Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TERZO PASSAGGIO
Scriviamo le definizioni dei due limiti:
• | | |() |
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − <
1 0 1 1
• | | |() |
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − <
2 0 2 2
{ }
= min ,
Pongo in modo da scegliere il raggio dell’intorno più piccolo e fare valere
1 2
nella generalità tutte le condizioni.
QUARTO PASSAGGIO | |
−
1 2
<
Vado a riprendere la condizione che avevo stabilito inizialmente: 2
< −
| |
2
Porto il 2 dall’altra parte: 1 2
Aggiungo e sottraggo all’interno del valore assoluto f(x) in modo da avvicinarmi alle
condizioni che derivavano dalla definizione dei due limiti (terzo passaggio) senza perdere di
generalità (aggiungendo e sottraendo la stessa quantità è come se sommo 0 e quindi non
creo ambiguità); dopodiché ordino i termini per avvicinarmi a quelle condizioni appena
citate:
< − + − () = ( − ()) + ( − )
| ( ) | ( )
2 | |
1 2 2
1
A questo punto sfrutto la disuguaglianza triangolare
< ( − ()) + ( − ) < − + −
( ) | ( ) | | ( ) |
2 | |
2 1 2
1
Guardando poi alle condizioni che derivano dalla definizione dei due limiti vado a vedere
| ( ) | | ( ) |
− < − <
che e
1 2
E quindi posso scrivere:
< − + − < + = 2
| ( ) | | ( ) |
2 1 2 <
2 2
Sono arrivato ad affermare che ma questo è UN ASSURDO.
Quindi la mia ipotesi che esistono due limiti diversi è errata e quindi vuol dire che esisterà
un solo unico limite.
2-TEOREMA DI PERMANENZA DEL SEGNO
ENUNCIATO
Se il limite in Xo di una funzione è positivo allora vuol dire che la funzione è localmente
positiva (in un intorno di Xo)
lim () = > 0 > 0
E cioè se allora
→
0
DIMOSTRAZIONE
L’obiettivo è dimostrare che f(x)>0
PRIMO PASSAGGIO
= >0
lim () = > 0
Consideriamo Assumiamo che 2
→
0
SECONDO PASSAGGIO
Scriviamo la definizione del limite
• | | |()
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − | <
0
=
Poiché abbiamo assunto andiamo a sostituire
2
• | | |()
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − | <
0 2
Elimino il valore assoluto e quindi devo scrivere:
− < () − <
2 2
Ricordandoci l’obiettivo, isolo f(x) facendo attenzione che quando abbiamo il compreso e
sposto un elemento, questo lo devo spostare da entrambe le parti
+
− < () <
2 2
E quindi
3
0< < () <
2 2
0 < () () > 0
E quindi cioè
COROLLARIO
Il corollario mi inverte le condizioni: se la funzione è positiva localmente allora il limite è
positivo.
Si dimostra supponendo l’assurdo: suppongo che la funzione è positiva e il limite è
negativo. Ma ciò non può avvenire perché il teorema mi dice che se il limite è negativo
anche la funzione è negativa. E quindi partendo dalla funzione che è positiva dico che il
limite è positivo. c.v.d. Condizione iniziale Conseguenza
TEOREMA Limite positivo Funzione positiva
COROLLARIO Funzione positiva Limite positivo
3-TEOREMA DEL CONFRONTO
ENUNCIATO
Prese tre funzioni f, g e h che rispondono a queste due ipotesi:
() ≤ ℎ() ≤ ()
1. lim () = lim () =
2. → →
0 0
Allora
lim ℎ() =
→
0
Cioè
Se io so che la funzione f è minore di h che è a sua volta minore di g, e so anche che i limiti
di f e di g (i due “carabinieri”) sono uguali per X che tende a X0, allora anche il limite di h è
uguale ai limiti di f e g
DIMOSTRAZIONE
PRIMO PASSAGGIO
Iniziamo con lo scrivere la definizione dei limiti che conosciamo per l’ipotesi 2. e cioè i limiti
di f e di g
Definizione del limite di f
• | | |()
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − | <
1 0 1
Togliamo il valore assoluto
− < () − <
Isoliamo f(x)
− < () < +
Definizione del limite di g
• | | |()
∀ > 0 ∃ > 0 ∶ − < → − | <
2 0 2
Togliamo il valore assoluto
− < () − <
Isoliamo f(x)
− < () < +
SECONDO PASSAGGIO
{ }
= min ,
Pongo in modo da scegliere il raggio dell’intorno più piccolo e fare valere
1 2
nella generalità tutte le condizioni.
TERZO PASSAGGIO
Mi riscrivo l’ipotesi 1.
() ≤ ℎ() ≤ ()
Sfrutto le uguaglianze in rosso e scrivo
− < () ≤ ℎ() ≤ () < +
− < () ≤ ℎ() ≤ () < +
Ho quindi scritto che
− < ℎ() < +
Ma questa è la conseguenza che si ottiene quando si definisce il limite e quindi possiamo
lim ℎ() =
concludere che che è proprio la tesi che volevamo dimostrare
→
0
ALGEBRA DEI LIMITI FINITI
LEMMA
ENUNCIATO
: ℝ → ℝ lim () = ∈ ℝ
Data tale che allora è limitata localmente (cioè vicino, in un
→
0
intorno di )
0
DIMOSTRAZIONE
= 1
Si fissa | | |()
∃ > 0 ∶ − < → − | < 1 → − 1 < () < + 1
Allora e di qui la
0
tesi.
TEOREMA
ENUNCIATO , : ℝ → ℝ lim () = ∈ ℝ lim () = ∈ ℝ
Date tali che e
1 2
→ →
0 0
Allora:
(()
lim + ()) = +
1. 1 2
→
0 (()
lim ∙ ()) = ∙
2. 1 2
→
0 ()
1 (
lim = ≠ 0)
3. 2
()
→ 2
0
DIMOSTRAZIONE 2.
∈ ℝ, > 0
Sia fissiamo
0 • | | |() |
∃ > 0 ∶ 0 < − < → − <
Per ipotesi A
1 0 1 1
• | | |() |
∃ > 0 ∶ 0 < − < → − <
Per ipotesi B
2 0 2 2
()() ∙
Si vuole dimostrare che il limite di valga e quindi bisogna stimare la
1 2
()() ∙
distanza tra ed .
1 2
|()() − ∙ | →
Tale distanza sarà e dovrà essere piccola a piacere al tendere di .
1 2 0
→ () () ∙ () ()
Al tendere di , tendono ad , la distanza tra e diventa
0 1 2
piccola a piacere. = min { , }
Per usare contemporaneamente A e B si sceglie l’intorno più piccolo: 1 2
| |
0 < − < |()() − ∙ |
Quindi se si ha si scrive la distanza
0 1 2
() ∙
Aggiungendo e sottraendo :
1
|()() | |()
− ∙ () + ∙ () − ∙ = ∙ (() − ) + ∙ (() − )|
1 1 1 2 1 1 2
Sfruttando la disuguaglianza triangolare:
|() |()| |() |
∙ (() − ) + ∙ (() − )| ≤ ∙ − + | | ∙ |() − |
1 1 2 1 1 2
|()() − ∙ |
L’obiettivo è quello di rendere la distanza piccola a piacere.
1 2
()
Si sa per ipotesi del teorema che ammette limite finito e quindi, per il lemma
precedente, la funzione è limitata e quindi sarà minore di una certa costante che si
.
chiamerà genericamente Sfruttando anche le disuguaglianze colorate si potrà scrivere
che: |()| |() | | | |() | | | | |)
∙ − + ∙ − < + = ( +
1 1 2 1 1
| |) | |)
( + = ( +
La quantità piccola a piacere la possiamo interpretare come
1 1
È stato dimostrato che per ogni quantità piccola a piacere vi è un intorno di in modo tale
0
|()() − ∙ | .
che in quell’intorno la distanza sia minore di E questo dimostra
1 2
(()
lim ∙ ()) = ∙
proprio che 1 2
→
0
ALGEBRA DEI LIMITI INFINITI
PROPOSIZIONE
ENUNCIATO lim () = > 0 ∈ ℝ
→
0
Si considerino lim () = +∞
→
0
lim () ∙ () = +∞ ∙ +∞ = +∞
Allora si dimostra che e cioè
→
0
DIMOSTRAZIONE
• > 0,
Sia | |
∃ > 0 ∶ 0 < − < → () >
per ipotesi A
1 0 1
• =
Sia 2 3
| |
∃ > 0 ∶ 0 < − < → < () <
per ipotesi B
2 0 2 2 2 = min { , }
Per usare contemporaneamente A e B si sceglie l’intorno più piccolo: 1 2
| |
0 < − < ()() > ∙ =
Quindi se si ha si può scrivere che:
0 2
()()
Si è dimostrato che è sempre maggiore di una costante grande a