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VALENZA DEI PREDICATI NOMINALI

La classificazione dei predicati secondo la loro valenza riguarda anche i predicati nominali come Maria è bella, essere nominali dove il verbo è un elemento di puro legamento o copula che può anche mancare come nella frase in cui la frase è costituita dal solo nome e aggettivo con ellissi della copula che si ritrova in molte lingue come il latino e il russo. In base alla valenza, i predicati nominali si classificano in: - MONOVALENTI: Maria è bella - BIVALENTI: Mario è fedele a Maria, dove i protagonisti sono due: chi è fedele e colui al quale si è fedele. REGGENZA E POSIZIONE DEGLI ARGOMENTI Ricapitolando: 1. Gli ARGOMENTI sono elementi che vengono introdotti nella composizione sintattica direttamente dal predicato e sono soprattutto il soggetto, l'oggetto e l'oggetto indiretto (complemento di termine), detti ARGOMENTI DEL PREDICATO, che li autorizza ad entrare nella

composizione sintattica.2. La VALENZA del predicato è la capacità combinatoria di un determinato predicato che sceglie non solo il numero degli argomenti ammessi nella composizione sintattica ma, in diversi casi, anche le proprietà dell'argomento. tossire ESEMPIO ci sono predicati come che esigono che l'argomento che fa da soggetto abbia le caratteristiche di essere animato. In base al numero di argomenti che il predicato introduce nella frase si ha la classificazione dei predicati in MONOVALENTI, BIVALENTI, TRIVALENTI e ZEROVALENTI. Nella frase ci sono alcuni elementi che "reggono" gli altri, cioè permettono agli altri di ricorrere se il predicato li autorizza. Mario cammina con Lucia ESEMPIO nella frase c'è un rapporto di REGGENZA tra Mario cammina e Lucia.

3. La REGGENZA è un concetto più ampio della valenza e indica la relazione che c'è nella frase tra un

elemento che ne introduce un altro che da esso dipende è un rapporto asimmetrico in cui gli elementi non sono tutti sullo stesso piano, per cui ha senso solo in dipendenza da

In una lingua come l'italiano, gli argomenti, secondo la loro funzione sintattica, tendono ad avere una posizione fissa rispetto al predicato, prima (soggetto) o dopo (oggetto) di esso.

In alcuni casi questa posizione è significativa, perché se cambio l'ordine cambia anche il significato della frase.

Il cane morde l'uomo,

ESEMPIO nella frase se si cambiano di posizione gli argomenti

L'uomo morde il cane

invertendo il soggetto e l'oggetto, si ha e la frase cambia completamente significato.

ELEMENTI CIRCOSTANZIALI

Nelle proposizioni non ci sono solo predicati (verbali o nominali) e argomenti (soggetto, oggetto e oggetto indiretto), ma anche altri elementi che forniscono una precisazione riguardo all'azione che si descrive e si chiamano

CIRCOSTANZIALI → danno informazioni aggiuntive sulla situazione in cui si svolge l'azione (tempo, luogo, modo, causa, mezzo ecc.), ma non sono direttamente richiesti dal predicato e necessari alla descrizione dell'evento che la proposizione esprime anche → se mancano l'azione mantiene il suo significato.

Ugo bacia Lea in giardino in giardino

ESEMPIO l'elemento è circostanziale perché indica il luogo in cui si svolge l'azione.

ARGOMENTI O ELEMENTI CIRCOSTANZIALI?

Abbiamo detto che gli argomenti del predicato, introdotti direttamente da esso, sono il soggetto, l'oggetto e l'oggetto indiretto, ma vi sono anche altri argomenti diversi da questi. Maria si trova in giardino,

ESEMPIO il COMPLEMENTO LOCATIVO nella frase dove → in giardino il complemento di luogo si comporta come un elemento argomentale perché è necessario al senso.

A volte però il complemento di luogo non è un argomento ma un elemento

Ugo bacia Lea

in giardino, in giardinocircostanziale come nella frase dove introduceuna semplice informazione. (Ho messo laQuindi il COMPLEMENTO LOCATIVO qualche volta è un argomentomia bicicletta in giardino, in giardinodove non aggiunge un'informazione ma mettequalcosa di indispensabile nella proposizione, tant'è vero che se si toglie la frase(Ho trovato la mia giaccanon ha senso compiuto; mentre altre volte è circostanzialein camera, in cameradove aggiunge solo un'informazione, non indispensabile perchéla frase abbia senso compiuto).

COME DISTINGUERE GLI ARGOMENTI DAGLI ELEMENTI CIRCOSTANZIALI:

Ci sono dei test per capire se un elemento è argomento o circostanziale:

  • TEST DELL'OBBLIGATORIETA' se ho un elemento che non posso sopprimere senza che la frase perda completamente il suo significato, ho un argomento.
  • Se invece posso togliere questo elemento senza che la frase subisca modifiche dal punto di vista semantico ho a che fare con un elemento circostanziale.

elemento circostanziale. Questo test però non basta, in quanto dà un risultato certo solo se la risposta è positiva, ovvero se l'elemento testato è obbligatorio e non se ne può fare a meno - allora in quel caso si tratta di un argomento. Ma se la risposta è negativa, ovvero se l'elemento può essere omesso, allora il risultato non è sempre sicuro si può trattare di un argomento ma anche di un circostanziale.

Mario ha mangiato un panino ha mangiato Mario un ESEMPIO è il predicato e panino sono due argomenti introdotti direttamente dal predicato che ne decide la posizione (soggetto e oggetto) e le caratteristiche (essere umano/ elemento commestibile). un panino

Se applico il test dell'obbligatorietà, non ho una risposta che mi dice che è obbligatorio, perché si può anche dire solo come frase dotata di senso compiuto. Quindi, può essere un elemento circostanziale.

argomento ma non risulta obbligatorio, necessario al senso della frase. In questi casi, il test dell'obbligatorietà non è sufficiente e bisogna fare un'ulteriore verifica mediante il:

  • TEST DI RIDUZIONE A UNA PRO-FASE si inserisce tra il predicato e l'elemento testato una frase 'finta' per vedere se esso è retto direttamente dal predicato, come gli argomenti, o può esserne distaccato come i circostanziali.

Ugo bacia Lea in giardino, in giardino

ESEMPIO l'elemento si può staccare dalla proposizione inserendo una frase finta coordinata del tipo oppure ciò avviene Ugo bacia Lea (e lo fa) in giardino e si avrà così, la quale dimostra che in giardino l'elemento non dipende direttamente dal predicato, in quanto se ne può distaccare e quindi non è un argomento ma un circostanziale.

Applichiamo i due test alla frase:

Ugo ha mangiato un panino a mezzogiorno

mezzogiorno- non è necessario al senso quindi si può togliere in base al test dell'obbligatorietà ed anche in base al test della riduzione. Ugo ha mangiato un panino (e l'ha fatto) a mezzogiorno Quindi avremo è sicuramente un circostanziale. Un panino Ugo ha- si può togliere in quanto non è obbligatorio, perché la frase mangiato resta di senso compiuto. un panino Però il test dell'obbligatorietà non è risolutivo, cioè non so ancora se va considerato un argomento direttamente dipendente dal predicato o un circostanziale non obbligatorio se si prova con il test di riduzione si scopre che è un argomento perché non si può attaccare a nessuna frase fasulla coordinata alla reggente: non si Ugo ha mangiato (e l'ha fatto) un panino. può dire Quindi, ricapitolando: 1. Se il test dell'obbligatorietà dà risposta positiva (l'elemento è obbligatorio), allora si tratta di un argomento direttamente dipendente dal predicato. 2. Se il test della riduzione dà risposta positiva (l'elemento può essere rimosso senza alterare il senso della frase), allora si tratta di un circostanziale non obbligatorio.obbligatorio)allora è un argomento2. Se il test dell'obbligatorietà dà risposta negativa (l'elemento non è obbligatorio) in certi casi non si sa se quell'elemento è argomento o circostanziale perciò si ricorre ad un secondo test, il test della riduzione ad una frase finta (pro-fase), il quale serve per discriminare gli elementi retti direttamente dal predicato (argomenti) da quelli che possono essere distaccati dal predicato (circostanziali) tramite la frase finta. RUOLI SEMANTICI RUOLI SEMANTICI descrivono le funzioni che un argomento assume nell'evento descritto dal verbo, ovvero se compie o subisce l'azione. Ne esistono diversi, i principali sono: - AGENTE termine riservato a quei casi in cui c'è la partecipazione volontaria della persona coinvolta è l'argomento che compie volontariamente l'azione, tradizionalmente detto SOGGETTO ATTIVO. - ESPERIENTE termine usato nei casi di

predicati che esprimono esperienze e sensazioni.

sento un rumore

ESEMPIO se dico propriamente non sto facendo un’azione, ma mi ritrovo ad avere una sensazione che prescinde dalla mia volontà, sono il SOGGETTO ESPERIENTE.

- PAZIENTE è il ruolo semantico di colui che subisce l’azione, corrisponde al soggetto della frase passiva.

Mario è stato colpito da un fulmine Mario

ESEMPIO è il SOGGETTO PAZIENTE che ha subito qualcosa. Questo tipo di ruolo non si trova solo nelle frasi passive, Mario ha subito un torto perché se dico non sono di fronte ad una frase passiva ma il soggetto è ugualmente paziente.

- BENEFICIARIO è il ruolo semantico dell’oggetto indiretto o complemento di termine.

Ho fatto un favore a Lucia, Lucia

ESEMPIO dove è il BENEFICIARIO.

Ci sono poi predicati che non esprimono né un’azione, né un’esperienza, né il fatto che qualcuno subisce qualcosa.

La terra è tonda,

è tondaESEMPIO il predicato non esprime un’azione ma uno

L’antenna s’è spezzata,stato, una condizione o modo d’essere. Oppure, nel caso ill’antennasoggetto indica il luogo, il contesto in cui accade quello che vienepredicato.

In questi casi si parla di TEMA è l’argomento che fa da soggetto ad un

predicato che indica uno stato o un luogo/contesto in cui avviene l’azione.

I linguisti hanno molto discusso sulla possibilità di una definizione universale delsoggetto ma s

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Publisher
A.A. 2020-2021
59 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gcaponeri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Pieroni Silvia.