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PROTOZOI
I protozoi sono microrganismi unicellulari appartenenti al regno animale
alcuni protozoi possono muoversi anche grazie a tipici movimenti del loro
corpi detti ameboidi.
Analogamente ai batteri sporigeni, alcuni protozoi quando si trovano in
condizioni ambientali sfavorevoli danno luogo a forme di resistenza
denominate cisti che ne permettono la sopravvivenza fino al ripristino delle
condizioni idonee.
Per quanto riguarda la riproduzione, oltre alla forma asessuata è frequente la
riproduzione sessuata con l’accoppiamento dei gameti eterosessuali e la
conseguente fecondazione di quello femminile.
MACROPARASSITI
I macroparassiti sono organismi pluricellulari animali e vegetali. Ai
maroparassiti appartengono i vermi, gli acari, gli insetti, i molluschi e i roditori.
RELAZIONE TRA OSPITE E PARASSITA
Il secondo anello della catena è costituito dalla trasmissione, cioè dal
passaggio dell’agente patogeno alla sorgente dell’ospite.
Si definisce infettività l’attitudine di un organismo a diffondersi dalla sorgente
all’ospite.
Un soggetto infetto, in cui cioè sia avvenuta la penetrazione del
microrganismo patogeno, può diffondere e trasmettere lo stesso:
- Nel periodo di incubazione della malattia: cioè quello tra l’ingresso del
microbo nell’organismo umano e l’insorgenza dei sintomi clinici della
malattia
- Nel periodo di stato della malattia
- Durante la convalescenza
Un soggetto che ospiti al suo interno un agente patogeno, che sia capace di
eliminarlo, ma che non presenti sintomi clinici apparenti della malattia
determinata dallo stesso agente patogeno viene definito portatore.
Quando il soggetto comincia ad eliminare l’agente patogeno già nel periodo
di incubazione della malattia viene definito portatore precoce.
Quando il soggetto continua a diffondere il microrganismo anche dopo la
guarigione clinica della malattia viene denominato portatore convalescente.
Viene considerato portatore sano il soggetto che pur presentandosi in ottima
salute può essere sorgente di infezione.
Lo stato di portatore può essere temporaneo oppure cronico.
La trasmissione delle malattie infettive può essere:
- Diretta → il passaggio del microrganismo patogeno avviene per
contatto diretto tra un soggetto infetto, malato o portatore ed un
soggetto sano recettivo
- Indiretta → per concretizzarsi ha bisogno di veicoli e/o vettori
I veicoli sono oggetti inanimati come l’acqua, gli alimenti, gli utensili gli
strumenti sanitari, il sangue ecc. che dopo essere stati contaminati vengono
utilizzati o entrano in contatto con un soggetto recettivo che
conseguentemente si infetta.
I vettori sono organismi viventi che non si limitano a giocare un ruolo passivo
nella trasmissione della malattia.
Un metodo utile per classificare le malattie infettive è quello che si basa sulla
modalità di propagazione:
- Malattie aerogene → trasmissibili per via respiratoria
- Malattie a circuito oro-fecale → trasmissibili per via digestiva
- Malattie a trasmissione cutaneo-mucosa
- Malattie trasmesse tramite vettori
- Malattie comuni all’uomo e agli animali
- Malattie a trasmissione mista o complessa
Si parla di trasmissione verticale delle malattie intendendo con questo
termina la diffusione del contagio da parte dei genitori tramite i gameti, la via
transplacentare o immediatamente dopo la nascita.
Non tutte le malattie infettive sono contagiose. Vengono infatti denominate
contagiose quelle malattie infettive nelle quali l’agente microbico emerge
naturalmente in superficie e pertanto sono trasmissibili dall’ammalato al
portatore sano attraverso un contatto diretto o quasi diretto.
Non sono contagiose, invece, quelle malattie infettive in cui l’agente non
affiora in superficie e per le quali vi è la necessità, per la trasmissione
dell’intervento di vettori o di particolari meccanismi artificiali che implichino
una lesione di continuo della cute ed il contatto con il sangue.
Il terzo ed ultimo anello della catena è costituito dall’ospite.
L’uomo utilizza diversi e sofisticati strumenti per combattere le infezioni.
Alcuni sono aspecifici, diretti cioè in maniera generalizzata contro i
microrganismi patogeni. Tra questi sono particolarmente importanti l’integrità
della cute e delle mucose.
I fattori specifici sono invece basati su risposte immunologiche verso
determinati parassiti. L’organismo è infatti dotato di un sistema in grado di
riconoscere i propri costituenti, ma di aggredire e tentare di neutralizzare e
distruggere eventuali organismi e sostanze estranee come tossine batteriche
e virus penetrati al suo interno.
Ogni sostanza capace di provocare una reazione immunitaria prende il nome
di antigene.
Quando l’organismo ha acquistato le capacità di resistere agli agenti infettivi
o alle loro tossine si dice che è diventato immune.
L’immunità nell’organismo può essere istogena o ematica.
L’immunità istogena è quella che si verifica direttamente nei tessuti e può
essere messa in evidenza osservando la reazione che provoca, ad esempio,
nella cute l’introduzione di antigeni.
L’immunità ematica è attuata tramite alcune cellule che possono produrre gli
anticorpi, cioè sostanze proteiche circolanti nel sangue e che sono in grado di
combattere gli antigeni.
Si definisce epidemia il raggruppamento in un breve periodo di tempo, di un
elevato numero di casi di una malattia infettiva in una determinata regione o
paese. L’epidemia è pertanto un fenomeno limitato sia nel tempo che nello
spazio.
Nel caso un’epidemia si diffonda ad un intero continente si parla di pandemia.
Si definisce invece endemia, il succedersi costante e continuo di un numero
non elevato di casi di una patologia in una determinata zona geografica.
Si parla invece di sporadicità quando la malattia si manifesta con un numero
contenuto di casi salutari ed irregolari.
Riassumendo quindi sono 4 i momenti principali del rapporto ospite-
patogeno:
1. Contaminazione: è il momento in cui avviene il contatto tra l’agente
eziologico e l’individuo ospite che è protetto dalla cute e dalle mucose
2. Penetrazione: avviene per via ematica, consiste nel superamento della
cute e delle mucose, ne segue che è un procedimento invasivo. Questo
processo può essere favorito da alcune situazioni particolari come la
presenza di una ferita o durante i rapporti sessuali
3. Localizzazione: non sempre il patogeno si ferma dopo essere
penetrato, questo ha l’obiettivo di raggiungere il sangue per poter
andare in circolo e arrivare al suo tessuto bersaglio, ossia quel tessuto
che gli garantirà delle condizioni favorevoli per favorire il suo sviluppo
4. Infezione: riconoscimento da parte dell’ospite dell’infezione
Infezione ≠ malattia infettiva → l’infezione è il momento in cui il patogeno si
sta moltiplicando e il sistema immunitario sta iniziando a fronteggiare il
patogeno.
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Si definisce profilassi l’insieme di tutte quelle misure finalizzate ad evitare
l’insorgenza e la diffusione delle malattie infettive. Essa può essere attuata
con metodi diretti o metodi indiretti.
I metodi diretti possono essere finalizzati:
- Alla distruzione dei microrganismi patogeni tramite ad esempio
disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione ecc.
- Alla limitazione della diffusione dei microrganismi patogeni ad esempio
tramite la notifica dei casi di malattia, l’inchiesta epidemiologica o
l’accertamento diagnostico
- Nel rafforzamento delle difese dell’individuo nei confronti delle infezioni
ad esempio tramite le vaccinazioni
I metodi indiretti sono invece indirizzati al miglioramento delle condizioni
sanitarie individuali e collettive tramite misure di controllo degli ambienti di
vita e di lavoro e di miglioramento dell’acqua e degli alimenti.
Per quanto attiene i metodi diretti, essi sono:
1. Notifica → la responsabilità della notifica non è esclusivamente a carico
del medico, in quanto tutti sono tenuti ad attivare il meccanismo di
segnalazione di casi di malattie infettive pericolose per la sanità
pubblica. Nella notifica di malattia deve essere indicata la malattia
sospetta o accertata, gli elementi identificativi del paziente, gli
accertamenti diagnostici eventualmente effettuati e la data di comparsa
della malattia.
2. Accertamento diagnostico → l’accertamento diagnostico è un momento
essenziale della profilassi delle malattie infettive perché, tramite
specifiche procedure cliniche e di laboratorio, consente di confermare la
prima diagnosi, di attuare la terapia adeguata e di attivare le successive
misure di controllo che si rendano eventualmente necessarie:
isolamento, disinfezione, immunoprofilassi ecc.
Per quanto concerne le procedure, le metodiche utilizzate per
l’accertamento diagnostico vengono distinte in dirette e indirette: le
dirette vanno a ricercare direttamente il microrganismo responsabile
della patologia, mentre quelle indirette sono finalizzate a diagnosticare
la causa di una infezione in atto o pregressa tramite l’analisi della
risposta immunitaria sviluppata dall’ospite.
3. Misure contumaciali → si propongono di circoscrivere il focolaio
infettivo, impedendo la trasmissione dei microrganismi patogeni
dall’individuo malato o portatore ai soggetti sani. Esse sono:
l’isolamento, la sorveglianza sanitaria e l’allontanamento.
• L’isolamento che consiste nella separazione del soggetto dagli altri
membri della collettività. La sua importanza è decisiva quando ci si
trova di fronte all’importazione di casi di malattie esotiche, come ad
esempio la febbre gialla, che sono del tutto nuove per la popolazione e
che attraverso l’isolamento possono essere tempestivamente bloccate.
• La sorveglianza sanitaria che consiste nell’obbligo di farsi controllare
periodicamente dalle Autorità Sanitarie senza alcuna limitazione della
libertà personale.
• L’allontanamento che consiste nel sospendere la partecipazione di un
soggetto ad una particolare attività o ad una comunità in conseguenza
di una condizione patologica o di portatore o di contatto o di convivenza
con soggetti malati.
4. Inchiesta epidemiologica → l’inchiesta epidemiologica è importante per
fornire i dati essenziali ed immediati per una prima applicazione delle
misure di profilassi. Essa viene avviata in seguito alla notifica di uno o
più casi di malattia infettiva e consiste nell’applicazion