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ESTENSIONE FUORI TESTO
Che il linguaggio abbia una propria dimensione semiotica vuol dire che la semiotica del linguaggio verbale sta in tutto ciò che un'espressione linguistica dice con mezzi esterni al testo. Esistono due generi di cose che stanno fuori dal testo, due estensioni extratestuali:
- i fatti cui il testo si riferisce,
- le intenzioni di chi partecipa alla comunicazione.
Il contesto è di rilevante importanza per stabilire il senso poiché la sua estensione non è solo di natura intratestuale. Rilevante è anche il fatto che l'ascoltatore nutre delle aspettative. L'insieme delle estensioni di SENSO NON TESTUALE viene definito USO PRAGMATICO e di conseguenza si dice PRAGMATICA la capacità di capire e produrre queste ESTENSIONI EXTRATESTUALI.
La dimensione pragmatica è una necessità, è sempre presente, in tutti i linguaggi e danno al testo valore espressivo. Sono inoltre di natura extratestuale, vige il
principio di complementarità. La pragmatica può dunque essere definita come estensione di senso extratestuale. Questa dimensione però fa emergere una quantità di fattori vincolanti per la produzione e la comprensione del senso di un discorso. Questa dimensione intrinseca di incompletezza che limita lo studio della pragmatica fa sì che si ricorra a lavori di ricognizione, di esempi. A questo punto secondo Habermas risulta plausibile concepire il linguaggio come un'azione effettuata attraverso i simboli. Sono detti atti ILLOCUTIVI quelli in cui chi parla si coinvolge esponendosi alle conseguenze. Questi hanno un alto grado di irreversibilità. Infine il linguaggio verbale si realizza, seppur in parte, con l'estensione semiotica del extratestuale del senso. L'estensione del senso che un'espressione ha nei testi di altri linguaggi verbali e Infine la semiotica è non. ESTENSIONE TRA TESTI: è anche l'estensione del senso che
un’ espressione ha nei testi di La semiotica del linguaggio verbale altri linguaggi verbali e non. E’ l’estensione del senso che può avere nella cultura in cui viene prodotto e in una lingua è tale da essere recepito il discorso. Questo mette in evidenza il fatto che il senso di un’espressione grazie ad altre espressioni della stessa lingua (DIMENSIONE RETORICA), alle circostanze (DIMENSIONE PRAGMATICA), ma anche grazie ad altri linguaggi verbali e non. L’estensione del senso scaturisce da un rimescolamento di codici che non conosce confini. Questa capacità del discorso di evocare sensi codificati in altri testi con altri codici viene detta INTERTESTUALITA’. Questa è legata alla FUNZIONE METALINGUISTICA, alla capacità di rappresentare enunciati di un altro linguaggio. In effetti si parla di ESTENSIONE DEL SENSO NELLA CULTURA in cui il termine cultura rimanda ad un patrimonio di conoscenze rappresentate con linguaggi vari. La semioticadel linguaggio verbale quindi è l'estensione del significato delle sue espressioni oltre il senso letterale. I modi di questa estensione sono tre: INTRATESTUALE, EXTRATESTUALE, INTERTESTUALE. Possono sempre essere compresenti e ciascuna di volta in volta può assumere un ruolo dominante. INTRATESTUALE: RETORICO ESTENSIONE EXTRATESTUALE: PRAGMATICO INTERTESTUALE: CULTURALE A questi sensi c'è poi ovviamente il senso LETTERALE, denotazione che coincide con il suo uso Oltrenormale. Secondo l'ipotesi REFERENZIALISTA il senso letterale coincide con l'oggetto cui ci si dei nomi astratti. Un'altra teoria è quella riferisce. Questa però non tiene conto delle classificazioni e dell'USO per la quale il significato è dato dall'uso oggettivo che si fa del testo. In conclusione il senso letterale coincide con la NORMA, ovvero il valore di massima frequenza con cui l'espressione o termine vengono usati. Il limite diestensione è dato dalla comprensione dei parlanti. In ogni caso però proprioparlare di norma è difficile poiché questa con il linguaggio sono in continua evoluzione.
Le NORME sono elementi di stabilità descritte nelle grammatiche. Ma anche queste cambiano anche selentissimamente, sia nel tempo che da lingua a lingua. Pur cambiando però rimangono degli elementi invariati, le CATEGORIE GRAMMATICALI, ovvero gli ingredienti delle trasformazioni (sostantivi, aggettivi, avverbi...).
Vi sono diverse linee di pensiero rispetto alla natura di queste categorie. La prima è la linea ARBITRARISTA (de Saussure) secondo la quale la grammatica è un insieme di norme che si preferisce chiamare forme che si configurano in maniera autonoma, arbitraria. Questo spiegherebbe la diversità delle lingue. Un'altra linea è quella COGNITIVISTA che considera le tradizionali categorie della grammatica solo la manifestazione superficiale.
di una struttura profonda, che è prima di tutto linguaggi formalizzati. Infine c'è la linea SOCIOLINGUISTICA per la quale rappresentabile attraverso le categorie grammaticali sono di nuovo manifestazioni di sistemi di comunicazione che hanno radice nella dinamica sociale. Nel complesso possiamo dire che le nostre grammatiche appaiono come etichette di comodo. Vi sono poi elementi comuni ad ogni lingua detti UNIVERSALI LINGUISTICI ed anche su questo argomento si schierano due scuole: una che sostiene che gli universali siano innati nella mente e che attraverso una sola lingua, ed un'altra, la LINGUISTICA CONTRASTIVA, che procede invece a degli studi comparativi. La caratteristica peculiare del linguaggio verbale è l'alto grado di MOBILITÀ DEL SENSO. In conclusione quindi il CODICE è il sistema di relazioni che mette in corrispondenza eventi (SEGNALI) e rispettive interpretazioni (SENSI). È utile ricordare.L'accezione di codice come raccolta di leggi per capirne il valore.
La prima condizione per riconoscere una successione di suoni come espressione linguistica è data dalla possibilità di assegnarla ad una classe di suoni simili detta significante o forma dell'espressione. Questo è l'insieme delle possibili fonie con cui si comunica un significato. In secondo luogo bisogna riconoscere che i suoni di una classe sono simili non uguali. Infine va detto che un suono, una grafia, un gesto se sono espressioni della lingua, non vengono prodotti e recepiti per sé, ma perché rimandano a qualcos'altro.
L'appartenenza ad una classe è fondamentale anche per il senso, che gravita intorno ad un valore normale dal quale può divergere in vari modi e con diversi gradi di libertà. Il significato è l'insieme dei sensi che una fonia può comunicare.
I modi in cui si può formare una classe sono tre:
PER ENUMERAZIONE DEGLI ELEMENTI: permette di costruire classi numerabili, cioè con un numero di elementi limitato e controllabile;
IN BASE AD UNA PROPRIETÀ COMUNE: elementi che hanno una o più proprietà incomune. Le classi sono decidibili, è cioè sempre possibile stabilire se appartiene o meno ad una classe, a condizione che di poter controllare se possiede la proprietà necessaria;
PER CORRISPONDENZA di ciascuno degli elementi con un oggetto esterno alla classe. Quando si perdono i tratti permanenti la corrispondenza fra significante e significato rimane costante. I tratti che permettono di attribuire una fonia ad un significante ed un senso ad un significato si chiamano TRATTI PERTINENTI. Uno scarto anche molto piccolo può provocare cambiamenti rilevanti (cane, cade). L'analisi dei tratti pertinenti vale anche per codici non verbali. Anche nel dominio dei significati si possono ipotizzare TRATTI che decidono
L'appartenenza di un senso ad un significato letterale. Nella produzione delQuesti tratti assolvono meglio il loro ruolo se si resta vicini all'uso discorso possono perdersi o alterarsi al punto da sembrare persi. Le pertinenze vanno anche interpretate come cambiamento dell'impronta del discorso.
De Saussure introdusse in parte quella che è la terminologia usata per illustrare la STRATIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO. Questa anticipa la teoria del codice poiché ordina i fattori necessari perché un codice possa costituirsi ed operare. La stratificazione prevede due piani e ciascuno si articola in tre strati:
PIANO DELL'ESPRESSIONE1. che si articola in:
- strato della FORMA DELL'ESPRESSIONE, i significanti e le regole che ne permettono la formazione;
- strato della SOSTANZA DELL'ESPRESSIONE, tutto ciò che nel testo è manifesto e direttamente percepibile: le fonie, le grafie, i gesti...;
- strato della MATERIA DELL'ESPRESSIONE,
Il supporto fisico per rendere manifestabile un atto comunicativo può essere di diversi tipi, come ad esempio il supporto acustico o grafico (aria, carta...).
Il piano del contenuto si articola in:
- Strato della forma del contenuto, che comprende i significati e le regole che ne permettono la formazione;
- Strato della sostanza del contenuto, che include tutto ciò che nel testo è manifesto ma non direttamente percepibile, come il senso e la significazione;
- Strato della materia del contenuto, che rappresenta tutto il mondo di fatti che il codice può manifestare.
Nello specifico, la forma è costituita dai suoi due strati che compongono il sistema dei significanti (piano espressivo) e dei significati (piano contenutistico) di una lingua. La lingua, o forma, è il sistema grammaticale, il sistema delle categorie grammaticali e delle classi. I segni sono una classe, ovvero l'unione di un significante al suo corrispettivo significato. De Saussure aveva parlato del principio di linearità del significante: il testo si articola in sequenza.
E il vincolo lineare condiziona la struttura sintattica, le parti devono mantenere la coerenza. Si tratta però di una linearità complessa poiché le lingue naturali sono codici a doppia articolazione, appartengono cioè sia alla prima articolazione che comprende le unità che sono segni, sono cioè composti da significante e significato; le unità di prima articolazione non ulteriormente scindibili sono dette monemi (e congiunzione); sia alla seconda articolazione che comprende le unità che non sono segni (sillabe, fonemi...). Il fonema è l'unità minima di seconda articolazione. Le unità di prima articolazione sono di numero illimitato mentre le seconde sono limitate. La doppia articolazione permette una grande economia espressiva.
Varie personalità fra le quali anche Benedetto Croce hanno sostenuto che categorie, fonemi e doppia articolazione siano un'invenzione necessaria ai linguisti che hanno
sto mi serve una formattazione del testo utilizzando tag html.