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Società di agricoltura

Riforma del sistema finanziario a creazione della Banca di Francia, 1800: la banca di Francia rappresentò il centro intorno alla quale si andrà organizzando la struttura bancaria francese;

Miglioramento dei trasporti: stimolato da interessi politici e militari, ingenti somme investite dallo stato per costruire strade porti.

Il blocco continentale rappresentò l'arma di Napoleone per danneggiare il sistema economico e commerciale della rivale Inghilterra, escludendola dal mercato europeo.

Fu attuato infatti successive:

1806: Decreto di Berlino: vietati traffici con le isole britanniche, proibito il commercio delle merci prodotte in Gran Bretagna e nelle sue colonie;

1807: Trattato di Tilsit: rafforzamento del Blocco in Russia;

1807: Decreto di Milano: navi che commerciavano con la Gran Bretagna e le sue colonne potevano essere confiscate se entravano in un porto controllato dai francesi.

L'applicazione del blocco

Il periodo napoleonico colpì l'industria inglese solo quando ai suoi effetti si aggiunsero quelli degli atti di embargo deciso dal governo americano: il grosso del commercio britannico si svolgeva infatti con i paesi extraeuropei; particolarmente gravi furono gli effetti del blocco sulle merci di riesportazione.

Il blocco produsse effetti anche sull'economia dell'Europa continentale: decadenza di importanti porti, espansione limitata delle industrie continentali, affermazione di prodotti succedanei e di nuovi modi di produzione: zucchero (al posto di quello di canna) estratto dalle barbabietole.

L'Inghilterra ricorse sempre in misura maggiore al contrabbando dei suoi prodotti nel continente e a lanciarsi nella ricerca di nuovi mercati di sbocco (centro-sud America).

Lo sviluppo industriale della Francia durante il periodo napoleonico ebbe un carattere artificiale: fu il risultato del blocco continentale, della politica di tipo coloniale imposta dalla Francia ai paesi satelliti.

edell’aumento della domanda bellica

Nel comparto cotoniero nacquero grandi stabilimenti, con macchine azionate dall’energia idraulica, ma nel complesso ci fu una scarsa trasformazione dell’organizzazione e delle modalità di produzione.

Il settore agricolo, nonostante l’aumento della produzione, rimase arretrato e non ci furono miglioramenti significativi negli strumenti e nei metodi di coltivazione della terra.

Seconda fase: dalla Restaurazione alla Rivoluzione operaia (1815 - 1848)

1815 - 1830: la Restaurazione

Quelli successivi alla Restaurazione furono dal punto di vista economico sostanzialmente anni di assestamento, segnati per lo più in negativo, da due crisi: una all’inizio, 1816 - 1817, l’altra alla fine, 1827 - 1830.

Situazione del settore secondario dopo il 1815:

Ritardo tecnologico dovuto all’impossibilità di importare macchine moderne dall’Inghilterra;

Crisi dei settori tessile e metallurgico che si erano sviluppati

nel periodo precedente al blocco continentale e per effetto della domanda bellica, acuita dalla perdita di importanti mercati di sbocco per le merci francesi e dalla perdita, nella ridistribuzione territoriale decisa dal congresso di Vienna, di importanti giacimenti minerari; Produzioni di beni di lusso, con un mercato limitato.
A partire dagli anni Venti del XIX secolo, si avviò una ripresa del settore industriale francese, favorita dal progresso dell'agricoltura e trainata dal comparto tessile e da quello siderurgico.
Settore tessile: lento declino della lavorazione a domicilio, soprattutto dagli anni Trenta in poi, largo impiego dell'energia idraulica:
Industria del cotone: sviluppo favorito da una forte protezione doganale, rapida meccanizzazione della filatura, più lenta meccanizzazione della tessitura;
Industria della lana: ostacoli alla sua espansione determinati dalla difficoltà di approvvigionamento della materia prima e dalla mancanza di macchine per.

cardare e pettinare la lana afibre corte;

Industria della seta: concentrata nel distretto di Lione ecaratterizzata dalla prevalenza di piccoli opifici. I tessuti di setasono di elevata qualità, ma molto costosi e quindi chepatiscono la concorrenza di prodotti più a buon mercato;

Industria del lino: manifesta un ritardo strutturale e lavoraanche una materia prima importata.

Settore siderurgico : aumenta il divario tecnologico rispettoall’Inghilterra. Le più avanzate tecnologie della fusione elavorazione del ferro furono adottate con molto ritardo sia per lascarsità di capitali da destinare alla modernizzazione degli impiantisia per l’elevato prezzo del carbone minerale.

La ripresa del settore industriale francese fu sostenuta da:

  • Il progresso nel settore dei trasporti;
  • l'introduzione di nuove macchine;
  • l'attività di imprenditori stranieri, soprattutto inglesi, in tutti isettori dell'economia francese;
  • lo sviluppo delle

attività bancarie. Alla ripresa del settore il commercio estero del paese, precipitato in una grave crisi a causa della perdita di vasti mercati di sbocco in Europa e delle ricche colonie (Santo Domingo e il commercio dello zucchero).

Nel settore agricolo si registra un significativo aumento della produzione, al quale non corrispondono progressi rilevanti nella meccanizzazione del lavoro e negli avvicendamenti colturali.

1830 - 1848: la Monarchia di Luglio

La rivoluzione parigina del luglio 1830 mise fine alla dinastia borbonica e vide la nascita della monarchia di luglio con Luigi Filippo, che intervenne in modo massiccio per risolvere la crisi economica in cui il paese versava da ormai alcuni anni, superata solo dopo il 1832.

Il nuovo sovrano e ancor di più le politiche che il governo adottò a partire dagli anni Trenta, rappresentarono un'importante vittoria della borghesia finanziaria sui capitalisti agrari, che avevano dominato la precedente monarchia borbonica.

Durante il

Regno di Luigi Filippo: il ritmo di industrializzazione della Francia conobbe un'accelerazione determinata dalle politiche del governo a sostegno dello sviluppo economico. Lo sviluppo industriale riguardò soprattutto il bacino di Parigi, il nord est e le province orientali della Francia. Venne migliorato il sistema di trasporti: canali, navigazione a vapore, ferrovie che ebbe effetti positivi sul commercio.

Lo stato si impegnò in un articolato programma di costruzione nel settore dei trasporti:

  • Miglioramento della rete stradale, che favorì l'integrazione del mercato interno;
  • Notevole attività di costruzione di canali e sviluppo della navigazione a vapore sulle vie d'acqua interne;
  • Costruzione delle ferrovie che conobbe tra il 1840 e il 1847 un periodo di vero e proprio boom, interrotto dalla crisi del 1847.

Le prime linee ferroviarie, costruite in prossimità di bacini carboniferi, furono realizzate da privati con capitali raccolti sul posto.

ma ben presto si aprirà il dibattito sul ruolo che lo stato avrebbe dovuto avere nella costruzione della rete ferroviaria; proprio per questo, a partire dagli anni Trenta si aprirà nel governo francese un vero e proprio dibattito con l'obiettivo di definire il proprio atteggiamento nei confronti delle costruzioni ferroviarie, scegliendo se seguire il modello inglese di costruzioni ferroviarie, privo di un piano ordinatore, o il modello belga, dove lo sviluppo della rete ferroviaria era pianificato dallo stato. Legge ferroviaria del 1833: concessioni a privati e stanziamento di 500000 franchi per coprire i costi di progettazione sul futuro sistema ferroviario. Legge ferroviaria del 1842: adozione di un sistema misto. Lo stato pagava il costo del suolo sul quale la ferrovia era costruita e 1/3 delle spese da sostenere per la costruzione delle strutture fisse, ossia infrastrutture come massicciate, ponti, gallerie; le autorità locali i rimanenti 2/3 del costo delle infrastrutture.mentre i privati, che ricevevano le concessioni per un numero limitato di anni, dovevano coprire i costi delle sovrastrutture, cioè rotaie, stazioni, apparecchi per la segnaletica, e provvedere al pagamento dei costi di esercizio della ferrovia, quali combustibile, manutenzione dei binari. La legge ferroviaria del 1842 fu un parziale fallimento perché lo stato fu costretto ad accollarsi per intero il costo delle infrastrutture, ma l'espansione della rete ferroviaria durante gli anni della Monarchia di Luglio ebbe effetti positivi sull'economia francese favorendo: - L'integrazione delle regioni rurali all'interno del paese, lontane dal mare, dai fiumi, dei grandi canali navigabili, dalle principali arterie di comunicazione, nel mercato nazionale e internazionale, stimolando in tal modo un processo di trasformazione e specializzazione della produzione agricola in gran parte del paese; - Lo sviluppo dell'industria siderurgica e meccanica; - La riduzione dei costi.Seconda Repubblica 1851 - 1872: il Secondo Impero Il ritmo dello sviluppo economico del paese fu interrotto dalla crisi politica ed economica degli anni 1848 - 1851. Crescita sostenuta dall'economia francese durante il regno di Napoleone Gli anni del Secondo Impero furono caratterizzati da una significativa espansione del settore industriale: nascita di poli di industria moderna localizzati in prossimità dei grandi centri urbani ma continuano a prevalere imprese di piccola e media dimensione. Industrie specializzate nella produzione di beni di lusso che alimentano le esportazioni francesi.

seconda repubblica

Fase molto breve, di soli tre anni, che vide la realizzazione di alcuni interessanti esperimenti anche nel settore economico. Il periodo che va da febbraio (deposizione di Luigi Filippo) a giugno del 1848, fu caratterizzato dall'introduzione di alcune riforme ispirate a idee socialiste che andavano nel senso di una maggiore partecipazione delle classi lavoratrici alle decisioni economiche.

Costituzione degli opifici nazionali: esperimento di tipo socialista che avrebbe dovuto dar vita alle officine cooperative teorizzate da Louis Blanc. In concreto, furono fabbriche organizzate come una struttura paramilitare, per dar lavoro a numerosi disoccupati e da qui l'origine del loro successo.

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A.A. 2020-2021
18 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ci.mil di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Molise o del prof Giagnacovo Maria.