fo ito i ; da o petizio e t a i p esa a i p esa si
passa a una competizione tra imprese e network; la collaborazione tra venditore e compratore è
superiore rispetto al mercato B2C
La struttura dei mercati e le caratteristiche della domanda:
o ➢ La numerosità della domanda è inferiore rispetto al B2C
➢ Dimensioni maggiori dei mercati
➢ La concentrazione non è legata al numero di imprese del mercato, ma è geografica.
Es. marmi carrara
Caratteristiche della domanda B2B
− È derivata
− È fluttuante (sensibile alle variazioni della domanda finale)
− Anelastica al prezzo nel breve termine (es. prezzo del cuoio e geox)
TIPOLOGIE DI RELAZIONI B2B
• Forniture industriali verso aziende manifatturiere di beni (materiali, componenti, ecc.) e/o servizi
produttivi
• Forniture commerciali verso intermediari lungo il canale di vendita di beni e/o servizi;
• Servizi di facility management/outsourcing
• Servizi professionali
• Servizi bancari/finanziari/assicurativi
• Servizi di formazione e addestramento
TIPOLOGIA DI PRODOTTO/SERVIZIO
Beni strumentali (macchinari e impianti, fabbricati)
Parti e componenti
Materiali per la produzione
Materiali di consumo e servizi operativi
Servizi
Le tipologie di offerta nei mercati B2B:
Ci sono due variabili:
1. Entità lotto di acquisto
2. Livello di specifiche tecniche richieste dalla clientela (livello di personalizzazione)
ENTITÀ LOTTO DI
ACQUISTO
(Limitato o consistente)
PRODUZIONE PROGETTAZIONE
STANDARDIZZATA DELLE
SU VASTA SCALA APPLICAZIONI LIVELLO DI SPECIFICHE
TECNICHE RICHIESTE DALLA
CLIENTELA
(Basso o alto)
GESTIONE NEI PRODUZIONE SU
PRODOTTI COMMESSA
Abbiamo 4 strategie:
“e il li ello di te i he spe ifi he i hieste asso e a he l’e tità del lotto o p a u solo
1) p odotto , l’i p esa lie te pot e e delega e la p oduzio e dell’i te a linea di prodotto
piuttosto che rivolgersi a più fornitori = GESTIONE NEI PRODOTTI;
“e il li ello di spe ifi he te i he i hieste asso a l’i p esa lie te a uista olto, i sa à
2) PRODUZIONE STANDARDIZZATA SU VASTA SCALA ad esempio di materie prime;
una
3) Se il cliente richiede elevata specializzazione tecnica e elevata quantità, ci sarà PROGETTAZIONE
l’i p esa fo it i e di e ta pa t e dell’i p esa lie te e i sie e de ido o
DELLE APPLICAZIONI,
e gestiscono la produzione del fattore produttivo o semilavorato o componente; PRODUZIONE
4) Se il lotto di acquisto è basso ma il livello di specializzazione richiesto è alto, ci sarà
SU COMMESSA.
L’ORGANI))A)IONE DELL’ACQUI“TO NEL B B
• Processo di acquisto industriale
• Centro decisionale di acquisto
IL PROCESSO DI ACQUISTO INDUSTRIALE
Si compone di 8 fasi:
1. Individuazione del problema (es. è aumentata la domanda di beni e mi servono più impianti)
2. Definizione delle caratteristiche tecnico-materiali
3. Definizione delle specifiche della fornitura
4. Ricerca e analisi dei fornitori (vendor analysis) per determinare i venditori approvati
5. Valutazione delle proposte sulla base di Criteri specifici (qualità prodotto, puntualità consegne,
prezzo, modalità di pagamento, impiego di tecnologia avanzata)
6. Selezione del fornitore
P o edu e d’a uisto
7.
8. Valutazione post acquisto (è utile modificare la vendor analysis se dei criteri non son conformi alle
aspettati e dell’azie da e idete i a e i fo ito i app o ati
Orientamenti nel processo di acquisto
• Orientamento al prezzo (scelgo i prodotti in base al prezzo minimo)
• O ie ta e to all’app o igio a e to le i p ese s elgo o i fo ito i sulla ase degli sta da d di
qualità)
• O ie ta e to alla gestio e d’offe ta fo ito e e a ui e te olla o a o pe s iluppa e il p odotto
da vendere)
Categorie di acquisto PER L’IMPRESA
RISCHIO
Alto o basso ORIENTAMENTO
ALL’OFFERTA
CRITICAL
COMPONENT, HIGH
ADVERTISING TECHNOLOGY
NEWSLETTER PRODUCTS,
MARKETING OUTSOURCING OF
PRODUCTION COMPLESSITÀ
D’ACQUISTO
Alta o bassa
ORIENTAMENTO MATERIALS
ALLA LOGISTICS
OFFICE TRAVEL
TRANSAZIONE PROFESSIONAL
SERVICES
Spieghiamo la tabella sovrastante:
➢ La complessità di acquisto non è elevata ma il
ADVERTISING NEWSLETTER MARKETING:
rischio percepito è elevato
➢ MATERIALS, LOGISTICS, PROFESSIONAL SERVICES
➢ CRITICAL COMPONENT, HIGH TECHNOLOGY PRODUCTS, OUTSOURCING OF PRODUCTION:
elevate complessità perché sono elementi critici e quindi alto rischio percepito
➢ OFFICE TRAVEL
IL CENTRO DECISIONALE DI ACQUISTO (cliente industriale)
il g uppo di i di idui he de o o p e de e i sie e u a spe ifi a de isio e d’a uisto elle i p ese
È
i dust iali. Il e t o de isio ale d’a uisto dotato di u siste a di comunicazione e da un insieme di norme
e valori condivisi che orientano e vincolano il comportamento di ogni membro di tale centro. Molte decisioni
d’a uisto sono conflittuali in quanto le persone operanti sono diverse e hanno motivazioni differenti.
All’interno di esso si identificano 6 figure organizzative:
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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