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L’esame radiologico tradizionale
• rimane l’indagine fondamentale per
identificare qualsiasi situazione
patologica
L’esame radioscopico
1. L’esame radiografico
2. La radioscopia
• Fornisce informazioni dinamiche sullìapparato
respiratorio e consente di apprezzare
L’elasticità della gabbia toracica
1.
2. La motilità e simmetria dei due emidiaframmi
3. Il movimento del mediastino
L’espansibilità dei seni costofrenici e
4. cardiofrenici
5. Le variazioni della diafania polmonare nelle
diverse fasi del respiro
La radioscopia
• In situazioni patologiche è utilizzata per
valutare eventuali modificazioni di una
immagine anomala con gli atti respiratori,
la tosse, i diversi decubiti del paziente o
per meglio definire i rapporti di processi
espansivi con le strutture vascolari
mediastiniche
La radiografia
• è l’indagine fondamentale nello studio
dell’apparato respiratorio ed il suo impiego
è molto diffuso, rappresentando il 30%-
50% di tutti gli atti radiologici
La radiografia
• L’aria presente negli alveoli e nelle vie aeree
crea un contrasto naturale ottimale
• I raggi X attraversano facilmente gli spazi aerei
determinando sulla pellicola radiografica zone di
maggiore annerimento che contrastano con i
tessuti più densi, che per l’attenuazione del
fascio radiante appaiono come strutture opache
• Il radiogramma diretto del torace riproduce
l’anatomia macroscopica del polmone con un
dettaglio non raggiungibile negli altri apparati
I vantaggi della radiografia
• è tecnica ubiquitaria, facilmente
disponibile
• è tecnica di semplice e rapida esecuzione
• è poco costosa
I svantaggi della radiografia
• Insufficiente risposta diagnostica per la
scarsa risoluzione anatomica nello studio
delle vie aeree superiori
• Bidimensionalità con incompleta
visualizzazione di tutte le strutture
• Frequente aspecificità dei reperti a livello
del parenchima polmonare
• Facilità di errore tecnico
La stratigrafia
• Consente l’analisis di un singolo strato
dell’organo in esame, con cancellazione delle
strutture poste anteriormente o posteriormente
allo strato in esame
• Si realizza preferibilmente con pazienti in
ortostasi per evitare l’effetto di slargamento del
mediastino ed il sollevamento del diaframma
che possono falsare i rapporti e la morfologia
delle immagini
Il ruolo della stratigrafia
• Analisi dei vari strati dell’organo esaminato, con
migliore valutazione morfologica e opografica di
alterazioni patologiche già visualizzate all’esame
standard
• Ricerca di lesioni difficilmente apprezzabili sul
radiogramma standard o mascherate da
strutture sovrapposte
• Migliore studio di alcuni distretti quali rinofaringe,
laringe, trachea e bronchi principali, apici
polmonari, strutture iliari