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MONETA

Per studiare il mercato della moneta occorre chiedersi da cosa dipendono domanda e offerta. Cominciamo dall’offerta di moneta

La Moneta è definita dalle sue funzioni (John Hicks: la moneta è ciò che la moneta fa), che sono:

1. Unità di conto (metro con cui si misurano le transazioni)

2. Intermediario degli scambi (facilita transazioni che richiederebbero senza moneta enorme spreco di risorse)

3. Riserva di valore (trasferimento di potere d’acquisto dal presente al futuro)

Tipi di moneta

La moneta si è presentata in forme diverse nei vari periodi storici: La moneta-merce (oro, etc) prevaleva nel passato è dotata di valore

intrinseco. Oggi prevale la moneta legale o base monetaria (banconote, monete metalliche) che non ha valore intrinseco, è imposta

dalla legge

Perché si è passati dalla prima alla seconda? 2 motivi

1. La scarsità dei metalli preziosi (freno al commercio internazionale): per questo motivo la moneta si è andata via via separando

dai supporti metallici, anzi essa tende ora, nella New Economy, a smaterializzarsi completamente, cioè a separarsi da qualsiasi

supporto fisico (compresa la carta): moneta elettronica, bancomat (RIFKIN)

2. La gente si fida dello stato (la moneta legale è un debito dello stato); lo stato appare come debitore solvibile, perché difende

il valore della moneta dall’inflazione; situazione attuale diversa dalla Repubblica di Weimar

La massa monetaria è costituita solo in piccola parte da moneta legale, cioè banconote e monete metalliche (ad esempio negli USA è

circa il 10% RIFKIN).

“Nella new Economy, la moneta va ulteriormente perdendo fisicità. Ogni due settimane l’equivalente del prodotto mondiale annuo passa

attraverso le reti elettroniche di New York senza neppure acquistare una forma concreta: una realtà molto diversa da quella che

prevaleva in un passato ancora recente, in cui i lingotti d’oro venivano trasferiti di banca in banca. La nuova forma di moneta è un’ombra:

una sagoma grigiastra che può essere vista ma non toccata, priva di dimensione tattile, senza massa né peso. Il denaro è diventato pura

immagine.

Oggi meno del 10% della massa monetaria americana è costituita da banconote e monete metalliche. La dematerializzazione della

moneta procede di pari passo con il declino del risparmio e l’aumento dell’indebitamento personale. Il risparmio provato sta

progressivamente scomparendo dato che milioni di consumatori grazie alle carte di credito, spendono più di quanto guadagnino.”

Da Rifkin, L’era dell’accesso 2000

Da cosa è dato il restante 90%? Nelle economie moderne vi sono diversi tipi di attività che si possono considerare moneta:

1. Circolante (moneta legale nelle mani del pubblico, cioè famiglie imprese, PA escluso il settore bancario)

2. Depositi in conto corrente (consentono di emettere assegni, bassa remunerazione)

3. Depositi a risparmio

A questi tipi di moneta corrispondono diverse definizioni di moneta o aggregati monetari nell’area dell’Euro

M1 = circolante + depositi in conto corrente 37

M2 = M1 + depositi a risparmio a breve termine

M3 = M2 + vari titoli di mercato monetario (con scadenze a breve)

Questi tre aggregati hanno diversi gradi di liquidità (facilità con cui un’attività può essere convertita in contanti o in conto/corrente),

M1 più liquido di M2 etc.

È utile distinguere tra moneta e quasi-moneta (depositi a risparmio e titolo indicizzati o di breve durata; sono attività trasformabili

rapidamente e a basso costo in moneta legale).

Perché l’indicizzazione rende più liquido un titolo? Il valore teorico di un’attività è dato dal valore attuale (VA) degli importi monetari

futuri che essa dà diritto ad incassare

Il VA oscilla al variare del tasso d’interesse e oscilla tanto più quanto è maggiore la vita residua del prestito P = B/i B= cedola fissa.

L’oscillazione è ridotta se il titolo è indicizzato e perciò più liquido (ha meno rischio incorporato) di un titolo con cedola fissa (il

numeratore segue il denominatore).

Gli aggregati monetari variano a seconda delle caratteristiche istituzionali. È utile individuare le componenti di M1 attraverso l’analisi

dello stato patrimoniale della Banca centrale (BC) delle banche ordinarie e del settore non bancario.

STATO PATRIMONIALE BC

ATTIVITA’ PASSIVITA’

Attività estere Riserve delle banche

Prestiti alle banche Banconote detenute dal pubblico

Crediti vs settore pubblico Depositi settore pubblico

Capitale netto

CIRCOLANTE = passività BC e debito inconvertibile

Le attività della BC rifletto le sue funzioni:

- Intervento sui mercati valutari

- Prestare soldi alle banche

- Prestare soldi allo Stato STATO PATRIMONIALE AZIENDE DI CREDITO

ATTIVITA’ PASSIVITA’

Disponibilità di cassa e riserve presso BC Passività verso BC

Prestiti Depositi del settore privato

Titoli Capitale netto

DEPOSITI = passività delle banche ordinarie

STATO PATRIMONIALE DEL SETTORE NON BANCARIO

ATTIVITA’ PASSIVITA’

Circolante Debito

Depositi del settore privato

Attività reali Capitale netto

M1 è un’attività del settore bancario.

Dopo quest’analisi dell’offerta di moneta molto semplificata, si tratta di vedere come l’offerta di moneta si determina effettivamente.

Partiamo dalla definizione di M1

M= C + D Offerta di circolante depositi in C/C

1^ ipotesi: Mondo senza banche

M = C 1000 = 1000 38

2^ ipotesi: sistema bancario con riserve del 100%

SP BANCA UNO

RISERVE 1000 DEPOSITI 1000

M = D 

1000 = 1000 il pubblico deposita 1000 tutto in banca, le banche non prestano soldi e i depositi sono tenuti come riserve

Se le riserve sono pari al 100% il sistema bancario non ha influenza sull’offerta di moneta, c’è solo cambiamento di forma

3^ ipotesi: sistema bancario con riserve frazionale

SP BANCA UNO

RISERVE 200 DEPOSITI 1000

PRESTITI 800

Non è necessario per le banche tenere tutti i depositi come riserve. Rapporto riserve/depositi: 0.2. La banca Uno quando concede

prestiti aumenta l’offerta di moneta di 800 (1000 + 800). 800 vengono depositati presso la banca Due

SP BANCA DUE

RISERVE 160 DEPOSITI 800

PRESTITI 640

SP BANCA TRE

RISERVE 128 DEPOSITI 640

PRESTITI 512

Malgrado questo processo possa continuare all’infinito, la quantità di moneta che viene alla fine creata sulla base dei 1000 iniziali non

è infinita 2 3

(1 + (1- r ) + (1- r ) + (1- r ) ) x 1000

b b b

= (1/ r ) x 1000

b

se r = 0.2

b

1000 iniziali generano una quantità di moneta pari a 5000

Le banche creano moneta: Per legge solo le banche possono farlo, le altre istituzioni fanno intermediazione finanziaria

Determinazione dell’offerta di moneta in base ad ipotesi più realistiche 3 variabili esogene:

1. B = base monetaria

2. r rapporto riserve/depositi

b =

3. r rapporto circolante/depositi

p =

B = C + R

C = r D

p

R = r D

b

B = r D + r D

p b

D = 1 B Moltiplicatore dei depositi

r + r

p b

M = C + D

M = r D + 1 B

p r + r

p b

M = r 1 B + 1 B

p r + r r + r

p b p b

M = 1 + r B

p

r + r

p b

M = m B

m = Moltiplicatore Monetario

Esempio:

M = m B

50 = 5 x10 39

55 = 5 x11

r m M

b

r m M

p

Due punti da approfondire:

1. come si crea la base monetaria? Attraverso quali canali?

Canale Estero: BP in passivo riserve M

e viceversa

Economia: Banche

Stato: prestiti al governo (acquisto Titoli)

2. il moltiplicatore monetario effettivo può essere diverso da quello teorico

m non è costante ma dipende da r e r

b p

r dipende da: - abitudini di pagamento

p - variazione del tasso dei depositi

r -riserva obbligatoria

b

riserva libera

r può aumentare se c’è depressione (i prestiti diventano più rischiosi)

b

- problema del razionamento del credito, cruciale in depressione

- aumento degli spread

- molti vedono razionamento e/o aumento degli spread (differenziale tra tassi ufficiali o su titoli di stato sicuri come quelli

tedeschi e tassi sui prestiti alle imprese o alle famiglie) come una delle cause della recente crisi

- ma r può aumentare anche se c’è aspettativa di aumento dei tassi

b

- le riserve possono aumentare anche per ‘colpa’ dei privati, se si aspettano:

- un peggioramento dell’economia

- una diminuzione dei tassi d’interesse

Esempio: dati USA 1929-1933 40

Commento ai dati USA 1929-1933

Ricordando che M = mB la riduzione di M non può essere attribuita alla riduzione di B ma alla riduzione di m (da 3.7 a 2.3)

Calo di m dovuto a:

- Fallimenti bancari dovuti al fallimento di molte imprese

- Fuga dalle banche da parte dei depositanti aumento circolante/depositi

- Maggiore prudenza dei banchieri aumento riserve/depositi

Oggi è meno probabile la riduzione di m per via del sistema di assicurazione dei depositi che sostengono fiducia nelle banche.

Secondo i Monetaristi come Lucas anche nella crisi recente è successo qualcosa di simile alla Grande Depressione: una parte della

liquidità effettiva del sistema è venuta meno (essi ritengono che l’offerta di moneta sia in parte costituita dai tioli tossici, cioè quelli

basati sui mutui) POLITICA MONETARIA

Gli articoli letti pongono varie domande:

1. Quali sono gli obiettivi delle Banche Centrali (BC)?

2. In che modo operano normalmente le BC e trasmettono i propri impulsi all’economia?

3. Cosa è la ‘trappola della liquidità’?

4. Cosa è il Quantitative Easing?

Obiettivi della banca centrale

La BC può perseguire: 

1. La stabilità monetaria (controllo dei prezzi) obiettivo primario!!!!

2. La stabilità finanziaria (controllo delle banche e mercati finanziari)

3. La stabilità valutaria (controllo del tasso di cambio)

4. La stabilità economica (controllo del reddito e dell’occupazione)

La BC “completa” persegue tutti questi obiettivi, la BC “incompleta” persegue solo alcuni di questi (in particolare i primi tre). La FED è

più “completa” della BCE (che si occupa principalmente di stabilità monetaria): la BCE ha come obiettivo principale la stabilità dei prezzi,

mentre la FED è più attenta alla crescita del reddito e alla disoccupazione (FED carente sul piano dell’attenzione alla stabilità finanziaria).

Molti economisti oggi mettono

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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giordsani.silvia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Togati Teodoro.