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LO STUDIO DELLE POLITICHE

È l'esame del processo di creazione, da parte del governo, delle decisioni con un'attenzione al ruolo degli attori politici e delle relazioni che incorrono tra loro. Le politiche sono il risultato delle interazioni e delle relazioni di potere tra attori politici all'interno di un contesto istituzionale.

COSA NON SONO LE POLITICHE PUBBLICHE?

Sicuramente le politiche pubbliche non sono leggi, benché siano anche fatte da atti normativi, né sono procedimenti amministrativi, benché esse si sviluppano e si ridefiniscono anche grazie a questi, né sono atti/documenti formali. Questi sono sostanzialmente fenomeni oggettivi (si possono leggere, toccare, raccogliere in appositi archivi, hanno itinerari, una chiara data di inizio e spesso una data di fine). Le politiche NO.

Seppure entrano in gioco aspetti formali, le politiche rilevano anche scelte e strategie degli attori. Le politiche pubbliche non sono decisioni: nel corso di

Una politica si rendono continuamente decisioni e si fanno scelte, si può addirittura individuare una fase prettamente decisionale (formulazione delle politiche) e che Easton chiamava decision-making. Non si riducono ad atto deliberativo, ma hanno un ciclo di vita più ampio che inizia prima della fase decisionale. Le politiche pubbliche non sono nemmeno programmi ordinati, sequenze coerenti di scelte orientate da un'ideologia, da un progetto complessivo, da una visione del mondo. Presentano elementi di casualità e incoerenze, producono effetti non previsti.

COSA ACCOMUNA IN POSITIVO LE POLITICHE?

  1. Una qualunque relazione di scopo. Le politiche pubbliche (PP) rappresentano sempre una qualunque "intenzionalità" da parte degli attori coinvolti, non sono il puro frutto di circostanze esogene e di automatismi. Secondo alcuni autori quest'aspetto va più enfatizzato, sono "programmi progettati di valori-per Laswell e Kaplan (1950), le

politiche pubblichefini e di pratiche”; secondo altri invece questi aspetti olistici-sinottici sono smorzati: per es.Dunn ricorda che sono uno strumento per rispondere ad un problema sociale, collettivo.

2. Le politiche sono pubbliche. Secondo una prima prospettiva tale carattere deriva dal controllo esercitato da attori ed istituzioni pubbliche in tutte le fasi della policy making. Illoro carattere pubblico, o autoritativo, sarebbe così assicurato dal tipo di investitura e di legittimazione politica di cui godrebbero i protagonisti coinvolti- Cosi, ad esempio, si dice che le politiche pubbliche sono tutto quello che i governi decidono di fare o di non fare, ovvero le diverse azioni o inazioni delle autorità pubbliche. Ma la presenza di tali attori per quanto qualificante può escludere in sede definitoria il ruolo di attori non-pubblici. Una seconda posizione, più “moderna”, sostiene che il carattere pubblico di una politica non deriva dal

statuto di chi contribuisce alla sua realizzazione ma, piuttosto, dal fatto che si abbia a che fare, o meno, con problemi. Collettivamente percepiti e, per i quali, in un dato contesto si ritiene corretto attribuirne la soluzione al pubblico, anche se ciò non esclude il coinvolgimento di attori privati, formali e non. Il criterio è, dunque, della sfera o ambito in cui esplica la sua azione, pur nell'ottica di un costante spostamento di confini tra pubblico e privato.

3. In questo modo l'Analisi delle PP (APP) supera anche il cosiddetto Costituzionalismo Metodologico, vale a dire la presunzione che bisogna guardare a ciò che possono fare soggetti dotati di competenze predefinite: i politici legiferano, gli amministratori eseguono, i gruppi esercitano pressione, ecc... L'APP, inaugura invece una nuova prospettiva: l'orientamento di policy (Laswell), per cui ci si concentra sul problema stesso e su chi fa che cosa per la sua soluzione, indipendentemente da

qualsiasi aprioristica ripartizione di compiti e ruoli. Un ultimo punto di contatto è che, in genere, tutte le definizioni condividono l'idea di un ciclo di
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
2 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martydili90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi delle politiche pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Santoro Alessandro.