Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 83
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 1 Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica, Prof. Morreale Domenico, libro consigliato Odio Social- Manuale di comunicazione pubblica, Sara Monaci, Paolo Mancini Pag. 81
1 su 83
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Ricordiamo però che la comunicazione dialogica presuppone la capacità di ascolto dei

pubblici, una capacità utile sia per comprendere l’efficacia della comunicazione, sia per

identificare i bisogni del pubblico.

In questo contesto comunicativo, caratterizzato da quella che Kevin Roberts definisce

economia affettiva, alludendo al fatto che l’identità dell’organizzazione diventa il centro

gravitazionale di un insieme di valori condivisi dal pubblico (gli utenti partecipano alle

dinamiche di comunicazione e di protezione del sistema valoriale), si creano delle vere e

proprie brand communities: attorno al sistema di valori (morali, estetici, civili…) si

costruisce la comunità che offre una base relazionale al rapporto tra pubblico e identità

dell’organizzazione (Jenkins, 2006).

Il PR digitale. Prima, il PR Manager lavorava offline nelle public relations, coltivando il

rapporto con i giornalisti in presenza, via telefono o tramite email. Il PR digitale opera

nell’ambito delle people relations: i rapporti si allargano quindi a tutta la rete,

coinvolgendo influencer, blogger, opinion leader, clienti, fan e curiosi. Il PR digitale

valorizza l’identità e il brand dell’organizzazione, generando un passaparola positivo

(WOM, Word of Mouth). Il PR Manager monitora le connessioni interne ed esterne

all’organizzazione, volte a creare il passaparola positivo.

Egli pianifica contenuti aperti al contributo degli utenti, di cui è in ascolto. Inoltre, non

pubblica solo in occasione dei lanci stampa ma programma un piano editoriale

transmediale sulla base di scenari trimestrali o annuali.

Il PR Manager si aggiorna su tool, tendenze e piattaforme social, cura un portfolio di

esperienze, coltiva il networking e gestisce la presenza online e offline in modo

equilibrato; costruisce una reputazione per l’identità dell’organizzazione che

garantisca la creazione di comunità, crea contenuti in ottica SEO e cura l’ascolto

online, per analizzare i risultati, la reputazione e raccogliere le esigenze dei pubblici.

Il ruolo del PR Manager deve tenere in considerazione alcuni fattori chiave quali, tempo

e tempestività, ascolto e condivisione, fiducia e rispetto reciproco, doppio flusso di

comunicazione/reputazione e fact checking, mediazione culturale e semplificazione

semantica.

Le attività e i compiti. Il PR Manager cura la Corporate Identity, che presuppone

un’immagine coordinata, percepita come proveniente da una stessa entità identificata

da punti di riferimento visuali: colori, font, forme, elementi grafici ricorrenti in tutti i

prodotti così da facilitare il riconoscimento e la memorizzazione del brand e la

visualizzazione dei valori associati. Non è unicamente costituita da elementi grafici ma

anche da tutte le componenti informative ricorrenti come citazioni, tagline,

presentazione del link al sito web.

Il PR Manager cura il Company profile, la carta di identità dell’organizzazione, che

contiene in forma approfondita e multimediale (video istituzionale, gallery…): la storia,

l’evoluzione, la filosofia, i progetti, i traguardi, i valori e gli obiettivi dell’organizzazione. È

collegabile ad una mail ma è concepito sempre in chiave integrata con il web, così da

essere sempre aggiornato e in grado di presentare efficacemente le attività ad ogni

nuovo contatto. Il percorso di organizzazione delle informazioni relative al company

profile inizia con la creazione di un brief in cui si inseriscono: gli obiettivi da

raggiungere, il target da coinvolgere, il messaggio chiave da trasmettere e i punti di

forza e di debolezza sui quali lavorare.

Il PR Manager cura il KIT per i media. Si tratta di un’area online a disposizione di

giornalisti, blogger, influencer, instagramers che, a differenza del sito, raccoglie tutti i

contenuti necessari ai professionisti della comunicazione per elaborare i loro articoli e

video, quali:

I comunicati stampa archiviati cronologicamente;

→ Il digital kit con gli hashtag ufficiali e i social su cui si è presenti;

→ La videogallery con video istituzionale, documentazione di eventi;

→ La fotogallery con didascalie e metadati;

→ L’elenco dei responsabili con ruoli e mansioni;

→ La rassegna media;

→ I contatti utili a instaurare un dialogo (dalla mail alla newsletter).

Il PR Manager cura i comunicati stampa, che sono il principale veicolo per inviare un

messaggio ai media. Ogni comunicato è dedicato ad una singola notizia e contiene: data

dell’evento/notizia, luogo di svolgimento, titolo chiaro, un primo paragrafo/sommario

che riassume gli aspetti principali, l’argomento raccontato secondo le regole delle 5W

(Who, What, Where, When, Why), una foto con didascalia e i contatti. Nel Kit per i media,

i comunicati stampa possono essere archiviati cronologicamente, resi multimediali e

diventare parte di una narrazione più ampia, da comunicare sui canali social

dell’organizzazione.

Il PR Manager cura il materiale info-visivo, ovvero tutte le componenti visuali e di

design che hanno l’obiettivo di intercettare l’attenzione dei destinatari, suscitare in loro

il desiderio di interazione con l’organizzazione e approfondirne la conoscenza (primer –

referral – reward): parliamo perciò di gadget (segnalibri, spille, adesivi, penne USB),

supporti ed espositori, scenografie per set fotografici/selfie con hashtag e indirizzo

social su cui condividere, brochure, cartelloni con QR code, vetrofanie e packaging. Ci

sono poi anche le infografiche, che riassumono in un’unica immagine informazioni

complesse. Sono uno strumento importante per divulgare la storia e le attività

dell’organizzazione con uno stile e un registro leggeri e accessibili.

Il PR Manager cura la newsletter e la news release: la newsletter è un canale di

comunicazione professionale che usa l’invio di mail periodiche per stabilire un

contatto regolare nel tempo. Essa non replica le informazioni sui social ma rinforza il

contatto basato sulla fiducia attraverso la content curation, fornendo autorevoli

informazioni sui temi in cui l’organizzazione si è costruita una forte reputazione.

Gli eventi dell’Ufficio Stampa. Analizziamo ora quali sono gli eventi coordinati

dall’Ufficio Stampa o, più in generale, dall’Ufficio Comunicazioni in cui opera il PR

Manager insieme ai referenti per i canali social.

In primis, ricordiamo la conferenza stampa, che è un momento di incontro dal vivo con

i giornalisti, utile per coltivare relazioni. Si tratta di un’occasione per presentare il

progetto, l’evento, l’attività e fornire materiali utili a produrre i contenuti informativi. È

inoltre l’occasione per rispondere a domande e affrontare gli argomenti presenti nel

comunicato stampa in modo più ampio e dettagliato. Deve ovviamente essere integrata

con la comunicazione online, creando una narrazione senza soluzione di continuità tra

ciò che avviene in presenza e il live streaming.

Esiste poi la cartelle stampa, la quale viene resa disponibile nel corso della conferenza

stampa. Può essere cartacea o digitale ma sempre più spesso consiste in un reminder

cartaceo (in base all’immagine coordinata) ad ambienti online. Si tratta insomma di

contenuti predisposti per i giornalisti affinché possano redigere i loro contenuti di

comunicazione. La cartella stampa contiene una presentazione generale dell’evento,

una scaletta con orari, riferimenti e titoli dei relatori, contenuti di approfondimento e

(online) materiali real time, come servizi fotografici e video realizzati durante la

conferenza stampa.

Il press tour è un’esperienza rivolta a giornalisti e comunicatori, i quali sono invitati a

effettuare un tour informativo e esplicativo dell’organizzazione o di un progetto.

L’experience design, rispetto alla conferenza stampa, ha una dimensione dinamica: non

si invitano i giornalisti in un luogo circoscritto ma li si accompagna in un percorso. Il

percorso è anche digitale: attraverso il contributo di influencer e instagramers e l’uso di

hashtag è possibile estendere ai social il design dell’esperienza, facendo percorrere il

tour anche al pubblico connesso.

Parliamo infine di eventi tematici ed eventi mediatici: gli eventi sono sempre mediatici

nella misura in cui sono documentati e comunicati in tempo reale dai partecipanti.

Essi hanno l’obiettivo di potenziare la visibilità, rafforzare l’immagine, fornire

materiale dal forte potenziale spreadable. Sono pensati per essere vissuti

contemporaneamente in presenza e online, attraverso la produzione di un invito

stampa che crei attenzione (primer), la divulgazione di hashtag generali e tematici, e la

risposta alle esigenze dei partecipanti (es. postazioni riservate per scrivere).

Comunicazione pubblica e social media. L’organizzazione instaura un vero e proprio

dialogo online con i propri interlocutori e non comunica solo in occasione di lanci o

eventi specifici: l’organizzazione comunica sempre seguendo cadenze definite dal

piano di comunicazione e dal piano editoriale. Ovviamente, sarà compito

dell’organizzazione scegliere i canali di comunicazione più consoni alla propria

identità e al proprio pubblico. Il piano editoriale consente di mettere in campo una

content curation che deve essere a servizio dei pubblici e che, a sua volta, deve

alimentare il piano editoriale. Il piano editoriale si articola in un calendario di uscite che

prevede: piattaforme, copywriting del post, grafica/art direction, hashtag e link di

riferimento, rubrica e call to action.

Comunicazione e social media

I social media. “I social media sono tecnologie digitali e di rete che abilitano la

condivisione di informazioni ed esperienze tra esseri umani” Ben Parr

Sono tecnologie di comunicazione che si plasmano sulle nostre reti sociali: questo

significa che sono caratterizzati da interfacce fluide. L’elemento comune a tutti i social

è identificabile nella possibilità che gli utenti hanno di plasmare la piattaforma sociale

attraverso l’upload di contenuti originali, la catalogazione, il commento, la

rielaborazione e la redistribuzione di contenuti esistenti. I contenuti possono

assumere diverse forme: testo (come nei blog o su Twitter), post multimediali (come su

Facebook), foto (come su Instagram) o video (come su YouTube).

Per comprendere meglio il potere di penetrazione dei social network, VEDI LE SLIDE

Gli utenti dei social media. Nel 2012, nove antropologi della UCL (University College

London) hanno trascorso 15 mesi vivendo in 9 comunità (tra cui una in Sud Italia) in

tutto il mondo, cercando di comprendere il ruolo dei social media nella vita quotidiana

delle persone. I pr

Dettagli
A.A. 2023-2024
83 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ginevraorlando03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi e tecniche dell'informazione pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Morreale Domenico.