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COMPATIBILITA’:
sistema A B 0;
- compatibilità immunologica cross match: si mettono a contatto siero donatore e siero
-
ricevente x vedere se c’è risposta immunologica (il siero del ricevente in lista è mantenuto
nel reparto di immunologia dei trapianti); se donatore e ricevente sono lontani, si fa solo
DOPO il trapianto e si fa solo un analisi degli Ac (tipizzazione linfocitaria);
matching dimensionale confronto tra dimensioni cuore ricevente e cuore donatore.
-
IMPORTANTE tener conto delle resistenze polmonari (un pz terminale ha pressioni nei vasi
polmonari elevate) una C. TERMINALE causa IPERTENSIONE POLMONARE!
Effettuato il trapianto, il VD si troverà a pompare di fronte a elevate pressioni nel circolo
polmonare rischio altissimo di insuff.dx. Ecco perché è necessario che il cuore non sia
sottodimensionato, x non trovarsi in svantaggio in partenza; si può misurare se le elevate
pressioni polmonari siano REVERSIBILI o meno (misurazione dopo iniez.di vasodilatatori)
se reversibili, buone possibilità che con il trapianto ritornino normale, altrimenti
necessario trapianto cuore-polmoni.
RVP = resistenze vascolari polmonari = (P art.polmonare – P di wedge)/ portata cardiaca
se < 2 = no problemi di adattamento del VD;
- 2-4 = accurato matching dimensionale necessario;
- 4-6 = possono esserci problemi, in risposta si usano:
- Il miglior cuore possibile;
o Un cuore sovradimensionato;
o Un trapianto etero topico (viene mantenuto il vecchio cuore [che garantirà la portata
o DX] a cui viene affiancato il cuore nuovo che manterrà la portata SX);
Domino trapianto (uso un cuore con VD abituato a pompare contro pressioni
o elevate);
> 6 = trapianto combinato cuore-polmoni.
-
FASI: 1. PRELIEVO DAL DONATORE: può essere effettuato a distanza, preceduto da un’ispezione
diretta:
a. Si clampa l’aorta
b. Si chiude la cava superiore e si seziona l’inferiore;
c. Si inserisce una soluzione cardioplegica per fermare il cuore;
d. Si seziona l’aorta
e. Viene inserito il cuore in 3 sacchetti uno dentro l’altro, devono passare max 4 ore
dalla chiusura dell’aorta al reimpianto.
2. PREPARAZIONE DEL CUORE DA INSERIRE;
3. CARDIECTOMIA DEL RICEVENTE, lasciando le cupole dei due atri con lo sbocco delle
vene;
4. IMPIANTO con sutura atriale sx, poi setto, poi atrio dx; sutura arteria polmonare e poi
atriale. Una seconda tecnica prevede l’asportazione dell’intero atrio dx e una doppia sutura
delle cave (tecnica bicavale);
nel t.ETEROTOPICO si collega il cuore vecchio a quello nuovo, ed entrambi supportano il circolo.
INDUZIONE DI IMMUNOSOPPRESSIONE:
IMMUNOGLOBULINE LINFOLITICHE che permettono di rimandare l’inizio della t.di mantenimento con
CICLOSPORINA (pesantemente nefrotossica, meglio rimandarla, in pz che possono arrivare con
problemi anche renali legati alla c.terminale); in alternativa alla ciclosporina, TACROLIMUS (analogo);
TRIPLICE TERAPIA:
inibitore delle neuro calcine (ciclosporina);
- antimetabolita (azatioprina);
- corticosteroide (metilprenisolone).
-
PROBLEMATICHE del TRAPIANTO: terapia immunosoppressiva, che dev’essere perfettamente
bilanciata tra rischi di rigetto ed infezione.
RIGETTO: iperacuto (Ac preformati che attaccano immediatamente il c.trapiantato rischio 0 se cross
match negativo), acuto, cronico.
ACUTO: cellulare (valutato con biopsia endomiocardica)
- umorale (Ac mediato)
-
a distanza, rischio di rigetto CRONICO (espressione di risp.immunitaria a carico delle CORONARIE,
che si ispesssiscono diminuendo di diametro, con ispess.NON focale, non trattabile con angioplastica).
Lezione 6 maggio (Giulia)
ANEURISMA AORTICO
Dilatazione dell’aorta, differente da pseudo aneurisma perché la dilatazione coinvolge tutte e tre i
foglietti: intima, media, avventizia.
Si parla di sindrome aortica acuta e fanno parte di questa patologia:
Dissezione aortica
Rottura
Ematoma intramurale
Ulcera penetrante
Ultime due possono essere considerate stadi iniziali della dissezione aortica.
Dimensioni dell’aorta normali: diametro di 3 cm in persona di taglia media, si parla di aneurisma
d’interesse chirurgico per dimensioni aortiche superiori ai 5 cm. Cut off però variano a seconda della
situazione clinica del paziente (es. sindrome di Marfan ha cut off minore di 45mm). Per un diametro >60
mm rischio di dissecazione 70 % e mortalità correlata è del 12%. Il grado di dilatazione è importante
perché modifica la legge di Laplace: tensione di parete è proporzionale al raggio.
C’è dibattito se considerare dilatazione in senso assoluto o in relazione alla taglia del paziente
(rapporto tra diametro aorta rispetto a superficie corporea è aortic ratio): a favore della prima c’è il fatto
che la legge di Laplace in realtà non viene modificata da superficie corporea, a favore della seconda c’è
il principio secondo il quale in soggetti con cuore di dimensioni maggiori è meno preoccupante un certo
grado di dilatazione dell’aorta.
Questa è chirurgia profilattica, perché so che non curando aneurisma questo porterà un rischio di
mortalità da complicanze maggiore dell’intervento chirurgico.
altri parametri usati per decidere se fare intervento chirurgico sono la velocità di crescita dell’aneurisma
maggiore del cm/anno( tanto più è elevato l’aneurisma tanto maggiore è la velocità di accrescimento) e
la natura della lesione ( se è aneurisma aterosclerotico il rischio di rottura sarà più basso, se è
aneurisma congenito o da patologia del connettivo la probabilità di complicanze più alte).
Sintomatologia è molto sfumata e riscontro è occasionale (es. radiografia, per altro motivo, al torace
evidenzia ombra aortica allungata).esame fondamentale è TAC con mezzo di contrasto che deve però
essere fatta in maniera esatta: taglio deve essere perfettamente trasversale ad aorta altrimenti se ho
taglio di sbieco posso vedere un aorta con un diametro sfalsato (effetto fetta di salame). Anche
ECOcardiogramma può indirizzare nella diagnosi di aneurisma ma sensibilità e sensitività è inferiore
alla TAC.
Fattori di rischio: aterosclerosi e ipertensione arteriosa.
DISSECAZIONE o DISSEZIONE AORTICA
Rappresenta emergenza cardiochirurgica, patologia rara con incidenza 10-20 casi per milione.
Patologia mortale con evoluzione grave, rappresenta 5-10% di morti improvvise con mortalità che
aumenta di 1-2% all’h (quindi da diagnosi a intervento deve passare il minor tempo possibile).
Sopravvivenza di dissecazione non trattata è del 50 % in 48h, se supera fase acuta ho 30% di
sopravvivenza nella settimana e solo 10 % supera il mese.
Consiste nello slaminamento parete aortica con sangue che si insinua nello spessore della parete, in
particolare nella tonaca media. Si forma quindi un falso lume nella parete. Ematoma di parete (sangue
è fuoriuscito nella parete) e ulcera penetrante ( in placca ulcerosata aterosclerotica il sangue può farsi
strada nella parete) possono essere fase iniziale di dissecazione e perciò considerate a loro volta
emergenze cardiochirurgiche.
Elemento patognomonico è la lesione intimale: lacerazione dell’intima e su tale taglio il sangue passa
all’interno della parete causando slaminamento.
Fattori predisponenti:
Ipertensione arteriosa
aterosclesosi
Aortite iatrogena (es. da cateteri vascolari)
Disordini del connettivo (Marfan o Ehlers-Danlos)
Medio necrosi cistica aorta (modificazione tonaca media aorta)
Aneurisma aortico cronico
Valvola aortica bicuspide
Trauma: raro, trauma toracico crea rottura istmica. L’istmo è tratto di aorta ascendente in
prossimità dell’arteria succlavia, connessa a legamento arterioso (ciò che rimane di dotto
Botallo che si oblitera dopo nascita).il trauma crea accelerazione e decelerazione che può
determinare rottura in questo punto perchè qui aorta è bloccata dal legamento arterioso.
Rottura vera e proprio può creare versamento pleurico, in genere però si forma solo pseudo
aneurisma a livello istmico (si riscontra in maniera occasionale ad anni di distanza dal trauma).
Coartazione aortica
Feocromacitoma
SINDROME DI MARFAN
Patologia ereditaria, crea alterazione nella parete aortica. Crea lassità tessuti con habitus caratteristico
( pazienti alti con modificazioni somatiche, petto scavato, aracnoditalia). A livello cardiaco e aortico:
dilatazione aorta ascendente e ridondanza tessuto mitralico e insufficienza mitralica. Actesia
anuloaortica: dilatazione frequente di giunzione seno-tubulare o giunzione ventricolo arteriosa.
SINDROME EHNLERS-DANLOS
Lassità del connettivo con comparsa di connettivo.
Classificazioni dissezione aortica:
1. di De Barkey: tre tipi di dissezione
TipoI:dissezione aorta acendente,arco e aorta addominale
tipoII: solo aorta ascendente e arco
tipo III:coinvolta aorta discendente tipoA se limitato a porzione toracica
tipo B se oltre a toracica coinvolge l’addominale
2. di Stenford è più semplice e grossolana.
Tipo A coinvolge aorta ascendente (coinvolge tipo I e II di De Bekey)
Tipo B non coinvolge aorta ascendente (contiene tipo III De Bakey)
Distinzione di Stenford è funzionale al trattamento perché se coinvolta l’ascendente intervento deve
essere d’emergenza (tipo A) nel tipo B invece intervento solo se situazione sta evolvendo (segni di mal
perfusione, segni di rottura imminente, dissezione che progredisce nel tempo o dolore persistente con
fallimento della cura farmacologica).
Intervento è volto a chiudere porta d’ingresso (oblitero porta d’ingresso e si oblitera automaticamente il
falso lume non più alimentato) . Scollamento della parete può coinvolgere solo parte del vaso e può
avere frequentemente andamento spiraliforme, può avere porte multiple d’ingresso e di rientro.
Sintomi:
il soggetto avverte dolore molto forte percepito soprattutto in sede interscapolare posteriore ed è di tipo
migrante (espressione di progressione di dissecazione. sintomi neurovegetativi(vomito,nausea e
sudorazione) legati a dolore stesso o eventuale ipovolemia se c’è già elevato espandimento di falso
lume .
Poi ci sono sintomi legati al tipo di vaso interessato da dissezione: sintomi neurologici (coinvolti tronchi
sovraortici), sintomi da disturbo motorio o parestesia (interessamento vasi spinali),sintomi addominali
(dissezione in vasi addominali), sintomi renali quali anuria (coinvolti vasi renali), sintomi