Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La scelta dei beni nazionali e beni esteri
Quando i mercati sono aperti, i consumatori devono scegliere se comprare beni nazionali o esteri. Se decidono di acquistare beni nazionali, aumenta la produzione nazionale, mentre al contrario è quella estera ad aumentare. La variabile cruciale è quella del prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri, tale prezzo relativo è detto tasso di cambio reale, cioè un rapporto tra prezzi (occorre considerare il tasso di cambio nominale che è un rapporto tra valute). Se il tasso di cambio aumenta, c'è un apprezzamento della nostra valuta rispetto a quella estera; quando diminuisce, si deprezza e l'euro diventa più debole rispetto alle altre valute.
Tassi di cambio nominale tra valute:
- Certo per incerto: esprimo come il prezzo della valuta nazionale coincide con la valuta estera (es. 1€ è 1,0893$);
- Incerto per certo: prezzo della valuta estera in...
capitale.(Quello sopra è CONTO CORRENTE e quello sotto CONTO CAPITALE)
Quando il mercato è aperto possiamo investire in titoli di stato (ad esempio) tedeschi e con 1€ alla fine del periodo otterremo 1€+interesse applicato su questo. Possiamo anche investire in titoli britannici, ma essendoci un'altra valuta, quindi dobbiamo convertire l'euro in sterline e otterremo un ammontare pari a E (tasso di cambio) in sterline. Al termine del periodo di investimento otterremo E+il tasso applicato a questo, ma alla fine del periodo vorremmo che quel guadagno sia convertito in euro, quindi moltiplichiamo per 1/Ee (cioè l'aspettativa del tasso di cambio).
Alla fine del periodo ottengo A parità di rischiosità, quale titolo mi dà il rendimento maggiore? Devo quindi considerare se ciò che ottengo dal titolo tedesco e dal titolo britannico è uguale, in tal caso siamo indifferenti (deve valere la stessa condizione di arbitraggio).
Prevede che entrambi offrano uno stesso rendimento. Supponiamo che il titolo tedesco dia un rendimento maggiore di quello britannico = siamo indifferenti se investire nell'uno o nell'altro. Se il rendimento tedesco è maggiore di quello britannico, investiamo in quello tedesco. Supponiamo di avere la lira e non l'euro, se volessimo investire nei titoli tedeschi ci sarà un flusso di capitale verso la Germania e quindi AUMENTO DELLA DOMANDA dei titoli tedeschi, il quale porta ad aumentare il prezzo dei titoli e il rendimento DIMINUISCE. Sul mercato britannico invece la domanda di titoli DIMINUISCE, il prezzo diminuisce e il rendimento AUMENTA dovrebbero aumentare il rendimento per aumentare gli investitori. Questo meccanismo si ripete fino a che i titoli di stato britannico sono uguali al titolo di stato tedesco. Il tasso di interesse del titolo domestico deve essere approssimativamente uguale al rendimento del titolo straniero - il tasso di deprezzamento deltitolo estero rispetto a quello domestico (o tasso di apprezzamento della valuta domestica rispetto a quella estera). Quando il tasso di cambio atteso = tasso di cambio effettivo tasso di interesse → domestico = tasso di interesse straniero (fa verificare la parità scoperta). In caso contrario ho una violazione di tale parità scoperto. Ciò che garantisce che il tasso di interesse estero sia pari a quello domestico è che se si parte da un disequilibrio tra tassi, alla fine, muoveremo il capitale da una parte all'altra a favore del titolo con maggiore rendimento determinandone una riduzione di rendimento. Alla fine un tasso diminuisce, l'altro aumenta e si avrà la parità scoperta.
Esempio: i=2% i*=5% i-i*=2%-5%= -3%
Ci conviene investire all'estero (Inghilterra) invece che in Italia (convertendo in euro alla fine del periodo). Per esserne sicuri dobbiamo calcolare il tasso di cambio. Se la valuta britannica si deprezzerà del 3%,
Diventa indifferente investire in Italia o Inghilterra. Se, invece, ci aspettiamo che alla fine del periodo il rapporto di apprezzamento della valuta domestica su quella estera sia pari a 2%, quindi mi aspetto un apprezzamento della valuta € rispetto alla sterlina del 2% e un deprezzamento della valuta estera su quella domestica del 2%. Mi converrà ancora investire in quello britannico. Se il rapporto invece fosse del 4% mi converrebbe investire sul titolo italiano. Quando il differenziale del rendimento è pari al rapporto, siamo indifferenti. Quando il differenziale è diverso rispetto al rapporto occorrerà ragionare.
ESERCIZIO:
Ci si aspetta un deprezzamento della valuta nazionale rispetto a quella estera.
- a. Quale deve essere il tasso nazionale affinché valga la parità scoperta del tasso di interesse?
- b. Il valore del tasso di interesse è pari al tasso di interesse estero? Se i è diverso rispetto a i*, quale titolo ha il maggior rendimento?
atteso?Calcoliamo i i=i*- (Ee-Et)/Et i = 0,1 – (1,4-1,5)/1,5 = 0,167 = 16,7% (A) (1,4-1,5 = -0,067)No, non solo uguali ma i > i*. Se io investissi 1€ nel titolo britannico, ottengo1,5£ . alla fine del periodo ottengo 1,5(1+0,1) = 1,65£. Ho bisogno di euro,quindi converto le sterline (1/Ee) 1,65 * 1/1,4 = 1,65/1,4 = 1,18 €. Se avessiinvestito in Italia avrei ottenuto 1*(1+i) = 1*(1+0,167)=1,167€ (cioè minorerispetto all’Inghilterra). Il differenziale tra i e i* è 0,067 (=16,7%-10%). Unavolta ottenuto questo valore, devo confrontarlo con il differenziale nella formuladella domanda A (1,4-1,5) Investendo in quelli italiani invece che britanniciotterremmo 0,067 in più, ma ci si aspetta un deprezzamento del 6,7% dellavaluta nazionale rispetto a quella estera quindi siamo indifferenti tranazionale ed estero (parità scoperta del tasso di interesse).ESERCIZIO 2:1€ = 0,9£ OGGI1€ =
0,92£ DOMANIMi aspetto un apprezzamento dell'euro sulla sterlina perché prima acquistava 0,90£ e poi 0,92.i = 3% i* = 6% a. Quanto otterrei se investissi in Italia 1€? 1(1+0,03) = 1,03€ b. Se investissi in Inghilterra? 0,9(1+0,06) = 0,954 £ Non potendo confrontarli, devo riconvertire le sterline in euro 0,954/0,92 =1,04 € Calcolo il differenziale 0,03-0,03 = - 3%. Lo confronto con il differenzialenella formula: La valuta nazionale si apprezza rispetto a quella estera / deprezzamento dellavaluta estera rispetto a quella domestica Conviene investire ancora in quellobritannico perché guadagnerei comunque l'1% (=3%-2%) CAP. 18 MERCATO DEI BENI IN ECONOMIA APERTA CURVA IS IN ECONOMIA APERTA: (IM = IMPORTAZIONI; X = ESPORTAZIONI) Dobbiamo distinguere la DOMANDA DI BENI NAZIONALI (italiana) & la DOMANDA NAZIONALE DI BENI (domanda italiana di beni che include il consumo di beni anche prodotti all'estero: Z=C+I+G). Dobbiamopartire dalladomanda nazionale di beni e sottrarre i beni importati (ottenendo la domanda nazionale di beni nazionali) e aggiungere quelli esportati (-IM+X), ottenendo la domanda di beni nazionali. Il tasso di cambio reale non influenza direttamente la componente domestica della domanda, ma può indirettamente cambiare la composizione del consumo. Man mano che aumenta il reddito, la retta diventa più piatta perché aumentano le importazioni (AA). DA QUI Punto in cui DD interseca la retta ZZ è il punto in equilibrio in cui esportazioni = importazioni (CASO 1: PAREGGIO DI BILANCIO): CASO 2: DISAVANZO DI BILANCIO: CASO 3: AVANZO COMMERCIALE: EFFETTI DELL'AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA (G): partiamo da situazione di equi (ZZ) che interseca la retta Y al punto A che corrisponde a Yt = Ytb. Supponiamo che il governo aumenta la spesa per far fronte a situazione di crisi e retta ZZ si sposta verso l'alto (perché G componente di ZZ) nuovo punto equi è A' che, proiettato,si trova nella parte dx rispetto a Ytb (DISAVANZOCOMMERCIALE).
EFFETTI DI UN AUMENTO DEL REDDITO ESTERO (Y*):
Situazione di equilibrio nel Punto A (Y interseca ZZ), a cui corrisponde Yt=Ytb.
Supponiamo che le esportazioni aumentino la retta NX (verso alto) e la retta ZZ (verso alto) si spostano. Abbiamo un AVANZO COMMERCIALE.
POLITICA FISCALE: finora abbiamo considerato un AUMENTO DI G e un AUMENTO DELLA DOMANDA ESTERA, i quali provocano un peggioramento del saldo commerciale e incremento di produzione (+G) e incremento della produzione e miglioramento del saldo commerciale (+Y*). Si parla di effetti spillover perché questi effetti hanno effetto anche sugli altri partner.