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Francesco Antonio Meloni: Rebecca al pozzo da un dipinto perduto di Paolo Veronese
La stampa è tratta da un dipinto perduto del Veronese, raffigurante Rebecca al pozzo. Quest'opera era originariamente situata in una chiesa a Venezia, ma è andata distrutta nel corso degli anni. Tuttavia, grazie a questa stampa, possiamo ancora ammirare la bellezza e l'abilità artistica di Veronese.
Antonio Baratti: Vergine in gloria con Bambino, angeli musicanti e i santi Giovanni Battista e Girolamo da un affresco perduto di Paolo Veronese
Questa stampa rappresenta un affresco perduto del Veronese, che raffigura la Vergine in gloria con il Bambino, angeli musicanti e i santi Giovanni Battista e Girolamo. L'opera originale si trovava nella sagrestia della chiesa di S. Francesco della Vigna a Venezia, ma è andata distrutta nel corso degli anni. Fortunatamente, questa stampa ci permette di apprezzare ancora la maestria e la bellezza di Veronese.
più si conservi in questecarte descritta”. L’iscrizione recita “Paulo Veronese inv. - Antonio Baratti scol.”. È un’incisione meno modulata e piùveloce.
Domenico Maria Muratori: S. Giovanni Battista da un dipinto irreperibile di Simone Cantarini
Martino Rota: Martirio di S. Pietro martire da una tela di Tiziano distrutta in un incendio nel 1867
Cornelis Boemaert: Sacra Famiglia con S. Giovannino da un dipinto di Annibale Carracci
Dal mercato antiquario è stato recuperato il dipinto di Annibale Carracci, ritenuto disperso. Viene inciso da CornelisBoemaert, che però non tiene conto del gioco dritto – rovescio, per così dire, e l’incisione è in controparte.
Marco Dente: dalla decorazione raffaellesca della Stufetta del Cardinal Bibbiena
A Roma Raffaello ha lavorato alla stufetta affrontando il tema mitologico. Fin da subito, Marco Dente collabora conRaffaello: in questo caso viene incisa
Venere che si ferisce un piede con uno spino; le rose da bianche si macchiano di rosso a causa del suo sangue. È evidente l'influenza nordica di Durer.
Il Ninfeo Barberini è un dipinto antico divulgato anche all'estero grazie alle incisioni. Si tratta di un affresco romano, che pian piano si distrugge e di cui si hanno notizie per l'ultima volta nel 1662 attraverso le parole del Bellori. Ne sono attratti con entusiasmo Cassiano dal Pozzo, Camillo Massimi, il Bellori, il cardinale Barberini, C. Loren, Poussin, ad esempio.
Francesco Barbazza: interno della basilica di San Paolo fuori le mura + Luigi Rossini: rovine della basilica di San Paolo fuori le mura. Successivo al Piranesi, Francesco Barbazza incide nel 1775 l'interno della basilica prima che andasse distrutta nell'incendio; mentre Luigi Rossini la incide nel 1823, documentandone la distruzione.
Nicolas Dorigny: Macchina per fuochi d'artificio nella piazzetta di S. Maria della
Pace da un disegno di Ciro Ferri
Vincenzo Mariotti: Trinità dei monti per la ritrovata salute del re Luigi XIV
Giuseppe Vasi: Piazza Colonna per i festeggiamenti in onore di Massimiliano d'Austria
Alessandro Specchi: Il Casale di Cartoceto costruito per Innocenzo XII che andava con la sua corte a visitare i lavori delporto di Anzio