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Misure Meccaniche e Termiche
Campionamento
Partiamo da che tipo di informazione sono in grado di dare i segnali analogici e digitali. I primi sono segnali completi, forniscono con continuità informazioni sul fenomeno ma sono difficili da manipolare, allora si discretizzano in livelli che variano in numero a seconda della risoluzione del convertitore.
LSB = (Vmax - Vmin) / 2b (Least Significant Bit)
Si ottiene in tal modo il segnale digitale. Per un giusto campionamento A/D sono da considerare due parametri fondamentali:
- Numero di bit (del trasduttore)
- Intervallo dei valori da convertire (per adattare ad esso le prestazioni del trasduttore)
A seguito del metodo di conversione adottato dal convertitore possiamo definire che l'errore, cioè lo scarto fra il segnale continuo analogico e quello discreto digitale è pari al massimo 1 LSB, perché il convertitore fa scattare di un livello quando la tensione è crescente di un valore pari alla metà della differenza fra i due livelli (visualizzazione a gradini).
Per rendere minimo l'ERRORE di CONVERSIONE, si deve cercare di non "sprecare" livelli discreti facendo coincidere le prestazioni del convertitore con il FS (FONDO SCALA) , cioè VMAX - VMIN. Questo non è sempre semplice, poiché si possono presentare diverse dinamiche.
Per esempio abbiamo fenomeni che vengono registrati con FS finì (±10 V) e prevedono un'acquisizione limitata di dati.
La conversione A/D avviene in un tempo di apertura Tapertura < ΔTc
se non mai riesce a campionare il segnale dopo.
Numero che escedal convertitore (FS max - FS min)2b + FS min = Vvaloremisurazione esatta
Questo errore non è correggibile ma evitabile:
-
Si osserva preliminarmente il segnale con un OSCILLOSCOPIO ANALOGICO dove non saranno sicuramente presenti fenomeni di aliasing e dove ho una interpretazione o confronto qualitativo.
-
Scegliamo una f'c e facciamo le misurazioni; poi alziamo la f'c fino a f''c e riniciamo se le misurazioni sono uguali allora già la f'c andava bene; se sono diverse aumento ancora la f''c fino a f'''c e vado avanti finchè non trovo due misurazioni uguali.
Si definisce, inoltre, FREQUENZA di NYQUIST:
fNY = fc⁄2
ELABORAZIONE DATI:
Una volta prese le misure voglio vedere se le 2 misurazioni riguardano lo stesso oggetto; come faccio?
Devo vedere se sono COMPATIBILI!
Due misure si dicono tali quando le loro incertezze si ricoprono parzialmente oppure quando, assunto un'incertezza, l'intervallo di A e B (le 2 misure) le ricoprono, anche in maniera parziale.
COMPATIBILI
COMPATIBILI
NON COMPATIBILI
Inoltre NON vale più la regola TRANSITIVA; cioè se A è compatibile con B e B è compatibile con C, non è detto che A sia compatibile con C.
Ma quanto vale la w1?
w1 = 2π/Ts, w2 = 2·w1, w3 = 3·w1
Compiliamo tutte le serie armoniche con
PULSAZIONI MULTIPLE INTERE della prima
serie armonica.
Andiamo a esprimere i singoli termini:
y0 = 1/Ts ∫+Ts/2-Ts/2 y(t)·dt;
Ai = 2/Ts ∫+Ts/2-Ts/2 y(t)·cos(i·w1·t)·dt;
Bi = 2/Ts ∫+Ts/2-Ts/2 y(t)·sen(i·w1·t)·dt;
OSSERVAZIONE: Per noi non è una
semplificazione e basta, noi stiamo
imponendo un'uguaglianza esatta tra
la funzione e la nostra serie armonica.
1o CASO
Tc = Ts ⇒ W1 = W1,c
Se fc > 2 · fs,max, l'analisi di FOURIER dei punti campionati coincide esattamente con la funzione che abbiamo campionato; altrimenti se non c'è ALIASING.
2o CASO
Tc = K · Ts ⇒ W1 ≠ W1,c XX W1 = K · W1,c
Se campiono in questo modo arrivo tutti valori di armoniche come FREQUENZA reguale a ZERO, XX campionerò anche dove NON HO il reguale.
C2c = C1 seguele
2W1,c = 2π⁄Tc⁄2 = W1
E se moltiplicassimo il segnale per una finestra COSINUSOIDALE?
Abbatto i valori a inizio e fine intervallo, e sollevo i valori vicino al centro; il segnale di partenza diventa:
- ARMONICA DI PARTENZA
- PARTE ESTERNA FORTEMENTE DEMODULATA
- DERIVATA ZERO
In questo modo riduco i problemi di ALIASING spesso dovuti a spigoli nel segnale.
Smorzatore Viscosco
- m = ∅
- K = ∅
Analizziamo ora il loro comportamento:
- Se applico alla massa una forza, essa reagirà con una sua FORZA D'INERZIA.
F = m . a ⇒ FINERZIA = - m . a
- La molla invece si schiaccia sotto l'azione di una forza reagendo anche lei con una FORZA ELASTICA.
F = K . ΔX ⇒ Fel = - K . ΔX
VARIAZIONE LUNGHEZZA MOLLA
La soluzione omogenea associata mi dice che scorrendo il sistema, prima o poi si svuota, è quel comportamento che riguarda un transitorio iniziale.
La soluzione particolare del mio integrale non è calcolabile.
Possiamo però scomporre la Xr,τ in serie (o di integrali) di funzioni semplici per le quali siamo in grado di calcolare Xr,p come integrale particolare di funzioni semplici, ovvero aventi comportamento lineare, e poi sfrutteremo la sovrapposizione degli effetti.
Xr,τ = ∑ Xr,p, ma...
funzione semplice → funzione armonica
con to che è il tempo necessario per far partire l’armonica da zero rispetto al mio sistema di riferimento.
Ψ = Ω.to → Ψ.i = i.Ω.to cioè Ψ. cresce linearmente con la frequenza dell’armonica.
Riprendendo il paragone tra Xr e Xo, è valido a meno di un FATTORE di SCALA, e di uno SPOSTAMENTO LINEARE. Non sarà quindi mai possibile ampliare le 2 misurazioni; vediamo cosa possiamo fare,
ϕo ≠ ϑ SEMPRE! Ma se eseguo misurazioni NON statiche, il termine ϕo posso trascurarlo; se ϕi = cost e Ws >> Wo allora non avrò distorsioni in ampiezza e forse, ho costruito un SISMO