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Mancanza del senso di colpa e identificazione nel cinema
La mancanza del senso di colpa si unisce alla rassicurante consapevolezza che l'esperienza cinematografica non può avere delle ripercussioni sulla vita reale. Lo spettatore, però, attua comunque una partecipazione al film grazie all'identificazione e alla proiezione.
L'identificazione è quel meccanismo psicologico attraverso cui uno spettatore si immedesima in un personaggio al punto di reagire emotivamente a situazioni che lo riguardano. L'identificazione non è monolitica poiché lo spettatore può passare dall'identificazione con un personaggio ad un altro.
Con la proiezione, invece, è lo spettatore che arricchisce i personaggi con i propri sentimenti. L'identificazione, quindi, segue un percorso che va dall'esterno all'interno, mentre la proiezione ha origine nello spettatore e si ripercuote sui personaggi.
Il personaggio, però, non può essere dotato di alcuna realtà emotiva, non
prova alcuna emozione se non quelle che lo spettatore gli attribuisce e prova per esso. Le emozioni che lo spettatore attribuisce al personaggio in realtà appartengono allo spettatore stesso, per questo motivo si può dire che lo spettatore è il personaggio e il personaggio è lo spettatore. L'identificazione avviene in due livelli: uno primario e uno secondario, che vanno oltre il rapporto tra personaggio e spettatore. L'identificazione primaria consiste nell'attribuire un senso all'accozzaglia di immagini di cui si compone il film, poiché senza l'identificazione dello spettatore il film non significa nulla; non è immediatamente in gioco l'identificazione con i personaggi perché, altrimenti, vorrebbe dire che l'elemento umano è indispensabile per il funzionamento del film. L'istituzione cinematografica si serve di due elementi per rafforzare l'identificazione di primo grado: Laprospettiva monoculare, che rappresenta la vicenda da un unico punto di vista. Questa prospettiva viene con la macchina da presa, ma durante la proiezione questa è essente e viene sostituita dal proiettore. In altre parole lo spettatore duplica il proiettore, che a sua volta duplica la macchia da presa.
Il montaggio classico, che ha l'obiettivo di nascondere il narratore, di far concentrare lo spettatore sulle azioni e sulle emozioni dei personaggi. Il montaggio classico ha lo scopo di creare una prosa cinematografica non artificiosa e che sembri naturale.
Altra questione è quella dell'incorporazione, secondo cui lo spettatore, non potendo toccare l'immagine, tende a farla sua oltrepassando la differenza che vi è tra uomo ed immagine creando un nuovo oggetto a sé che fonda il soggetto con l'immagine. Lo spettatore, in un certo senso, diventa l'immagine.
Per quanto concerne l'identificazione secondaria è opportuno
Distinguere l'empatia, ossia la comprensione delle emozioni del personaggio, dall'identificazione, come presa di possesso del personaggio. L'empatia è un atto consapevole, mentre l'identificazione è legata alla sfera dell'inconscio. L'identificazione secondaria scatta anche se i valori di un dato personaggio non sono da noi accettati in modo conscio, ma inconsciamente sono accettati. Vale a dire che non ci identifichiamo con un personaggio perché ci è simpatico, ma la simpatia scatta in un momento successivo all'identificazione. Vi è, inoltre, un livello intermedio tra l'identificazione primaria e secondaria, consiste nell'identificazione al fatto narrativo in quanto tale.
Raccontare vuol dire riferire circa i protagonisti. Non necessariamente tali protagonisti devono avere delle sembianze umane ma è opportuno che vengano antropomorfizzati, vale a dire che devono essere attribuiti caratteri.
psicologici umani in modo tale che il lettore possa identificarvi.Il soggetto e l'oggetto possono essere in un rapporto di congiunzione o di disgiunzione . in base a questirapporti si può dire che la narrazione consiste in soggetti che inseguono degli oggetti-valore, ma questopercorso è intralciato da altri soggetti che cercheranno di impedire questo fine.Vi è, quindi, 1 opposizione tra il volere trattenere l'oggetto, o il raggiungerlo per poi trattenerlo, e ilpotere trattenere l'oggetto, oppure il poterlo raggiungere per poi trattenerlo.L'IDENTIFICAZIONE CON IL FANTASMA