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NOMELCATURA VIRUS:

La nomenclatura dei virus influenzali può essere fatta elencando l'H (emoagglutinina), ma solo l'emoagglutinina non ci dice se si tratta di un ceppo vecchio o nuovo e a quale clade appartiene, quindi è necessario affiancare anche la vecchia nomenclatura, andando così a comporre una serie di informazioni in cui la prima lettera indica il gruppo, la specie dalla quale è stata isolata, il luogo, il numero e l'anno dell'isolamento e poi il tipo di emoagglutinina. Infatti, nel vaccino del cavallo clade1, è ceppo A isolato in Sud Africa, numero del ceppo e anno d'isolamento. In alto a dx in slide ceppi. 17- Clade 1: A/eq/South Africa/04/2003-like o A/eq/Ohio/2003-like viruses- Clade 2: A/eq/Richmond/1/2007-like viruses Sito www.gisaid.org, è un sito che contiene tutte le raccomandazioni legate al virus influenzale umano principalmente e dell'infezione covid-19. Moti vaccini usati in Italia contengono in.aggiunta o il ceppo Kentucky/81 eppure il ceppo Fontainbleau/79.Negli Stati Uniti e in Canada, sono in commercio vaccini attenuati da inoculare per via intranasale, il vaccino si chiama Fluavert e contiene il ceppo H3N8 kentaky, e può essere fatto in cavalli di età superiore agli 11 mesi e vari chiamato ogni 6 mesi.Secondo alcuni non c'è vantaggio per questo vaccino, se non per la modalità di somministrazione che è intranasale perché induce immunità mucosale, ma rimane sempre il dubbio perché essendo un ceppo influenzale attenuato, può andare incontro a dei drift o shift e quindi creare problemi. Si tratta comunque di ceppi molto stabili nel tempo ma essendo un virus influenzale che ha nelle sue caratteristiche di andare incontro a shift e drift meglio non rischiare. In Europa non è stato autorizzato.VACCINO PER L'UOMO La caratteristica dei vaccini per l'uomo è che sono tutti inattivati a virus intero o a

subunità coltivate su cellule evitando allergie a cellule di pollo. La composizione dei vaccini è sempre diversa e possiamo trovare sia vaccini trivalenti che trivalenti. In slide indicati 11 i vaccini dell'emisfero meridionale. I virus PDM sono virus isolati durante la pandemia in Messico nel 2009. (no argomento d'esame).

REGOLAMENTO POLIZIA VET IN CASO DI FOCOLAIO: Ne parla l'articolo 98 e dice che è il sindaco, che è il referente locale, che deve emanare una serie di provvedimenti come fiere, mercato, comunque evita o limita la movimentazione. Poi abbiamo l'art.10 che dice isolamento degli animali, detersione e disinfezione ambienti, tutto l'art. 10 è il lockdown dell'allevamento equino, poi a distanza di tempo di 15 gg dall'esito dell'ultimo caso di malattia quando il focolaio risulta estinto si elimina l'emendamento. La malattia ha incubazione di massimo 10 gg.

Secondo l'Art. 98: Nei casi di

Affezioni influenzali degli equini: il sindaco può disporre temporaneamente la sospensione della monta pubblica equina nell'ambito della zona infetta qualora sia stata dichiarata. Il prefetto, ai sensi dell'art. 13 del presente regolamento, può dichiarare la zona di protezione ed ordinare, tra gli altri provvedimenti:

  1. la sospensione dei mercati, delle rassegne, fiere ed esposizioni di equini;
  2. la sospensione della monta pubblica equina;
  3. la disinfezione periodica delle stalle di sosta.

I provvedimenti sanitari disposti dal sindaco sono revocati, con le modalità stabilite dal 1° comma dell'art. 16 del presente regolamento, trascorsi 15 giorni dall'esito dell'ultimo caso di malattia. Dei provvedimenti adottati e della loro revoca deve essere data comunicazione alle autorità militari interessate ed al Deposito cavalli stalloni della circoscrizione.

Secondo l'Art. 10: Il sindaco con apposita ordinanza, da notificarsi per iscritto.

locali infetti, utilizzando prodotti disinfettanti efficaci contro la malattia in questione;e) divieto di movimentazione degli animali infetti o sospetti, nonché di quelli provenienti da luoghi infetti;f) sorveglianza veterinaria costante sugli animali presenti nei ricoveri e nelle località infette, con l'obbligo di segnalare immediatamente eventuali nuovi casi sospetti;g) informazione e sensibilizzazione dei detentori degli animali sulla malattia, le misure di prevenzione e i segni clinici da monitorare;h) adozione di misure di biosicurezza, come l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la pulizia e disinfezione regolare delle attrezzature e l'adozione di pratiche igieniche adeguate;i) collaborazione con le autorità veterinarie competenti per la gestione dell'epidemia e l'attuazione delle misure di controllo. Si prega di formattare il testo utilizzando i tag html appropriati.altri luoghi infetti; e) trattamento idoneo delle spoglie degli animali, del letame e dei materiali inquinati mediante infossamento, sterilizzazione, cremazione o denaturazione con sostanze chimiche; f) precauzioni necessarie per l'incolumità delle persone, nei casi di malattie trasmissibili all'uomo. Se gli animali colpiti dalle malattie infettive e diffusive o sospetti di esserlo sono stati introdotti da altro comune prima che sia trascorso il periodo di incubazione della malattia, il sindaco ne informa subito il comune di provenienza. Il sindaco dispone inoltre indagini per accertare se nei giorni precedenti alla comparsa della malattia furono allontanati animali dal luogo infetto e per quale destinazione. Se gli animali sono stati trasferiti in altri comuni deve essere data urgente comunicazione alle competenti autorità comunali. Analoghe indagini e comunicazioni devono farsi per il foraggio, il letame, gli attrezzi e gli altri oggetti eventualmente asportati dal.

luogo infetto.

Secondo l'Art. 16:

  1. quando il focolaio infettivo risulta estinto, cessate le cause che hanno determinato i provvedimenti di cui ai precedenti articoli 10 e 11 ed eseguite le prescritte disinfezioni, il sindaco, su rapporto del veterinario comunale, procede alla revoca dei provvedimenti stessi, secondo le prescrizioni stabilite per le singole malattie nel Titolo II del presente regolamento.
  2. Nel caso di malattie infettive nei pubblici macelli, nei mercati, nelle fiere ed esposizioni di animali, nelle scuderie e colombaie dello Stato, negli stabulari degli Istituti universitari, zooprofilattici e zootecnici, i provvedimenti vengono revocati dopo constatata l'estinzione del focolaio.
  3. Dell'estinzione del focolaio infettivo il sindaco informa subito il prefetto a mezzo del mod. n. 1, sez. B, di cui al precedente art. 8.
  4. La dichiarazione di zona di protezione viene revocata con ordinanza del prefetto quando dagli accertamenti del veterinario provinciale.
risulta che non sussistonopiu' i motivi che hanno determinato il provvedimento.

DOMANDA: Cosa si intende per sierotipo e la differenza con genotipo, biotipo e ceppo?

I sierotipi sono i virus che si differenziano dal punto di vista antigenico, ad esempio H7N7 e H3N8 sono due sierotipi.

Se si è immunizzati nei confronti di un sierotipo, si è scoperti nei confronti dell’altro sierotipo, pur essendo dello stesso virus.

Questo perché la quantità di antigeni in comune è minima per dire che si tratta di due virus influenzali, ma non è protettiva perché è in grado di proteggere solo per un sierotipo, in quanto le differenze antigeniche sono molto grandi.

Due sierotipi sono virus diversi, pur appartenendo alla stessa specie di virus, ma sono distanti antigenicamente.

All’interno del sierotipo ritroviamo le sierovarianti, ovvero virus che appartengono a quel sierotipo dal punto di vista antigenico, ma possono essere leggermente

diversi. Quindi per proteggere l'organismo dal punto di vista immunitario contro quel sierotipo, devi inoculare più sierovarianti, perché la sierovariante, pur appartenendo a quel sierotipo può essere antigenicamente diversa. Se è molto diversa antigenicamente diventa un sierotipo. Quindi le sierovarianti hanno delle comunanze antigeniche che mi fanno dire "è quel sierotipo", e delle differenze antigeniche che mi fanno dire "è una sierovariante".

Il genotipo è un virus che presenta differenze a livello genomico. Anche il sierotipo è un genotipo, perché anche in questo caso due sierotipi sono diversi dal punto di vista genomico. Però non è detto che un certo genotipo sia molto diverso da un altro genotipo (dal punto di vista antigenico), quindi un vaccino per un certo genotipo potrebbe essere efficace anche contro un altro genotipo non molto diverso dal punto di vista antigenico.

Un biotipo è

un virus che vive in una determinata nicchia ecologica. Ad esempio, un sierotipo che vive in un certo animale è anche un biotipo. Un altro sierotipo pur essendo della stessa specie, che si è adattato a vivere in un altro organismo animale, è un altro biotipo. Il biotipo nel caso dei batteri si può differenziare quando ci sono delle differenze a livello di reazioni biochimiche. Ci sono biotipi che, pur essendo della stessa specie di batterio, utilizzano uno zucchero, altri biotipi che utilizzano un altro tipo di zucchero. Il ceppo è qualsiasi virus o batterio che viene isolato da un animale. Non viene utilizzato per la classificazione che abbiamo fatto ora. Quando si isola un virus da un animale, quello è chiamato ceppo. Il sierogruppo invece corrisponde a un insieme di germi che condividono una serie di caratteristiche antigeniche. È un gruppo di germi che vengono classificati secondo le loro caratteristiche antigeniche. Quindi in ordine abbiamo sierogruppi,

sierotipi e sierovarianti. Nei batteri è più difficile parlare di sierovarianti perché è più difficile che vadano incontro a delle mutazioni. Ad esempio, nelle leptospire non possiamo parlare di sierovarianti.

19RINOPOLMONITE EQUINA

Questa malattia, come anche l'arterite equina, è inserita nelle infezioni respiratorie del cavallo, pur considerando che il sintomo respiratorio è poco rappresentato.

La rinopolmonite equina è una malattia infettiva contagiosa dei cavalli caratterizzata da blandi sintomi respiratori, spesso non sono evidenti, aborto e occasionalmente da sintomi nervosi (paralisi). I sintomi respiratori durano pochi giorni e sono importanti in allevamento per la raccolta di dati anamnestici dopo aborto si chiede se in giorni precedenti i cavalli hanno mostrato scolo o tosse. Quindi il sintomo respiratorio è importante per la raccolta di dati anamnestici per poi arrivare alla diagnosi.

per arrivare a diagnosi. Larinopolmonite è sostenuta da un virus appartenente alla famiglia Herpesviridae. Nella famiglia Herpesviridae, il virus responsabile della larinopolmonite è ancora sconosciuto.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
30 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/05 Malattie infettive degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AmLor di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Marsilio Fulvio.