Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IV
pompa, che ne alza la pressione fino al valore di vaporizzazione, al generatore (stato 0 ).
V
Il grafico è stato tracciato
facendo cadere l’ipotesi che le
isobare nella zona dei liquidi si
confondano con la curva limite
inferiore, così da poter meglio
evidenziare tutti gli stati T.D.
Determinazione delle pressioni ottimali di spillamento nel caso di 2 spillamenti e nel caso generico di n
spillamenti.
1) Individuiamo sul grafico i punti seguenti:
0 = posizione di liquido saturo alla pressione di condensazione p k
f = posizione di liquido saturo alla pressione di vaporizzazione p
v
2) Ci focalizziamo sui punti 0’’ e 0 :
IV
0’’ = posizione di liquido saturo alla temperatura di saturazione che compete alla pressione di
spillamento p
s2
0 = posizione di liquido saturo alla temperatura di saturazione che compete alla pressione di
IV
spillamento p
s1
Una volta scelte le pressioni p , p sul diagramma posso localizzare i punti 0’’ e 0 corrispondenti
IV
s1 s2
agi stati del liquido all’uscita dai due scambiatori.
3) È possibile determinare l’entalpia dei punti appartenenti alla curva limite alle diverse pressioni di
spillamento:
Il grado di rigenerazione ottimale per ogni spillamento si può determinare come: 2
Pe massimizzare il rendimento devo far sì che i ∆h tra gli stati a p e p , tra quelli alle pressioni p e
s2 k s1
p e tra gli stati a p e p siano tutti uguali tra loro.
s2 v s1 Formula generale nel caso di n spillamenti
Nel caso di due spillamenti:
Si può anche usare la relazione semplificata tra le temperature per individuare le isoterme
corrispondenti alle temperature di saturazione alle pressioni p e p .
s1 s2
Punto (1) spillo del vapore surriscaldato
Punto (2) spillo del fluido bifasico
Punto (3) spillo del fluido bifasico
Per quanto riguarda le trasformazioni nelle pompe:
Traccio l’isobara a p nel campo dei liquidi e la verticale di trasformazione isoentropica della 3° pompa a
s2
partire da 0 all’intersezione delle due individuo lo stato 0’.
nel campo dei liquidi e la verticale di trasformazione isoentropica della 2° pompa a
Traccio l’isobara a p
s1
partire da 0’’ all’intersezione delle due individuo lo stato 0’’’.
Infine traccio l’isobara alla pressione p nel campo dei liquidi e la verticale di trasformazione isoentropica
v
della 3° pompa a partire da 0 all’intersezione delle due individuo 0 .
IV V
Noto, come già sapevamo, che le isobare nel campo dei liquidi sono molto vicine alla curva limite inferiore,
allora posso confonderle con tale curva. assumo 0’≡0, 0’’’≡0’’, 0 ≡0 .
V IV
Supponiamo di fissare lo spillamento a pressione più alta e vediamo cosa succede introducendo il 2°:
≡p è inutile perché non devo spillare alcuna massa dalla turbina in quanto il liquido uscente
- Se p
s2 k
dal condensatore si trova già alla temperatura voluta.
- Se p ≡p spillo solo il vapore in 2 massa spillata m =0 mi riconduco al caso di un solo
s2 s1 1
spillamento. 3
Il massimo beneficio in termini di rendimento si
ottiene per p intermedia tra p e p .
s2 k s1
USO DEL CODICE SCRITTO DAI LAUREANDI:
Con l’ausilio del codice impongo p =140 bar.
v asse z, r
Introduco 2 spillamenti grafico 3D: η
th g1
ed r sugli assi x,y.
g2
Otteniamo due superfici: quella rossa contempla
anche il rendimento di turbina (<1), mentre quella
blu no.
Il campo di valori di r e r copre solo metà della
g1 g2
base quadrata perché fissato r posso far variare r solo da 0 fino a r . (Esempio. Se avessi r =0,4 e portassi
g1 g2 g1 g1
r =0,8 otterrei lo stesso rendimento che avrei con r =0,8 e r =0,4 cioè con il numero d’ordine degli
g2 g1 g2
spillamenti invertito. è inutile rappresentare anche l’altra metà.
Se pongo p =p r =1 sposto solo r vedrò che il η
s1 v g1 g2 th
parte dal 40%, aumenta e poi cala di nuovo.
Si vede che il valore ottimale di r ≈0,6 e il valore ottimale di
g1
r ≈ 0,3 ho verificato quanto visto in formule.
g2 4
Man mano che il numero di spillamenti n aumenta l’incremento di rendimento è sempre minore, il
s
rendimento si assesta asintoticamente –> normalmente si arriva a n =6-7 (corrispondenti a un η ≈46-47%)
s th
perché andare oltre comporterebbe un ulteriore aumento di rendimento tropo esiguo per giustificare
l’aumento dei costi di impianto. Ciclo con 4
spillamenti
Ciclo con
10
spillamenti
5
23 ottobre 2017
Calcolo delle masse spillate e del rendimento per ciclo con n spillamenti
Ci riferiamo per semplicità a un ciclo Hirn.
Chiamando n = numero spillamenti, disegno l’ennesimo spillamento indicando lo stato termodinamico col
s relativo numero
progressivo in ordine di
pressione decrescente.
Nel digramma T-s
individuo n il quale
s
indica le condizioni
dell’n-esimo vapore
spillato in turbina.
M tende a condensare
ns
cedendo l’energia
(calore) per scaldare il kg
di fluido che esce dal
condensatore a T fino
k
alla T (temperatura di
s
saturazione dello
spillamento n-esimo)
trovo f
ns. ; dal punto f arrivo ai due spillamenti con m e m (le due pressioni
Condensando il liquido trovo F
ns+1 ns-esimo 2 1
più alte). , p e
Traccio nel T-s p
v k
l’isoentropica di
espansione per
individuare il ciclo Hirn e
le isobare degli
spillamenti nel
diagramma T-s: 1
vapore prelevato dalla
turbina a pressione più
alta, f1 condizione che
vapore ha all’uscita dallo
scambiatore a pressione
più alta e cosi via con 2 e
….n
Riscaldo dalla pressione
più bassa fino alla
temperatura di
saturazione
A f arriva 1Kg di liquido più la somma delle masse spillate.
3 1
Se ho 10 spillamenti divido per 11 in modo da avere uguali incrementi di temperatura; al salire del numero
di spillamenti si tende ad avvicinarsi sempre più alla temperatura di saturazione corrispondente alla
pressione di vaporizzazione la parte del surriscaldamento nel generatore è sempre meno influente perché
sono sempre più vicino alla temperatura di saturazione al crescere del numero di spillamenti. Inoltre più
spillamenti metto e più le dimensioni dei singoli scambiatori calano.
Con n spillamenti n pompe + la prima pompa che porta il liquido dal condensatore al primo scambiatore
s s
a miscela Nel caso di utilizzare tutti scambiatori a miscela servono n + 1 pompe per garantire il
s
funzionamento dell’impianto
Quali masse devono essere spillate negli n spillamenti?
s
Scriviamo le relazioni che ci permettono di determinar le masse da spillare senza aver determinato le reali
portate nei vari rami.
Calcolo delle masse spillate Massa uscente dal condensatore
Bilanci di massa: m è la massa che devo riscaldare
k
e h sono sulla stessa isobara.
h
k fk
Note le masse spillate determiniamo il rendimento termodinamico del ciclo a n spillamenti
s
h -h =contributo massa al condensatore
a b
h -h = contributo massa spillata in 1
a 1
-h =contributo massa spillata in 2
h
a 2
-h =contributo massa spillata nello spillamento n-esimo
h
a ns 2
Man mano che n aumenta l’incremento percentuale del rendimento diminuisce di solito ci si ferma a 6-8
s
spillamenti, oltre è antieconomico.
Dimensionamento dell’impianto a vapore
Considero l’espansione reale del vapore in turbina, la quale è correlata a quella ideale isoentropica dal
rendimento isoentropico di espansione o, anche detto, rendimento interno di espansione. T è legata ai limiti
a
tecnologici, l’espansione isoentropica è parallela alle ordinate trovo il punto b di fine espansione. Nella
realtà si tiene conto delle irreversibilità della fase di espansione trovo b’ a destra della espansione
isoentropica. Facendo cadere l’ipotesi di espansione
isoentropica (non ho perdite) linea
tratteggiata, da a a b’ è trasformazione reale
di espansione.
Introduciamo indici per relazionare caso
reale con quella ideale
Rendimento interno in turbina:
Essendo in macchina
motrice 1
η<
Se η =1 b = b’ no perdite
it
di energia tra inizio e fine espansione (espansione isoentropica).
Esistono altri coefficienti che correlano il lavoro della turbina a trasformazioni senza processi irreversibili
diverse da quella isoentropica.
Per il rendimento politropico di turbina paragono la trasformazione reale tra a e b’ con la trasformazione
politropica senza fenomeni irreversibili (quindi si rappresenta in linea continua). In una trasformazione
isoentropica non ci sono né perdite né scambi di calore con l’esterno, essa ha come traccia la linea continua.
Da a a b’ ho una certa area sottesa viene introdotto calore
3
η isotermo è il rapporto tra il lavoro reale di espansione con un terzo lavoro reale di espansione chiamato
lavoro isotermo con cui il vapore a T=cost si porterebbe dallo stato a fino all’isobara di condensazione p . Il
k
rendimento interno e politropico sono i più usati, noi usiamo solo rendimento interno.
N.B! Cadendo l’ipotesi di trasformazioni tutte reversibili l’area racchiusa dal ciclo aumenta la
trasformazione reale fa aumentare l’area fornendo lo stesso calore e quindi fornisce beneficio al rendimento?
ERRORE si confonde la situazione con quella con trasformazioni reversibili!!! Infatti cadendo l’ipotesi detta
l’area racchiusa dal ciclo non rappresenta più il lavoro racchiuso dal ciclo.
b’ ha entalpia > b lavoro di
espansione è minore!
Ma se voglio accorgermi dell’errore in
modo diverso:
Proietto O, b e b’ sulle ascisse c , d ed
e
Q1 è identico sia nel ciclo ideale che in
quello reale
rettangolo bb’de è il calore aggiuntivo
Sostituendo Q in 1 – Q /Q , con Q reale > ideale rendimento penalizzato.
2 reale 2 1 2
Esprimiamo il rendimento del ciclo a vapore con espansione reale
tiene conto della termodinamica e della trasformazione reale in
Abbiamo prodotto di rendimenti η
th reale
turbina. 4
Dobbiamo ora considerare anche le perdite per attrito nei cu