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Tipi di messaggi comunicativi

EMOTIVA: un messaggio volto ad esprimere sensazioni del parlante.

METALINGUISTICA: un messaggio volto a specificare aspetti del codice.

REFERENZIALE: volto ad esprimere informazioni sulla specifica realtà esterna.

CONATIVA: volto a far agire il ricevente.

FATICA: volto a sottolineare il canale comunicativo e/o il contatto fisico e psicologico fra i parlanti.

La proprietà riflessiva consiste nel fatto che con la lingua si può parlare della lingua stessa, la lingua si può usare come metalingua.

La produttività o "creatività regolare" indica il fatto che con la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi, tale proprietà è legata da un lato alla doppia articolazione e dall'altro all'onnipotenza semantica.

è resa possibile dalla doppia articolazione in prima istanza che permette un combinatorietà illimitata di unità piccole. La ricorsività che è un proprietà formale delle parole, appartenente anche alla lingue , le regole e le istruzioni di procedura sono applicabili al proprio prodotto o risultato.

2.8 distanziamento e libertà da stimoli

Un’altra proprietà del linguaggio verbale umano è il di stanziamento, che consiste nella possibilità di poter formulare messaggi relativi a cose lontane, distanti nel tempo e/o nello spazio rispetto al luogo dove si sta formulando il messaggio. Poter parlare di un’esperienze in assenza di essa o dallo stimolo che ha provocato l’esperienza. La libertà da stimoli consiste appunto nel poter formulare il messaggio in assenza di stimoli rendendosi indipendente dalla situazione immediata e dalle sue costrizioni.

2.9 trasmissibilità culturale.

Da un punto di vista

antropologico va segnalato che la lingua è trasmessa per tradizione all'interno di un società e una cultura, come uno dei fatti costitutivi della cultura. Ma il linguaggio umano non è un fatto solo culturale, infatti accanto alla componente culturale ambientale c'è una componente innata, cioè la "facoltà del linguaggio", la predisposizione naturale. L'apprendimento della lingua avviene nella prima infanzia e nella c.d. pubertà linguistica. Se entro i 11-12 anni un essere umano non è esposto a stimoli linguistici, lo sviluppo della lingua è bloccato. La complessità sintattica è la disposizione reciproca in un segno linguistico degli elementi che lo costituiscono nonché mai indifferente: e i rapporti fra gli elementi o parti del segno danno luogo a una fitta trama plurima, percettibile nella sintassi del messaggio. Gli elementi di rilevanza della
  • l'ordine degli elementi contigui, posizioni lineari in cui essi si combinano.
  • le relazioni e le dipendenze che vigono tra gli elementi non contigui.
  • le incassature. (il cavallo che corre, sta vincendo, che corre è un incassatura)
  • la presenza di parti del messaggio che danno informazioni sulla struttura sintattica (tutte le congiunzioni coordinanti e subordinanti, e, ma, -- che, perché)
  • la possibilità di discontinuità nella struttura sintattica. Tutte queste caratteristiche forniscono ai segni linguistici una complessità sintattica alta.
  • 2.11 equivocità La lingua è un codice tipicamente "equivoco", a un unico significante possono corrispondere più significati (omonimia, e polisemia) ad un significato possono corrispondere più significanti (sinominia). 2.12 lingua solo umana? Solo l'uomo ha precondizioni anatomiche e neurofisiologiche necessarie per

    L'elaborazione mentale e fisica del linguaggio verbale:

    1. Adeguato volume di cervello, quantità delle circonvoluzioni della corteccia, quantità e plasticità dei collegamenti interneuronali.
    2. Conformazione del canale fonatorio, con ampia cavità intermedia fra cavo orale e laringe.

    La prima condizione rende possibile la memorizzazione e l'elaborazione.

    La seconda consente le sottili distinzioni articolatorie nella produzione fonica necessarie per la comunicazione verbale.

    2.13 definizione di "lingua" e principi generali per la sua analisi.

    La lingua è un codice che organizza un sistema di segni dal significante principalmente fonico-acustico, fondamentalmente arbitrari ad ogni livello e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata che permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi.

    Distinguiamo tre dicotomie o distinzioni binarie

    frequentemente utilizzate nell'analisi dellalingua: sincronia e diaconia, si intende due differenti modi di guardare le lingue. Per diacronia si intende la considerazione delle lingue e degli elementi delle lingue lungo lo sviluppo temporale, nella loro evoluzione storica. Per sincronia si intende la considerazione delle lingue e degli elementi delle lingue guardando come si presentano in un determinato momento storico. Fare etimologia di una parola significa fare un operazione diacronica, cioè trovare da dove deriva e fare la storia spiegandone le modifiche eventuali nel significante e nel significato. La trattazione di questo corso è tipicamente sincronica. Un'altra distinzione importante si ha tra sistema astratto e realizzazione concreta: la distinzione si ritrova in linguistica moderna con tre distinzioni. La coppia opposta langue e parole (termini francesi) (uno dei cardini del pensiero di Ferdinand de Saussure) l'opposizione tra sistema e uso. (chetroviamo nel pensiero di Louis Hjelmslev, scuola strutturalista anni '50, l'opposizione tra competenza ed esecuzione (tipica della linguistica generativa che fa capo a Noam Chomsky). Il primo termine di tutte le coppie intende l'insieme di conoscenze mentali di una lingua, le regole interiorizzate nel codice linguistico. Il secondo termine indica l'atto linguistico individuale, la realizzazione concreta, qui e ora, di un messaggio verbale in una certa lingua. La terza distinzione è quella tra "asse paradigmatico" e "asse sintagmatico", che costituiscono due dimensioni secondo cui funzionano le strutture, le combinazioni di segni linguistici, e secondo cui vanno viste. L'asse paradigmatico fornisce i serbatoi da cui attingere le singole unità linguistiche, l'asse sintagmatico assicura che le combinazioni di unità siano formate in base alle costrizioni proprie di ogni lingua. 2.14 Livelli di analisi Esistono nella lingua quattro livelli di analisi.stabiliti in base alle proprietà dell'abiplanarità e della doppia articolazione, che identificano tre strati diversi del segnolinguistico: Strato del significante come mero significante; Del significante in quanto portatore di significato; Lo strato del significato. 3 livelli d'analisi sono relativi al piano del significante: uno per la seconda articolazione, fonetica e fonologia; due per la prima articolazione, che riguardano ambedue l'organizzazione del significante in quanto portatore del significato., morfologia e sintassi un livello è relativo al piano del significato: la semantica. CAPITOLO 3 FONETICA E FONOLOGIA 3.1 Fonetica la fonetica studia il carattere fisico e primario della lingua, il carattere fonico - acustico. la fonetica si distingue in tre parti principali, a seconda dal punto di vista con cui si guarda dei suoni: la fonetica articolata: studia i suoni del linguaggio in base a come vengono articolati. la fonetica acustica: studia i suoni del linguaggio

    In base alla loro consistenza fisica, utilizzando i principi dell'acustica, la fonetica uditiva, percettiva o uditivo-percettiva studia i suoni del linguaggio in base al modo in cui vengono ricevuti.

    Apparato fonatorio e meccanismo di fonazione. I suoni del linguaggio vengono normalmente prodotti mediante l'espirazione, con un flusso d'aria "egressivo". L'aria, muovendosi dai polmoni attraverso i bronchi, arriva alla laringe (pomo d'adamo) dove incontra le corde vocali ("pliche lariche"), a parte della laringe dove stanno le corde vocali è detta glottide. Le corde vocali, che durante la respirazione normale restano separate e rilassate, tendono a contrarsi e tendersi avvicinandosi e riducendo o bloccando il flusso dell'aria. I cicli rapidissimi di queste contrazioni producono vibrazioni delle corde vocali. L'aria passa poi alla faringe e nella cavità boccale (o Orale). Alla fonazione contribuiscono poi l'ugola,

    che spostandosi può mettere in comunicazione la falange con la cavità orale. Nella cavità orale svolgono importanti funzioni apparati mobili e fissi: la lingua, il più importante degli organi mobili (divisa in radice, dorso, apice), il palato (velo o palato molle), alveoli, parte retrostante i denti, le labbra. Anche la cavità nasale partecipa alla fonazione, quando il velo e l'ugola sono in posizione di riposo e permettono il passaggio dell'aria dal naso. I parametri fondamentali per la classificazione e l'identificazione dei suoni sono: il luogo in cui viene articolato il suono; il modo di articolazione, cioè il restringimento relativo a un punto preciso del percorso dell'aria, il contributo di mobilità dei singoli organi (aspetto legato al punto precedente). In base al modo di articolare abbiamo una prima distinzione: vocali, suoni prodotti senza la contrapposizione di ostacoli e con vibrazioni delle corde vocali; consonanti, con...

    Contrapposizione parziale o totale di ostacoli, con o senza vibrazioni delle corde vocali. I suoni con vibrazione vengono detti "sonori", quelli senza vengono detti "sordi". Le vocali sono normalmente tutte sonore, le consonanti possono essere sonore o sorde.

    3.1.2. CONSONANTI

    3.1.2.1 Modo di articolazione

    In base alla quantità di chiusura si distinguono i seguenti tipi di consonanti:

    • Occlusive (plosive, esplosive, in inglese "stop"): chiusura momentanea totale.
    • Fricative (continue, costitutive, spiranti): chiusura parziale e effetto sonoro di sfregamento degli organi articolatori.
    • Affricate: composte da due parti, una occlusiva e una fricativa.
    • Laterali: quando l'aria passa dai due lati o uno della lingua.
    • Vibranti: quando la lingua vibra.
    • Nasali: quando c'è passaggio dell'aria anche dal naso.

    3.1.2.2 Luogo di articolazione

    Classificazioni

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2006-2007
    27 pagine
    8 download
    SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Pannain Rossella.