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Estratto del documento

N.B.

si verifica per le stesse forze [ domanda ed offerta di lavoro ]

Cause: ΔLd- shock petrolifero; ΔLd+ aumento produttività (MPL);

ΔLs- immigrazione, aum. imposizione attesa; ΔLs+ aumento ricchezza.

 ΔLd- e ΔLs+ comporta uno spostamento dell’AS verso sinistra (negativo)

 ΔLd+ e ΔLs- comporta uno spostamento dell’AS verso destra (positivo)

AD - Aggregate Demand

La curva di domanda aggregata deriva dall’equilibrio di LM (crescente) e IS (decrescente);

spostamenti di queste due curve generano uno spostamento dell’AD stessa.

IS … se G aumenta, i risparmi si riducono … IS si sposta vs l’alto … AD si sposta verso l’alto

analogamente, se aum. Y atteso e W [ -S perché +C ]

… se MPK aumenta, aumentano gli investimenti … IS vs l’alto … AD si sposta verso l’alto

: la IS si sposta verso l’alto perché il tasso d’interesse aumenta

N.B.

LM … se l’offerta di moneta aumenta … LM si sposta vs il basso … AD si sposta verso l’alto

e

… se π aumenta, la domanda di moneta diminuisce … LM vs il basso … AD verso l’alto

: la LM si sposta verso il basso perché il tasso d’interesse diminuisce

N.B. m

… se i aumenta, la domanda di moneta aumenta … LM vs l’alto … AD si sposta va il basso

: la LM si sposta verso l’alto perché il tasso d’interesse aumenta

N.B.

 IS r e LM r comporta uno spostamento della AD verso l’alto

+ -

 IS r e LM r comporta uno spostamento della AD verso il basso

- +

Per la successiva trattazione, in tema di domanda ed offerta aggregata, è da prendere in

considerazione il seguente grafico →

Ricorda:

mentre per i classici esiste un unico periodo, per i keynesiani

esiste un’AS di breve e una di lungo periodo.

Ciclo economico

Il ciclo economico si riferisce a fluttuazioni dell’attività economica aggregata … e non di una

singola, specifica variabile; è costituito da fasi di espansione e di contrazione.

Le variabili economiche mostrano un andamento regolare e prevedibile durante il ciclo

Il ciclo economico è ricorrente, ma non periodico … cioè non accade a intervalli regolari e

prevedibili né ha una durata e ampiezza fissa e predeterminata

Il ciclo economico è persistente, cioè continuo

Fasi del ciclo economico

1. Contrazione o recessione

2. Punto di svolta interiore (trough)

3. Espansione o rispesa

4. Picco (peak)

… si parla poi di: boom, per espansioni di grande entità, e depressione, per recessioni molto severe

Peak e trough sono chiamati punti di svolta (turning points) … la sequenza di espansioni e contraz.

fra due punti di svolta superiori (o inferiori) è il ciclo economico.

Tipologie di variabili che entrano in gioco

a. Variabili procicliche … che vanno nella stessa direzione del ciclo (es. occupazione)

b. Variabili anticicliche … che vanno nella direzione opposta del ciclo (es. tasso di

occupazione)

c. Variabili acicliche … che non dipendono dal ciclo (es. tasso d’interesse)

a. Variabili anticipatrici (es. borsa)

b. Variabili coincidenti (es. ore lavorate)

c. Variabili ritardatarie (es. inflazione)

Perché il ciclo economico?

… quali sono i fattori che causano il ciclo economico? Teoria del Real Business Cycle fa riferim. a

Shock reali di produttività, che portano alla riduz. del reddito, dell’occupazione, del salario reale …

 Ad intervalli non regolari, vi sono shock reali di produttività che influiscono positivamente e

negativamente sulle variabili sopra citate, con effetti prolungati nel tempo.

α 1-α

Consideriamo, la funz. di produzione Y = A*f(L, K) → Y = A*K *L /

1/3 2/3 1/3 2/3

… con α: quota distributiva del capitale (≈ 1/3)  Y = A*K *L → A = Y K *L

Dobbiamo però considerare anche la non piena utilizzazione di L e K

1/3 2/3 k1/3 L2/3

 Y = A*(u *K) *(u *L) … A = A*u *u

k L corretto

Altri shock

 Shock reale di spesa pubblica G (es. per guerra)

… premessa: Y pieno impiego (Y*), modello di eq. dei classici, possibile per flessibilità dei prezzi

Se G aumenta, la FE si sposta vs dx, perché agisce sull’offerta di lavoro (-Ls, si sposta vs basso dx)

Se G aumenta, la IS si sposta vs l’alto, perché agisce sui risparmi (-S, si sposta vs il basso e dx)

… per arrivare alla nuova situazione di eq. è necessario un aumento dei prezzi (LM vs l’alto)

Quindi, P e r, anche se cmq Y*

+ + +

Effetti della politica monetaria

Consiste nell’aumento dell’offerta di moneta → +Ms/P → ma cosa comporta?

… dibattito tra classici e keynesiani

Secondo i classici, un aumento dell’offerta di moneta produce un contestuale aumento dei prezzi.

Questa assunzione è stata dimostrata dalla teoria della misperception, secondo la quale la quantità

di output Y aumenta più del livello di pieno impiego Y*, quando il livello dei prezzi P è più alto di

e e

quello aspettato P … la funz. di riferimento a questa teoria è la seguente → Y = Y* + b(P-P )

Ciò significa che, all’aumento dei prezzi, l’impresa aumenta la sua produzione e l’individuo la

propria offerta di lavoro. Se, però, l’aumento di offerta è anticipato, non vi è alcun effetto reale

(no mispercepion), quindi la neutralità della moneta agisce nel breve termine.

Secondo i keynesiani, invece, i prezzi sono fissi perché esistono i cd. menu costs, cioè i costi per

cambiare i prezzi. Essendo questi fissi, anche i salari lo saranno, cioè non flessibili verso il basso

[ se w > w*, vi è disoccupazione involontaria ] … dimostrazione con la teoria dell’efficiency wages

La curva mostra la relazione tra lo sforzo del lavoratore, E, e il salario reale, w,

che il lavoratore riceve.

L’impresa, quindi, massimizza lo sforzo ad un salario più elevato di quello di

equilibrio, ciò si traduce in maggior efficienza (w*: salario di efficienza)

In un sistema di prezzi fissi, con w* ed E fissi,

la curva di domanda di lavoro effettiva dipende

dal reddito (Y) e dall’occupazione (N)

… in tal caso, le imprese sono price maker, impongono, quindi, percentuali di carico sui prezzi.

P = (1+η)*w … con η: mark-up  P > MC (costo marginale = w)

Finché sussiste tale condizione alle imprese conviene produrre di più (+ offerta), piuttosto che

aumentare il prezzo (se aum. la produz., aumenta anche la domanda di lavoro)

Così l’equilibrio nel mercato del lavoro, è influenzato

dalla domanda effettiva di lavoro (qui rappresentata →),

in cui è l’impresa che, mantenendo prezzi e salari fissi,

gestisce reddito ed occupazione.

Inoltre, secondo i K., un aumento della spesa pubblica (+G)

-non comporta una variazione di Y*, in quanto anche se

Ls aum., con Ld e w* fissi, rimane la piena occupazione;

-la IS si sposta verso l’alto e dx (-S);

-il contestuale aumento dei prezzi fa spostare la LM verso l’alto, tornando all’equilibrio.

I keynesiani credono che tutti gli shock che provocano il ciclo siano di domanda, derivanti da effetti

della politica fiscale, dal pubblico e dalla variazione della domanda di moneta reale.

N.B.: mentre gli shock di domanda provocano uno spostamento della domanda aggregata (ΔM /P-

d

per effetto di ΔP+); gli shock d’offerta riducono l’offerta aggregata (ΔM /P- per ΔP+).

s

La spesa pubblica funge da moltiplicatore in una situazione di deficit di domanda, però in presenza

di shock d’offerta, provoca solo un aumento dei prezzi. I keynesiani credono anche nella politica

monetaria, ma preferisco l’effetto moltiplicatore della spesa pubblica, per far aum. C e I.

Classici vs Keynesiani (riepilogo)

► quanto rapidamente viene raggiunto l’equilibrio generale?

● processo di aggiustamento dei prezzi

► quali sono gli effetti di una politica monetaria?

… secondo gli economisti classici

► l’aggiustamento è rapido

► l’economia è in grado di assorbire gli shock tornando rapidamente al livello di pieno impiego

… secondo gli economisti keynesiani

► l’aggiustamento è lento

► sono necessari anche diversi anni prima che prezzi e salari si aggiustino rapidamente

Quindi, secondo gli economisti classici

► una politica di espansione monetaria agisce rapidamente sui prezzi con un effetto transitorio

sulle variabili reali, cioè significa che la moneta è neutrale

Mentre, secondo gli economisti keynesiani

► poiché l’economia può rimanere per diverso tempo in una situazione di disequilibrio, una

politica di espansione monetaria accresce output e occupazione e causa una riduzione del tasso di

interesse reale, quindi la moneta è neutrale sono nel lungo termine, non nel breve.

Classici

Classico puro (senza misperception) Classico con misperception (inatteso)

Keynesiani … per effetto di

Curva di Phillips

… rappresenta la relazione tra salari e disoccupazione π

ma ciò che è interessante mettere in relazione è il tasso d’inflazione ( ) con il tasso nominale

u

di disoccupazione ( *).

Se u* > π … vi è inflazione negativa

Se u* < π … vi è inflazione certa

Se u* = π … non vi è né inflazione, né disoccupazione

[ con la presenza sia di inflazione che di disoccupazione stabile si parla di stagflazione ]

Trade-off: al costo di un lieve aumento di π, u* diminuisce (o cmq viene mantenuta costante)

N.B.: la disoccupazione non può scendere oltre il suo livello naturale; qualunque cosa si faccia per

farla diminuisce produce solo un aumento dell’inflazione, senza ridurre u*.

e

π - π = b(u* - u)

e

π π b(u* - u) u* = u

Se = → = 0 →

e

π π b(u* - u)

Se ( - ) > 0 → > 0

• Il trade-off tra π e u agisce solo nel breve termine

• Nel lungo termine, con l’aumento delle aspettative d’inflazione, la politica monetaria agirà

sulla disoccupazione: quest’ultima aumenta al livello di u*, in modo che i prezzi non

continuino più ad aumentare (spostando la curva di Phillips vs l’alto e dx)

π = b(u* - u)

Dalla curva di Phillips originaria e

π = π + b(u* - u)

passiamo, quindi, ad una curva adattata alle aspettative

Legge di Okun

… si tratta di una legge empirica che esamina la differenza tra il reddito (Y) potenziale e quello

effettivo in rel

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
25 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bertocecut di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Schenkel Marina.