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EGEMONIZZAZIONE: il gruppo egemonizza il partito

Un gruppo che condiziona completamente il partito a livello di nomina e reclutamento. In sostanza il partito è

espres­sione del gruppo, offrendo ad esso un accesso indiretto alle decisioni pubbliche.

NEUTRALITA’: partiti gatekeepers e gruppi autonomi

I partiti mantendono il loro ruolo di controllori dell’acces so ed i gruppi preferiscono non stabilire alcun contatto

privilegiato con un partito. Questo modello comporta l’autonomia dei gruppi che possono realizzare un appello

multipartitico. Esiste poi la possibilità in cui il gruppo non abbia nemmeno bisogno di interagire con un partito poi

chè possiede da solo l’accesso diretto alle sedi decisiona li. In tale caso il partito è visto come secondario.

OCCUPAZIONE: uno o più partiti prevalgono su gruppi.

Situazione in cui il reclutamento e la nomina di attività decisionali vedono la preminenza assoluta degli esponen

ti del partito, gli interessi del gruppo sono subordinati a quelli del partito. I gruppo non può nemmeno scavalcare

il partito e fare ricorso alla burocrazia senza che questo richieda appoggio elettorale o di altro tipo.

MODELLO PLURALISTA

Le associazioni sono multiple, volontarie, non gerarchiche, concorrenti e non necessariamente differenziate

secondo criteri funzionali. Esse non hanno licenze, non sono riconosciu te né sovvenzionate, né create dallo

Stato e né da esso controllate. Sono più frequenti i contatti con partiti diversi, lobbying parlamentare e campagne

per mobilitare l’opinione pubblica e le azioni di protesta. Il sistema pluralista è carat­terizzato per una struttura

organizzativa frammentata e po­vera di risorse che deve fare forte affidamento sulla sua base ed ha quindi

difficoltà a sviluppare programmi di lungo perio­do. Riguardo alla logica di influenza i gruppi la esercitano

attraverso varie forme di pressione, non ci sono rapporti strutturati. Tipiche sono le alleanze mutevoli.

MODELLO NEOCORPORATIVO

Le associazioni sono singole, obbligatorie, non in concorren­ za, gerarchiche e differenziate secondo criteri

funzionali. Esse detengono una licenza, sono riconosciute, sovvenzionate e qualche volta sponsorizzate dallo

Stato e controllate. I contat ti istituzionali tra gruppi e governo sono frequenti ed efficaci: i gruppi hanno spesso

responsabilità anche nella realizzazione delle politiche mentre sono più rari contatti con partiti. Un sis tema tale

ha associazioni forti, integrate e ricche di risorse, relativamente indipendenti dai membri e capaci di sviluppare

prospettive di lungo termine. Un sistema istituzionalizzato di iterazioni attribuisce alle associazioni ruoli particolari

nella realizzazione delle politiche. Tipico del sistema neocorporativo è la concertazione ovvero l’accordo tra più

attori governativi e non, sulle politiche da realizzare; i compromessi sono stabili.

IDENTITA’ IDENTIFICANTE

Consiste nel costruire, preservare, rafforzare le identità politiche. Nel produrre simboli in cui la collettività si

riconosce, comunicare solidarietà e concordare l’azione collettiva.

Sebbene oggi esista in forma più frammentata, è un’atti­vità più efficiente per i movimenti.

IDENTITA’ EFFICIENTE

I politici prendono decisioni direttamente intese a migliorare la posizione relativa dell’entità collettiva che essi

rappresentano nel sistema in cui essa agisce.

Le decisioni finali efficienti spettano esclusivamente ad un personale partitico o governativo.

IL PARTITO DI NOTABILI (da “notevoli”= persone insigni in ambito sociale ed in virtù di una buona condizione

economica sono in grado di agire continuativamente all’interno di un gruppo dirigendolo o amministrandolo)

Costoro potevano occuparsi di politica avendo alle spalle una solida struttura di sostegno. Si formavano attorno

ad un singolo individuo cui, in seguito si univano i nobili. La risorsa principale dei politici era allora la deferenza

cioè il rispetto tradizionalmente legato alla loro classe di origine. Sono composti da un piccolo comitato e si

riuniscono principalmente in periodi antecedenti alle elezioni, possiedono strutture non permanenti. (Duverger

parlerà di “partiti di origine parlamentare” in quanto essi creano la loro rete di appoggi prevalentemente in

Parlamento)

IL PARTITO IDEOLOGICO DI MASSA il cui motore di creazione è l’allargamento del suffragio

Costituiti da politici di professione ovvero da individui che vivono di e per la politica, essi si sostentano tramite

l’elargizione di stipendi o emolumenti. La presenza del partito nel territorio è capillare, la sua cellula base è la

sezione e la sua attività è perma­ nente. I finanziamenti sono forniti dagli iscritti. Alla base del partito c’è una vera

e propria ideologia strutturata, sulla quale è costruita una fitta rete di adesioni volontarie e funzionariato

stipendiato. La risorsa dei politici qui non è più la deferenza ma la delega.

SEZIONE

(partiti ideologici di massa)

­ Partito socialista ­

Ha una adesione formale che si può sottoscrive re nel territorio vista la diffusione capillare, la risorsa

fondamentale è l’attivismo, il tipo di strutture burocratica ed organizzata.

COMITATO

(partito di notabili)

­ Partiti liberali o repubblicano italiano ­

Formato da 12 persone o giù di lì, prevalente­mente appartenenti alle élite, con una adesione di cooptazione e la

risorsa di prestigio sociale. I luoghi di adesione sono i circoli borghesi con una struttura informale.

CELLULA

(partiti di fabbrica)

­ Partiti comunisti ­

Tipico delle fabbriche, conta un numero ristretto di persone e mira ad organizzare gli operai colle­gando le loro

rivendicazioni ad un progetto poli­tico. La risorsa è l’attivismo collettivo, l’azione è totalizzante e l’adesione

permanente MILIZIA

(corpi militari o para­militari)

­ Partiti fascisti ­

Organo di tipo militare in cui vige una ferrea gerarchia. L’adesione è il reclutamento. Ha come risorsa la fedeltà,

sono richieste obbedienza assoluta e dedizione.

I° LIVELLO ELITE SOCIALI ED ECONOMICHE

II° LIVELLO ELITE POLITICHE E DI GOVERNO

III° LIVELLO ISTITUZIONI DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA

IV° LIVELLO LEADER D’OPINIONE LOCALE

V° LIVELLO PUBBLICO DI MASSA

Elezioni e sistemi elettorali

Le elezioni, nella vita dei paesi democratici sono certo uno dei momenti di maggiore visibilità ed effervescenza

del processo politico oltre ad essere l’occasione nella quale avviene il più largo coinvolgimento attivo della

un meccanismo per eleggere i componenti di organi monocratici o collegiali,

popolazione. Esse sono oltre

alle quali possiamo ricordare la trasmissione per eredità, la cooptazione, l’acquisto mediante denaro, la nomina,

il sorteggio, la conquista con la forza, la selezione su base di merito.

Si parla di nomina quando un capo di stato sceglie un capo del governo o anche quando un governo sceglie i

titolari di qualche carica. Le elezioni (in specie per i parlamentari ma non solo) sono gli strumenti principali della

rappresentanza e del controllo popolare sui governanti. Attraverso di esse gli eletti diventano i rappresentanti

degli elettori; inoltre sono uno dei principali strumenti di ritualizzazione e di “addomesticamento” del conflitto

politico.

Oggi in tutte le democrazie esistono una molteplicità di elezioni, un posto importante meritano quelle dei

elezioni politiche.

parlamentari nazionali, chiamate anche Le elezioni parlamentari sono il momento centrale

competizione (carattere

della vita politica nazionale. I caratteri fondamentali delle elezioni democratiche sono:

pluralistico della scelta), libertà (per gli elettori) e rilevanza politica (il peso di queste è significativo sui

processi politici del paese). Ciò che invece caratterizza le elezioni dei paesi non democratici è che una di

scelta”

queste condizioni (o tutte) è assente. Esse si caratterizzano per essere elezioni “senza e di facciata in

quanto esse vengono utilizzate per simulare a scopo puramente fittizio un principio di sovranità popolare.

Un complesso insieme di norme mira a regolarizzare lo svolgimento delle elezioni democratiche, a

salvaguardarne le funzioni, a consentire il conseguimento degli scopi ad esse assegnati. I principali aspetti del

processo elettorale oggetto di regolamentazione sono:

tempi e convocazione (uno dei caratteri fondamentali è di essere ricorrenti)

Se le elezioni hanno scadenza fissa la loro convocazione è un atto formale; la questione è più

politicamente rilevante laddove si tratti di elezioni anticipate.

l’elettorato attivo

l’elettorato passivo e le candidature

la campagna elettorale

le modalità del voto

il sistema elettorale e la valutazione dei voti

Il diritto di voto è legato al principio dell’appartenenza alla comunità politica, sono i cittadini di uno stato ad essere

qualificati come elettori. L’esperienza elettorale delle democrazie occidentali ha preso generalmente le mosse da

situazioni di esclusione. Il suffragio era prerogativa di una parte minoritaria della popolazione. Il processo di

estensione del suffragio attraverso un progressivo smantellamento dei criteri di esclusione si è svolto per lo più

dalla seconda metà del XIX sec e nei primi anni del XX sec. Il problema del suffragio femminile si è posto

all’incirca nello stesso periodo ma la sua risoluzione è stata più tarda rispetto a quella del suffragio maschile. I

fattori che spingono all’allargamento del suffragio sono diversi: anzitutto vi è la forza espansiva del principio di

uguaglianza che dopo essersi affermato nella sfera civile tende a traslarsi in quella politica, poi vi è la nuova

concezione politica nazionale ed infine l’importanza della competizione tra élite politiche che spinge a cercare

nuovi sostenitori nelle classi antecedentemente escluse.

ELETTORATO PASSIVO

Le elezioni suppongono che ci siano dei candidati. Chi possano essere i candidati (elettorato passivo) e come

vengano selezionati è anch’esso materia di specifiche regolamentazioni. L’altro aspetto riguarda la modalità delle

candidature; la scelta può anche essere delegata direttamente agli elettori mediante un processo elettorale

elezioni primarie.

apposito: le

LA CAMPAGNA ELETTORALE

La presentazione delle candidature segna l’apertura ufficiale della fase preparatoria alle elezioni: la campagna

elettorale; in cui candidati e

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ingrao di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Tarchi Marco.