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EPIDEMIOLOGIA
Non c'è una parte del mondo in cui questo virus non è stato descritto. La prevalenza può essere molto varia, in alcuni casi 80-85% di animali che mostravano anticorpi nei confronti di questo virus, di norma la percentuale si aggira attorno al 60-70%. Solo una percentuale bassa di animali infetti manifesta la sintomatologia, il 40% non la manifesta ma elimina il virus nell'allevamento.
NB: in una malattia infettiva il problema reale non è l'animale che manifesta la sintomatologia, perché me ne accorgo, il problema più grande sono gli animali che non manifestano sintomatologia ma eliminano il virus.
Danni economici PATOGENESI E FORME CLINICHE
Gli animali saranno immunodepressi e allo stesso tempo il virus entra in genere per via oronasale e replica a carico delle cellule del s.i. sensibili ad altri patogeni determinando calo nella Dobbiamo distinguere la forma clinica.
post-nataleproduzione del latte e perdita di peso >>> danno (vitelli e animali adulti) e quella prenatale (feto) ovveroeconomico!! prima dei 150 gg di gravidanza.
Ogni volta che mi trovo davanti ad allevamenti Le varie manifestazioni che possiamo osservare sonoproblematici, bisogna valutare se nell’allevamento sta diverse a secondo del momento di gravidanza in cui lacircolando questo virus (abbastanza frequente, perché è bovina si infetta.un virus cosmopolita).
Secondo uno studio americano le perdite economiche si INFEZIONE POSTNATALEaggirano intorno ai 40.000-100.000 dollari l’anno. L’animale nasce e poi si infetta. può essere un vitelloAccanto alle problematiche evidenti (diarrea, polmonite appena nato o un animale adulto, in ogni caso ha già unecc), esistono le perdite economiche legate ai problemi s.i. competente.
riproduttivi: ipofecondità, ritorni di calore, aborti ecc. In questi animali di solito la malattia è subclinica.
Il virus è in grado di passare la barriera transplacentare e manifesta sintomi clinici evidenti. L'allevatore si accorge della malattia quando il virus è già diffuso e i vitelli persistentemente infetti sono i principali diffusori. In un allevamento, è necessario cercare e allontanare questi soggetti prenatale affetti dalla malattia delle mucose, e dovranno essere abbattuti. Il virus entra per via oronasale e si replica in tutti gli organi contenenti cellule immunitarie, causando leucopenia temporanea. La profilassi di questa malattia prevede la ricerca e l'allontanamento dei soggetti persistentemente infetti, in modo che l'organismo possa rispondere adeguatamente al virus.(risposta umorale e cellulo-bassa), sono i più pericolosi diffusori. mediata) per cui il soggetto sarà protetto da successive infezioni. Sorgenti d'infezione L'immunodepressione transitoria può facilitare altri 1. animali infetti in forma acuta - forma di diarrea, che germi di eruzione secondaria. può essere non troppo evidente, eliminano il virus Es. forme di colibacillosi, rotavirus ecc. i vitelli possono per qualche giorno. essere colpiti normalmente da gastroenteriti soprattutto 2. animali immunotolleranti o persistentemente infetti: nei primi mesi di vita, è frequente che avvenga. queste eliminano virus attraverso tutte le escrezione In realtà quando compaiono queste problematiche sue le secrezioni, in quantità maggiore rispetto agli più animali, occorre andare più a fondo, per capire se c'è animali che presentano la forma acuta e per tutta la una causa a monte. durata della loro vita. Se portassi lefeci in lab mi direbbero che è E.coli, conQuesto virus come tutti i pestivirus ha elaborato tanto di tipizzazione ma se andassi ad inoculare adquesta strategia per permanere nella popolazione. esempio un vaccino per E.coli in un animaleimmunodepresso non avrei neanche una rispostaadeguata.Accanto ad un problema gastroenterico possono esserci 2. Animali persistentemente infetti (100-125gg) - ilproblemi respiratori, es.pasteurella, virus respiratorio periodo in cui il feto nella bovina riconosce il self sisinciziale ecc. sono tutti patogeni primari tuttavia è ha entro il 125 gg.importante non fermarsi alle apparenze. Perché un vitello nasca PI devono esserci delleIl problema è convincere l'allevatore, perché valutare la condizioni, motivo per cui è bassa la percentuale dicircolazione di questo virus ha dei costi e se presente prevalenza di tali soggetti (1-2%):•bisogna attuare la profilassi adeguata. La bovina si deve trovare tra
100-125 gg di "andare oltre le apparenze": marsy <3 gravidanza• La bovina non deve avere ac nei confronti del!!Sindrome emorragica: mai stata descritta in Europa, è virus, non deve aver incontrato il virus nécaratterizzata da febbre elevata, emorragia, epistassi, tramite vaccino né in modo naturale. La bovinadiarrea e disidratazione. deve essere sieronegativa, in caso contrarioSostenuta da ceppi di tipo 2, replica a carico del s.i. e a all'entrata il virus verrebbe bloccato dal SI ocarico delle piastrine determinando leucopenia, comunque avrebbe più difficoltà a passare latrombocitopenia severa e possibilità che compaiano barriera placentare.•delle emorragie Il virus deve infettare bovina e fetoLe emorragie solitamente sono a carico di bocca e occhi In seguito, la bovina potrà anche sviluppare ac ma(non ci sono altre malattie del bovino in cui abbiamo finché non mette in atto il SI il virussarà passato al manifestazioni di questo tipo). feto il quale non è immunologicamente competente, Letalità variabile. quindi si ritrova questi antigeni virali e li riconosce come propri.INFEZIONE PRENATALE Il virus replica nel vitello ma non danneggia i tessuti. Immaginiamo un allevamento di bovini: introduco un (all'apparenza) quindi il soggetto nasce soggetto immunotollerante e apparentemente sano e non produrrà mai ac nei confronti di questo virus e lo eliminerà per tutta la durata della vita.
Queste se si infettano potrebbe non manifestare nulla o sintomi poco evidenti e poco gravi, ma eliminazione nell'allevamento dal momento che elimina molto più virus rispetto ai soggetti dipendono dal periodo di gravidanza.
immunocompetenti. Negli animali adulti i sintomi passano inosservati, il med Il soggetto PI spesso non manifesta segni clinicivet non viene chiamato anche perché la madre ha un SI evidenti, l'unico segno clinico che può farcifunzionante e darà luogo ad una risposta immunitaria, sospettare di immunotolleranti è la crescitaanche se il virus potrebbe passare nella palcenta prima diminuita di questi soggetti (anche questa non èancora che questa risponda adeguatamente con ac. sempre presente).Se il vitello si infetta dopo il 120 gg di gravidanza il Se mi accorgo che in un gruppo di vitelli, alcuni purproblema è minore perché il soggetto diventa avendo la stessa età crescono meno, devo pormiimmunocompetente e anche se si dovesse infettare delle domande.avrebbe una sua risposta immunitaria. Allo stesso modo dati gli scarsi segni clinici quandoIl problema è quando si infettano prima dei 120 gg, per introduciamo un nuovo
animale nel gruppo cui non hanno ancora un s.i. e il feto riconosce il virus dobbiamo valutare che questo possa essere come self. immunotollerante e andare a cercare il virus nelle cellule immunitarie, dove replica (prelievo di sangue).
Parliamo di fenomeni biologici, la demarcazione non è netta, si tratta di periodi prevalenti, questi limiti temporali possono variare anche di una settimana, 10 giorni.
Gli animali immunotolleranti oltre al fatto di avere una crescita stentata, possono manifestare malattia delle mucose, questa dal punto di vista clinico è la forma più importante e la osserviamo solo ed esclusivamente nei soggetti PI.
1. Riassorbimento fetale (infezione nei primi giorni) - morte embrionale, quando l'embrione viene riassorbito clinicamente non vedo nulla, ma osserviamo che quelle vacche non riescono ad ingravidarsi o tornano
In calore. Le cause possono essere diverse tra cui la diarrea virale bovina. La prevalenza di questa malattia è molto bassa nell'allevamento (in genere 1-2%). La prevalenza è importante perché è un dato che il veterinario dovrà considerare nel fare la diagnosi della malattia. Nei soggetti sieronegativi devo andare a ricercare il virus, se lo trovo però non è detto che quel soggetto sia malato. Gli animali avranno le zampe vicine tra loro e il soggetto in forma acuta, immunocompetente quindi, avrà il dorso inarcato, segno che l'animale ha dolore addominale, dolore che posso intuire anche dal fatto che la coda non è attaccata al corpo, è inarcata: l'animale sta defecando, ha diarrea (dovuta a necrosi acuta). Perciò dovrò allontanare il soggetto e successivamente ripetere la prova.
Di solito, per valutare la presenza del virus della febbre aftosa, si osservano le placche del Peyer. Se queste placche sono presenti, significa che il soggetto è immunocompetente e può trasmettere il virus ad altri animali nell'allevamento. Al contrario, se le placche non sono presenti e l'animale continua ad essere sieronegativo, il segno clinico caratteristico è dato da erosioni a livello della mucosa orale. Se l'animale ha erosioni a livello buccale, è quasi certo che sia immunotollerante, soprattutto se presenta la malattia delle mucose (come l'afta epizootica). Le erosioni possono essere presenti anche a livello di narici, gengive e palato duro. I anticorpi della bovina non vanno a difendere il feto perché il tipo di placentazione non permette il passaggio degli anticorpi. Quindi, anche se la bovina diventa sieropositiva dopo l'infezione, non sviluppa anticorpi che possono proteggere il feto.
3. Animali con difetti congeniti (3-5 mesi) - possono colpire inizialmente anche se la bovina è sieronegativa.
cervello (ipoplasia cerebellare, potrà passarli al feto.microencefalia, idrocefalo, demielinizzazione) eocchio cataratta