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Estratto del documento

Q

200 400 1000 2000

L'orizzonte temporale richiesto per gli aggiustamenti nel lungo periodo del numero di

imprese attive può variare a seconda dei prodotti, dal settore di mercato.

L’equilibrio concorrenziale di breve e lungo periodo

Determinata la domanda e l’offerta di mercato, possiamo trovare il prezzo e la quantità

come abbiamo fatto al capitolo 2. Consideriamo i diversi equilibri di breve periodo e di

lungo periodo a seguito di cambiamenti. Numero d’imprese che esistono nel mercato

n = Qd/Qe (quantità domandata /quantità efficiente)

Equilibrio concorrenziale di lungo periodo con libertà di entrata

Abbiamo detto che la curva di offerta è orizzontale in corrispondenza di ACmin.

Proprietà dell’equilibrio concorrenziale di lungo periodo con libertà di entrata

Il prezzo di equilibrio deve essere uguale ad ACmin

• Le imprese devono ottenere profitti nulli

• Le imprese attive devono produrre in corrispondenza della scala efficiente di produzione

Le risposte di breve periodo e di lungo periodo ai cambiamenti della domanda

Nel breve periodo se la funzione di domanda aumenta, quindi si sposta verso dx, il prezzo

cresce ed inizia ad eccedere rispetto l’ACmin, quindi le imprese hanno dei profitti

economici positivi. Nel lungo periodo tutto via,nuove imprese possono entrare liberamente

nel mercato, in risposta al profitto positivo, diventano attive più imprese, la curva di offerta

si sposta verso dx creando un nuovo equilibrio riportando il prezzo a quello precedente.

S

B S

A C

Risposte di breve periodo e di lungo periodo a variazioni di costi

Pensiamo ora alle variazioni dovuti ai costi delle imprese. Diminuiscono i costi fissi ma

restano invariati i variabili. Una situazione di questo tipo crea uno spostamento della curva

del costo medio verso il basso, comportando una diminuzione del minimo del costo

medio(es. da 100 a 70). La scala minima efficiente diminuisce anch’essa. Nel breve

periodo le imprese rimangono nel punto A, con profitti positivi, ma nel lungo periodo le

imprese entrano nel mercato come opportunità profitto, l’equilibrio di mercato si sposta nel

punto B.

Quando variano i costi variabili di un impresa, le curve di costo marginale e del costo

medio si spostano entrambe, ma la procedura e simile.

A S

B

Cambiamenti dei prezzi nel lungo periodo

Supponiamo che la domanda di un bene cresce, e che ciò faccia incrementare anche il

prezzo dei fattori produttivi, quindi si avrebbe un nuovo punto di equilibrio nel punto E.

B E S

A C

L’efficienza dei mercati perfettamente concorrenziali

Se un sistema economico funziona bene genera dei benefici netti: i benefici che i

consumatori traggono dal consumo dei beni eccedono i costi di produzione degli stessi. Il

beneficio netto creato dalla produzione e dal consumo di un bene avviene tramite il

concetto di surplus aggregato. Il surplus aggregato è uguale alla disponibilità Pagare dei

consumatori meno i costi di produzione totali evitabili. Esso misura il beneficio netto

generato dalla produzione e dal consumo di un bene.

Surplus aggregato = beneficio totale del consumo - totale dei costi di produzione evitabili

I benefici totali generati dal consumo cioè la somma dei benefici a vantaggio dei

consumatori viene calcolato in base alla disponibilità a pagare in corrispondenza della

quantità consumata.

Surplus aggregato = disponibilità totale a pagare - costi totali di produzione evitabili

Sappiamo che la disponibilità a pagare è l’area sottesa dalla curva di domanda del

consumatore, fino alla quantità di consumo.

La seconda parte de surplus aggregato cioè il costo totale di produzione evitabile,

corrisponde all’area al di sotto della curva di offerta fino al livello di produzione.

Un sistema economico che massimizza il surplus aggregato genera il massimo beneficio

sociale netto che è possibile distribuire ai membri della società, quindi qualsiasi risultato

alternativo che migliora il benessere di alcuni membri della società, peggiorerà il

benessere di altri individui.

Come massimizzare il surplus aggregato nei mercati perfettamente concorrenziali

Adam Smith è conosciuto per le sue osservazioni riguardanti l’efficienza dei mercati

concorrenziali (mano invisibile).

Poiché nei mercati perfettamente concorrenziali il prezzo è uguale al costo marginale, un

compratore che desidera consumare un unità aggiuntiva di un bene deve pagare

esattamente il costo marginale di produzione, stessa cosa per un venditore, ciò significa

che i compratori e i venditori fronteggiano esattamente i costi e i benefici sociali delle

proprie azioni, arrivando a prendere delle decisioni efficienti.

Come misurare il surplus utilizzando le curva di domanda e di offerta del mercato

Per ricavare la disponibilità totale a pagare dalla curva di domanda. E la curva di offerta

per misurare i costi totali evitabili.

Ogni volta che le unità di un bene vengono consumate dagli individui con la più alta

• disponibilità a pagare, possiamo misurare la disponibilità totale dei consumatori a pagare

per le unità che consumano tramite l’area al di sotto della curva di domanda di mercato

fino a quella quantità

Ogni volta che le unità di un bene sono prodotte dalle imprese con i più bassi costi di

• produzione evitabili, possiamo misurare il costo totale evitabile delle imprese per le unità

che hanno prodotto tramite l’area al di sotto della curva di offerta di mercato fino a quella

quantità.

Surplus aggregato

Fatte tali osservazioni possiamo utilizzare le curve di domanda e di offerta di mercato per

misurare il surplus aggregato ogni volta che il consumo è ascrivibile agli individui con i più

bassi costi di produzione evitabili.

La disponibilità totale a pagare dei consumatori per la quantità di equilibrio è l’area al di

sotto la curva di domanda fino a Q* (intersezione fra curva domanda e offerta), mentre il

costo totale evitabile delle imprese è l’area sotto la curva di offerta fino la stessa quantità;

poiché il surplus aggregato è la differenza tra queste due aree, esso è uguale all’area

compresa tra le due curve d’offerta fino a Q*.

Gli economisti chiamano perdita secca di benessere la riduzione del surplus aggregato

al di sotto del massimo valore possibile. In un mercato concorrenziale senza alcun

intervento pubblico, il surplus aggregato viene massimizzato, quindi non c’è perdita secca

di benessere.

Il surplus aggregato e la perdita di benessere dipendono dalla quantità prodotta e

consumata. Il surplus aggregato è massimo in corrispondenza della quantità di equilibrio,

quindi la perdita secca è nulla. Per tutte le altre quantità, la perdita secca di benessere è

uguale alla differenza tra il massimo surplus aggregato e il surplus aggregato a quella data

quantità. Area blu scuro

perdita secca di

benessere

Surplus

consumatore P

P P

Surplus del

produttore Q Q Q

Il surplus del consumatore e produttore

Il surplus individuale del consumatore è uguale alla disponibilità a pagare per i beni che

vengono consumati meno la spesa effettuata per l’acquisto. Il surplus aggregato del

consumatore è la somma dei surplus dei consumatori individuali. Il surplus del

consumatore è uguale alla somma della disponibilità totale a pagare dei consumatori

meno la spesa totale..

Il surplus del produttore definito come il totale dei ricavi dell’impresa meno i costi evitabili,il

surplus aggregato del produttore è uguale alla somma dei surplus dei produttori individuali.

Il surplus del produttore è uguale alla somma dei ricavi delle imprese meno i costi

evitabili.

Sp = R - CV ma π = R - Ctot --> Sp = (π + c) - CV --> Sp = π + CF

Surplus aggregato = surplus del consumatore + surplus del produttore

Es.

C = 200+ 10Q +2Q^2 Qd = m[10 - (1/10)P] m = 1000 (ad esempio)

AC = 200/Q + 10 + 2Q MC = 10 + 4Q ACmin => AC = MC

200/Q + 10 + 2Q = 10 + 4Q --> Q*=10 --> ACmin = 20 + 10 + 20 = 50

Sistema con: P = ACmin = 50 con Qd = 1000(10 -(1/10)P ) --> Qd = 5000

Numero di imprese che esistono nel mercato --> n = Qd/Q* --> n = 5000/10 --> 500

Gli interventi sul mercato (cap.14)

Le tasse e i sussidi vengono spesso introdotte nei mercati per moderare il consumo o

incentivarlo, generando degli effetti sul mercato perfettamente concorrenziale, o per

spostare le risorse dal settore privato allo stato.

Si possono distinguere le tasse specifiche se è un ammontare fisso che deve essere

pagato per ogni unità venduta e acquistata. --> T = t * Q

Le tasse ad valorem è una tassa espressa come percentuale del prezzo del bene.

--> T = t *P

Il peso delle tasse

Una specifica tassa T può essere pagata dal consumatore o dal produttore. Il prezzo del

consumatore Pc ed il prezzo del produttore Pp; Pp = Pc - T.

P0 + T A

Pc Rettangolo verde =

B

P0 entrata del sussidio

Ps = Pb -T Qt Q0

Come si può notare in un mercato concorrenziale il peso delle imposte è sostenuto sia dai

consumatori che dalle imprese.

L’incidenza della tassa è la ripartizione delle imposte tra coloro che partecipano al

mercato.

L’incidenza dipende dalla forma delle curve di offerta e domanda.

Se la domanda è perfettamente elastica tutto il peso fiscale ricade sulle imprese.

• Se l’offerta è perfettamente inelastica tutto il peso fiscale ricade sulle imprese.

• Se la domanda è perfettamente inelastica il peso fiscale ricade solo sui consumatori.

• Se l’offerta è perfettamente elastica il peso fiscale ricade solo sui consumatori.

Ogni imposta genera una perdita secca che dipende dall’inclinazione, quindi dall’elasticità,

delle curve offerta e domanda, più la curva è inelastica minore è la perdita secca.

Anche se cambio il soggetto percosso legalmente (quindi se impongo la tassa ai

consumatori si sposterà la curva di domanda), il risultato non cambia, principio di equità

sia che gravi sul consumatore sia che gravi sul produttore.

Gli effetti delle imposte sul benessere sociale

Gli effetti di benessere causati dalle imposte, fa variare il surplus aggregato, la tassa infatti

lo riduce, ciò genera una perdita secca.

La perdita secca di benessere generata dalla tassazione è la perdita di surplus

aggregato generato dalla tassa. Lo stato riceve meno di ciò a cui le parti effettivamente

rinunciano.

I sussidi pubblici e i loro effetti

In alcune circos

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
34 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moertz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Zanette Michele.