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ARTERITE VIRALE EQUINA

Malattia infettiva e contagiosa del cavallo caratterizzata da lesioni della tunica media delle arterie. Clinicamente evolve con sintomi respiratori (blandi, sovrapponibili a rinopolmonite), digerenti, nervosi e della sfera genitale. Accanto a queste problematiche abbiamo lesioni della tunica media che comporteranno edemi nelle parti declivi del corpo, e non solo. Conosciuta almeno dal XIX secolo.

Nel 1953, il virus fu isolato per la prima volta dai polmoni di un feto abortito durante un focolaio epidemico di aborto e malattia respiratoria in un allevamento vicino Bucyrus, Ohio, USA, motivo per cui il ceppo prese proprio il nome di ceppo Bucyrus. Poiché le lesioni vascolari erano causate dall'infezione, l'agente eziologico fu denominato Equine Arteritis Virus (EAV), un'infezione cosmopolita.

Eziologia:

  • Alphaarterivirus equid (Equine Arteritis Virus)
  • fam. ARTERIVIRIDAE (prima togaviridae)
  • sottofamiglia Equarterivirinae
  • genere
Alphaarterivitus al quale appartengono anche: - Porcine reproductive and respiratory syndrome virus - patologia presente anche in Italia - Piccolo virus di forma sferica provvisto di envelope (50-70 nm) - poco resistente in ambiente esterno - RNA a catena positiva - Sierotipo unico: Bucyrus - vaccinazione vietata in Italia!! - Si riconoscono almeno cinque ceppi (diversità genica ma non antigenica): Bucyrus, Red Mile, Penn, Bibuna e Vienna - Variazioni nella patogenicità, virulenza e crescita su colture cellulari - Cresce su cellule di derivazione equina e cellule RK13 (cellule renali di coniglio clone 13) - Effetto citopatico: corpi inclusi intracitoplasmatici Caratteristiche funzionali Sono virus che presentano numerose proteine, una in particolare ha importanza nei confronti della quale si sviluppano i vaccini - glicoproteina 5 (GP5 o GL). Tale proteina è coinvolta nell'adsorbimento virale - riconoscimento cellulare. Tutti i vaccini

devono mostrare la capacità di formare anticorpi contro tale proteina.

Epidemiologia

  • Vengono colpiti tutti i cavalli di qualsiasi età, razza e sesso (asini anche qui recettivi ma poco sensibili, così come nella rinopolmonite).
  • La trasmissione si realizza tramite:
    • secreto nasale
    • sperma, in questo caso determina infezione persistente nel maschio che continuerà ad infettare le femmine
  • Nello stallone si riconoscono due tipi di portatore:
    • a breve termine (settimane) eliminazione durante fase acuta e convalescenza (secrezione nasale)
    • a lungo termine (anni) dopo l'infezione clinica, tramite sperma
  • La femmina riconosce solo lo stato a breve termine, sintomatico. Lo status di portatore a lungo termine non è ancora stato dimostrato nella cavalla.
  • Durante l'aborto ci può essere eliminazione del virus.
  • Il maschio infetta la femmina.
  • La femmina manifesta la forma respiratoria ed elimina il virus con lo scolo nasale potendo potenzialmente
colpire altre femmine (che andranno incontro ad aborto) o altri maschi (persistenza) e il ciclo riprende. Maschio portatore a lungo termine EAV persiste nell'apparato riproduttore maschile a livello delle ampolle seminali e dei vasi deferenti. Lo status di portatore persistente è testosterone-dipendente. I maschi castrati non eliminano, ma se sottoposti a inoculazione di testosterone continuano ad eliminare il virus. Il virus è eliminato anche in presenza di elevate quantità di anticorpi sierici. Questo è facilmente spiegabile dal fatto che l'immunità umorale non è sufficiente a bloccare la replicazione del virus nell'apparato riproduttore maschile proprio perché si tratta da un punto di vista anatomico di un apparato "nascosto" al sistema immunitario (barriera emato-testicolare). Questa diversità anatomica probabilmente è alla base della differenza tra maschio e femmina nello status di portatore persistente. Il seme sembra nonmostrare alcun problema di qualità (motilità ecc.) Lo status di portatore è influenzato dal sesso, età, ormoni, immunità e genetica. Se troviamo il virus nello sperma che cavallo dovrà saltare la stagione di monta; Varenne era eliminatore del virus mal'hanno comunque fatto riprodurre perché lui è lui e voi non siete un cazzo. Patogenesi 1. Penetrazione per via aerea, entra in macrofagi bronchiali dove abbiamo la prima replicazione (aumenta di titolo) e raggiunge i linfonodi dove, sempre utilizzando le cellule bianche è in grado di andare incontro a un secondo ciclo replicativo e a questo punto è pronto ad andare in viremia, in particolare replica a livello di endotelio dei vasi di polmoni e linfonodi. 2. Penetrazione per via venerea, entra in macrofagi tissutali dove abbiamo la prima replicazione (aumenta di titolo) e raggiunge i linfonodi dove, sempre utilizzando le cellule bianche è in grado di andare incontro.a un secondo ciclo replicativo e a questo punto è pronto ad andare in viremia, in particolare replica a livello dei vasi locali. Con la viremia, a prescindere dalla via di penetrazione, abbiamo il virus nei macrofagi di tutto l'organismo, e da qui replica preferibilmente a livello di endotelio del sistema cardiovascolare e nelle cellule muscolari lisce del miometro:
  • Replicazione a carico di endotelio vasale:
    • Piccoli vasi (arteriole e venule) - l'organismo è in grado di compensare i processi distruttivi del virus
    • Grandi vasi (arterie medie) - il virus oltre all'endotelio replica anche a carico della tunica muscolare (molto più difficile per l'organismo da riparare) motivo per cui le lesioni durano più a lungo e portano a scompenso circolatorio e ad esito infausto
  • Replicazione a carico di cellule muscolari lisce del miometrio: la replicazione ovviamente induce infiammazione quindi miometrite virus-indotta con edema che

Determina una compressione vasale, conseguente ridotta irrorazione placentare, distacco placentare e aborto. L'aborto inoltre è dovuto anche al passaggio diretto del virus nel feto dove va a replicare. Solitamente l'aborto dell'arterite virale è precoce, avviene nei primi sei mesi di gravidanza.

Sintomi:

  • Periodo di incubazione: 3-5gg
  • Febbre: 41 gradi, anoressia
  • Edema arti, ventre o regione periorbitale, mammella, scroto ecc - dovuto a scompenso circolatorio, alla palpazione il tessuto risulta pastoso, poco elastico.
  • Edema palpebrale (superiore solitamente) con congiuntivite - non proprio un segno patognomonico ma ci si avvicina
  • Fotofobia, sintomi respiratori accompagnati da tosse, scolo nasale
  • Piccole emorragie sulle mucose o zone localizzate edematose (immagine)
  • Andatura incerta, debolezza
  • Leucopenia (considerando la patogenesi)
  • Aborto: a distanza di 10-30gg dall'inizio della sintomatologia; la

femmina può essere rifecondata senza problemi• Sintomatologia nervosa (rara), comunque legata all'edema, che a differenza della rinopolmonite si può presentare a tutte le età

Diagnosi

  • Non eseguibile sulla base dei soli sintomi clinici (leucopenia, febbre, edemi sottocutanei e aborto) ma porta solo a una diagnosi di sospetto
  • Diagnosi differenziale: herpesvirosi, influenza, rhinovirosi, peste equina, anemia infettiva equina
  • Spesso la giumenta può espellere un feto autolitico a differenza dell'herpesvirosi
  • Il rilievo della vasculite può essere un valido ausilio nella diagnosi

Diagnosi di certezza:

  • isolamento del virus in laboratorio (tamponi nasali, feto o fegato del feto)
  • sierologia (doppio prelievo), se sto valutando la forma acuta respiratoria ok ma se lo faccio durante l'aborto non ha assolutamente senso

Profilassi → Ordinanza ministeriale del 94 che ogni anno viene reiterata piano nazionale di controllo

dell'arterite equina. Si fa l'esame sierologico su tutti i maschi destinati alla riproduzione poiché il problema di questa malattia non è tanto la sintomatologia respiratoria quanto il possibile aborto nelle femmine. Da ordinanza gli stalloni devono essere sottoposti alla ricerca di ac: - se negativi possono andare in accoppiamento. - se positivi devo valutare se l'animale è eliminatore o meno perciò si fa test virologico su sperma: - animale non eliminatore accoppiamento - animale eliminatore esclusione dalla stagione di monta ma può eventualmente rifare gli esami per la stagione successiva. Ci sono eccezioni a questa legge come Varenne per cui le femmine vengono vaccinate e l'accoppiamento può avvenire comunque. In Italia non si fa vaccinazione proprio perché il primo step è la ricerca di ac e non sarei in grado di dire se questi sono da ceppi vaccinali o da ceppi di campo. I vaccini in.commercio ma non consentiti in Italia sono: Artevac (inattivato) e Arvac (attenuato).

ANEMIA INFETTIVA DEL CAVALLO

L'anemia infettiva del cavallo è soggetta non solo a notifica obbligatoria ma anche a un piano di controllo, è presente nel nostro territorio (Abruzzo più colpito) e spesso passa inosservata quindi ce ne rendiamo conto solo tramite test sierologico obbligatorio.

Parliamo di retrovirus, una famiglia importante sia in patologia umana che animale.

RETROVIRUS

A partire da RNA virale sono in grado di formare DNA virale (DNA polimerasi RNA dipendente o trascrittasi inversa) che viene integrato nel genoma dell'ospite (enzima integrasi).

Stiamo parlando di provirus quindi DNA virale integrato in DNA cellulare.

Questo comporta tutta una serie di conseguenze tra cui il fatto che l'animale rimane infetto e in grado di eliminare per tutta la vita e ogni qual volta la cellula replica, replicherà anche mRNA virale e il suo genoma.

Inoltre, la