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LYSIDE(Sull’amicizia). Platone.
Personaggi:
- Socrate
- Menesseno( Cugino di Liside e amico di Ippotale)
- Liside
- Ippotale(amante di Liside)
- Ctesippo(amico di Ippotale)
Socrate designato dall’oracolo il più sapiente dei sapienti in quanto non sa, si dichiara
esperto almeno di qualche cosa: di amore(Simposio) e di amicizia nonchè di moralità
e vita saggia.
In questo dialogo, che è un dialogo giovanile-socratico di Platone, Socrate appunto
chiede a Ippotale chi è l’amato e che cosa è l’amicizia; alla fine del dialogo non si
giungerà ad una risposta( dialogo aporetico) quasi a dire che l’amicizia è come la
fede vive nella comunicazione non razionale, ma indiretta e nel pathos.
Prima domanda di Socrate ad Ippotale:
Come ci si comporta verso l’amato?
Socrate riprende Ippotale che canta e scrive elogi per Liside dicendo che in realtà non
si deve elogiare l’amato prima di averlo conquistato; se non lo si conquisterà infatti si
sarà infelice e ci si coprirà di ridicolo; inoltre questo ha l’effetto diseducativo di
riempire di orgoglio e di superbia l’oggetto degli encomi e quindi di renderlo più
difficile da conquistare.
La competenza garantisce libertà e fiducia, mentre l’ignoranza garantisce schiavitù e
inimicizia solo il sapiente è oggetto di amicizia.
Socrate chiede a Menesseno di spiegargli come si diventa amici e chi è l’amico visto
che ne ha già esperienza.
chi è amico? È amico l’amato, l’amante o è indifferente?
Alla prima risposta di M. che dice chè è indifferente, Socrate fa notare che non è
possibile che l’amore sia unilaterale.
2 riposta di M: ci deve essere contraccambio Socrate confuta qquesta risposta
facendo notare che si può provare amore per le cose inanimate( Aristotele fa un passo
oltre e afferma che non si può provare amicizia per le cose inanimate ma solo
benevolenza).
3 risposta di M: Amico è colui che ama Socrate confuta questa tesi facendo notare
che se colui che ama è amico e colui che odia è nemico e se non occorre che l’amato
sia amico dell’amante allora è anche possibile che l’amante sia amico del suo nemico
impossibile
4 risposta di M: amico è colui che è amato socrate la confuta in base a ciò che è stato
detto prima.
Procediamo analizzando i versi dei poeti, che per noi sono come i padri e le guide dei
saperi.
L’amicizia esiste solo tra i simili? Il simile ama il simile?
Per metà non è sicuramente vera dato che il malvagio non potrà mai essere amico di
un altro malvagio. Ma può essere che intendessero solo i buoni visto che i cattivi non
sono mai simili neppure a se stessi 1 conclusione: solo i buoni possono essere amici e
solo dei buoni Socrate però dice che non è possibile che 2 persone simili siano
amiche in quanto non sono utili reciprocamente e non si può provare affezione verso
chi non c’è utile( Aristotele farà un passo avanti distinguendo i tipi di amicizia).
Allora diremmo che il buono è amico del buono in quanto buono e non in quanto
simile ma se è autosufficiente come può aver affezione verso qualcuno?(per A. lo
Skudaios ha bisogno di amci).