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PRIMA CONCEZIONE
Può identificarsi nella misura degli utili risparmiati
AUTOFINANZIAMENTO e soprattutto nel flusso degli utili conseguiti :
Parte dei quali possono Parte dei quali
riaffluire all’esterno possono essere
per remunerare il mantenuti all’interno
Finanziamento interno capitale di proprietà. del sistema d’impresa
prodotto dai redditi positivi (sia manovrando i
(utili) che non sono stati valori di bilancio, sia
prelevati dagli aventi diritto costituendo riserve
e sono rimasti investiti nel Dalle decisioni di non distribuire palesi di utile).
complesso delle attività gli utili dipende la permanenza
dell’impresa. È un processo e non la nascita dell’“effetto
di natura economica. autofinanziatore” degli utili,
correlato ai ricavi.
il capitale autogenerato corrispondente alla nuova ricchezza resa
SECONDA CONCEZIONE disponibile dalla gestione.
Si riferisce a parti più ampie dei flussi dati
dai ricavi, che includono: il capitale rigenerato , corrispondente all’entità dei mezzi monetari,
a suo tempo investiti nell’acquisizione dei fattori a fecondità
ripetuta, recuperati attraverso i ricavi.
Modalità per trattenere risorse Abbattuto l’utile, gli ammortamenti
tramite l’abbattimento e accantonamenti sono costi non
dell’utile con ammortamenti o monetari e trattengono risorse
accantonamenti (la cui somma all’interno dell’azienda.
è quella trattenuta in risorsa). Iscrivo ammortamenti
AUTOFINANZIAMENTO A MONTE e accantonamenti.
Utile trattenuto all’interno
dell’azienda quando i soci
A VALLE decidono di non distribuirlo.
Dipende dalla capacità dell’organizzazione aziendale di
ECONOMICITÀ raggiungere un adeguato livello di composizione delle
forze interne ed esterne alla propria attività economica.
Questo richiede la capacità di selezionare obiettivi che
incontrano le attese degli operatori, nonché di ottenere i
massimi rendimenti dall’insieme delle risorse utilizzate,
Tale concetto si esprime col minore costo possibile.
nell’efficace ed
efficiente gestione delle
risorse disponibili. Adeguati livelli di economicità appaiono condizione necessaria e sufficiente
per consentire all’organizzazione produttiva di sopravvivere agevolmente
nel tempo in condizioni di equilibrio.
ECONOMICITÀ E EQUILIBRIO
ECONOMICO Le imprese vivono in equilibrio
L’economicità è intesa come economico e retribuiscono
l’attitudine dell’azienda ad adeguatamente i fattori produttivi,
offrire permanentemente se e quando la loro gestione si
adeguata remunerazione a tutti sviluppa con economicità, intesa
i fattori produttivi. Questa in termini di efficacia strategica ed
ECONOMICITÀ E REDDITIVITÀ accezione si identifica con le efficienza operativa.
condizioni di equilibrio
dell’impresa.
Il bilancio d’esercizio è un documento aziendale di sintesi, di
PRINCIPI DI REDAZIONE derivazione contabile, rivolto a vari destinatari, che rappresenta in
termini consuntivi e con periodicità annuale le modalità di
DEL BILANCIO determinazione del reddito prodotto e la consistenza del patrimonio di
funzionamento.
Verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati;
• Controllo dell’operato degli amministratori;
•
Il bilancio deve essere redatto Programmazione futura;
•
con chiarezza e deve Informativa alle categorie interessate all’andamento delle aziende;
•
rappresentare in modo veritiero Adempimento degli obblighi civilistici e fiscali.
•
e corretto la situazione
patrimoniale e finanziaria della
società e il risultato economico
dell’esercizio. Fa riferimento alla realtà storica che il
VERITÀ bilancio deve rappresentare.
PRINCIPI FONDAMENTALI Fa riferimento al rispetto degli idonei ed
appropriati criteri contabili e giuridici
CORRETTEZZA nella determinazione dei valori di bilancio.
PRINCIPIO DELLA La valutazione delle voci del bilancio deve
PRINCIPI GENERALI CONTINUITA’ essere fatta secondo prudenza e nella
Art. 2423 bis NELLA GESTIONE prospettiva della continuazione dell’attività.
Le valutazioni devono essere fatte con criteri di
funzionamento, tenendo conto che l’impresa continui la
PRINCIPIO DELLA propria attività.
PRUDENZA Si possono indicare
esclusivamente gli utili realizzati
alla data di chiusura dell’esercizio.
Si deve tener conto dei rischi e
Gli utili attesi, ma non ancora definitivamente delle perdite di competenza
realizzati, non devono essere iscritti. Al risultato dell’esercizio anche se conosciuti
d’esercizio devono concorrere solo i ricavi dopo la chiusura di questo.
realizzati derivanti da operazioni concluse. Tutte
le perdite, comprese quelle presunte o probabili,
devono essere iscritte in bilancio anche se non Devono essere inseriti tutti i
definitivamente realizzate e anche se conosciute costi anche quelli presunti,
dopo la data di chiusura dell’ esercizio. Tutte le mentre vanno inseriti
valutazioni di bilancio che richiedono una stima solamente i ricavi effettuati.
devono essere improntate alla prudenza.
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza
ECONOMICA IN RAGIONE dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del
D’ESERCIZIO pagamento. Quando un bene nell’esercizio ha
trovato il suo corrispettivo ricavo o non
lo troverà più in futuro.
Sulla base di questo principio a fine esercizio vengono predisposte le scritture di assestamento. I ricavi
per vendite o prestazioni sono di competenza dell’esercizio in cui è avvenuto lo scambio o è stato
prestato il servizio. Per le vendite coincide con la consegna o spedizione. Per le prestazioni di servizi
coincide con la conclusione. I costi devono essere correlati ai ricavi, ossia ai ricavi di competenza
dell’esercizio devono essere contrapposti i costi sostenuti o da sostenere per il loro conseguimento. Se
alcuni costi non sono correlabili ai ricavi, essi sono di competenza dell’esercizio in cui si manifestano.
CAPITALIZZAZIONE La capitalizzazione dei costi è un’operazione attraverso la quale si
opera un trasferimento al futuro di costi per natura d’esercizio,
DI COSTI ma sostenuti per la creazione di opere pluriennali.
Opere pluriennali che non vengono acquistate all’esterno, ma
COSTRUZIONI IN proprio perché richiedono una particolare personalizzazione,
ECONOMIA vengono allestite dall’impresa stessa, stornando risorse
interne dell’azienda, come manodopera, materiali, ecc.
Si stima l’opera realizzata e le si
attribuisce un valore che poi Si accende nell’avere del Conto economico un conto di rettifica detto Costruzioni in
viene rettificato indirettamente economia, con la funzione di stornare indirettamente i costi che non risultano di
come costo d’esercizio. competenza poiché pluriennali. Successivamente detto conto viene chiuso come
Successivamente questo stesso contropartita del conto pluriennale Impianti in costruzione (es.).
valore viene rinviato al futuro
esercizio. Se l’opera ha durata ultrannuale, le scritture proseguono negli anni successivi e fino
a completamento dell’opera stessa. Da quel momento in poi l’opera può essere
ammortizzata.
CESSIONE DI In relazione alle operazioni di vendita di
immobilizzazioni si manifestano le componenti
IMMOBILIZZAZIONI straordinarie di reddito: plusvalenze e minusvalenze.
MATERIALI, IMMATERIALI, Se dalla vendita del bene scaturisce
PLUSVALENZA
FINANZIARIE. un valore di realizzo superiore
rispetto al valore contabile, tale
differenza prende il nome di
plusvalenza patrimoniale.
Se dalla vendita del bene si ha un MINUSVALENZA
valore di realizzo inferiore Valore di realizzo > Valore contabile
rispetto al valore contabile, la
differenza viene detta PLUSVALENZA =
minusvalenza patrimoniale. valore di realizzo – valore contabile
Valore di realizzo < Valore contabile
MINUSVALENZA =
valore contabile – valore di realizzo
Le modalità di determinazione della plusvalenza o della minusvalenza variano a seconda
DETERMINAZIONE DI che esse si riferiscano a beni ammortizzabili, cioè immobilizzazioni materiali ed
PLUSVALENZA/ immateriali, o a beni non ammorgzzabili, ovvero immobilizzazioni finanziarie, in quanto
MINUSVALENZA diverso è il modo di determinare il valore contabile.
Le immobilizzazioni materiali sono, di norma, ammortizzate con procedimento indiretto
IMMOBILIZZAZIONI cioè con l’accantonamento delle quote di ammortamento annue in un apposito fondo
MATERIALI ammortamento.
Il valore contabile del bene è dato dalla differenza tra il costo storico del bene, cioè il
costo sostenuto al momento dell’acquisto meno il fondo ammortamento accantonato.
Le immobilizzazioni immateriali sono, di norma, ammortizzate con procedimento diretto
cioè la quota di ammortamento annua viene portata in diretta diminuzione del costo
IMMOBILIZZAZIONI storico dell’immobilizzazione. Quindi il saldo del conto accesso all’immobilizzazione
IMMATERIALI rappresenta già il valore al netto dell’ammortamento.
Per calcolare l’eventuale plusvalenza o minusvalenza è sufficiente confrontare tale valore
con il prezzo di vendita.
La determinazione della plusvalenza o della minusvalenza, in caso di cessione di
IMMOBILIZZAZIONI immobilizzazioni finanziarie, viene effettuata confrontando il valore contabile delle stesse
FINANZIARIE con il prezzo di vendita.
RIMANENZE DI All’interno della Nota
Rappresentano i beni non Integrativa vanno indicati i
durevoli destinati alla
MAGAZZINO criteri di valutazione ed
produzione e alla vendita. eventuali modifiche dei
Detti beni si riferiscono a criteri di valutazione rispetto
cicli produttivi non all’esercizio precedente.
Nel conto economico non appaiono i conclusi nell’esercizio in
valori in forma esplicita delle rimanenze, analisi, ma che
bensì, come previsto dalla normativa, termineranno negli
solamente la variazione finale delle esercizi successivi.
rimanenze. La variazione finale
complessiva è data dalla differenza tra
le rimanenze iniziali e le rimanenze Le rimanenze di magazzino devono essere valutate al minore tra il
finali. costo storico ed il valore di mercato.
COSTO DI ACQUISTO: è il prezzo di Nel caso in cui il costo determinato,
acquisto, ovvero l’importo che si desume CRITERIO DEL COSTO
risulti essere < del valore desumibile di
dalla fattura emessa dal fornitore. realizzo (in accordo con l’andamento
del mercato di riferimento), l’impresa Le rimanenze so