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[QUOTIDIANO PARALLELO].
esopiano) [ Spettacolo, cultura e curiosità:
ALLEGGERIMENTO]. alleggerimento della tensione
Spettacolo.
[NORMALITA’].
Cultura
. La storia in tv:
sviluppo del livello
Curiosità
[ critico proiettato in una dimensione
ALLEGGERIMENTO]. finita e passata.
1. Il paradigma fiabesco: cosa succede quando “l’orco” è esterno? È il
modello di cappuccetto rosso, c’è una proibizione, poi un allontanamento, un
incontro con l’antagonista + tentazione, l’infrazione e l’insegnamento. Se
spostiamo questa struttura al mondo della cronaca, notiamo degli elementi
convergenti: es. Alfredino Rampi (10 giugno 1981), infrazione ma è senza
macchia (capro espiatorio innocente, tradizione ebraica), cade nel pozzo
(un’altra dimensione), non si riesce a salvare, vicenda terrificante raccontata in
una maniera totale (società dello spettacolo ha bisogno di esorcizzare il male e
Chi l’ha visto?
di sacrifici o completi o parziali). modello es. Gemelli Gravina,
scompaiono e vengono ritrovati nel pozzo, vengono trattati in una maniera un
po’ ambigua strani, famiglia strana, rapporti con adulti? (tradizione greca,
farmakos, capro espiatorio non del tutto innocente, magari non macchiato da
una specifica colpa, ma aveva qualcosa di “male”, individuazione del male
singolare ed espulsione del male; a volte la nostra società non riesce a
concepire il sacrificio dell’innocente, per cui molti vengono velati da un qualche
male); es. scomparsa di Emanuela Orlandi, sparita (anche qui trattata in modo
ambiguo); omicidio di Yara (non ha alcuna colpa, rappresentazione perfetta del
Hunger
capro espiatorio). Il sacrificio dei fanciulli e la civiltà dello spettacolo
Games
2. Paradigma (dal tragico alla detection): cosa succede quando “l’orco” è
interno? Se l’orco non sta fuori non è più una fiaba, se sta dentro è una
Aristotele
tragedia. Secondo la tragedia deve purificare l’anima dalle passioni
Eco
evocate, secondo il finale “scioglie il nodo della trama, ma non concilia lo
spettatore con sé stesso: anzi il conchiudersi della storia gli apre un problema”.
La grande comunicazione notiziaria di massa attua un’operazione per far slittare
la narrazione da un assetto tragico a un assetto di detection (giallo), perché è la
narrazione per eccellenza che consente la semplificazione, il controllo della
complessità (omicidio, incomprensibile), viene evocato il male e negato, espulso
(omicidio, detective, colpevole, espulsione). Cosa succede quando l’assassino
non è esterno ma interno? È il massimo dell’emersione dell’incomprensibile ma
anche il massimo della possibilità della sua espulsione. Es. Novi Ligure, una
ragazza e il suo ragazzo uccidono la madre e suo fratello di lei Edipo; Medea a
Cogne (Vespa guarda dentro il plastico della casa dell’omicidio per ricostruire
l’omicidio e noi lo guardiamo guardare, la tragedia greca non presuppone
l’attimo dell’omicidio, giallo con cornice tragedia). Es. Sarah Scazzi omicidio
collettivo non rimanda ad una colpa collettiva. Lo studio di Vespa ricostruisce il
salotto di Poirot.
3. Il paradigma giudiziario: se individuo chi è l’assassino, devo punirlo.
Cosa media e comunicazione notiziaria non possono fare? Indagare le motivazioni
profonde della violenza: l’uomo è un animale violento, anche sotto il punto di vista
sociale. Lo fanno altri media, come la letteratura (indaga senza pietà), il cinema
(potenza icastica e sintetica). È possibile un giornalismo di altro tipo? Certo, come
(Report);
quello di ricerca, denuncia Anna Harent, processo a colui che organizzava
materialmente i treni dell’olocausto, il male assoluto viene messo sotto processo.
Lei dice però che non è un mostro, bensì un individuo normale, come noi: tutti
La banalità del male.
possiamo diventare come lui, da qui
Lezione 4
Narrare la guerra, i media e il conflitto dall’11 settembre ad oggi
La narrazione della guerra contro il terrorismo, America. Prendiamo in analisi:
azioni
1. Il livello delle la tv deve risistemare il trauma improvviso
dell’attacco (11 settembre), cerca di spiegare alle persone per rassicurarle,
va avanti giorno per giorno. Suspense: sin dall’inizio si ipotizzano degli esiti
della guerra (fabula costruzione in senso logico, dall’inizio alla fine /
intreccio romanzo ecc., suspense), funziona da intreccio, si parte dalla fine,
l’attacco delle Torri Gemelle, si inizia a risalire a tutta la storia. La guerra al
terrorismo porta alla soluzione di un problema identitario e alla sconfitta del
nemico. personaggi
2. Il livello dei funzione del personaggio all’interno della storia,
com’è fatto fisicamente e psicologicamente e che valore simbolico ha. Bush
(redento, nasce come peccatore), Obama eroi, civiltà del bene. Bin Laden (il
nemico perfetto, il vecchio della montagna, Francesco, Satana), Saddam
Hussein, civiltà del male.
spazi simbolici archetipi:
3. Il livello degli . Alcuni esempi di
Il pandemonio
Kabul New York
Città di fango (naturalità) Città di vetro e di cemento
Città orizzontale (tecnologia evoluta)
Città verticale (produzione,
(sopravvivenza)
Città immobile e della ascesa simbolica verso l’alto)
Città del movimento e della
lentezza (sopravvivenza)
Città prima di gioia velocità (circolazione del capitale)
Città del divertimento
(repressione)
Città priva di consumo (piacere)
Città del consumo
(privazione) (soddisfacimento)
Il salvataggio della fanciulla rapita
L’eliminazione del colpevole
La divulgazione della storia in Tv (costruzione del racconto e sistemazione
mediale)
Hayden White: la storia è un artefatto verbale che sistemiamo all’interno di strutture
narrative. Quando viene raccontata in TV ci fa perdere le coordinate geografiche e
temporali, disinnescano il tragico. Le narrazioni storiche come antidoto contro
l’appiattimento sul presente? Funzioni della divulgazione storica televisiva:
Moderatamente problematica
Rassicurante
Eversione controllata.
“Top Ten”
Evo Immaginari
Antico Egitto/Roma
Medio Mistero/Templari/Graal, ecc.
Moderno Biografie/Rivoluzione/Guerre
Contemporaneo napoleoniche
Anni ’30 – Seconda guerra
mondiale vs Prima guerra
mondiale/Guera fredda/ Anni di
piombo
Divulgazione storica in TV – Tarzia
Lezione 1
Hayden White “Metahistory”, analisi del lavoro dello storico in senso quasi
psicologico prima che compositivo. La tesi di White, osteggiata da moltissimi, è che il
lavoro dello storico per sua natura non è affatto oggettivo: la storia è legata al medium
scritto. Sin dalla sua origine (Erodoto), è una selezione di fatti e avvenimenti
risistemati tramite la scrittura (invenzione greca) all’interno di una narrazione, con
tutti i suoi elementi tipici: nasce all’interno di un medium con specifiche funzioni.
Dobbiamo quindi porci delle domande:
1. Cosa succede quando non è più la scrittura a raccontare la storia?
2. Cosa succede quando non ci sono più istituzioni condivise (scuola etc.) a
perpetuare la memoria?
3. Cosa succede quando l’idea stessa di memoria collettiva si sfalda e si
frammenta (rete)?
4. Quale posizione viene ad assumere un medium di massa come la televisione in
un quadro così radicalmente mutato? (paleotelevisione divertimento +
didattica / neotelevisione intrattenimento finalizzato alla vendita di spazi
pubblicitari)
5. Può riscoprire una funzione mediale centrale, aiutando lo spettatore a
riposizionarsi rispetto al mondo frammentato e orizzontale del web?
Dal 1995 grande aumento di programmi scientifici in genere e in particolare storici,
carenza di programmi storici nei canali Mediaset. Cambiando il medium, cambia il
modo di raccontarla, anche perché la tv ha una sua specifica forma narrativa
Alcune funzioni della divulgazione storica televisiva:
Antidoto rispetto all’assolutizzazione del tempo e dell’appiattimento sul
presente: soprattutto il mondo del web annulla il procedere storico, appiattisce
tutto sul presente, assolutizza il tempo nel tempo assoluto del presente.
Funzione moderatamente problematica: molti degli eventi che vengono narrati
difficilmente possono avere un elemento esclusivamente rassicurante (storia
fredda troppo lontana, non abbiamo immagini, testimoni / storia calda
vicina a noi, immagini, foto, testimoni, esperienza quasi diretta), la distanza
permette un approfondimento, la vicinanza no.
Rassicurante: i media di massa cercano di eliminare una funzione fondamentale
della storia, cioè quella tragica, nata dalla civiltà greca, che ci presenta una
serie di problemi, cercando di comprenderli, ma non chiude in maniera
rassicurante, non hanno una soluzione positiva. I medium di massa sono per
loro natura terapeutici e rassicuranti (racconti di cronaca gialli terapeutici).
Eversione controllata: possiamo ammirare Roma perché ci è molto più distante,
non possiamo permetterci di pensare determinate cose con eventi a noi più
vicini. italiana.
Format della neotelevisione generalista
Ai due opposti
Modello RAI “Angela” Quark, Superquark, Passaggio a
(paleotelevisivo):
nord-ovest, Speciale Superquark, Ulisse lento, di approfondimento.
Modello LA7 The History Channel, Discovery Channel):
(modello americano
Atlantide, Stargate 2, Impero ritmo serrato, velocissimo.
Al centro
Modello RAI Alto:
(approfondimento, ma meno lento rispetto al
paleotelevisivo, narrazione meno televisiva di quella classica, libresca),
La grande Storia, Correva l’Anno.
Modello RAI Innovativo La storia siamo noi
: (storico – giornalistico,
sperimentazione forte).
Negli ultimi anni è emerso un modello di mediazione tra modelli innovativi e
alti e quelli paleotelevisivi: Il tempo e la storia
Modello RAI di mediazione: (narrazione più
a.C d.C
rapida, in studio, fusione),
Nuovo modello
Voyager: storico ha un’importanza decisiva che viene abbinata a un
tipo di narrazione più divulgativa anche se diversa da quella
americana, si occupa di storia fredda rispetto agli altri.