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Madonna Sistina di Raffaello, Semiotica delle arti Pag. 1
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Estratto del documento

Storia del a Piacenza:

• costruito nel 1499­1500 a cura di Solari prima e di Tramello (alfiere dello stile bramantesco) poi

• tenuto in gran conto dalla famiglia Farnese (1545, Granducato di Parma e Piacenza)

• allungamento dell’abside (1576) per nuova norma liturgica stabilita dal Concilio di Trento > modifica della percezione della Sistina –in

precedenza la parete di fondo era molto più vicina all’altare

• nella seconda metà del Seicento l’abate P. Tinti decide di dotare la Sistina di una degna cornice

• la vendita della Sistina nel 1754 non salva la disgrazia economica dei benedettini

• l’arrivo di Napoleone (1796) implica più tasse e meno terre per i monaci

• nel 1797 è intimato lo sgombero; nel 1805 confisca di tutti i beni e chiusura del monastero

• nel 1818, dopo il congresso di Vienna, si ristabilisce la normalità ma non risorge il monastero

 venduta nel 1754 ad Augusto III,

La è stata dai monaci benedettini re di Polonia con zelo collezionistico profondamente radicato

Madonna Sistina ritenuta dai benedettini,

nella propria dinastia (ha costruito la Gemaldegalerie). L’opera è in disagiate condizioni economiche, un capitale

che va di giorno in giorno perdendo e che presto per varie vicende si può ridurre al nulla

infruttifero

 trattative iniziate 1752 tra Bianconi, e

Le per la compra­vendita sono nell’aprile G. B. mercante d’arte di Bologna (importante nodo strategico), F. M.

Carissimi, amministratore del convento. La trattiva si sviluppa sul fronte sia dei permessi necessari sia del prezzo da stabilire –su cui Carissimi non ha

ceduto. Il 20 marzo 1753 si stipula la trattativa finale.

 Giovannini perizia dell’opera

Risolte le ultime questioni, il 30 novembre C. fa la ricavandone che:

• è di Raffaello ed è intatto

• in alcuni punti il colore è inaridito –causa la leggerezza della vernice

• in altri punti il colore è perfetto –grazie alla biacca

• è trasportabile, secondo determinate misure di protezione dell’opera

• sarebbe stato meglio “rinfrescar prima la pittura a dovere”

• sul dipinto vi è “un ferro con anelli da’ quali pendeva la portiera divisa in due” che era nascosto

 Giovannini, che ha preso parte al viaggio del quadro (40 giorni) ed è a Dresda, fa una critica sulla modalità di conservazione dei quadri nella galleria di

Augusto III

 sulla riflessioni contemplative valutazioni critico­formali

Le scritture sono di due tipologie: o

Sistina

 A metà Settecento – Neoclassicismo:

• concezione odierna di arte,

nasce la invenzione di filosofi e letterati prima che degli artisti

• distinzione tra

sorge arte come e dall’arte (arti applicate)

pratica autonoma pratiche originate

• prime mostre d’arte

aprono le al pubblico (1737, Salon, Parigi; 1760, Londra)

 Winckelmann (1755):

• momento d’incontro tra l’arte cristiana e l’arte greca

la Madonna è un

 M. E. D’Agostini (germanista sette­ottocentesca, 2003):

• l’apparizione può essere solo evocata

Raffaello mostra che non rappresentata ma

• l’umanità dell’essere celestiale tributo all’esegesi luterana

è interpretabile come del Rinascimento italiano (collegamento al

luteranesimo)

 Goethe :

• materno forza creativa dei poeti

vi riconosce la rappresentazione dell’amore e della

• cita la Sistina in A una augusta viaggiatrice (1798), di cui sembra l’ecfrasi, in “archetipo materno”

• la cita anche nel Faust (1831), gli “angeli ed i “beati infanti” sembrano trasposizione letteraria dei cherubini; l’ascesa di Faust è

novizi”

paragonabile all’ascesa di S. Anselmo e S. Bernardo, alla fine di essa ritorna l’”eterno Elemento Femminile” (= “archetipo materno”)

• figure cristiane maggiore saldezza a trattare elementi sovrasensibili

Faust è l’opera della sua vita, il ricorso a conferisce

• la Sistina è identità di una compiuta natura spirituale ma intensamente umana

 Schlegel

:

• paragone Madonna – Diana

vede nella Sistina lo scheletro della dea greca, pone il

• aspetti estetici ossimorici:

trova la Madonna è la massima espressione umana, il Bambino divina

 A inizio Ottocento – Romanticismo:

• Madonna emblema di amore,

dall'interesse alla bellezza classica ed alla divinità umana, si passa a ritenere la sentimento unificante uomo e

Dio

• visione in sogno, limite tra i due mondi

uno dei motivi portanti è la perché

 Wackenroder Tieck

(1797) –riedito da (1799):

• tratto da un episodio biografico di Raffaello in una lettera a B. Castiglione, per attingere modelli per i suoi dipinti egli racconta di servirsi di

“una certa idea che mi viene alla mente”

• notturna al pittore della Madonna

racconto di fantasia: la “certa idea” diventa un’apparizione

• dopo la diffusione di questo racconto, si ha:

 un aumento delle visite a Dresda

 rappresentazioni pittoriche del sogno di Raffaello

una moltitudine di

 biforcazione di sentiero:

una storiografia dell’opera d’arte da una parte, esegesi critica e letteraria sull’immagine che vi è

rappresentata dall’altra

 paragone tra Raffaello e San Luca,

diffusione del primo ritrattista della Madonna

 Novalis (1802):

• Cristianesimo cifra cui rivolgere la poesia,

vede il come necessaria per la profondità del cuore

• gli elementi del Cristianesimo diventano “costellazioni” del mondo poetico

 Hegel (1823):

o dell’amore soddisfatto,

la Madonna è l’immagine somma dell’

 per il Bambino

amore umano

 per Dio,

amore (adorazione) con cui si sente una

o paragone Madonna – Niobe: entrambe perdono i figli, N. si pietrifica, la M. mantiene in sé l’amore

 A metà Ottocento – Post­Romanticismo, Illuminismo:

o si sposta la

si amplia la Galleria di Dresda (1855) e Madonna Sistina:

 isolamento,

in per esaltarne l’importanza

 sfondo buio,

con per evocare la chiesa dove prima si trovava

 separazione, alterità, maestà

tentativo di restituire sacralità all’immagine:

 Nietzsche (1878­79):

• Madonna giovane bella e nobile con il suo primogenito

la figura della non è che una

• redentrice di Gesù un occhio di uomo nella testa di un

l’espressione è data da (uomo misericordioso di fronte alla miseria umana)

bambino > paradosso che i credenti spiegano con la fede nel miracolo

 Freud (1883):

• Madonna estremamente umana

vede la come (tale che “un’affascinante creatura umana”)

 R. Longhi (1914):

• letteratura figurata non pittura

Raffaello è un illustratore grafico di ideali di vita, fa

• superiorità deriva da un criterio morale, non estetico

la sua presunta un criterio

• atteggiamento di diffidenza verso R. da parte di molti critici italiani fino al secondo dopoguerra

 A inizio Ottocento in Russia – Romanticismo, il tema della visione:

 Kjuchel’becher (1823):

• ha ammirato la Sistina a Dresda nel 1820

• tema della visione,

scrive che è una “visione non terrena” > comune a Wackenroder­Tieck

 Zukovskij (1824):

• storia di Wackenroder­Tieck credendola vera, tema della visione

riprende la riportandola >

 Puskin (1830):

• sonetto riproduzione della

scrive Madonna, forse (“lei regalmente e lui con la sapienza negli occhi”)

Sistina

• affinità di spirito tra Puskin e Raffaello in base alla “grazia” da molti attribuita loro

 A metà Ottocento in Russia – Realismo:

• razionalizzata

l'adorazione per la Madonna Sistina è

 Belinskij (1847):

• Madonna ragazza sprezzante e altera

la è una che avanza decisa senza curarsi di alcuno

• completamente diverse Raffaello Zukovskij

definisce la Madonna di e la Madonna di

• nobiltà, dignità, severità verità del tratto

rintraccia caratteristiche di Raffaello: (conscia della propria grandezza) e

• religiosità solo per cattolici

la dell’opera è solo nel volto del bambino, e

• Madonna fredda benevolenza, Bambino disprezzo per l’umanità

nella vede negli occhi del il dio del castigo, il

 Herzen (1856):

• Madonna esprime lo sgomento intercede nel giudizio

l'espressione della da un lato per la sorte del suo Bambino, ma dall’altro

• incompatibilità Madonna – Cristianesimo,

la Madonna è conciliazione di carne e spirito > ella ne è il germe della distruzione

 Tolstoj

:

• atteggiamento distaccato sarcasmo

nei confronti della Sistina, tendente poi al

 Steiner (1909):

• paradigma della rappresentazione mariana:

la è “l’eterno femminile che anela verso lo spirito paterno”

Sistina

• parallelismo Madonna – Iside, lato spirituale lato umano: sintesi nella

entrambe hanno un ed un Raffaello ne esprime la Sistina,

“immagine dell’anima umana che viene generata dall’universo spirituale”

 Dostoevskij (1867):

• entra nei suoi romanzi

è presenza costante per lui, spesso come riproduzione appesa ai muri

• denuncia

scrive nel romanzo I demoni (1871) un aneddoto riguardo la distruzione della Sistina: sarà più tardi interpretato da Benjamin come

dell’inutilità della perché incomprensibile agli occhi moderni, la cui unica utilità la vedono in merce

Sistina

 Bulgakov (1917):

• l’ha già osservata nel 1902, prima di convertirsi al Cristianesimo (1908), esaltandola

• 1917: espressione di sofferenza, coscienza di sacrificio

nel volto della Madonna ma anche

• 1923: manca

cambia punto di vista. Nel quadro non è la madre di Dio, è una meravigliosa bellezza umana ma senza grazia,

l’atteggiamento da icona, bellezza troppo umana

vero tipico è una > quella che è sempre stata massima qualità del quadro, l’umanità, qui

ne provoca la caduta

 Florenskij (1919):

• parallelo icona ortodossa – motivato da:

Madonna Sistina,

 racconto di Wackenroder­Tieck

lettura del

 adozione della prospettiva rovesciata, peculiare d

Dettagli
A.A. 2014-2015
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola.valeriani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica delle arti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Corrain Lucia.