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Competenza linguistico comunicativa - Livelli di competenza

Prima tesi: Importanza del linguaggio verbale, importanza della capacità produttiva e ricettiva, per farci capire e capire gli altri.

Seconda tesi: Importanza dello sviluppo delle capacità linguistiche di un individuo attraverso una corretta alimentazione e inserito in un ambiente familiare e sociale adeguato.

Terza tesi: Complessità del linguaggio verbale, capacità più evidenti: saper scrivere e parlare correttamente, capacità meno evidenti: dare senso a ciò che scriviamo e diciamo.

Quarta tesi: La pedagogia linguistica tradizionale (è la disciplina che si avvale dello studio della lingua straniera per giungere alla migliore formazione culturale, intellettuale e morale del discente) deve prendersi cura di tutti questi tre punti, o meglio, al suo interno ritroviamo questi tre punti, dalle diverse complessità, all'importanza dello sviluppo di un individuo.

Far capire quanto sia importante il linguaggio verbale. L'articolo della nostra costituzione citato in questa tesi è il terzo: parla dell'eguaglianza dei cittadini, davanti alla legge sono tutti uguali, non c'è differenza di razza, religione, lingua e colore. In modo tale da promuovere il plurilinguismo causato dai fenomeni di migrazione soprattutto all'interno delle istituzioni scolastiche. Appunto, non essendoci una politica linguistica in Italia, questa responsabilità viene affidata alla scuola, culla di tutti gli apprendimenti.

Quinta tesi: Qualcuno ha osservato che, spesso, vecchie pratiche pedagogiche linguistiche sono rimaste parecchi passi indietro perfino rispetto alle proposte dei programmi ministeriali, che, certo, non erano e non sono l'ideale dell'efficacia democratica. Spiega come la pedagogia tradizionale punti i suoi sforzi soprattutto sui più dotati.

Sesta tesi: Della sesta tesi dobbiamo iniziare innanzitutto a criticare

L'inefficacia della pedagogia linguistica tradizionale viene sottolineata dalla legge sull'istruzione obbligatoria del 1859, nonostante il fatto che molte persone siano passate attraverso le scuole elementari. Oggi, purtroppo, l'ossessione per gli errori ortografici è qualcosa che portiamo con noi fin dal primo trimestre della prima elementare e che ci accompagnerà per tutta la vita. Se la pedagogia linguistica non è stata in grado di insegnarci l'ortografia, non sarà certo in grado di insegnarci come produrre un testo scritto.

Settima tesi: Critichiamo l'inefficacia spiegando come la pedagogia linguistica tradizionale tende ad essere utilizzata solo durante le lezioni di italiano, quando invece sarebbe utile utilizzarla anche nelle altre materie. Inoltre, si concentra principalmente sulla produzione scritta e poco sulla produzione orale, il che porta a una prolungata difficoltà nel comunicare oralmente.

troppo su un discorso.

Possiamo ben vedere come l'inefficacia si presenta soprattutto davanti agli individui che fanno parte di classi meno colte, meno agiate, tipo classi contadine. Ovviamente l'inefficacia nei confronti di quella gente, che può e sa come sviluppare le proprie capacità anche al di fuori della scuola, non si nota.

Ottava tesi

Bisogna promuovere lo sviluppo delle capacità verbali con la socializzazione, bisogna partire dal retroterra linguistico personale e culturale di un individuo, non per inchiodarlo in un punto, ma per favorirgli degli ampliamenti alle proprie conoscenze. Occorre sviluppare e tener d'occhio non solo le capacità produttive, ma anche quelle ricettive, quindi sviluppando sia l'aspetto orale che scritto.

Nona tesi

Possiamo qui notare che dunque la nuova pedagogia linguistica non è pigra, in quanto prima era dittatoriale: devi fare così altrimenti così è sbagliato, oggi invece è più flessibile.

quindi l'insegnante deve saper spiegare i diversi perché di un qualsiasi errore ecc. Per far questo però vengono chieste alle insegnanti delle competenze che prima si richiedevano solo a determinati specialisti. Decima tesi e conclusione Per chiedere questo genere di cose alle insegnanti c'è bisogno di creare e far nascere dei centri di recupero per far sì che questi ultimi amplino le proprie conoscenze. LE ATTIVITÀ DA GARANTIRE IN AULA Favorire un'identità di gruppo e socializzare, per incrementare le competenze dei singoli parlanti attraverso la comunicazione, permettere al docente di affrontare passaggi relativi alle competenze di ogni modulo. La progettazione di percorsi didattici L2 in Italiano implica prendere in considerazione l'apprendente, il docente, e l'aspetto sociale all'interno di una classe. L'apprendente è dunque al centro dell'azione didattica, egli sviluppa competenze linguistiche comunicative.che riguardano appunto il lessico fondamentale in unalingua, sviluppando col tempo e nella società competenze generali. Ricorre a tutte queste competenze in diversi tipi di attività linguistiche per trattare testi in base alle proprie competenze. La progettazione di un percorso didattico L2 implica la presa in considerazione e dunque una riflessione sull'apprendente (la sua centralità), sul docente e sulla classe (l'ambiente sociale). L'apprendente è al centro delle attività didattiche, nel contesto "classe" egli sviluppa capacità linguistico comunicative che poi userà nella società come appunto competenze generali. Si ricorre a queste competenze per trattare determinati testi. Parlavamo del docente (da prendere in considerazione per la progettazione di un percorso didattico) che assume il ruolo di mediatore, e in quanto tale, deve mediare tra lo standard di apprendimento richiesti e la sua concreta

situazione nell'insegnamento. A ciascun docente viene dunque richiesto di prendere in considerazione il livello di competenza di ciascun apprendente L1 O L2. Per procedere alla realizzazione di un percorso didattico per L2 e quindi per costruire un'unità di lavoro si deve tener presente il sillabo e il curricolo. Il curricolo rispecchia quelli che sono gli obiettivi, identificazione dei bisogni, indicazioni generali sui materiali. Identificazione dei bisogni che viene studiata in base al contesto in cui l'apprendente andrà a trovarsi e in base alle attività linguistiche che saranno loro più utili, in base anche ai tipi di testi che dovranno più frequentemente usare.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kkk2020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica educativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Bagna Carla.