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T
è il tasso di inflazione; è il target del tasso di
di interesse nominale controllato dalla banca centrale;
il bilancio dell’interesse reale, ossia il tasso di interesse che prevale a lungo termine
inflazione; r*è
quando l’attuale risultato y è un potenziale livello ; infine, s e s rappresentano colpi probabilistici.
1 2
L’equazione 1 descrive una curva di tipo IS con l’attuale spazio risultante determinato da risultati
passati e attesi per il futuro, così come il reale tasso di interesse. È una curva di tipo IS, come la
tradizionale curva IS della sintesi neoclassica del 1960, legata al tasso di interesse reale, al livello
deriva da un’ottimizzazione intertemporale di una funzione utile,
risultante e di impiego. In primis,
un’ottimale assunzione omogenea. In altre parole, è una curva IS
che riflette con una copertura
rigorosa. In secondo luogo, e relativo al punto precedente, la curva NCM-IS contiene elementi
ristagnanti e che guardano avanti. La curva NCM-IS è quindi un passo avanti la curva IS.
Punto terzo, la curva NCM-IS è legata al tasso di interesse reale per lo spazio risultante, ossia la
differenza tra livello risultante attuale e potenziale.
L’equazione (2) è la curva di Phillips con un’inflazione determinata dall’attuale spazio risultante, così
L’ultimo termine è di grande interesse. È una misura indiretta
come tassi di inflazione passati e attesi.
del grado di impegno e credibilità della banca centrale a lungo termine del prezzo di stabilità. Anche,
con l’equazione (1) e diversamente dalla curva Phillips tradizionale, curva della sintesi neoclassica
del 1960, il tasso di inflazione attuale è determinato dalla corrente risultante piuttosto che dal livello
risultante.
l’equazione (3) è una semplice politica monetaria, ossia una regola di Taylor, con il tasso di interesse
Per finire,
nominale spiegato dalla corrente risultante, la deviazione dell’attuale inflazione dal suo target, e del bilancio
del tasso reale di interesse. Alcune versioni del modello NCM presentano regole di politica monetaria più
complessa, aggiunta ad una variabile della regola di Taylor come un ristagnante tasso di interesse, che indica
una strategia politica omogenea di tasso di interesse della banca centrale (vedi, ad esempio, Arestis 2007).
L’equazione (3) rappresenta un’innovazione del moderno modello d’economia. Sostituisce la vecchia
dunque suppone un’aggiunta monetaria piuttosto di un tasso di
curva LM della sintesi neoclassica del 1960, la quale
interesse a breve termine, come la variabile di controllo principale della banca centrale. Ciò significa che nel
modello NCM la quantità di denaro è un residuo del processo di fornitura monetaria (Fontana 2009a). In più,
l’equazione (3) mostra la politica monetaria come una risposta sistematica all’inflazione e prestazione
risultante dell’economia. riassume le proposizioni principali del “Nuovo Consenso” di macroeconomia
Questo set di equazioni(1-3) e
le sue politiche di implicazione, ossia che la banca centrale ha un ruolo fondamentale nel raggiungere e
mantenere il prezzo di stabilità a lungo termine, mentre allo stesso tempo fornisce quanto più stabilizzazione
possibile nel breve termine. Questi scopi a breve e lungo periodo sono raggiunti attraverso un canale di
domanda aggiuntivo e ad un canale di prospettive di inflazione del meccanismo di trasmissione della politica
monetaria. La figura 1 sotto presenta il canale di domanda aggiuntiva.
Vedi anche Clarida, Gali e Gertler (1999), Walsh(2002) ed in particolare Arestis (2007) per un’aperta estensione
1
economica del modello NCM. 5
New Consensus Macroeconomics
Figura 1. Il canale di domanda aggiuntiva (AD) del Meccanismo di Trasmissione della Politica
Monetaria nel Modello NCM
Il canale di domanda aggiuntiva del meccanismo di trasmissione della politica monetaria nel modello NCM si
affida fortemente al prezzo e rigidità salariale a breve termine, che permette alla banca centrale di influenzare
il tasso di interesse reale a breve termine, cioè , semplicemente cambiando il tasso di interesse
nominale a breve termine. Ciò significa che, ceteris paribus, la banca centrale può alterare i componenti
sensibili del reale tasso di interesse della curva di tipo IS nell’equazione (1), come Consumo C e investimento
I e, quindi, la funzione della domanda aggiuntiva AD, che in cambio, ha effetto sul livello risultante y nello
). Oltretutto, l’equazione (2) mostra che il tasso di inflazione corrente dello spazio risultante
spazio (y -
(y- ). Sebbene, con cambiamenti appropriati nel livello risultante e quindi, lo spazio risultante, la banca
π
centrale è in grado di portare (e poi mantenere) il tasso di inflazione corrente al livello desiderato T
.
Figura 2. Il canale delle inflazioni spettanti del Meccanismo di Trasmissione di Politica Monetaria nel
Modello NCM
La figura 2 sopracitata presenta il canale delle inflazioni spettanti del meccanismo di trasmissione della politica
monetaria del Modello NCM. Una volta stabilito, il canale delle inflazioni spettanti è meno laborioso, anche
canale delle domande aggiuntive. L’equazione 2 mostra che il tasso di
se non meno importante, rispetto al π
inflazione corrente è una funzione del valore sperato del futuro tasso di inflazione E ( ). Ciò significa che
t t+1
fino a quando la banca centrale sarà vista come impegnata attraverso la sua strategia politica di tassi di interesse
t
π= π , poi π
per raggiungere e mantenere il prezzo di stabilità a lungo termine, ossia E ( ) è ancorato
t t+1
π.
all’attuale livello di inflazione In altre parole, in questo caso, il valore sperato nel tasso di inflazione
futuro, diviene meno importante nella determinazione del corrente tasso di inflazione.
Ci sono due implicazioni politiche principali di questa situazione.
primis, i due canali principali del meccanismo di trasmissione monetaria in un’economia chiusa,
In sono
strettamente legate l’una all’altra; più forte è il canale delle aspettative delle inflazioni, più basso sarà il costo
finale di archiviazione e mantenimento degli scopi del prezzo di stabilità (a lungo termine) dai cambi del tasso
di interesse. Altresì, il canale di domanda aggiuntiva è rafforzato dal lavoro del canale delle previsioni delle
inflazioni. In secondo luogo, la banca centrale può essere più attiva nel raggiungimento della stabilizzazione
oggettiva finale, a breve termine; più forte è il canale delle previsioni di inflazione, più basso sarà il costo
inflazionale di deviazione nel breve termine dallo scopo di raggiungere e mantenere il prezzo di stabilità nel
lungo periodo. Questa caratteristica importante del canale di previsione di inflazione del meccanismo di
trasmissione della politica monetaria nel modello NCM, confermata da Adam Posen, leader economo
“L’abilità di avere una politica attiva è proprio
monetario e uno dei principali contributori al modello NCM.
quello in cui speriamo per il risultato della trasparenza di Fed riguardante lo scopo di inflazione e previsioni
[…] Se si possono tenere ancorate le previsioni di inflazione, si può essere più attivi nel breve tempo” (Posen
2008).
Per concludere, il modello NCM si basa su un modello di 3 equazioni della macro economia, ossia una curva
di tipo IS, una curva di Phillips e un’equazione di politica monetaria, la quale mette in evidenza il ruolo della
banca centrale nel raggiungere e mantenere lo scopo a lungo termine del prezzo di stabilità, mentre allo stesso
tempo fornisce quanto più stabilizzazione finale possibile, nel breve periodo. Il prezzo di stabilità a lungo
termine e la stabilizzazione finale a breve termine sono quindi raggiunte attraverso il canale della domanda
aggiuntiva e il canale di previsione delle inflazioni del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. 6
New Consensus Macroeconomics
In più, il modello NCM incorpora le caratteristiche più avanzate ed efficaci dei piccoli modelli formali descritti
nelle sezioni precedenti. È un modello rigoroso nel senso della critica di Lucas: il comportamento dei due
agenti, ossia la banca centrale e il settore privato, hanno accurate micro fondamenta, è ottimale e si basa sulle
previsioni razionali. La prossima sezione prende in considerazione alcune delle più controverse figure,
l’assenza del settore pubblico e
compreso un ruolo esplicito per la politica fiscale.
4. LA CRITICA DEGLI ESPERTI E NON DEL MODELLO NCM
Durante i passati decenni, il modello NCM è stato oggetto di varie critiche. Alcune di esse hanno avuto origine
da economi che hanno contribuito alla sua creazione e al suo sviluppo. Sono quindi scelte di valutazione dei
difetti del modello NCM. Ad esempio, è questo il caso di Adam Possen nella sua disapprovazione dell’uso
dominante dell’ipotesi di previsioni razionali nel modello NCM:
“Negli anni 80 e 90, il modello di previsioni razionale si applicava alla politica
monetaria dagli economi conservatori, come Robert Barro, Alan Meltzer, e Alex
Cukierman, mostravano che quando qualsiasi banca centrale sembrava meno ottimista
avendo molte perplessità per il vero risultato nei confronti degli scopi di inflazione, le
previsioni di inflazione sarebbero incrementate senza il bonus di crescita… questa
caratterizzazione risultava essere non solo un’esagerazione attraverso delle
completamente fuorviante…. Quindi si può avere una politica
semplificazioni, era –
monetaria attivista con il rispetto della stabilizzazione della reale economia che,
–
francamente, la Bernard Fed sembra aver adottato senza preoccuparsi che
l’inflazione esploda facendo così.” (Posen 2008:20)
Allo stesso modo, Blanchard (2008) ha affermato che il modello NCM soffre della mancanza di una
analisi appropriata di mercato finanziario (la condizione trasversale esclude de facto il fallimento delle istituzioni
bancarie e finanziarie), il mercato di lavoro (i lavoratori sono sempre nella curva di forza lavoro), e il mercato
–
dei beni (la voluta mark up di prezzo di costo marginale piuttosto che fisso - assunto come costante).
Per ovvie ragioni di spazio, questo lavoro non discuterà di queste critiche, ma è importante evidenziare alcune
componenti chiave di questi giudizi del modello NCM. Prendendo come esempio la caratterizzazione di
Goodhart (2008), il modello NCM è visto come un modello inaffidabile, il quale potrebbe essere utile in un
contesto di inflazione bassa e stabile, ma è altamente visto anche dai suoi sostenitori meno rilevanti nel clima
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