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TEOREMA DI HAAVELMO:
Un risultato importante è il teorema di Haavelmo, o teorema di bilancio in pareggio secondo cui se il
bilancio dello stato è tenuto in pareggio, un incremento contemporaneo e di pari misura delle imposte TA e
della spesa pubblica G genera un equilibrio a bilancio invariato con espansione del reddito. (NB: ora le tasse
̅
=
sono considerare esogene: )
= 0 → = − + − à = 0
Condizione di partenza: 1
̅ ̅ (∆̅
̅ ∆̅ ∆̅)
= → = ∆ → ∆ = −
1−
Modello definitivo:
Con l’aiuto di tutte le premesse fatte possiamo ora eliminare alcune semplificazioni e arrivare alla
determinazione di IS e LM. Si hanno due modifiche: gli investimenti non sono più dettati da animals spirits
ma dipendono dal tasso d’interesse, che ora gioca un ruolo importante per la determinazione
dell’equilibrio, le tasse vengono analizzate senza gettito fiscale.
Variabili:
= 0
̅
=
̅
() = − modello di piani d’investimento in cui c’è correlazione inversa tra l’andamento di
tasso d’interesse r e progetti d’investimento I. a è la sensibilità agli investimenti
̅ ̅ ̅)
( )
= + = + ( −
′ ,
:
{ {
,
̅ ̅
̅ ̅
= = + + = + + − + −
̅ ̅
̅ ̅−
+ + − [̿
∗
= → = − ]
All’equilibrio E=Y 1−
1 ̿ ̅ ̅
̅ ̅
= = + + −
con e
1− ̿
= −
questa è la curva IS data dalla combinazione del tasso d’interesse r e del reddito Y ottenuta
dall’uguaglianza tra spesa programmata e domanda effettiva.
Come prima si giunge sempre all’equilibrio che non è detto che sia quello di pieno impiego e
l’aggiustamento viene fatto sempre attraverso l’accumulo o il decumulo delle scorte di magazzino.
Costruiamo la curva IS curva che rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e reddito per le quali il
mercato di beni e servizi è in equilibrio. Per derivare la IS usiamo la croce keynesiana: un semplice
strumento grafico per determinare l’equilibrio tra domanda programmata e produzione effettiva.
= (),
Costruiamo la curva IS a partire dalla funzione d’investimento consideriamo un aumento del
tasso d’interesse r: ↑r porta a diminuire gli investimenti I↓ , E↓ e di conseguenza Y↓
La curva IS ha pendenza negativa. Viceversa infatti, ridurre il tasso di interesse, induce le imprese ad
aumentare gli investimenti e questo aumenta la spesa programmata E. Per mantenere l’equilibrio sul
mercato dei beni il prodotto (ovvero la spesa effettiva Y) deve aumentare. Dunque: minori tassi
di interesse sono associati a maggiori livelli di produzione lungo la curva IS.
Nei punti a destra della curva IS siamo in eccesso di offerta, nei punti a sinistra siamo in una
situazione di eccesso di domanda sull’offerta.
Ogni curva IS è tracciata per un dato livello di G e TA. Un aumento della spesa pubblica sposta
la domanda programmata verso l’alto. Per ogni livello di r, I(r) non cambia ma la maggior
domanda sposta la IS verso l’alto
Come abbiamo già visto, studiare l’equilibrio sul mercato dei beni e quello dei fondi mutuabili è
equivalente: (̅ ̅) ̅)
( (
= : = , ), = − + () + , = − + () +
̅̅̅̅̅̅
= = − − , () → = ()
La IS può essere interpretata come la relazione tra r e Y
che garantisce l’equilibrio sul mercato dei fondi
mutuabili. Un aumento del reddito aumenta il risparmio
quindi per avere l’uguaglianza il tasso di interesse di
().
equilibrio si riduce per far aumentare
Curva LM:
LM sta per "liquidità '' e "moneta'', rappresenta cosa sta succedendo alla domanda e offerta di denaro. La
curva LM rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e reddito per le quali il mercato dei saldi
monetari reali è in equilibrio. Per derivare la LM usiamo la teoria delle preferenze per la liquidità che mette
in relazione la quantità di moneta reale con il tasso di interesse. I tre moventi keynesiani di domanda di
moneta:
Movente transattivo: La moneta è domandata per far fronte al flusso di transazioni. E’ funzione crescente
del livello di reddito.
Movente precauzionale: La moneta è domandata per coprirsi dal rischio di transazioni inattese. E’ funzione
crescente del livello di reddito.
Movente speculativo: La moneta è domandata come strumento di allocazione del risparmio, in alternativa a
titoli di credito. E ’ funzione decrescente del tasso d’interesse (perdo vantaggi se detengo moneta).
− + 0
)
( ) = ( , = + − , à ′
̅
( ) =
L ’ offerta di saldi monetari reali è esogena .
̅
La domanda di saldi monetari reali decresce con il tasso di interesse
che rappresenta il costoopportunità di detenere moneta e cresce con
il reddito che aumenta il numero di transazioni economiche.
− + )
( ) = ( ,
Equilibrio: domanda = offerta Una riduzione dell’offerta di moneta porta a un eccesso di
domanda (eccesso di offerta di titoli). Gli individui sono disposti a
rinunciare a interessi maggiori pur di detenere liquidità.
Questa teoria si contrappone alla teoria classica, teoria quantitativa della moneta:
= + .
riprendiamo l’equazione di Fisher Nella teoria classica i prezzi sono
flessibili, una riduzione dell’offerta di moneta riduce l’inflazione e riduce i↓
= ).
( )
(+
La teoria keynesiana ipotizza invece i prezzi fissi e quindi un tasso
d’inflazione che non si muove. Una riduzione dell’offerta di moneta porta
ad un aumento di r e quindi di i.
Sembrano modelli in disaccordo, in realtà occorre valutare bene l’orizzonte temporale: nel primo caso
siamo nel lungo periodo, i prezzi si muovono e si ha una condizione che ci permette di avere il pieno
impiego, i tassi di interesse si riducono. Nel secondo caso siamo in un’ottica si breve periodo e i tassi
d’interesse aumentano.
Derivazione grafica curva LM: La LM, curva con pendenza positiva, è la relazione tra r e Y che
garantisce l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali. Un
aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità
− + )).
,
(( L’aumento di domanda al vecchio r genera un
eccesso di domanda di moneta che porta a una riduzione del
prezzo dei titoli e di conseguenza il tasso di interesse aumenta e
ristabilisce l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali.
M/̅
Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di saldi monetari .
Un riduzione dell’offerta di moneta sposta la curva d’offerta verso
sinistra. Il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il tasso
di interesse è superiore: la curva LM si sposta verso l’alto.
IS-LM: L’equilibrio di breve periodo è dato dalla combinazione del
tasso di interesse r e del reddito Y (variabili endogene) per
cui entrambi i mercati di beni/servizi e di saldi monetari reali
sono in equilibrio. L’intersezione delle curve IS e LM
costituisce l’unico punto (Y,r) che soddisfa simultaneamente
sia l’equilibrio sul mercato dei bene sia l’equilibrio sul
mercato dei saldi monetari reali.
̿ ̅
: = − ℎè ( ) = − → : = − +
̅
̿
∗
(̿ = +
= − ) ̅
→
{ {
All’equilibrio ricaviamo: ̅
̅
= − + ̿
∗
= −
̅
= =
Con e
+ +
A: Eccesso di domanda di beni e offerta di moneta: c’è bisogno di un decumulo di
scorte e ↓r
B: Eccesso di offerta di beni e offerta di moneta: accumulo di scorte e ↓r
C: Eccesso di offerta di beni e domanda di moneta: accumulo di scorte e ↑r
D: Eccesso di domanda di beni e domanda di moneta: decumulo di scorte e ↑r
Abbiamo detto che il modello IS-LM permette di studiare gli effetti di breve periodo di shock sulla domanda
aggregata, permette di identificare le fluttuazioni economiche e se ne avvalgono lo stato e le banche
attraverso la politica fiscale e monetaria per prendere le giuste misure in base ai loro obiettivi:
Manovre da parte dello stato: politica fiscale
Aumento di G:
un aumento di G provoca un aumento della domanda aggregata e di
conseguenza della curva IS che si sposta verso destra di un valore pari
1
a ΔY=ΔG
1−
L’aumento del reddito aumenta la domanda di moneta e il tasso
d’interesse aumenta lungo la LM per ristabilizzare l’equilibrio. Gli
investimenti per ↑r si riducono I(r)↓ comportando u