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LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI:
- LE INTOSSIFICAZIONE ALIMENTARI: (il botulismo e l’intossicazione strafiloccocica) condizioni
che vengono trasmesse da batteri produttori di enterotossine che determinano malattia a
seguito dell’ingestione di tossine. I microrganismi si moltiplicano prima dell’ingestione.
L’incubazione è più breve perché la tossina è già formata (si formano nella fase di intensa
proliferazione del patogeno, durante la fase esponenziale della replicazione). Le tossine
possono essere termostabili (strafilococco) o termolabili (la tossina botulina viene inattivata
dal calore, preparazioni sottoposte a ebollizione non rischiose)
- LE TOSSINFEZIONI IN SENSO STRETTO: provocate da alimenti che contengono sia tossine
che batteri. I sintomi possono lievi (h) o gravi (durata giorni), generalmente nausea vomito e
diarrea. Tendono a colpire più gravemente i bambini e gli anziani perché hanno una risposta
immunitaria più fragile.
- LE INFEZIONI ALIMENTARI (epatite A e E, colera..): infezioni provocate da alimenti provocati
da microrganismi vivi che raggiunto l’intestino si moltiplicano provocando un’infezione
entero-invasiva (sintomi che coinvolgono anche organi a distanza) o entero-tossica
(producono tossine). Le infezioni alimentari sono determinate da agenti eziologici a bassa
dose infettante, periodo di incubazione relativamente lungo (giorni), attiva proliferazione del
patogeno nell’organismo, interessamento gastro-enterico e sistemico.
QUALI SONO I FATTORI CHE INTERVENGONO NEL DETERMINISMO DELLE MALATTIE?
1. Fattori legati all’ospite: età, stato immunitario, il vigore della risposta immunitaria
(eventuali condizioni che compromettono lo stato immunitario sono fattori che favoriscono
l’insorgere della malattia),presenza di altre patologie (possono rendere il soggetto più
vulnerabile), la gravidanza, stili di vita particolari, lo stato nutrizionale. La popolazione
particolarmente a rischio va incontro facilmente ad una serie di sequele gravi che possono
portare a morte del soggetto.
2. Fattori legati all’ambiente circostante (riscaldamenti, radiazioni ecc)
3. Fattori legati all’agente causale/alimento( batteri, virus, parassiti ecc): la velocità di
moltiplicazione, la capacità di produrre score, la produzione di tossine, produzione di gas,
dose infettante e diffusione del microrganismo nell’ambiente.
La capacità di un determinato microrganismo di indurre malattia è determinata dalla sua
virulenza e dalle condizioni alle quali è sottoposto l’agente patogeno prima di entrare in
contatto con l’ospite. Vi sono organismi più virulenti di altri anche nell’ambito dello stesso
genere (es e.coli alcuni ceppi hanno maggiore virulenza rispetto ad altri). Il numero di
cellule dei diversi microrganismi patogeni in grado di scatenare la malattia in un adulto sano
è definita dose infettante. Per la maggior parte dei patogeni questa è pari a 10 alla quinta
fino a 10 alla settima cellule ma esistono delle condizioni che riducono significativamente
questo valore soglia. Inoltre questo valore è variabile da microrganismo a microrganismo. Es
e.coli enteropatogeno (epec) ha una dose minima infettante pari a 10 alla sesta, e.coli
enterotossigeno ha dose minima infettante uguale. Per alcuni batteri invece la dose minima
infettante è sconosciuta, si può ipotizzare che sia molto bassa. In entrambi i casi puo essere
necessaria la crescita microbica degli alimenti per permettere ad un numero sufficiente di
microrganismi di superare la barriera gastrica. In condizioni particolari la tossinfezione
alimentare puo essere causata anche da un solo microrganismo cioè non è necessario avere
tantissime colonie per provocare la malattia. E’ importante quindi tentare di mantenere
condizioni sfavorevoli alla moltiplicazione dei microrganismi.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento va ricordato il contenuto in grassi.
Maggiore è la quantità di grassi maggiore sarà la capacità di moltiplicarsi del microrganismo.
Tenere conto anche dell’acidità e della quantità dell’alimento contaminato che viene
ingerita. Ecco perchè in alcuni casi la malattia non interviene in persone che hanno
consumato lo stesso alimento. Quando si effettuano inchieste epidemiologiche è importante
tenere a mente questa cosa perché potrebbe orientare verso un alimento piuttosto che un
altro.
fattori fisici: temperatura(microrganismo si replica principalmente a temperatura ambiente),
il ph, concentrazione di ossigeno, caratteristiche chimiche,tempo in cui rimane non
consumato,umidità.
TEMPERATURA Ogni specie batterica ha una temperatura di sviluppo ottimale, i
microrganismipsicrofili amano gli ambienti umidi e la replicazione avviene tra 15 e 20 gradi
centigradi (mesofili tra 30-37,termofili 55 gradi centigradi)quando deve essere mantenuto il
calore dopo la cottura la temperatura non deve scendere sotto i 63 gradi, sopra i 63 gradi
centigradi si parla di temperatura di sicurezza per garantire la neutralità dell’alimento. Verso
il freddo la temperatura non dovrebbe superare i 4 gradi cent.I patogeni veicolati dagli
alimenti generalmente sono tutti mesofili.
UMIDITA’Tutti i microrganismi hanno bisogni di acqua per svilupparsi, l’acqua deve essere in
forma libera, la quantità ottimale oscilla tra 0,62 e 1. Negli alimenti freschi in genere intorno
ad 1.
PH indica il grado di acidità. Valore ottimale per lo sviluppo dei microrganismi è quello piu
vicino alla neutralità(7). Salmonella valore ottimale tra 6 e 7,5,per lieviti e muffe invece è
4(abbastanza acido). Il ph puo influenzare il metabolismo del germe es. clostridium
botulinum(?) produce tossine solo se il ph è maggiore di 4,5.Gli alimenti di origine vegetale
tendono ad avere un ph acido mentre quelli di origine animale un ph neutro.
OSSIGENO è molto variabile a seconda dei microrganismi, esistono microrganismi
aerobi(hanno bisogni di ossigeno per la sopravvivenza) o anaerobi, altri sopravvivono sia in
presenza che assenza di ossigeno.
CONTENUTI DI GRASSI elevato contenuto facilita la proliferazione. La fonte energetica piu
importante per il metabolismo di questi microrgannismi sono i carboidrati e proteine(?). Piu
l’alimento è ricco di queste sostanze piu sono disponibili sostanze energetiche necessarie
per il metabolismo di microrganismi. La concentrazione dei composti puo influenzare lo
sviluppo, nel caso in cui nell’alimento siano presenti delle sostanze “accessorie” per la
crescita di microrganismi, essenzialmente vitamine/coenzimi che rappresentano i
catalizzatori di tutte le reazioni e accelerano quindi il metabolismo oppure la presenza di
sostanze inibitrici.
TEMPO la curva di crescita dei batteri è composta essenzialmente da 4 fasi,fase di latenza
(microrganismo presente ma non ha ancora dato segni) fase di moltiplicazione
logaritmica(fase in cui c’è una crescita esponenziale all’interno dell’alimento,fase di platò(?)
e fase di declino.La fase logaritmica e di latenza sono le piu importanti ai fini della
manifestazione delle malattie e in condizioni ottimali avvengono a 30 gradi centigradi. Il
tempo quindi è importante perche a parità di condizioni ambientali, in un ambiente ideale,
il tempo di moltiplicazione dei microrganismi è di 20° minuti . es un alimento contiene una
coltura ,appena raccolta contiene 1000 cellule per grammo,un ora dopo in condizione di
ambiente ideale saranno 4000,due ore dopo 16000,ttre ore dopo 64 mila. Quindi c’è una
fase esponenziale di crescita che fa si che dopo 5 ore siamo sul milione di cellule per
grammo.
Gli alimenti maggiormente coinvolti nella trasmissione delle malattie infettive sono:
- prodotti carnei(salmonellosi),uova e latticini,
- insalate multingredienti(spesso sono responsabili di infezioni da streptococcus
aureus,salmonella e shigella)
-frutta e verdura(clostridium botulinum),i succhi di frutta non pastorizzati,
- i cibi etnici
I casi di malattie da alimenti piu frequenti sono provocati dalle salmonelle.
Oltre ai fattori legati all’ospite, all’ambiente e all’agente causale ci son altri fattor che
possono contribuire alla comparsa di manifestazioni cliniche della malattie. Questi fattori
sono legati essenzialmente al processo di produzione primaria, trasformazione, trasporto e
distribuzione dell’alimento prima del suo consumo. Tutto il percorso che un alimento compie
prima di essere consumato è molto lungo e in ciascuna delle fasi ci puo essere un
opportunità di contaminazione o crescita de microrganismo. L’accettazione del modello
Haccp è una modalità attraverso la quale l’alimento puo essere controllato attraverso tutti i
punti critici a partire dalla produzione primaria fino al consumo
Altri fattori contribuenti sono la temperatura di conservazione/refrigerazione, l’inadeguata
cottura, l’inadeguato riscaldamento(cibi conservati dopo la cottura prima del consumo
dovrebbero essere riscaldati a lungo)inadeguata conservazione, tendenza a preparazione
troppo anticipata del pasto, inadeguato scongelamento ,manipolazione
inadeguata(operatore alimentare è una sorgente di infezione cioè è infetto o colonizzato es
stafilococco aureo con un colpo di tosse/starnuto infetta l’alimento oppure l’infezione puo
avvenire attraverso cross contaminazione es se viene utilizzato tagliere o pentole ecc per più
alimenti crudi o cotti),ambiente inadeguato(condizioni igienico sanitarie),attrezzature
insufficienti, strutture insufficienti(bisogna avere zone di stoccaggio separate per alimenti
crudi e cotti).
Cause piu frequenti di tossinfezione alimentare:
inadeguato raffreddamento dei cibi cotti, preparazione troppo anticipata, cottura
inadeguata, manipolazione di alimenti da personale infetto, conservazione a caldo
impropria(inferiore a 60 centigradi), uso di ingredienti contaminati, scarsa igiene di utensili e
attrezzature, riutilizzo di avanzi, contaminazione crociata
L’alimento favorisce la crescita quindi la temperatura dell’alimento e la quantità(dose minima
infettante)quado si verificano tutte e 5 queste situazioni si arriva alla malattia attraverso
diverse vie:
-le manipolazione ripetute e l’aumento del numero di ingredienti contenuti nel iatto
aumenta la possibilità di ifezione.
-gli utensili
L’uomo puo essere un portatore sano senza segni e sintomi di malattia ma è in grado di
diffondere i germi patogeni presenti ne proprio organismo. I germi possono essere eliminati
attraverso feci,naso, cute. Possono essere trasferiti sulle mani o su altre pari del corpo che
entrano i contatto con i soggetti sopravvivono e si moltiplicano. Nel caso in cui gli alimenti
non vengono trattati in