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Luigi Pirandello - Relazione Pag. 1
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Maschera e maschera nuda

Egli ritiene che ogni uomo porti una maschera che la società esige da lui (la parte di impiegato, di marito, ecc.) e che lui stesso si impone per sfuggire al caos della vita.

Il personaggio ha davanti a se due possibilità di scelta: adeguarsi passivamente alla forma, o vivere consapevolmente la scissione fra forma e vita. Nel primo caso sarebbe solo una maschera, mentre nel secondo diventerebbe una maschera nuda dolorosamente consapevole delle illusioni dell'umanità. La riflessione mostra al soggetto la distinzione tra lui ed i suoi gesti e in questo modo il personaggio più che vivere, si guarda vivere, e ciò gli comporta un'estraneazione alla vita che giunge a fargli compatire non solo gli altri, ma anche se stesso.

Esempio: Pascal, al termine del romanzo, prende la decisione di tornare a Miraglio - dove oramai le cose sono completamente cambiate - per viverci come "fuori dalla vita", ormai è diventato una

mascheranuda: "non vive più ma si guarda vivere. Relativismo pirandelliano:
  • L'uomo perde quindi la sua identità e questo, unito al carattere multiforme della realtà, fa sì che altri due elementi caratterizzanti l'uomo moderno siano l'incomunicabilità e l'impossibilità di conoscere una verità assoluta. L'uomo non può più comunicare con gli altri, i suoi rapporti col prossimo sono falsi perché non basati su ciò che si è ma sulla maschera che si porta. Egli accresce così il suo senso di solitudine e comincia a sentirsi nessuno.
  • La realtà non può essere conosciuta dal momento che non esiste una verità assoluta così come dei valori assoluti. Ognuno ha una sua verità che nasce dal suo modo di vedere le cose.
  • Mentre all'interno del verismo il fatto viene rappresentato come l'accadimento anello di una catena interminabile di cause-effetti,

nella quale ogni fatto è conseguenza di quello precedente e causa di quello seguente. Non se ne indagano le cause e non se ne cercano le conseguenze perché cause e conseguenze sono naturali e indipendenti dalla volontà dell'individuo, che deve subirle senza ribellarsi, se non vuole cadere in una condizione sociale peggiore della precedente.. Pirandello prende coscienza, fin dai primi anni della sua produzione letteraria, che il fatto non poteva essere rigidamente costituito, ma doveva essere indagato e analizzato nelle sue cause e proposto soprattutto nelle sue conseguenze, perché sono queste che pesano come un macigno sull'esistenza degli uomini e quindi dei personaggi. Nei primi anni della produzione pirandelliana, è il fatto in sé ad avere peso, come nel verismo, non le sue conseguenze,

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Publisher
A.A. 2007-2008
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lettere e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze letterarie Prof.