Lingua e Letteratura Inglese – linguistica generale
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La lingua come “sistema” e “struttura”
Lessemi
SEMANTICA SINTASSI
Morfemi
MORFOLOGIA
Suoni
FONETICA/FONOLOGIA 14
Punti di vista/prospettive secondo
cui è possibile analizzare
scientificamente i fatti linguistici
Oppure, dal punto di vista interno al
sistema linguistico, parametri di
variazione di ogni lingua naturale 15
Parametri di variazione delle lingue
naturali
diacronia
asse del tempo La lingua come
“sistema”
asse diatopico
variazioni nello spazio
Variazioni:
diafasiche (situzionali)
diastratiche (sociali) 16
diamesiche mezzo
(dip.dal )
il ‘sistema’ in sincronia
arrivista umile
desideroso modesto
bramoso parco
ambizioso
ambiguo curioso
ambigenere facoltoso
ambivalente gustoso
ambire vanitoso 17
sincronia~diacronia 18
Variabilità diatopica
• “Linguistica geografica”
• Studia le variazioni nello spazio fisico
• Si occupa dei confini linguistici tra varietà
diverse (dialetti, lingue)
• Disegna gli atlanti linguistici 19
Carta di
atlante
linguistico 20
1) -fasiche
dia— 2) -stratiche
variabili mesiche
3) -
Variabilità oggetto di studio della
sociolinguistica.
Prende in considerazione gli effetti e le variazioni indotti
nell’uso delle lingue da:
1) fattori situazionali e ambientali;
2) collocazione socio-economica del parlante; .
3) mezzo impiegato (scritto/orale/nuovi media) 21
Esempio di variabilità dia-fasica/dia-
mesica/dia-stratica
consuetudine costume costumanza abito vezzo
assuefazione tradizione esercizio
abitudine
moda voga uso usanza pratica vizio
andazzo mania piega tran tran dirizzone 22
La lingua come sistema di comunicazione 1
(De Saussure, Cours, p. 21) 23
La lingua come sistema di comunicazione 2
(De Saussure, Cours, p. 22) 24
La lingua come sistema di comunicazione 3
Shannon e Weaver 25
La lingua come sistema di comunicazione 4
R. Jakobson (elementi e relative funzioni)
contesto
f. referenziale
emittente messaggio destinatario
f. emotiva f. poetica f. conativa
............................
contatto
f. fática
codice
f. metalinguistica 26
Carattere biplanare del linguaggio
L’arbitrarietà del segno linguistico 1
concetto signifié
immagine
"arbor" signifiant
acustica
1
(de Saussure, Cours de linguistique générale) 27
Carattere biplanare del linguaggio
L’arbitrarietà del segno linguistico 2a
L. Hjelmslev piano
dell'espressione
piano del
contenuto 28
Carattere biplanare del linguaggio
L’arbitrarietà del segno linguistico 2b
forma dell’espressione
piano dell’espressione sostanza dell’espressione
forma del contenuto
piano del contenuto sostanza del contenuto
• L. Hjelmslev 29
Livelli di arbitrarietà del segno: 1
Arbitrarietà nel rapporto tra:
parole e cose
(oggetti o
concetti)
Si tratta di un’arbitrarietà di carattere extralinguistico
Filosofi greci antichi, mondo latino, medio-evo. 30
Livelli di arbitrarietà del segno: 2
Arbitrarietà nel rapporto tra:
concetto e immagine acustica
signifié e signifiant
significato e significante
Si tratta di un’arbitrarietà di carattere esclusivamente
linguistico, che è stata enunciata da F. De Saussure,
Cours (1914) 31
Livelli di arbitrarietà del segno: 3
Arbitrarietà nel rapporto fra i due piani del contenuto:
sostanza e forma
del contenuto del contenuto
(= materia indistinta) (organizzazione/struttura)
Hjelmslev (1943) 32
Esempio del 3° livello di arbitrarietà del segno
(sostanza e forma del contenuto)
(Denominazioni del legno in alcune lingue europee)
danese tedesco francese italiano
arbre albero
Baum
trae legna
Holz bois legno
Wald bosco
skov forêt foresta 33
Livelli di arbitrarietà del segno: 4
Arbitrarietà nel rapporto fra i due piani dell’espressione:
sostanza e forma
dell’espressione dell’espressione
(materia indistinta) (organizzazione/struttura)
Hjelmslev (1943) 34
Esempio del 4° livello di arbitrarietà del segno
(sostanza e forma dell’espressione)
(Organizzazione dei vocoidi anteriori e posteriori)
• Italiano: /i ~ e ~ ~ a/, /u ~ o ~ ~ a/
/
• Inglese: /i ~ ~ ~ ~ /u ~ ~ ~ ~
e æ a/, 35
Doppia articolazione del linguaggio 1
A. Martinet, esponente dello strutturalismo
francese, ha dimostrato che tutte le unità del
linguaggio possono essere ripartite in due tipi:
• unità di I articolazione, dotate di significato
autonomo
• unità di II articolazione, non dotate di
significato autonomo. 36
Doppia articolazione del linguaggio 2
lessemi
gatto, leggessi, incompatibile, ecc.
I articolazione monemi (morfemi)
gatt-o, legg-ess-i, in-compat-ibil-e
, ecc.
—————————————————————————————————
suoni
[p, t, g, a, e, i, o, s] ecc.
II articolazione fonemi
/g, a, t, o, i, n, p/ ecc. tratti distintivi
compatto, diffuso, grave, acuto, ecc. 37
Doppia articolazione del linguaggio 3
Principi su cui si basa la doppia articolazione:
• esistenza di distinti livelli d’analisi
• carattere gerarchico dei livelli
(ciascun livello costituisce con i propri elementi il materiale del livello
superiore)
• attraverso la segmentazione si spezza la catena
dell’enunciato, idealmente continua, in elementi o unità
successive dei diversi livelli di articolazione
• la segmentazione applicata a ciascun livello arriva ad
unità che non possono essere ulteriormente divisibili
senza con ciò passare al livello inferiore: si tratta delle
unità minime di ciascun livello. 38
Doppia articolazione del linguaggio 4
Conseguenze della doppia articolazione
• Le unità minime di ciascun livello sono limitate e ricorrenti; quanto
più basso è il livello gerarchico considerato tanto più limitato è il numero delle sue unità
minime:
• 12 tratti distintivi (Jakobson)
• circa 40 fonemi (nella maggior parte delle lingue)
• ± 100 suoni del linguaggio
• monemi o morfemi (numero alto, ma comunque chiuso)
• lessemi (lista potenzialmente aperta).
principio di economia
• Il rappresenta il carattere dominante delle lingue
naturali. 39
Doppia articolazione del linguaggio 5:
il principio di economia della lingua
inventario
aperto testi illimitati
frasi illimitate
I lesse numerosissimi
monemi (morfemi) numerosi
fonemi ± 40
II
inventario
chiuso tratti distintivi 12 40
Alcune “dicotomie” tipiche dello
strutturalismo saussuriano
Nel testo del Cours sono enucleabili alcune
“dicotomie”, cioè alcune coppie definitorie
di concetti che si escludono a vicenda:
• Sincronia ~ diacronia
• Paradigma ~ sintagma
• Langue ~ parole. 41
Sincronia ~ diacronia
Si è già esaminato un esempio di opposizione tra studio sincronico e diacronico
nelle slides relative al termine italiano “ambizioso”.
A livello teorico De Saussure sostiene il primato della sincronia
sulla diacronia, infatti:
• solo in sincronia è possibile cogliere il sistema linguistico e la
struttura delle relazioni che ne collegano gli elementi;
• in diacronia, invece, è possibile cogliere solo la variazione nel tempo
dei singoli elementi.
Poiché compito fondamentale della linguistica per De Saussure è lo
studio del sistema della lingua, ne consegue che lo studio sincronico
deve logicamente precedere quello diacronico. 42
Sintagma ~ paradigma 1
L’attività paradigmatica e quella sintagmatica rappresentano i
due momenti fondamentali della codificazione linguistica che entrano
in gioco nella formulazione di qualsisi enunciato, dal più semplice (un
solo lessema) al più complesso (testo):
nella codificazione della parola cane ['kane] il parlante, sia pure in
maniera inconscia, prima seleziona i 4 suoni che compongono la
parola e poi li combina nella catena del parlato.
p i
k a n e
r sintagmatica
paradigmatica 43
Sintagma ~ paradigma 2
corre
mangia
il bambino dorme
il cane
la sorella
Gli elementi dell’asse paradigmatico sono presenti solo
virtualmente e nella mente del parlante e perciò sono
caratterizzati da un rapporto in absentia.
Gli elementi dell’asse sintagmatico, che invece effettivamente
compaiono in un dato enunciato sono caratterizzati da un
rapporto in praesentia. 44
Langue~parole 1
Nella visione saussuriana (strutturalistica) della
linguistica e del suo oggetto di studio (le lingue
naturali), è necessario fare distinzione fra:
• langue, cioè il sistema sociale, sopra-individuale
del sistema linguistico; e la
• parole, cioè ogni atto linguistico del singolo
individuo. 45
Langue~parole 2
Storicamente la parole precede la langue, che è
costituita dalla somma dei singoli atti linguistici; da
questo deriva che:
• la langue rappresenta l’aspetto statico e
conservatore del linguaggio che assicura la sua
trasmissione da una generazione all’altra; mentre
•
•la parole costituisce il luogo tipico delle
innovazioni linguistiche, che hanno sempre origine
nell’uso individuale. 46
Alcune conclusioni sul paradigma
strutturalistico
Nelle tre dicotomie appena esaminate i poli
che occupano una posizione di preminenza
nel paradigma strutturalistico sono:
1) la sincronia
2) l’attività paradigmatica (selezione)
3) la langue. 47
suoni 1
Lo studio dei
Fonetica Fonologia
suoni del linguaggio
Studia i Studia la maniera in cui i suoni del
dal punto di vista della loro: linguaggio vengono utilizzati dalle
Produzione
• singole lingue per formare unità
(fonetica articolatoria) significative.
Percezione
•
(fonetica uditiva) sistemi fonologici
Descrive i
Propagazione
• nel mezzo delle singole lingue e il loro
(fonetica acustica, oggi .
funzionamento
strumentale) 1
suoni 2
Lo studio dei
( in relazione alle opposizioni tipiche dello strutturalismo)
Fonetica Fonologia
Sistemi fonologici
Suoni del linguaggio delle singole lingue
Sostanza Forma
Espressione Espressione 2
Fonetica articolatoria
• Studia e definisce la maniera in cui i suoni del
linguaggio sono prodotti dall’apparato di
fonazione umano.
• Definisce i simboli appropriati per indicare
ciascun suono.
In questo segue gli abbinamenti suono/simbolo
definiti dall’Alfabeto fonetico internazionale
P A .
messo a punto dall’I nternational honetic ssociation 3
L’apparato di fonazione umano 1 4
L’apparato di fonazione umano 2
Organi costitutivi dell’apparato di fonazione:
(dal basso verso l’alto)
• polmoni/bronchi
• trachea
• laringe, scatola trapezoidale contenente le
• corde vocali
• risonatori superiori 5
La produzione dei suoni
La produzione dei suoni del linguaggio umano implica i seguenti
momenti:
1) realizzazione di una corrente d'aria
espiratoria da parte dei polmoni;
all’interno della laringe tale corrente produce
2)
il tono glottidale (materiale sonoro di base della
fonazione);
il tono glottidale di base viene modificato dai
3)
risonatori superiori, che producono i suoni
differenziati del linguaggio. 6
La differenziazione dei suoni
La differenziazione dei suoni del linguaggio
umano viene attuata in massima parte dalle
modificazioni dei risonatori superiori e in
particolare:
– cavità nasale
– cavità orale
– labbra . 7
I risonatori superiori 8
I ‘luoghi’ del risonatore orale
Luoghi delle principali articolazioni
(dall’esterno all’interno del risonatore)
• Labbra (labiali)
• Denti (dentali)
• Alveoli (alveolari)
• Palato duro (palatali)
• Palato molle o velo palatino (velari)
• Ugola (uvulari)
• Faringe (faringali)
• Laringe (laringali) 9
Parti e ruolo della lingua nell’articolazione
La lingua gioca un ruolo fondamentale
nell’articolazione dei suoni in quanto
modifica il risonatore orale innalzandosi
in una delle sue parti costitutive:
• punta (o apice)
• dorso
• radice . 10
I movimenti articolatori
nel risonatore orale 11
La classificazione dei suoni
Ogni suono del linguaggio articolato viene
classificato in base ai seguenti parametri:
1) luogo o punto di articolazione
2) modo di articolazione
3) presenza / assenza di vibrazione
delle corde vocali. 12
La classificazione dei suoni 1
1) luogo o punto di articolazione:
indica il luogo e/o l’organo dei risonatori
sopraglottidali attivi nella produzione di un
determinato suono.
Ad esempio:
•nasali (cavità nasale)
•dentali (denti)
•labio-dentali (labbro inferiore e denti
superiori). 13
La classificazione dei suoni 2
2) modo di articolazione:
indica in quale maniera viene modificata la fuoriuscita della
colonna d’aria espiratoria.
Esistono due modalità che si differenziano per la natura
dell’ostacolo frapposto all’aria espiratoria:
contoidi occlusivi
blocco totale dell’aria = che
•
si realizzano prima con una chiusura e poi con l’improvviso
suoni momentanei
rilascio dell’aria ( );
blocco parziale dell’aria
• , con canale orale più o meno
suoni continui
stretto che produce (i vocoidi sono
realizzati con risonatore orale più aperto dei contoidi). 14
La classificazione dei suoni 3
3) presenza / assenza di vibrazione delle corde
vocali:
vibrazione
• la delle corde vocali produce il
sonoro dei suoni;
carattere
(sono sonori: tutti i vocoidi, contoidi come b, d, g, v, ecc.;
nell’alfabeto fonetico quando due simboli sono in coppia, il
primo è sordo, il secondo sonoro);
l’assenza di vibrazione
• delle corde vocali
sordi
caratterizza i suoni ;
(sordi: contoidi come p, t, k, s, f, ecc.) 15
Posizioni delle corde vocali 16
Limite vocoidi/contoidi 17
Organizzazione dell’alfabeto fonetico
punti di articolazione Contoidi occlusivi
c o n t o i d i contoidi
limite ––––––––––
vocoidi
vocoidi 18
Le dimensioni della variazione
articolatoria
s. chiusi
s. anteriori s. posteriori
s. aperti 19
Determinare le caratteristiche di un punto qualsiasi
all’interno dell’area articolatoria 20
Alcuni corollari generali della fonetica articolatoria
1. Alfabeto fonetico e apparato orale
si sovrappongono (variazioni aperto/chiuso e anteriore/posteriore).
2. Asimmetria dell’apparato di fonazione
anteriore: più mobile, maggiori possibilità articolatorie
posteriore: più rigido, minori possibilità articolatorie.
3. Asimmetria fra contoidi e vocoidi
contoidi: piccolo spazio articolatorio, alto numero di
suoni, differenze meno percepibili
vocoidi: grande spazio articolatorio, limitato numero di
suoni, differenze più percepibili. 21
I suoni del linguaggio e i loro
simboli
L’Alfabeto Fonetico Internazionale
(IPA) 22
Alfabeto IPA (visione generale) 23
DESCRIZIONE APPUNTO
Appunti di Lingua e Letteratura Inglese – linguistica generale. Nello specifico gli argomenti trattati sono i seguenti: Aspetti teorici e metodologici
• Principi generali caratteristici delle lingue naturali (arbitrarietà del segno, carattere articolato del linguaggio).
• Diversi punti di vista secondo cui è possibile esaminare una lingua naturale
(sincronia/diacronia, variabilità diastratica, diafasica e diamesica).
• La lingua come sistema di comunicazione.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Gabriele D'Annunzio - Unich o del prof Consani Carlo.
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