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MODELLI MACROECONOMICI.
INVESTIMENTI.
Investire = acquistare macchinari ecc per un’impresa (secondo la contabilità nazionale).
A livello macroeconomico: ci sono aspettative sulle banche centrali ecc. sulla BCE si crede che il tasso
ufficiale (a cui finanziare le banche : 0,75) possa essere abbassato allo 0,50 perché si dice che la congiuntura
è peggio del previsto (lo dice l' FMI e gli osservatori).
Perché per un rilancio dell'economia ci aspettiamo questo?
In Brasile la BC ha alzato i tassi perché c'è timore di inflazione. Cosa spiega che ipotizzando un rilancio si
abbassino i tassi e che rischio di inflazione si abbassi?
La relazione che collega gli investimenti ai tassi di interesse è la FUNZIONE DI INVESTIMENTO.
Se si alza l'interesse ufficiale, le banche a cascata faranno lo stesso per finanziare le imprese.
i = tasso di interesse unitario. Variabile indipendente.
I = investimenti delle imprese. Variabile dipendente.
La funzione di investimento mi dice che: I = f(i)
Grafico:
i I
La funzione ha le stesse caratteristiche di una curva di offerta e di domanda.
Variabile indipendente in ordinata e variabile dipendente in ascissa.
La funzione mi dice che se i scende le imprese investono di più (macchinari ecc.. comprano beni per
espandere la capacità produttiva).
A livello aziendale: fare un investimento I vuol dire anticipare oggi delle somme per acquistare beni che
investe nell'impresa e aumenteranno la capacità produttiva. Lo fa perché avrà fato un business plan che
vuol dire andare a vedere come varierà la capacità produttiva,il mio fatturato, il mio utile ecc? Quindi
studiare la dinamica dei ricavi > che l'investimento I porterà.
I per produrre di più e magari anche meglio. Comprerò qualcosa di nuovo e di più efficiente da cui mi
aspetto un incremento di R.
I Costi Variabili saranno maggiori (per produrre di più i CV devono aumentare).
Differenza tra incremento di R e incremento di C proiettandola nel tempo.
Vengono coinvolti tutti i soggetti dell'impresa e si fa il plan per un certo numero di anni.
Esempio:
I 1000
prospettiva di ritorno netto di 650 tra 1 anno e 750 tra 2 anni
differenza tra > R e > C.
-1000 650 750
Vale la pena? Dipende dall' i, perché o:
1)io non ho liquidità, devo farmela prestare pagando i ad un intermediario.
2)ho liquidità e quando decido di inserirla non potrò più godere della remunerazione finanziaria che
ottenevo parcheggiando questa somma per il medesimo periodo in un altro impiego
i conta per quanto la banca mi fa pagare.
Non posso confrontare e sommare le cifre in tempi diversi se non ho reso omogenee le somme. Somme in
diversi momenti non valgono uguali.
x=0,25
25%
I 1000 come si correlano con i 650 e 750?
Se interesse da pagare fosse 5% attualizzando le due somme,alla fine quanto otterrei valutando ad oggi?
Se risulta > di 1000 investo.
Posso cambiare gli i ipotizzando. Se ho più anni devo andare per tentativi, fino ad identificare un intorno
più o meno ridotto.
Utilizzando la formula precedente mi chiedo quale i mi da esattamente 1000 attualizzando le somme
future. Questa è una situazione di indifferenza: quanto otterrò nel tempo è uguale a quanto spendo oggi.
Se i fosse 25% io otterrei la sostanziale indifferenza di fronte alla scelta del fare o no l'investimento.
Se i è superiore al 25% → non attivo il progetto
Se i è inferiore al 25% → attivo il progetto
Se i è uguale al 25% → io sono indifferente.
Progetto rende 25%,25% tasso di rendimento del progetto.
Indifferenza: quel progetto mi rende sinteticamente il 25%.
I > costi da caricare saranno quelli del lavoro,delle materie,dell'energia ecc.
Non devo caricare però gli ammortamenti (sono la ripartizione del valore di 1000 nel tempo).
Se sottraggo gli ammortamenti calcolo due volte il costo.
Non devo neanche caricare gli oneri finanziari,infatti degli i ho già tenuto conto nel processo di
attualizzazione (formula antecedente). Quindi anche qui caricherei due volte lo stesso costo.
Curva di investimento (o funzione) per quel progetto (sarebbe la sintesi degli infiniti scenari delle
combinazioni di i e I).
i
25%
0.25 1000 I
Se i> 25% → non investo (ordinata > 25,ascissa 0 : nel grafico).
Al 25% posso decidere di investire o no 1000
se i< di 25% → deciderò di investire.
Per qualsiasi i < 25% io investirò,investirò 1000.
resistere dalla tentazione di unire i diversi segmenti. Perciò il progetto di I è 1,o lo attivo o no.
Esempio: ho tre progetti di investimento.
A=1000 rende 25% (già analizzato)
B=2000 rende il 30%
C=1500 rende il 15%
B e C sono ottenuti sapendo il ritorno negli anni.
Possiamo pensare a 3 imprese o anche a un unico soggetto che può finanziare. Il soggetto non è detto che
se attivi solo uno: se ne ha la convenienza potrà attivare anche gli altri.
Per prima cosa dobbiamo ordinare i tre progetti per rendimento decrescente.
i
0.30
30% B
0.25
25% B + A
0.15
15% B + A + C
2000 3000 4500 I = sommatoria progetti di investimento attuati, valore
cumulativo.
i >30% → no investimenti
i =30% B è indifferente all'investimento.
Al 25% conviene attivare A e B.
Arrivati al 15% scatta la convenienza anche di C.
Se i progetti sono cumulativi quando i scende in modo strategico per far partire un nuovo I, inizierò a
disegnare un segmento più a destra e più in basso.
Se i progetti sono tanti la spezzata assomiglierà a una funzione di questo tipo.
i I
S R1 R2 Rn
Formula:
Investimenti/consumi → collegati con l'attività produttiva EQUILIBRIO SUL MERCATO BENI
Domanda di moneta/offerta di moneta → EQUILIBRIO SUL MERCATO MONETARIO
Domanda di valuta estera/offerta di valuta estera → EQUILIBRIO SUL MERCATO VALUTARIO
Indagare come ci si muove nei tre blocchi sulle dinamiche di alcune variabili: i ( tasso di interesse) e Y(PIL).
Abbiamo tre equilibri: tre equazioni ma due incognite.
Dobbiamo capire come si trova il punto in comune delle rette/funzioni che rappresentano questi tre
equilibri.
FUNZIONE DI INVESTIMENTO.
Questa formula con natura finanziaria può essere usata in contesti diversi.
I = grandezza che riguarda l'aumento della capacità produttiva e non altro.
Questa formula collega una somma pagata oggi con i ritorni futuri (titolo di stato(il prezzo dipende dalle
somme che il possessore riceverà e dal tasso di interesse a cui attualizzerò questi introiti ecc.).
il prezzo di un'azione dipende dai dividendi (che a loro volta dipendono da diversi fattori) che dovrò
attualizzare.
Il prezzo di una casa dipende dal flusso di affitti a cui da diritto che devono essere attualizzati per essere
resi omogenei.
Il tasso di interesse assume un rilievo strategico.
Nel decennio scorso i prezzi delle case aumentarono perché i tassi di interesse erano scesi molto.
Interessi scendono = prezzi aumentano
Interessi aumentano = prezzi scendono.
CONSUMI
Dipendono dal reddito/remunerazione del fattore produttivo famiglie.
Scelta tra consumare oggi e domani ecc..
ce ne occupiamo da un punto di vista aggregato ,che la contabilità nazionale valuta a consuntivo.
I consumi sono funzione (y,w,i,.....).
Y = reddito( i pensionati non hanno redditi ma un trasferimento come i cassaintegrati. I consumi dipendono
dal reddito ma dalle modalità delle AP.
w = ricchezza, wealth.
-w aumentano → i consumi aumentano di più. (buon risultato in borsa → mi levo qualche sfizio).
-esistono beni il cui prezzo è legato al tasso di interesse.
-noi ci concentriamo sulla variabile più importante: il reddito Y.
C = f(Y) → i consumi sono funzione dei redditi.
FUNIONE DI CONSUMO (funzione Keynesiana di consumo)
→ funzione linearizzata
= consumi a reddito zero.
c = coefficiente angolare della funzione di consumo = propensione marginale al consumo.
1>c>0
> 0
Grafico:
C > 0
Y
La funzione di consumo la disegniamo collegando insieme C e Y , ma altri fattori la modificano.
L'intervento serve per far salire o scendere l'altezza per modificare un'altra variabile (recuperata da una
traslazione).
La terza dimensione non è raggiungibile nel piano.
Se W aumenta ,la funzione di consumo traslerà verso l'alto per via della variabile esterna che vogliamo
recuperare.
Propensione marginale a consumo = = c (di quanto variano i consumi al variare dei redditi).
Propensione media al consumo =
c compreso tra 1 e 0. non tutti hanno uguale propensione marginale al consumo. I poveri l’hanno maggiore
di quelli ricchi. Chi è più povero spende tutto o quasi tutto,gli altri invece risparmieranno qualcosa.
Propensione media
Vale sempre: una grandezza media diminuisce quando la grandezza marginale è inferiore alla media e sale
quando la grandezza marginale è superiore alla media.
Esempio:media dei voti,se g è > la grandezza sale,se g è < la grandezza scende.
La propensione marginale al consumo ha molta importanza all'interno del processo del MOLTIPLICATORE:
teoria Keynesiana.
Processo che parte da un presupposto: (il suo tema è ripreso dopo la crisi degli ultimi anni)
-la capacità produttiva non pienamente utilizzata (il sistema produttivo avrebbe i beni strumentali per
produrre e soddisfare bisogni ,ma si è collocato su un livello più basso: ci sono disoccupati,< produzione ecc
anche se la potenzialità ci sarebbe. Manca l'attivazione,la domanda. Siamo in una crisi di mancato utilizzo
della capacità produttiva).
Il modello viene da Keynes e dai suoi allievi.
→ difficile dire di consumare di più alle famiglie (per via della funzione di consumo: se Y non aumenta,i C
non aumentano),la spinta deve venire dalle imprese o dagli investimenti pubblici.
-qualcuno decide di aumentare I questo produrrà un reddito che sarà un aumento dell'I iniziale.
Aumenta I → Y Aumenta
∆ investimenti 100
c=0,8
→ economia chiusa
se qualcuno decide di aumentare I per 100 in questa situazione : chiederanno ai produttori di beni di
investire per 100 (è possibile perché c'è capacità produttiva inutilizzata).
∆I di 100 creerà un aumento del reddito di 100.
∆I = 100 → ∆Y = 100 → si distribuiscono più redditi.
∆Y = 100 → le famiglie con > Y E c = 0,8
Esse domanderanno > c x 80 (∆C=80 perché c=0,80)
essendo inutilizzata la capacità produttiva è facile produrre di più. Il reddito Y aumenta di 80,alle i