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Attualmente il sistema tonale e il monosillabismo sono considerati
tratti innovativi. Le lingue sinotibetane caratterizzate nella loro fase
arcaica da morfologia derivazionale agglutinante sembrano
conservare tracce di peculiarità morfologica. Alcune lingue hanno
subito una evoluzione nella direzione monosillabico isolante.
Questioni sintattiche
Le lingue sinotibetane ad eccezione delle lingue karen hanno una
struttura sintattica di tipo SOV, proposizionali e con una morfologia
prevalentemente agglutinante. Tuttavia i moderni dialetti cinesi
hanno una struttura sintattica SVO
Testimonianze scritte
La maggior parte delle lingue del gruppo tibeto birmano non ha mai
avuto fissazione scritta e la maggior parte è nota solo grazie a
descrizioni recenti. Tibetano e Birmano sono le uniche due lingue a
godere di attestazioni scritte. Per quanto riguarda il cinese di sono
due sistemi di scrittura: uno ideografico formato da caratteri che
richiamano vistosamente i caratteri cinesi, uno pittografico avente
valore fonologico.
Il diasistema cinese, segmento del quadro linguistico
sinotibetano
Lo spazio linguistico cinese, problemi definitori
Questioni terminologiche: cosa si intende per cinese
Il termine “cinese” viene usato comunemente, nella lingua italiana,
per indicare un segmento particolare del complesso diasistema
delle “lingue cinesi”, e si riferisce generalmente al cinese
mandarino. Il termine mandarino ha una origine incerta, alcuni lo
fanno risalire all’ultima casata regnante sulla Cina, altri dal
portoghese con accezione di conoscitore delle formule magiche, o
consigliere. Il cinese,così inteso, è la lingua ufficiale della
Repubblica Popolare Cinese e di Taiwan, esso viene anche
chiamato Pǔtōnghuà ovvero lingua comune. Tuttavia il popolo
comune aveva una grossa frammentazione e utilizzava il cosiddetto
linguaggio guanguà ovvero linguaggio dei funzionari. Vi era inoltre
la cosiddetta lingua letteraria ovvero il wenyan, che viene definito
come cinese classico. Parallelamente a questa lingua era in uso in
Cina anche il cosiddetto baihua ovvero la lingua letteraria.
La posizione dei dialetti cinesi entro il quadro sino-tibetano
Il cinese standard e l'insieme dei dialetti cinesi appartengono al
ramo sinitico della famiglia tibetana. La famiglia sino tibetana si
colloca geograficamente dell'Asia orientale e sud orientale divisa in
sinitico e tibetano karen. Le somiglianze in campo morfo sintattico
sono meno importanti per stabilire una relazione genetica tra questi
gruppi linguistici sopratutto perchè diversi di questi tratti comuni
sono presenti in tutto il gruppo sino tibetano. Il motivetto birmano
della famiglia presenta problemi di classificazione piuttosto
complessi per la presenza di alcuni piccoli gruppi di lingue. Il famosi
mitico e divisa in sette aree dialettali dalle quali è possibile
individuare ulteriori raggruppamenti convenzionalmente si riferisce
ad esse come dialetti.
Suddivisioni diacroniche del sistema cinese principali fonti e
attestazioni in diacronia.
La storia del diasistema cinese e' basata su un ricchissimo corpus
scritto che parte dalla fine della dinastia Shang. Wang suddivide il
periodo cinese in varie fasi
Cinese antico dal 1200 avanti Cristo fino al terzo secolo dopo
Cristo
Cinese medio dal quarto al dodicesimo secolo dopo Cristo
Mandarino antico medio dal tredicesimo al diciannovesimo secolo
Periodo di transizione dal 1840 al 1919
Cinese moderno dal 1919 d'oggi
La natura del sistema grafico cinese ha richiesto notevole lavoro
filologico di ricostruzione per stabilire quale fosse la lettura dei
caratteri nelle varie fasi della lingua e tuttora non c'è accordo
generale sui risultati. Nonostante questo mediante le opere
confuciana fu possibile identificare una serie di caratteri che
potevano rimare, i caratteri che contenevano un componente
fonologico fornivano informazioni aggiuntive circa l'attacco della
sillaba che non poteva essere individuato solo dalla rima. Un'altra
fonte importante visto all'inizio del quattordicesimo secolo; l'opera in
questione è la prima delle pianure centrali classifica circa 6000
caratteri sulla base della classe di rima.
Il quadro sociolinguistico moderno del diasistema cinese il
peso della diversità diatopica.
Il dia sistema cinese composto da circa 7 dialetti
I dialetti del nostro detti anche di Allen di mandarini sono i più
importanti sia per il peso numerico in quanto sono parlati dal 70 per
cento della popolazione sia perchè rappresentano la base del
Puthongua. I dialetti del noto sono suddivisi in quattro sottogruppi
ovvero i dialetti del Nord in senso stretto che comprendono la
varietà di Pechino e Tianjiin. I dialetti mandarini del Nord Ovest,
quelli del sud ovest e i dialetti meridionali. Secondi per numero di
locutore sono i dialetti Wu suddivisi in due gruppi settentrionale e
meridionale. Le caratteristiche di questo gruppo dialettale sono una
maggiore persistenza di tratti fonologici di fatti precedenti della
lingua colloquio si vede ed affricate sonore iniziali. Altre proprietà
sono ricchezza dell inventario Tonale e l'uso diffuso della
reduplicazione. Un altro gruppo importante e il cantonese parlato
del circa il 5 per cento della popolazione questi due letti conservano
i tratti fonologici ormai scomparsi dei dialetti del Nord come le
consonanti in coda di sillaba e sistema tonale che comprende da
sei a dieci variazioni. Sono presenti molti arcaismi nel lessico ma
non mancano anche forestierismi alcuni dei quali sono stati
accettati della lingua nazionale standard. I dialetti xianghe sono
parlati dal circa 5 per cento della popolazione ed è un dialetto che si
sente delle influenze di altri dialetti in particolare quello mandarino. I
dialetti min sono parlati da circa il 4 per cento della popolazione
sono diffuse soprattutto nel Taiwan, il sistema tonale in questo
dialetto prevede circa 7o8 distinzioni. I dialetti h sono parlati da
meno del 4 per cento della popolazione e hanno da 4a6 distinzioni
tonali e vi è inoltre una tendenza al monosillabismo del lessico.
L'ultimo dei dialetti e' quello Gan che ha un numero abbastanza
basso di locutori circa 2 virgola cinque per cento della popolazione,
anche questo tipo di dialetto stato influenzato da altri dialetti.
Questioni di natura tipologica: tra fonologia e morfologia
Funzione dei toni entro il diasistema cinese
L’inventario fonetico cinese ha come caratteristica principale la
semplicità dell’inventario sillabico. La sillaba minima è costituita da
un nucleo vocalico e può avere un attacco in consonante ma non
un nesso consonantico. Il cinese possiede un altro strumento
fonologico per produrre distinzioni di significato. Il tono è una
proprietà della sillaba e il numero di distinzioni varia a seconda del
dialetto. Il Portughua ha quattro toni:
primo tono(yinping) alto e costante
secondo tono (yangping) alto e crescente
terzo tono(shangsheng) modulato
quarto tono (qusheng) alto e bruscamente decrescente
Alcune sillabe come il ma sono pronunciate in tono neutro e sono
prive di accento tonico.
Il cinese, sistema (totalmente) isolante?
il cinese è considerato il massimo esempio di lingua isolante, cioè
di lingua con assenza di declinazioni o flessioni, presenti in lingue
come l'italiano e che aiutano a stabilire i rapporti
morfologici/grammaticali all'interno delle frasi.Nel cinese moderno le
relazioni grammaticali sono
per lo più determinate dall'ordine delle parole, questo perché c’è
stato uno slittamento da un tipo isolante ad un tipo morfologico
tendente all’agglutinante, vi è inoltre la tendenza alla formazione di
un arande numero di parole plurimorfemiche e plurisillabiche
La situazione morfologica del cinese in diacronia
Il cinese viene considerato una lingua isolante, tuttavia in
• questo caso ci si riferisce al cinese antico. La ricerca ha
dimostrato che il cinese conosce diversi processi morfologici.
Secondo Pulleybank il cinese moderno è maggiormente
isolante rispetto alla lingua antica. La natura semiografica del
cinese è un grande problema per la ricostruzione della sua
fonologia. Maspero postula l’esistenza di fenomeni di
affissazione nel cinese antico. Una nozione centrale del lavoro
ricostruttivo della fonologia e della morfologia del cinese antico
è quello della word family definibile come gruppo di parole con
la stessa radice ma con affissi diversi. Occorre distinguere
questo concetto da quello di tongyuanci che ha il significato di
caratteri con una origine comune con una lettera uguale e
significato analogo. Alcuni esempi di affissazione sub sillabica
sono:
Prefisso causativo *s
• Shi (mangiare) < *lak –si (nutrire)
Suffisso *-s deriva i nomi da aggettivi o verbi
• Chuan (trasmettere) < *drjon- zuahn(registrazione)
Infisso – r -, deriva da verbi di oggetti tipicamente plurali e
• verbi di azione distribuita
Il cinese antico conosceva anche dei fenomeni di affissazione
sillabica come ad esempio la reduplicazione totale, parziale e
composizione.
Prefisso a – come particella interrogativa, poi come prefisso
• per parentela e nomi personali
Suffisso –zi, ovvero un diminutivo per i nomi di persone,
• animali e cose
Reduplicazione totale con funzione intensificatrice
• Reduplicazione parziale con funzione di diversificare le parole
• omofone
Composti gerarchici: bexing (gente comune), guaren (io)
• Composti coordinativi: konju(temere), shalù (massacrare)
•
Sillaba, morfema, carattere e parola entro il diasistema cinese
Il rapporto tra sillaba, morfema e carattere si configura con una
perfetta corrispondenza tra sillaba e carattere, nel senso che ad
ogni unità della scrittura vi è una corrispondenza sillaba – carattere
e che queste coincidono con il morfema. Il rapporto tra carattere e
morfema, appare più complesso, un carattere infatti rappresentava
una parola plurimorfemica. Lin ha proposto alcuni esempi di questo
nel cinese moderno:
Una sillaba/carattere rappresenta un morfema/parola:
• gou(cane), shui (acqua)
Due o più sillabe rappresentano un morfema/parola
• Due o più sillabe rappresentano una parola plurimorfemica:
• diannao (computer), zuqiuchang (stadio calcistico)
Per parola si intende la più piccola base del linguaggio che può
essere usata in isolamento in un enunciato. Il termine a cui
corrisponde per i cinesi la nozione intuitiva di parola è zì, cioè
carattere. La parola come forma linguistica minima è cí. La forma
tipa della parola del cine