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APPUNTI DEL CORSO DI

MACCHINE

PER INGEGNERIA ENERGETICA

SCAGLIONE A - L

ANNO 2016 - 2017

2 PARZIALE

*ATTENZIONE: questi appunti sono esclusivamente per uso personale,

non possono essere modificati, venduti e distribuiti senza il permesso dell’autore.

Non vogliono essere in alcun modo intesi come una sostituzione alle lezioni

del Professor Onorati. ma possono essere utili per confrontare i propri appunti e

per un ripasso finale prima dell’esame.

Non mi assumo nessuna responsabilità per eventuali errori o imprecisioni.

In bocca al lupo.

Guido Pelucchini

- SECONDA PARTE DEL CORSO -

FLUSSI COMPRIMIBILI

PER IL SUCCESSIVO STUDIO DI MACCHINE TERMICHE.

NON SI PUÒ PIÙ RITENERE P = COST.

ANCHE QUESTE IN QUANTO MACCHINE HANNO CANALI, ORGANI FISSI E MOBILI.

CI SONO CANALI DIVERGENTI, CONVERGENTI E DIVERGENTI - CONVERGENTI

CONSIDERAZIONI SULLA COMPRIMIBILITÀ

ENTALPIA DI RISTAGNO (O TOTALE)

E L'ENTALPIA CHE SI HA IN UN SERBATOIO IN CUI IL GAS CONVERGE TUTTA

SE ADIABATICO E SENZA LAVORO: L = Q = 0

NEI DISTRIBUTORI, CANALI FISSI, SUPPONIAMO ADIABATICI, SI CONSERVA ho

ho = h1

FATTORE   (M^2 - 1)

SE   M{''} 1   supersonico   —›   (M^2-1) {'>'} 0

TURBOGAS

Ugello di de Laval

SE   DA={}

SE   M=1             dv/v

SE   dA   = 0, M = 1 non so cosa succede

flusso sonico in gola è massimo o no? Dipende

da cosa c'è a valle. Se metto un conu

SC metto div

Gas compresso   espande , accelera , si raffredda , ....

RAPPORTO DI ESPANSIONE CRITICO

SEZIONE RISTRETTA IN CUI M=1 = SEZIONE CRITICA

rapporto critico

PER L'ARIA

SE P > 1,89

Consideriamo un tronco di condotto divergente:

Impostiamo la conservazione della quantità di moto

∂(ρAV)/∂t + ∂(ρAVV + ∂(pA))/∂x = 0
  • Portata massica costante in tutte le sezioni ṁdx = cost
  • ∂/∂t; ∂(ρAV)/∂x = 0

Da cui:

0 = - ∂(ρAV)/∂x - ∂(pA)/∂x + ∂p/∂xρV² = ∂p/∂x = 0

Equazione semplificata della conservazione della quantità di moto:

dp/∅ = - VdV (M)

Onde d’urto

Sono un fenomeno che può essere previsto.

Fenomeno localizzato in cui il flusso da supersonico diventa bruscamente subsonico.

Discontinuità

Flusso: stazionario, isotropico, adiabatico.

Conservazione della massa(pVA)₁ = (ρVA)₂(ρV) = cost∫dp = -ρVdVdp = -(ρ₂V₂)dV = -(ρ₂V₂)-dV

Integrando:

P₂ - P₁ = -ρ₂V₂(V₂ - V₁) = ρ₁V₂² + ρ₂V₂V₁P₁ + ρ₁V₁² = P₂/₂V₁V₂ = P₂ + ρ₂V₂²

Compressione dei Gas

Consideremo i piani P-V e T-S

Considero un sistema aperto (convezione L, Q > 0 in)

Relazioni: I \( du = dq + dl \) \( dl = -pdv + \delta lw \) \( \delta q = du - \delta l = du + pdv - \delta lw \)

II \( ds = \frac{\delta q}{T} + \frac{\delta lw}{T} \rightarrow Tds = \delta q + \delta lw \rightarrow \delta q = Tds - \delta lw \) I \( du + pdv - \delta lw = \delta lw \)

Poichè

\( h := u + pv \rightarrow dh = du + pdv + vdp \) \( Tds = dh - vdp \) \( dh = Tds + vdp \)

Bilancio energia (formulazione termica) \( L + Q = (h_2 - h_1) + \left( \frac{V_2^2}{2} - \frac{V_1^2}{2} \right) + g(z_2 - z_1) \) Hip: \(\Delta V = 0\); \(\Delta z = 0\) Da cui: \( \delta h = dl + dq \) ➔ \(m \delta q = \delta h = \int dh\) \(\int_1^2 Tds + \int_1^2 vdp\)

LA SOMMA DELLE AREE DA IL LAVORO PER MACCHINA ADIABATICA

REVERSIBILE. MA A CAUSA DEL LAVORO DISSIPATO DEVO AGGIUNGERE PIÙ' CALORE

ALL’INGRESSO. IL LAVORO DI CONTROLLO RECUPERO NON È LEGATO DI PER SÉ ALLA DISSIPAZIONE

NEL COMPRESSORE PAGO DUE VOLTE LA DISSIPAZIONE

SIA COME INGRESSO DI CALORE, SIA COME CONTROLLO RECUPERO.

RENDIMENTI

  • RENDIMENTO ADIABATICO

    (150-s)

    ƞad = LisLR = h2S - h1LR = T2 - T1

  • RENDIMENTO POLITROPICO

    ƞp = LpLc = mRTmn-1n-1n -1) = m kBTmk-1m-1m -1)

    IL LAVORO POLITROPICO CONSIDERA ANCHE QUELLO DI CONTROLLO RECUPERO QUINDI Lp > Lis

    ƞp = ƞad

    RELAZIONE TRA I DUE: ƞad = ƞp Lis ⁄ Lp = ƞp

    ƞad = f(ƞp, β)

ƞad = ƞp

Grandezze Totali (o di Ristagno)

Grandezza totale = Grandezza statica + Ek

Po/P = (To/T)k/k-1

L'entalpia si conserva:

h1 + V12/2 = h2 + V22/2

Allora anche la temperatura di ristagno: Too = Teo

Quindi la pressione:

Po2 = Po1 se trasformazione isentropico: pressione di ristagnoPo2 < Po1 se trasformazione adiabatica reale

Slip Factor

Per stabilità di funzionamento si costruiscono pale all'indietro.

Se il flusso fosse perfettamente guidato, cioè se si avessero infinite pale, la velocità relativa di uscita W2 avrebbe l'angolo di uscita β2 pari a quello della pala.

Nella realtà, il flusso non riesce a seguire perfettamente la pala ed esce con una deviazione rispetto al β2.

La componente tangenziale della velocità assoluta in uscita è quindi minore di quella teorica.

La loro differenza è la velocità di slittamento (slip velocity)

vslip = vu,2T0 - vu,2

Si definisce Slip Factor

σ

σ = vu,2/vu>2T0

La riduzione della componente tangenziale di velocità assoluta in uscita nel caso reale rispetto a quello ideale comporta un minor lavoro svolto dalla girante sul fluido.

Lo Slip Factor determina una riduzione della prevalenza teorica, ma non è fonte di perdita.

Vortici centrali a causa della forza di Coriolis

Sviluppo delle pale e grado di reazione

Se i triangoli di velocità sono simmetrici, cosa che avviene tipicamente al diametro medio, χ = 0,5

χ = W22 - W222

χ = ΔhgiranteΔhtot.

  • Alla radice: si ha μ minima → χ = ∅ profilo a cucchiai: rotoreW2 = W21 : sezione costante V1 < V2

Diffusione solo nello statore devia il flusso ma non lo rallenta non c'è effetto di reazione

  • All'apice: μ aumenta → χ = 1 la compressione avviene tutta nella girante.
  • V2 = V3 = V1 sezione costante

Al disco: χ = 0,5

Dettagli
A.A. 2016-2017
94 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/06 Fluidodinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher guido.perucchini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macchine a fluido e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Onorati Angelo.