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MAGNETISMO NEI MATERIALI, SPETTRO
ELETTROMAGNETICO
Supponiamo di avere una situazione del genere:
Ossia si considerino due orbite degli elettroni, aventi verso opposto, i cui
movimenti sono dati dalle correnti amperiane all’interno di un atomo [elettroni
attorno al protone in cui forza centripeta e forza elettrica si bilanciano] (si ha
per definizione che in un materiale, senza un campo magnetico esterno, le
varie orbite creano momenti magnetici che si annullano fra di loro, tranne che
nei magneti naturali, dove vi è una disposizione particolare degli atomi). I due
⃗ ⃗
elettroni, ruotando, avranno un momento magnetico dato da , in cui il
=I
M ∙ S
vettore superficie rappresenta la superficie della loro orbita. In un atomo, in
generale vi sono tanti elettroni in movimento che avranno ciascuno un
B
⃗
momento magnetico . Si supponga il campo magnetico esterno
m ext
⃗ + ⃗ =0
m m
inizialmente spento, si avrà , allora:
1 2
Nelle sostanze paramagnetiche, quando si accende il campo magnetico
esterno, il campo magnetico risultante sarà più grande del campo
B> B
magnetico di partenza (quindi saranno debolmente attratte, );
0
Nelle sostanze diamagnetiche, il campo magnetico risultante sarà più
piccolo di quello di partenza (quindi saranno debolmente respinte,
B< B );
0
Nelle sostanze ferromagnetiche bisogna fare un discorso a parte per
trattare i domini di Weiss e l’isteresi magnetica.
Nel caso in figura, accendendo il campo magnetico, si ha una determinata forza
di Lorentz che: nel caso della seconda orbita, diminuirà la dell’elettrone
ω
(diminuisce anche il suo momento magnetico di conseguenza), mentre nel caso
della prima orbita aumenterà.
Per il caso delle sostanze paramagnetiche, si può fare riferimento all’esempio
elementare di motore elettrico (spira percorsa da corrente in un campo