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Lingua dei Segni Italiana LIS - sviluppo e struttura Pag. 1
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venivano torturati. Successivamente si diede più considerazione ed importanza a tale lingua

tramite la denominazione assegnatagli: Lingua dei Segni Italiana (LIS). Il mancato

coinvolgimento della popolazione nell'apprendimento della LIS fu giustificato dall'assenza

di servizi di interpretariato e di sottotitoli.

Dal 1980 in poi la LIS viene presa in analisi: vengono richiesti educazione bilingue,

formazione, interpretariato... . Alcuni Sordi addirittura descrivono e classificano i segni

creando vocabolari organizzati in ordine alfabetico, per configurazioni (forme delle mani) e

tematica. Il vero problema è l'assenza di una forma scritta. Furono creati diversi sistemi di

trascrizione ma l'unico valido fu il Signwriting. Il Signwriting (SW) è una forma di scrittura

sviluppata partendo da un sistema di rappresentazione per le coreografie di danza. A causa

della sua multidimensionalità, è ritenuto adatto a rappresentare le lingue dei segni,

nonostante sia uno strumento fin troppo recente e quindi poco conosciuto.

Successivamente nacquero associazioni che si occupano proprio degli individui non udenti,

ANIOS e ANIMU, e venne introdotta la LIS nelle scuole, nelle università, nell'ambito

medico, lavorativo e nelle situazioni formali.

I Sordi segnanti nativi costituiscono solamente il 5-10% della comunità mentre la restante

percentuale è rappresentata da Sordi che apprendono la LIS attraverso l'ambito familiare,

spesso in famiglie udenti. Quindi la trasmissione della lingua dei segni avviene in maniera

circolare e non verticale. I Sordi possiedono la conoscenza di due lingue dunque di un

bilinguismo. Queste due lingue richiedono un approccio differente l'una dall'altra e per

questo non si parla solo di bilinguismo ma anche di bilinguismo bimodale. Nel bilinguismo

bimodale l'individuo può articolare segni e parole simultaneamente con due esiti:

labializzazioni e forme di pidgin. Le labializzazioni sono frammenti di lingue vocali presenti

nella lingua dei segni; le forme di pidgin, invece, sono le varietà di contatto. Oltre a

bimodale, il bilinguismo è anche disuguale perché le due lingue hanno funzioni differenti.

Il linguaggio della lingua dei segni è sia manuale sia non manuale. Ogni segno è costituito

da unità minimali non scomponibili dotate di significato. Le mani assumono diverse

configurazioni (forme), in spazi precisi e con precisi movimenti ed orientamenti →

orientamento-configurazione-movimento-luogo – e possono essere eseguiti a una mano

oppure a due mani simmetriche o asimmetriche. Tali unità sublessicali sono i cheremi.

Nella LIS vi sono 26 configurazioni, 15 luoghi, 32 movimenti e 6 orientamenti.

Gli articolatori non manuali sono l'espressione facciale, la postura, la direzione dello

sguardo e le componenti orali-labiali. I gesti labiali si distinguono in iconici ed arbitrari. Nei

gesti labiali iconici la configurazione labiale riproduce l'azione o il rumore prodotto

dall'azione. Nei gesti labiali arbitrari non vi è alcun collegamento con la componente

manuale. L'iconicità si distingue in iconicità esterna (percepita anche dagli individui udenti)

ed iconicità interna (accessibile solo ai Sordi). Essa viene utilizzata soprattutto nelle

narrazioni e nei testi, mentre viene nettamente ridotta in contesti formali, ad esempio nelle

conferenze.

L'ampiamento del lessico della LIS avviene attraverso 3 modalità:

1. modalità iconica: utilizzo di strutture con grande iconicità per indicare nuovi significati. Il

segno viene creato secondo modalità fortemente iconiche attraverso coordinate motorie;

2. modalità analitica: sfruttamento di risorse della lingua vocale (alfabeto manuale e

labializzazioni);

3. modalità mista: inserimento di elementi della lingua vocale all'interno di un contesto

parametrico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
3 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher polly_64 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Fontana Sabina.