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Altro sistema è la gru

Un braccio che consente movimenti verticali fino a 15-20 metri (detti crane shot).

Louma (detto anche jib arm), è la macchina da presa fissata a un braccio snodabile manovrato da terra. Questo vuol dire che è regolato da remoto, piuttosto che da qualcuno sulla gru.

Le riprese aeree vengono fatte con sky-cam, elicotteri (ora non più), e droni.

Lo zoom o carrello ottico permette di fare delle finte carrellate in avanti grazie alle focali variabili. La differenza tra zoom e carrello è che nello zoom lo sfondo subisce un processo di sfocatura, inoltre risulta più difficile mantenere il soggetto nell'inquadratura se è in movimento.

Vertigo shot o dolly zoom), mentre si esegue una carrellata in avanti si consegue uno zoom indietro senza modificare le proporzioni del soggetto.

Un altro supporto è la camera a mano (macchina a spalla), che viene portata fisicamente dall'operatore, tuttavia da.

Un senso di instabilità e talvolta di una immedesimazione maggiore. Steadicam, simili a quelli della camera a mano, la macchina da presa è legata con un sistema di contrappesi e ammortizzatori al corpo dell'operatore. Oggi invece vengono usati stabilizzatori elettronici molto efficaci denominati Gimbal.

La continuità visiva. Il passaggio tra un'inquadratura e l'altra secondo la retorica del cinema classico hollywoodiano, ancora oggi perlopiù valida, deve avvenire senza traumi per lo spettatore, ovvero senza che lo spettatore si accorga del lavoro del regista.

Il sistema della continuità è alla base della sospensione dell'incredulità, grazie alla quale i film scorrono come se durassero secondi invece che ore.

In sede di ripresa, una volta girato il totale, come si regola il regista per le successive inquadrature? Come ricompone una scena frammentata?

La regola dei 180°: il set risulta diviso da una

linea immaginaria, determinata dall'alinea dello sguardo di due interlocutori o dalla direttrice del movimento del personaggio. Tutte le inquadrature devono rientrare in questo semicerchio di 180° creato da questa linea. Il campo contro-campo è il passaggio da un'inquadratura a un'altra, speculare. Avviene molto spesso nel cinema contemporaneo, ma tramite strategie retoriche che permettono di "nasconderlo" (nella scena al diner di Pulp Fiction, ci sono moltissimi passaggi dal campo al fuoricampo, che si allontanano dalla regola dei 180°. In questo caso il salto di campo avviene in base alla situazione. Quando la situazione è quasi pacifica è in un campo, quando si agita l'atmosfera avviene lo scavalcamento di campo più evidente). Regola dei 30°: Quando si stacca da un'immagine a un'altra che inquadra lo stesso soggetto/oggetto. I casi sono due: o si rimane sullo stesso asse, oppure se si varia.l'angolazione​bisogna variarla di almeno 30°, per non infastidire lo spettatore (in Fino all'ultimo sospiro di Godard 1960, avviene un "​jump cut​ " avviene quando tra due tagli sullo stesso soggetto vi sono dei piccoli cambiamenti di angolazione minori di 30° o piccoli spostamenti del soggetto ripreso. È un errore che può essere utilizzato solo se giustificato.). La composizione tipica del cinema classico Hollywoodiano prevedeva un'immagine molto centrata, a "T", in cui gli elementi compositivi occupavano principalmente l'asse centrale e il terzo superiore dell'inquadratura. La struttura a T, è meno frequente nel cinema al di fuori degli Stati Uniti, ma anche al di fuori del cosiddetto periodo classico (1917-1960 circa). La post produzione Il montaggio è la terza tappa fondamentale della produzione di un film, dopo essere state pensate e eseguite, le inquadrature vengono riorganizzate e collegate fino ad

Assumere un ordine e un senso. Il montaggio ricostruisce l'ordine discorsivo del film ipotizzato in pre produzione e modificato in sede di ripresa.

Esistono due modi di fare montaggio, uno analogico, e uno digitale:

La moviola è un banco formato da sei a otto piatti rotanti dotato di un dispositivo per leggere contemporaneamente le bobine dell'immagine e quelle del suono. Grazie agli annunci dei ciak, il montatore riesce a sincronizzare l'audio con il video, effettuando i tagli necessari e giuntando le inquadrature sincronizzate con lo scotch (rough cut).

Dopodiché i nastri e le pellicole (sia video che sonoro) passano per una macchina numeratrice, che stampa un numero progressivo ogni 15 fotogrammi per render eiconoscibile la sincronizzazione in qualsiasi punto. Di norma questi tagli non sono quelli finali, la inquadrature vengono lasciate un po' lunghe per permettere ulteriori tagli finali;

Ora invece il montaggio diventa non

lineare, ovvero usando il "desktop editing". A differenza del montaggio con la moviola le pellicole non vengono unite in modo orizzontale e definitivo, e i software consentono di sovrapporre più linee di montaggio. Se il montaggio è la messa in file di più inquadrature "incomplete" con lo scopo di dare vita a un nuovo insieme, possiamo individuare più funzioni del montaggio:

Narrativa: il montaggio deve far scaturire dei contenuti narrativi;

Concettuale (connotativa o intellettuale): seguendo la dialettica di Hegel con i termini Tesi → Antitesi → Sintesi, il montaggio non ha come fine la continuità realistica, ma la discontinuità. Dallo scontro fra due inquadrature deve nascere un significato astratto (per esempio in 2001: Odissea nello spazio, l'accostamento fra l'osso lanciato dalla scimmia e l'astronave in volo);

Ritmico formale: il montaggio non è dato

d'inclinazione: si passa da un'inquadratura a ad una b ripresa da un angolo o inclinazione diversa rispetto al soggetto (come in Vertigo, nella scena del sogno di Scottie);Raccordo di grandezza scalare: si passa da un'inquadratura a ad una b ripresa con una grandezza diversa del soggetto (come in Psycho, nella scena della doccia);Raccordo di movimento: si passa da un'inquadratura a ad una b ripresa con un movimento di macchina diverso (come in Citizen Kane, nella scena dello specchio).Il montaggio narrativo è fondamentale per la costruzione della trama e per la narrazione del film. Attraverso i raccordi, si crea un senso di continuità e fluidità tra le diverse inquadrature, permettendo al pubblico di seguire la storia in modo coerente e comprensibile.

inclinazione: deve rispettare la regola dei 30° per esempio,● →in un campo/controcampo un'inquadratura dall'alto verso il basso e la successiva dal basso verso l'alto.

Raccordo di posizione: nello stacco tra un'inquadratura e l'altra oggetti e personaggi● mantengono la stessa posizione (destra o sinistra) sullo schermo;

Raccordo di sguardo: lo sguardo dell'attore lega le inquadrature: nell'inquadratura a● vediamo l'attore che guarda qualcosa, nell'inquadratura b vedremo l'oggetto del suo sguardo (o viceversa). Un caso particolare di raccordo di sguardo avviene con​​l'inquadratura soggettiva. Tramite la soggettiva, vediamo gli eventi attraverso gli occhi del personaggio, non seguiamo lo sguardo dell'attore o personaggio ma diventiamo il personaggio stesso. Generalmente, dopo una soggettiva la macchina torna nuovamente sul volto del soggetto che guarda. Nel caso in cui ci siano due personaggi che

dialogano,se il personaggio a guarda in una direzione, il personaggio b deve guardare in quella opposta. Lo sguardo in macchina da parte del personaggio invece, rompe la quarta parete, metodo ora usato ampiamente nelle serie tv e talvolta nel cinema, rottura dell'affinzione, metodo di autoironia dei registi sui propri lavori;

Raccordo di direzione: nel caso delle entrate/uscite di campo, se l'uscita avviene a destra dell'inquadratura, il personaggio dovrà poi rientrare a sinistra e viceversa.

Raccordo sul movimento: si ha quando l'azione compiuta da un personaggio in un'inquadratura a, viene completata in un'inquadratura b;

Raccordo sonoro: una battuta di dialogo, un rumore o una musica si sovrappone a due inquadrature, legandole così fra loro. Quando due personaggi dialogano campo controcampo e il dialogo è fluido, l'audio si sovrappone tra le inquadrature.

Il montaggio connotativo

Uno dei maggiori sostenitori di questo tipo di montaggio,

Il regista Ejzenštejn, dà vita al vero cinema a montaggio connotativo con il suo film Ottobre del 1927, influenzando il cinema di oggi. Il tratto dominante di questo montaggio è la costruzione del significato piuttosto che una continuità di tipo narrativo. Il montaggio connotativo di Ejzenštejn, interviene in Ottobre su quattro livelli per illustrare il senso della situazione:

  1. La scomposizione del corpo del protagonista. Il personaggio ci è mostrato nella sua totalità solo all'inizio e alla fine del sintagma. Le altre inquadrature ce ne danno invece solo scorci parziali di due tipi: i particolari della mano dominante del protagonista che tiene la pistola dietro la schiena, e i dettagli degli eleganti stivali che si muovono avanti e indietro;
  2. In questo livello vengono presentate tre inquadrature che si collegano direttamente alla serie del protagonista con gli stivali (Kerenskij). Abbiamo dei primi piani che non servono a
io continuo, in quanto crea una discontinuità visiva e temporale che amplifica l'effetto di suspense e tensione. Per rappresentare questi livelli narrativi, possiamo utilizzare i seguenti tag HTML: 1. Per il primo livello, possiamo utilizzare il tag

per ogni frase o concetto legato alla burocrazia, all'esercito e alla tradizione. Ad esempio:

legare tra di loro delle persone, ma vanno decontestualizzati per riportarli agli archetipi di Burocrazia, Esercito e Tradizione

2. Per il secondo livello, possiamo utilizzare il tag
per creare una sezione separata. All'interno di questa sezione, possiamo utilizzare il tag

per descrivere lo sguardo del generale e l'inquadratura dello stemma della dinastia zarista. Ad esempio:

lo sguardo di un generale a dei suoi sottoposti

l'inquadratura dello stemma della dinastia zarista

3. Per il terzo livello, possiamo utilizzare il tag per inserire un'immagine del pavone. Ad esempio: pavone 4. Per il quarto livello, possiamo utilizzare il tag

per descrivere l'attesa, l'ansia e le aspettative. Ad esempio:

L'attesa genera ansia e aspettative, accentuate da un avvicinamento delle inquadrature verso il personaggio e la porta.

Ricorda di utilizzare i tag HTML in modo appropriato per formattare il testo correttamente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinamaio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi del cinema e della Tv e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Canova Gianni.