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Estratto del documento

→E

valore 1 si deve ridurre del 5% In questa equazione abbiamo livelli assoluti, c’è un per (una

moltiplicazione) in questa equazione invece abbiamo variazioni. quando si deve ragionare

in termini di variazioni anziché di livelli, dal punto di vista matematico si

usa la somma.

Noi abbiamo un’inflazione più alta rispetto agli altri del 5%. Perché il tasso

di cambio si deve deprezzare del 5%? Perché il nostro paese ha perso

competitività, la perdita di competitività significa deficit, significa che prevalgono gli importatori→domanda di

→processo

valuta di deprezzamento.

Cosa determina l’andamento di E? il differenziale dell’inflazione perché questo spiega il deficit. Il differenziale

di inflazione, riflette i rapporti commerciali tra i paesi.

L’inflazione oggi è all’1%. Siamo in un periodo di bassissima inflazione. Se fossimo a 2% che cosa non

accadrebbe più? Una delle giustificazioni del quantitative easing, o bazuca di Draghi, l’inflazione non ha ancora

raggiunto il 2%. Draghi quindi vuole portare l’inflazione al 2%.

La visione di tipo Keynesiano afferma che E è maggiormente influenzato dai movimenti finanziari (MC)

piuttosto che dai flussi di beni e servizi. I MC sono influenzati dal differenziale tra tassi d’interesse interni e

tassi mondiali MC = f (i- i )

w

i MC sono cioè funzione positiva di questo differenziale. Inoltre i MC sono anche influenzati dalle variazioni

ea →MC

attese dei tassi di cambio, = f (i- iw, ea)

Spiegazione: perché c’è movimento di capitali? I capitali si spostano dove i tassi di interesse sono più alti. I

tassi di interesse più alti si trovano nei Paesi più instabili. Come spiegare il fatto che si ha paura di investire in

un Paese instabile anche se ci sono tassi alti? Perché entrano in gioco le aspettative, si teme un rischio politico

46

ma anche possibilità che crolli il tasso di cambio. I Paesi instabili alzano i tassi di interesse perché è l’unico

modo per attirare investimenti.

a

Se e > i- i ossia, se ci sono aspettative di svalutazione del tasso di cambio ci può essere fuga di capitali

w

anche se il differenziale tra i tassi è positivo

Spiegazione: prendiamo la Turchia. Può essere che il tasso interno sia maggiore di quello mondiale, ma se le

aspettative di valutazione sono maggiori di questo differenziale, si registrerà comunque la fuga di capitali.

Condizione di equilibrio nei MC tra paesi

a

i = i se e =0

w → →anche

a

i = i + e tasso mondiale + aspettative di valutazione un’aspettativa di svalutazione della moneta

w

argentina conta al fine dell’investimento. Se devo valutare se investire i Turchia o Argentina non devo solo

considerare il tasso di interesse, ma anche le possibili aspettative di svalutazione.

il tasso di interesse interno va cioè confrontato con il rendimento totale sui titoli esteri pari alla somma del

tasso di interesse e la variazione attesa del tasso di cambio

L’analisi dell’andamento effettivo di E sembra confermare la visione di tipo Keynesiano: negli ultimi anni E

sembra maggiormente influenzato dai movimenti finanziari piuttosto che dai flussi di beni e servizi. Ciò spiega

come mai il dollaro non si sia ancora deprezzato come il semplice deficit delle partite correnti porterebbe a

ritenere

il dollaro si svaluterebbe in misura ancora più massiccia quindi solo se venissero meno i flussi di capitale verso

gli USA (ad es. con la diversificazione del risparmio asiatico)

L’analisi dell’economia aperta può essere articolata distinguendo due diversi regimi di cambio: cambi fissi e

cambi flessibili.

Fino ad adesso abbiamo parlato genericamente di tassi di cambio, in realtà esistono dei regimi di cambio veri

e propri che sono quelli fondamentali per capire come funzionano i tassi di cambio. Il tasso di cambio in certi

casi storici rimane fisso. Ma sono esistiti anche regimi di tassi flessibili. Periodi in cui il nostro paese è passato:

da cambi fissi, a flessibili, oggi abbiamo una moneta unica quindi i tassi di cambio sono fissi tra alcuni Paesi

chiave (es. tra Germania, Italia, Francia).

Cosa possono fare i governi quando si trovano a vivere in una situazione di cambi fissi o flessibili? Ecco perché

è bene distinguere.

CAMBI FISSI

Facendo le ipotesi che

-P siano fissi

-Yw sia esogeno

il Y interno rimane l’unica determinante delle Partite Correnti

PC = X – Z(Y)

0 47

Non c’è più il tasso di cambio che può influenzare le partite correnti, perché è fisso. Possiamo dire che le

esportazioni sono esogene mentre le importazioni sono dipendenti dal reddito. Allora possiamo distinguere

esportazioni esogeno, importazioni esogene (cerchietto contraddistingue le componenti esogene) [parametro

zY lo abbiamo già visto nelle scorse lezioni]

PC = X – Z – zY

0 0

Ora vediamo l’equazione di movimento di capitali: Differenziali tra i tassi interno e mondiale. Perché non c’è

la componente rischio del tasso di cambio? Perché sono fissi.

J= è un parametro che ci dice la misura in cui i capitali sono sensibili ai differenziali dei tassi

MC = j(i - i )

w

Equazione della bilancia dei pagamenti: c’è sia la componente partite correnti sia quella movimenti di capitali.

Il saldo deve essere nulla: la curva BP è una curva di equilibrio della bilancia dei pagamenti.

SBP = X0 – Z0 – zY + j(i - iw) = 0 riscriviamola così:

La rappresentazione grafica dell’equazione.

Perché la curva è inclinata così? La BP è crescente perché quando

aumenta Y cioè il reddito interno, aumentano le importazioni (cioè la

bilancia dei pagamenti tenderebbe ad andare in negativo) perché deve

aumentare il tasso di interesse interno? Cioè noi ci spostiamo lungo la

BP, all’aumento di Y deve corrispondere un aumento di i. perché? Per

aumentare il flusso di capitale che serve a compensare il deficit della

bilancia dei pagamenti, e questo per mantenerci lunga la BP.

La BP è crescente perché:

Se aumenta Y aumenta Z diminuisce PC

per mantenere in equilibrio la BP occorre che aumenti MC, ciò richiede un aumento di i interno ( a parità di

i )

w

ossia SBP = PC + MC

L’inclinazione della BP dipende

in particolare è tanto maggiore quanto più bassa è la mobilità di capitali

Essendo z tendenzialmente stabile, la differenza la fa il valore di j. J è il parametro che misura la mobilità dei

capitali: se la mobilità è elevata vuol dire che la gente è molto sensibile alla variazione del differenziale dei tasi.

48

DUE CASI ESTREMI La BP è piatta; la mobilità di capitali ha un grado elevatissimo. Anche

una piccolissima … differenziale dei tassi genera un’infinita (es tassi

interni inferiori a quelli mondiali) fuoriuscita di captali.

Assenza totale di mobilità→ BP verticale→ qualunque sia il differenziale

dei tassi non c’è nessuna fuoriuscita di capitali.

CASO NORMALE: BP inclinata positivamente, cioè non ha valori estremi, che ha anche un senso

perché noi vediamo nella pratica che a un certo differenziale di tassi non si

genera un’infinita fuoriuscita di capitali, nemmeno un’infinita entrata.

Punti fuori dalla BP

Ai punti che si trovano al di sopra della BP corrisponde saldo attivo (ad es. A)

Il contrario accade per i punti (come B) che si trovano al di sotto (saldo passivo BP)

Spiegazione: Cosa è A e cosa è B? il punto A siamo in surplus. Perché siamo in surplus? 49

A parità di reddito, il reddito è lo stesso in A e in B, diversi sono i tassi di interesse. A parità di reddito possiamo

dire che A è un punto di surplus perché il tasso interno in A supera quello di equilibrio E, quindi c’è un afflusso

di capitali e quindi siamo in surplus. 14/10/2019

PAGINA 13 MODELLO 21 IS-LM-BP

Se c’è una variazione delle variabili esogene come esportazioni o tasso di interesse ci sarà uno spostamento

della curva. Si sposta se aumentano le esportazioni verso il basso. Perché verso il basso se le esportazioni

aumentano?

Il tasso di interesse non c’entra perché questo influenza i movimenti di capitale. Certamente influenza anche

gli investimenti (perché fa parte della curva IS). Il sistema a cambi fissi: il reddito influenza le partite correnti;

il tasso di interesse interno relativamente a quello mondiale influenza i movimenti di capitali.

Quindi lo spostamento della BP avviene verso il basso quando c’è un aumento delle esportazioni perché dal

punto di vista logico: a parità di reddito, se aumentano le esportazioni migliorano le partite correnti e allora

siccome noi dobbiamo rimanere in equilibrio nella bilancia dei pagamenti complessiva, a un miglioramento

delle partite correnti a cui deve corrispondere un peggioramento dei movimenti di capitali. In che modo? A

parità di reddito, una riduzione del tasso di interesse. Se diminuisce il tasso interno rispetto a quello mondiale

avremo una fuga di capitali.

A B C sono tre punti di equilibrio della BP. Cosa li differenzia? Solo il punto

B è tracciato in equilibrio tra tasso interno e mondiale. A è caratterizzato da

un peggioramento delle partite correnti rispetto al punto B c’è un

peggioramento perché rispetto al punto B il reddito è più alto. E perché un

reddito più alto che effetto ha sulle partite correnti? Diminuiscono perché

aumentano le importazioni. Per essere in equilibrio in A ci deve essere un

aumento dei tassi di interesse che determina un miglioramento dei

movimenti di capitale. Sono 3 punti di equilibrio ma la composizione

dell’equilibrio è diverso

- In A c’è un peggioramento delle partite correnti rispetto a B e un miglioramento dei movimenti di

capitali

- In C (minor Y quindi minori importazioni) c’è un miglioramento delle partite correnti e quindi deve

essere compensato con un peggioramento dei movimenti di capitali (minor tasso di interesse)

Solo il punto B è un punto di equilibrio di lungo periodo. Perché? Vuol dire equilibrio sostenibile, qualcosa che

può durare nel tempo, inalterato senza creare tensioni.

Il punto A non è un punto di equilibrio di lungo periodo perché c’è un deficit della sezione delle partite correnti.

Questo crea un problema perché? Gli USA hanno accumulato questi deficit e stanno subendo i

contraccolpi→riduzione manifattura, della produzione industriale in America, scontenta la popolazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
64 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.gaiazzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Togati Teodoro.