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Estratto del documento

IL LIBRO A STAMPA

 Gutemberg voleva stampare molte copie a minor prezzo

 Problema dei materiali

 Fallisce dal punto di vista economico

 L’inventore guarda al PASSATO (vuole fare meglio quello che già si fa)

 Molti testi non riusciamo a capire se siano copiati o stampati

 Ci sono cmq abbellimenti con miniature

 Controsenso

 Poi scomparirà la figura del miniaturista nel giro di pochi decenni

 Problema: come scrivere in volgare?

 Il latino era una lingua consolidata e scritta, i diversi volgari no

 Disaccordi fra molti letterati

 Le prime grammatiche sono tutte di inizio ‘500

 Esigenza di avere regole

 Volgari molto diversi a seconda della zona

 Es. a Venezia parlavano veneziano e scrivevano in fiorentino

 La lingua italiana si impone attraverso le TIPOGRAFIE veneziane

 Vogliono produrre libri per un pubblico sempre più ampio

 Stimolare la curiosità di imparare a leggere e scrivere

 Es. Fior di Virtù, brevi storie edificatorie, molto letto per quasi 500 anni

 Carattere gotico

 La lingua cambia costantemente (anche ora)

 La stampa favorisce la CIRCOLAZIONE

 A fine ‘400 l’80% dei testi era in latino

 Poi mano a mano si diffondono i volgari

 Quindi si immagina un pubblico diverso

 Maggior alfabetizzazione

 Iniziano a leggere anche gli artigiani

L’ALFABETIZZAZIONE

 Solo negli ultimi due secoli si impara a leggere e scrivere insieme a scuola

 Prima si cominciava a leggere, poi forse a scrivere

 Leggere serviva di più

 Le tecniche di insegnamento si evolvono

 Volte ad accelerare l’apprendimento

 Ci vuole curiosità e necessità (carenti in campagna, ma molto presenti in città)

 ‘400 e ‘500

 Tassi di alfabetizzazione molto bassi

 Firenze è la più alfabetizzata (30-40%), Venezia poco meno

 L’alfabetizzazione è rimasta molto bassa fino a tempi recenti

 1861, l’Italia è al 3-4%

 Molto arretrata rispetto ad altri paesi europei

 Progressivamente diminuisce il latino, a favore del volgare

 Circolano classici (Petrarca, Boccaccio), ma anche testi protestanti

 Il VALORE DELLA SCRITTURA è sempre più relativo

 Prima ciò che è scritto è ciò che è

 Poi mano a mano questo concetto si relativizza

 Messa in discussione di valori e verità prima date per assodate

Parte orientale del mondo

 Libri buddhisti si aprono verso l’alto

I GIORNALI

 ‘800-‘900 è il testo più frequente

 Grazie a tecniche di stampa sempre più economiche

 Grande diffusione a basso costo

 L’idea del giornale che porta le novità è precedente (del ‘600)

 Immagine del 1683

 Assedio di Vienna da parte dei Turchi

 Attenzione per le notizie politico-militari in tutti i paesi

 Si favorisce la circolazione di fogli più o meno periodici che portano notizie

 Mercato dell’informazione vivace

 La frequenza aumenterà

 I primi quotidiani sono del ‘700

 Fino alla fine del ‘700 molti fogli saranno scritti a mano

 Per la censura

 C’è proprio un mercato

 Copisti pubblici

 Figura del VENDITORE AMBULANTE di libri

 Vende la produzione popolare

 I personaggi di bassa estrazione sociale non entrano mai nelle librerie e nelle biblioteche,

ma comprano da loro

 Avevano una TAVOLETTA legata al cesto (tablet! Libreria Toletta)

 Serviva x incollarci un foglio con le lettere dell’alfabeto e varie combinazioni

sillabiche (poi diventerà il sillabario)

 Strumento didattico per bambini

LIBRERIA

 Luogo d’incontro, quasi un salotto

 Si serviva pure il caffè per rendere il luogo piacevole

 Quasi nessuno comprava, però, perché molti restavano li a consultare gratuitamente

J. Ong, “Oralità e scrittura, le tecnologie della parola”

 1982, bisogna tenere conto del contesto storico, di quando scrive

 Ha comunque senso leggerlo a distanza di tempo

 È ovvio che non parla di computer, di social network…

 Ma le idee che contiene sono molto attuali

 Gli effetti della rivoluzione tecnologica hanno permesso un suo successo posteriore

 “Le tecnologie della parola”

 Cambiano continuamente

 L’autore

 Professore universitario americano

 Padre gesuita

 Uno degli ordini più rilevanti degli ultimi 500 anni

 È uno dei più recenti

 Creato per fronteggiare la riforma protestante

 Fondato da Ignazio di Loiola

 Impronta militare, ordine di battaglia

 Ordine molto odiato (1773 es. il Papa sopprime l’ordine)

 Ora il nostro Papa è il primo gesuita a esserlo

 Ha aiutato la forte espansione del cristianesimo (evangelizzazione gesuita)

 Forte penetrazione in civiltà molo diverse

 Grande capacità di adattamento

 Imparano le lingue straniere

 Assimilano le culture con cui vengono a contatto per poi farci penetrare le

idee cristiane

 Atteggiamento visto con grande odio e sospetto

 Dimensione culturale del loro atteggiamento di battaglia

LINGUA E SCRITTURA

 Il linguaggio cambia e si trasforma

 Fra una generazione e l’altra

 Fra luoghi contigui

 Fra epoche diverse

 Noi abbiamo avuto solo l’invasione romana, che ha permesso la diffusione del latino, piuttosto che

delle lingue locali

 Poi il processo di trasformazione è stato abbastanza naturale

 100.000 – 30.000 anni fa  Uomo di Neandertal

 35.000  Homo sapiens

 5.000  Scrittura come la intendiamo noi

 3.000-1.500 a.C.  Scrittura pittografica e ideografica

 1.500 a.C.  Alfabeto

 Origine mediorientale

 È l’evoluzione del pittogramma, ma con caratteristiche particolari

 Simbolo=suono

 Quindi è una scrittura fonetica

 Le scritture pittografiche permettono di essere capite anche se si parlano lingue diverse,

mentre quelle fonetiche non permettono la comunicazione scritta fra lingue diverse

(riconosco le lettere ma non capisco la parola)

 Quindi una è il contrario dell’altra

 La fonetica è facile da imparare perché ci sono poche lettere, mentre la pittografica ha

segni sterminati

 Ecco perché dove c’è la pittografica ci sono le classi degli SCRIBI, persone

avvantaggiate e molto importanti

 La scrittura interviene quando predomina la parola

 Nel corso del ‘900 molte lingue passano all’alfabeto latino

 Es. turco (prima si scriveva in caratteri arabi)

 È cambiata la lingua stessa

 Ecco perché un turco non riesce a leggere testi precedenti al cambiamento di

alfabeto

 Si inizia con l’ALFABETO FENICIO

 È il nostro antenato

 Le prime scritture alfabetiche sono CONSONANTICHE

 Alcuni problemi di lettura

 800 a.C.

 Si inizia a scrivere in Grecia

 Questione omerica

 Di certo i poemi omerici si sono tramandati oralmente per diverso tempo

 Ad un certo punto sono stati scritti, ma dopo diversi secoli!!

 Nel GRECO ci sono consonanti e vocali

 Corrispondenza suoni e lettere

 Avverrà anche con l’alfabeto latino

 Si modifica quello greco adattando l’alfabeto ai suoni latini

 Platone è il primo a riflettere sulla scrittura

 La sua introduzione è stata traumatica

 Problemi perché è una forma di comunicazione molto ASTRATTA

 Il segno non raffigura qualcosa che esiste (come nella pittografica)

 I segni alfabetici non rimandano a qualcosa di reale

 Questo passaggio è stato molto difficile

 È il primo filosofo che scrive

 Dice che se io chiedo qualcosa uno mi risponde

 Se scrivo l’interazione non c’è

 Si documenta una forma di schizofrenia x il modo di comunicare

 CIRILLICO

 Usato in Russia, Serbia, Bosnia, Ucraina, Bulgaria e Bielorussia

 Es. il serbo-croato usava due alfabeti diversi (latino e cirillico)

 La ragione della differenza sta nella RELIGIONE

 L’alfabeto cirillico è stato inventato da due monaci greci di Salonicco (Tessaglia)

 Ci sono 35-40 lettere perché ci sono molti suoni

 Discendenza dall’alfabeto greco

 ARMENO

 Paese cristiano ortodosso

 ARABO

 EBRAICO

 Commistione di più scritture

 Es. GIAPPONESE

 Pittogrammi cinesi più segni fonetici

 Mescolanza di diversi sistemi

 Al giorno d’oggi è difficile capire una scrittura ideografica senza introdurre

fonetismi

 Es. scrivere a computer

 Si scrive una lettera e compaiono gli ideogrammi che iniziano con quella

lettera, poi digitando la seconda lettera il campo di ricerca si restringe

 È molto più facile parlare di scrittura che di oralità

 Perché la parola resta

 ORALITA’ PRIMARIA

 Società che non è mai stata contaminata dalla scrittura

 Es. Africa prima della colonizzazione (anni ’50-’60 del ‘900)

 Quali sono i suoi meccanismi?

 Difficile capire come funzionano

 È come capire cos’è il cavallo partendo dall’auto

 Anni ’60-‘80

 Gli studiosi erano convinti che si stava tornando all’oralità

 Per la diffusione di radio, tv…

 Torna la comunicazione orale, dopo secoli di scrittura

 Cfr. Marshall McLuhan (maestro di Ong)

 Cerca di capire con Ong quali sono le altre rivoluzioni precedenti

 Errore

 L’elettronica non ha comportato la morte della scrittura

 Anzi noi scriviamo molto con le tecnologie

 Interconnessione

 Ora è a doppio senso (internet), non più come l’unilateralità della tv

 Tutte caratteristiche dell’ORALITA’ SECONDARIA

 Le discipline che possono aiutarci a capire le società ad oralità primaria sono

 Archeologia

 Linguistica e neurolinguistica

 Antropologia (antropologo spesso citato da Ong: Goody)

 “L’addomesticamento del pensiero selvaggio”

 Storia

 Psicologia e neurologia

 Alexander Luria, studia un popolo dell’Asia centrale negli anni ’30 del ‘900

 Studia le malattie del linguaggio

 Sociologia

 Filologia (epica classica, Omero…)

cfr. Martin, “Storia e potere della scrittura”

Dati approssimativi

 6mila lingue che ci sono state, trasformate e che ci son

Dettagli
A.A. 2014-2015
41 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.b.cester di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della comunicazione scritta e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Infelise Mario.