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SCHLICK
dedicarsi alla filosofia scientifica. Dal 1913 comincia a studiare la teoria della relatività sulla
quale scrive ‘Spazio, tempo e gravitazione’, dove ci sono delle tesi scientifiche: mette in dubbio
l’estetica trascendentale di Kant e sostiene un punto di vista convenzionalistico. Entra in
contatto con Einstein, il quale vede in lui un partner filosofico. Filosofo che incarna al meglio il
filosofo scienziato. A lui daranno la cattedra di Mach nel 1922. Quando S. arriva a Vienna si
ricostituisce il Circolo, per discutere di rapporti tra scienza e filosofia.
Per Schlick la filosofia non è una scienza autonoma collocata accanto delle altre discipline ma è
insita in tutte le scienze quale loro vera anima; quindi il vero scienziato deve sempre essere
anche filosofo, e la filosofia può procedere solo appoggiandosi sulle solide fondamenta delle
scienze; alla filosofia pertanto spetta il compito di illuminare i presupposti e i fondamenti
epistemologici delle scienze ma deve anche comprendere la struttura dell’impresa scientifica e
soddisfare in tal modo un’esigenza che scaturisce dal seno delle scienze stesse.
[1915 interpretazione della teoria della relatività: secondo Schlick le trasformazioni radicali in
atto nella fisica contemporanea imponevano sì di modificare in punti essenziali la concezione
kantiana della conoscenza, ma senza per questo negare che l’esperienza scientifica sia possibile
solo in forza di principi indipendenti dall’esperienza; tali principi non sono tuttavia
universalmente validi ma condividono con il convenzionalismo di Poincaré la caratteristica di
essere assunzioni grazie alle quali possiamo conseguire una spiegazione di determinati stati di
fatto nella maniera più semplice (è da preferire la teoria che fa meno ricorso a elementi arbitrari
o ad un numero eccessivo di ipotesi, in modo da allontanarsi il meno possibile dalla realtà). Il
punto di partenza di Schlick non era un empirismo radicale o machiano, ma una ridefinizione
dei principi a priori nella costituzione della conoscenza scientifica che risentiva di influenze
kantiane e neokantiane. In seguito egli rifiutò ogni conciliazione tra la teoria della relatività e la
concezione kantiana di conoscenza a priori. Empirismo Logico.]
Verificabilità: un enunciato è dotato di significato in base alla sua verificabilità; quando non
sappiamo come procedere alla verificazione di una proposizione ciò è segno del fatto che non
sappiamo che cosa essa significhi.
Nel 1929 viene pubblicato il Manifesto del Circolo di Vienna in cui vengono presentate le linee
della concezione scientifica del mondo e l’orientamento del Circolo. Venne pubblicato a seguito
di una circostanza casuale: S. ebbe la proposta di trasferirsi all’università di Bonn ma rifiutò; i
suoi compagni decisero di ringraziarlo pubblicando un panflè in suo onore (scritto da Neurath,
Hann e Carnap). 18
Sonia Della Monica
Posizione antimetafisica: dal punto di vista dell’analisi del linguaggio è costituita da
proposizioni prive di senso; la metafisica asserisce qualcosa di insensato. Insensato vuol dire
che non è verificabile, ma potrebbe essere anche falso. S. introduce una modifica a questo
principio della verificabilità: bisogna indicare un metodo per la verificazione, andare a
controllare (una sostanza non si può andare a controllare).
Critica distruttiva di Kant: non esistono conoscenze sintetiche a priori, le conoscenze o sono
tautologie oppure sono empiriche, senza nessuna componente a priori.
Uno dei compiti fondamentale della conoscenze scientifica fosse quello di scrivere una
enciclopedia della scienza unificata, anche dal punto di vista del linguaggio.
A partire dalla secondo metà dell’800 la logica ha fatto dei passi enormi! Qui si inserisce i
trattato di Wittenstein.
→
NEURATH FISICALISMO
E’ impossibile confrontare il linguaggio con la realtà (≠ verificabilità di Schlick), perchè ciò
equivarrebbe a collocarsi fuori dal linguaggio; la verità di una proposizione non dipende dal
confronto di essa con un fatto perchè i fatti e proposizioni sono entità non omogenee. Anche le
proposizioni che registrano presunte esperienze vissute elementari non godono di una posizione
privilegiata rispetto ad altri tipi di proposizioni, ma devono essere verificate e ciò può avvenire
soltanto attraverso il confronto con altre proposizioni.
La verità di una proposizione: concordanza logica con altre proposizioni e con l’insieme degli
enunciati della scienza. Così alla nozione di verità sostituisce quella di coerenza.
Quindi la conoscenza non parte mai da zero: le proposizioni osservative non sono il punto di
partenza dell’indagine ma l’esito a cui essa perviene e servono a rispondere alla domanda se le
previsioni formulate dalla teoria si sono avverate o no; è la contraddizione con proposizioni
osservative che conduce ad abbandonare la teoria stessa.
Il linguaggio della fisica è quello più adeguato per analizzare il linguaggio poichè la fisica è la
scienza più progredita. Quindi del linguaggio può essere analizzata solo la sintassi, cioè le
connessioni interne tra gli enunciati: Fisicalismo.
CARNAP
‘La costruzione logica del mondo’ 1928.
Il mondo si struttura logicamente in un sistema di conoscenze a partire da una base empirica;
l’unità minima è l’esperienza vissuta elementare (soggettive e private): ma è solo un solipsismo
metodologico che sarà abbandonato una volta che il mondo sia costituito nella sua struttura
logica, quando gli enunciati saranno tradotti in termini fisici.
Dopo sostituirà alle esperienze elementari i Protocolli: registrazioni immediate di esperienze >
Fisicalismo di Neurath: enunciati empirici espressi in un unico linguaggio della fisica.
Gli enunciati protocollari non devono essere giustificati e fondano gli altri enunciati della
scienza, leggi della natura, che hanno una forma generale e hanno sempre il carattere di ipotesi.
Critica alla metafisica: le proposizioni metafisiche usano termini che non hanno significato, cioè
non hanno alcun riferimento empirico oppure sono scorretti sintatticamente = il linguaggio della
metafisica è espressione di sentimenti (musicisti senza talento).
Sintattica: i filosofi usano il modo materiale di parlare = trattano i termini come delle cose, e
≠
quindi cadono in pseudo problemi Modo Formale, tratta i termini come semplici segni.
Sintassi logica del linguaggio: metalinguaggio (enunciati che parlano degli enunciati stessi) che
costruisce un linguaggio artificiale, formale e convenzionale; Regole della Sintassi Logica:
Formazione (determina se un enunciato è ben formato o no) e le regole di Trasformazione
(modo in cui un enunciato può essere derivato da un altro).
Semantica: verità di fatto (richiede l’accertamento dei fatti) / verità logiche (si basa solo sul
→
significato delle parole) necessità: indica la verità in qualsiasi mondo possibile; essendo 19
Sonia Della Monica
collegate, la logica modale (studia gli enunciati nei quali entrano gli operatori di necessità) è un
ramo della semantica.
Interpretazione del principio di verificabilità: per Carnap è una semplice raccomandazione per
chi intende costruire un linguaggio scientifico. Egli suddivide in: Controllabilità (data dal fatto
di avere a disposizione un metodo di verifica sperimentale) e Confermabilità (quando un tale
metodo non può essere indicato): un enunciato può essere confermabile senza essere
controllabile.
Carnap: inizio anni ’30, sintassi logica del linguaggio, differentemente da W si può parlare del
linguaggio, e quando lo facciamo questo linguaggio si chiama Noi possiamo
metalinguaggio.
costruire una che è come una matematica: diamo delle regole formali
sintassi logica del linguaggio
sintattiche in base alle quali possiamo costruire linguaggi logicamente coerenti e sintatticamente
corretti, stabiliamo delle convenzioni o assiomi di partenza, regole di deduzione, usiamo costanti
logiche e costruiamo un sintassi del linguaggio. Si possono costruire in maniera convenzionale
diversi tipi di linguaggio. La sintassi è un calcolo, è puramente formale che ha per oggetto il
linguaggio, matematica delle forme linguistiche, di tipo convenzionale. In logica non vi è alcuna
morale: non c’è nulla che autorizza a dire che una determinata sintassi logica del linguaggio è
migliore di un’altra. Nasce dal fatto che Carnap parte dalla condivisione a Vienna del principio di
verificazione: demarcare le proposizioni del linguaggio che sono dotate di senso (verificabili, vere o
false) o non dotate di senso (non verificabili), la scienza deve verificare quelle sensate. A Vienna si
pensava che il principio di verificazione come verificabilità e non verificazione in atto: ciò svincola
dall’essere incatenato ai fatti.
Carnap 1932 ‘Superamento della metafisica attraverso l’analisi logica del linguaggio’: la metafisica
può essere superata attraverso l’analisi logica del linguaggio. Carnap ha un obiettivo, vuole
smontare la filosofia di Heidegger della conferenza ‘Che cosa è la metafisica?’ in cui sosteneva che
la negazione non avesse un carattere logico-linguistico ma esistenziale, legato all’esperienza del
nulla attraverso l’angoscia: errore è quello di formulare proposizioni prive di senso non verificabili
empiricamente + errore sintattico, mette insieme categorie che non possono convivere, quindi uso
scorretto del verbo essere e uso improprio del linguaggio quando dice che il nulla nullifica. Poi
concepisce un lavoro metalinguistico, linguaggio come oggetto di indagine, che si interroga non sul
significato ma sulle regole attraverso le quali componiamo le proposizioni, la sintassi.
POPPER
‘Logica della scoperta scientifica’ 1934
• Teoria della conoscenza di Popper = confronto tra psicoanalisi e marxismo (inconfutabili, capaci di
spiegare qualunque fenomeno di loro pertinenza) + teoria di Einstein ( vi sono esperimenti possibili
che potrebbe confutarla o confermarla)...
↓
Teoria delle Teorie Scientifiche
- Le teorie scientifiche sono costituite da asserzioni universali (leggi i ipotesi) derivate
→
induttivamente da osservazioni particolari MA l’induttività NON è legittima!! Esclusione
dell’osservazione come fonte di conoscenza!!
- No principio di verificabilità: non è un criterio di demarcazione tra scienza e non scienza,
perchè sì indica che il linguaggio della metafisica è privo di senso MA priva le scienze
naturali della loro validità perc