Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 34
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 1 Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Mappe concettuali e teoria Economia aziendale e contabilità Pag. 31
1 su 34
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PRIMA CONCEZIONE

Può identificarsi nella misura degli utili risparmiati

AUTOFINANZIAMENTO e soprattutto nel flusso degli utili conseguiti :

Parte dei quali possono Parte dei quali

riaffluire all’esterno possono essere

per remunerare il mantenuti all’interno

Finanziamento interno capitale di proprietà. del sistema d’impresa

prodotto dai redditi positivi (sia manovrando i

(utili) che non sono stati valori di bilancio, sia

prelevati dagli aventi diritto costituendo riserve

e sono rimasti investiti nel Dalle decisioni di non distribuire palesi di utile).

complesso delle attività gli utili dipende la permanenza

dell’impresa. È un processo e non la nascita dell’“effetto

di natura economica. autofinanziatore” degli utili,

correlato ai ricavi.

il capitale autogenerato corrispondente alla nuova ricchezza resa

SECONDA CONCEZIONE disponibile dalla gestione.

Si riferisce a parti più ampie dei flussi dati

dai ricavi, che includono: il capitale rigenerato , corrispondente all’entità dei mezzi monetari,

a suo tempo investiti nell’acquisizione dei fattori a fecondità

ripetuta, recuperati attraverso i ricavi.

Modalità per trattenere risorse Abbattuto l’utile, gli ammortamenti

tramite l’abbattimento e accantonamenti sono costi non

dell’utile con ammortamenti o monetari e trattengono risorse

accantonamenti (la cui somma all’interno dell’azienda.

è quella trattenuta in risorsa). Iscrivo ammortamenti

AUTOFINANZIAMENTO A MONTE e accantonamenti.

Utile trattenuto all’interno

dell’azienda quando i soci

A VALLE decidono di non distribuirlo.

Dipende dalla capacità dell’organizzazione aziendale di

ECONOMICITÀ raggiungere un adeguato livello di composizione delle

forze interne ed esterne alla propria attività economica.

Questo richiede la capacità di selezionare obiettivi che

incontrano le attese degli operatori, nonché di ottenere i

massimi rendimenti dall’insieme delle risorse utilizzate,

Tale concetto si esprime col minore costo possibile.

nell’efficace ed

efficiente gestione delle

risorse disponibili. Adeguati livelli di economicità appaiono condizione necessaria e sufficiente

per consentire all’organizzazione produttiva di sopravvivere agevolmente

nel tempo in condizioni di equilibrio.

ECONOMICITÀ E EQUILIBRIO

ECONOMICO Le imprese vivono in equilibrio

L’economicità è intesa come economico e retribuiscono

l’attitudine dell’azienda ad adeguatamente i fattori produttivi,

offrire permanentemente se e quando la loro gestione si

adeguata remunerazione a tutti sviluppa con economicità, intesa

i fattori produttivi. Questa in termini di efficacia strategica ed

ECONOMICITÀ E REDDITIVITÀ accezione si identifica con le efficienza operativa.

condizioni di equilibrio

dell’impresa.

Il bilancio d’esercizio è un documento aziendale di sintesi, di

PRINCIPI DI REDAZIONE derivazione contabile, rivolto a vari destinatari, che rappresenta in

termini consuntivi e con periodicità annuale le modalità di

DEL BILANCIO determinazione del reddito prodotto e la consistenza del patrimonio di

funzionamento.

Verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati;

• Controllo dell’operato degli amministratori;

Il bilancio deve essere redatto Programmazione futura;

con chiarezza e deve Informativa alle categorie interessate all’andamento delle aziende;

rappresentare in modo veritiero Adempimento degli obblighi civilistici e fiscali.

e corretto la situazione

patrimoniale e finanziaria della

società e il risultato economico

dell’esercizio. Fa riferimento alla realtà storica che il

VERITÀ bilancio deve rappresentare.

PRINCIPI FONDAMENTALI Fa riferimento al rispetto degli idonei ed

appropriati criteri contabili e giuridici

CORRETTEZZA nella determinazione dei valori di bilancio.

PRINCIPIO DELLA La valutazione delle voci del bilancio deve

PRINCIPI GENERALI CONTINUITA’ essere fatta secondo prudenza e nella

Art. 2423 bis NELLA GESTIONE prospettiva della continuazione dell’attività.

Le valutazioni devono essere fatte con criteri di

funzionamento, tenendo conto che l’impresa continui la

PRINCIPIO DELLA propria attività.

PRUDENZA Si possono indicare

esclusivamente gli utili realizzati

alla data di chiusura dell’esercizio.

Si deve tener conto dei rischi e

Gli utili attesi, ma non ancora definitivamente delle perdite di competenza

realizzati, non devono essere iscritti. Al risultato dell’esercizio anche se conosciuti

d’esercizio devono concorrere solo i ricavi dopo la chiusura di questo.

realizzati derivanti da operazioni concluse. Tutte

le perdite, comprese quelle presunte o probabili,

devono essere iscritte in bilancio anche se non Devono essere inseriti tutti i

definitivamente realizzate e anche se conosciute costi anche quelli presunti,

dopo la data di chiusura dell’ esercizio. Tutte le mentre vanno inseriti

valutazioni di bilancio che richiedono una stima solamente i ricavi effettuati.

devono essere improntate alla prudenza.

PRINCIPIO DELLA COMPETENZA Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza

ECONOMICA IN RAGIONE dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del

D’ESERCIZIO pagamento. Quando un bene nell’esercizio ha

trovato il suo corrispettivo ricavo o non

lo troverà più in futuro.

Sulla base di questo principio a fine esercizio vengono predisposte le scritture di assestamento. I ricavi

per vendite o prestazioni sono di competenza dell’esercizio in cui è avvenuto lo scambio o è stato

prestato il servizio. Per le vendite coincide con la consegna o spedizione. Per le prestazioni di servizi

coincide con la conclusione. I costi devono essere correlati ai ricavi, ossia ai ricavi di competenza

dell’esercizio devono essere contrapposti i costi sostenuti o da sostenere per il loro conseguimento. Se

alcuni costi non sono correlabili ai ricavi, essi sono di competenza dell’esercizio in cui si manifestano.

CAPITALIZZAZIONE La capitalizzazione dei costi è un’operazione attraverso la quale si

opera un trasferimento al futuro di costi per natura d’esercizio,

DI COSTI ma sostenuti per la creazione di opere pluriennali.

Opere pluriennali che non vengono acquistate all’esterno, ma

COSTRUZIONI IN proprio perché richiedono una particolare personalizzazione,

ECONOMIA vengono allestite dall’impresa stessa, stornando risorse

interne dell’azienda, come manodopera, materiali, ecc.

Si stima l’opera realizzata e le si

attribuisce un valore che poi Si accende nell’avere del Conto economico un conto di rettifica detto Costruzioni in

viene rettificato indirettamente economia, con la funzione di stornare indirettamente i costi che non risultano di

come costo d’esercizio. competenza poiché pluriennali. Successivamente detto conto viene chiuso come

Successivamente questo stesso contropartita del conto pluriennale Impianti in costruzione (es.).

valore viene rinviato al futuro

esercizio. Se l’opera ha durata ultrannuale, le scritture proseguono negli anni successivi e fino

a completamento dell’opera stessa. Da quel momento in poi l’opera può essere

ammortizzata.

CESSIONE DI In relazione alle operazioni di vendita di

immobilizzazioni si manifestano le componenti

IMMOBILIZZAZIONI straordinarie di reddito: plusvalenze e minusvalenze.

MATERIALI, IMMATERIALI, Se dalla vendita del bene scaturisce

PLUSVALENZA

FINANZIARIE. un valore di realizzo superiore

rispetto al valore contabile, tale

differenza prende il nome di

plusvalenza patrimoniale.

Se dalla vendita del bene si ha un MINUSVALENZA

valore di realizzo inferiore Valore di realizzo > Valore contabile

rispetto al valore contabile, la

differenza viene detta PLUSVALENZA =

minusvalenza patrimoniale. valore di realizzo – valore contabile

Valore di realizzo < Valore contabile

MINUSVALENZA =

valore contabile – valore di realizzo

Le modalità di determinazione della plusvalenza o della minusvalenza variano a seconda

DETERMINAZIONE DI che esse si riferiscano a beni ammortizzabili, cioè immobilizzazioni materiali ed

PLUSVALENZA/ immateriali, o a beni non ammorgzzabili, ovvero immobilizzazioni finanziarie, in quanto

MINUSVALENZA diverso è il modo di determinare il valore contabile.

Le immobilizzazioni materiali sono, di norma, ammortizzate con procedimento indiretto

IMMOBILIZZAZIONI cioè con l’accantonamento delle quote di ammortamento annue in un apposito fondo

MATERIALI ammortamento.

Il valore contabile del bene è dato dalla differenza tra il costo storico del bene, cioè il

costo sostenuto al momento dell’acquisto meno il fondo ammortamento accantonato.

Le immobilizzazioni immateriali sono, di norma, ammortizzate con procedimento diretto

cioè la quota di ammortamento annua viene portata in diretta diminuzione del costo

IMMOBILIZZAZIONI storico dell’immobilizzazione. Quindi il saldo del conto accesso all’immobilizzazione

IMMATERIALI rappresenta già il valore al netto dell’ammortamento.

Per calcolare l’eventuale plusvalenza o minusvalenza è sufficiente confrontare tale valore

con il prezzo di vendita.

La determinazione della plusvalenza o della minusvalenza, in caso di cessione di

IMMOBILIZZAZIONI immobilizzazioni finanziarie, viene effettuata confrontando il valore contabile delle stesse

FINANZIARIE con il prezzo di vendita.

RIMANENZE DI All’interno della Nota

Rappresentano i beni non Integrativa vanno indicati i

durevoli destinati alla

MAGAZZINO criteri di valutazione ed

produzione e alla vendita. eventuali modifiche dei

Detti beni si riferiscono a criteri di valutazione rispetto

cicli produttivi non all’esercizio precedente.

Nel conto economico non appaiono i conclusi nell’esercizio in

valori in forma esplicita delle rimanenze, analisi, ma che

bensì, come previsto dalla normativa, termineranno negli

solamente la variazione finale delle esercizi successivi.

rimanenze. La variazione finale

complessiva è data dalla differenza tra

le rimanenze iniziali e le rimanenze Le rimanenze di magazzino devono essere valutate al minore tra il

finali. costo storico ed il valore di mercato.

COSTO DI ACQUISTO: è il prezzo di Nel caso in cui il costo determinato,

acquisto, ovvero l’importo che si desume CRITERIO DEL COSTO

risulti essere < del valore desumibile di

dalla fattura emessa dal fornitore. realizzo (in accordo con l’andamento

del mercato di riferimento), l’impresa Le rimanenze so

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
34 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aeitni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e contabilità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lombardi Rosa.