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È CONFORMATIVO, PRESCRITTIVO E DETTAGLIATO.
- PSC(piano strutturale comunale): individua la strategia di sviluppo, conforma l'assetto del
territorio ma non il regime giuridico dei suoli. Racchiude le scelte essenziali per il comune
ed ha una massima flessibilità.
- PA(piani attuativi): sono il collegamento tra l'urbanistica e l'edilizia, infatti l'attuazione del
PRG può avvenire attraverso un intervento diretto (permesso di costruire) o tramite un
piano attuativo (ppe). Le tipologie di piani attuativi di iniziativa pubblica sono:
- PP (piani particolareggiati): 1942. Specificano le indicazioni del PRG fino al
planivolumetrico.
- PEEP (piani per l'edilizia economica popolare): 1962. Incentivano la produzione di edilizia
economica popolare con l'esproprio per pubblica utilità.
- PdL (piani di lottizzazione): 1967. Controllano l'attività edilizia assicurando la realizzazione
contemporanea di residenze e servizi.
- PIP (piani insediamenti produttivi): 1971. Riequilibrano il rapporto tra residenze e
industrie.
- PDS(piano dei servizi): ha come obiettivo il controllo e la pianificazione dei servizi pubblici.
- EMILIA ROMAGNA: il PRG è stato sostituito dal PSC (pianifica il futuro), dal POC (modifica il
presente) e dal RUE (regole).
- MODELLO INTEGRATO: il PRG è affiancato dal PSC, dai PA e dal PDS.
PAESAGGIO:
Il paesaggio è la lettura del territorio attraverso una visione tridimensionale; è l'insieme degli
elementi antropici e naturali che modificano il territorio. La concezione del paesaggio è andata
a modificarsi nel tempo: nell'800 si riteneva paesaggio solo quella parte del territorio
considerata bella; al giorno d'oggi, invece, esistono vari tipi di paesaggio (rurale, naturale,
industriale). Il paesaggio è dunque un termine che classifica il territorio in diverse parti
attraverso le sue caratteristiche ambientali ed antropiche. Il paesaggio non è solo un fatto
estetico (da cartolina) ma è un patrimonio collettivo, perché è unico ed ha un valore culturale
ed economico poiché il patrimonio paesaggistico produce un business.
Le diverse tipologie di paesaggio sono:
- naturale: regolato dalla legge "Galasso" che prevede la salvaguardia e la conservazione.
- urbano: regolato dalla legge 1089 che prevede la salvaguardia, la conservazione e la
riqualificazione.
- rurale: regolato da PTP e da PRG, che prevedono la salvaguardia, il recupero e la
valorizzazione dell'assetto rurale.
- industriale: regolato dal PRG che prevede i vincoli e la salvaguardia per il restauro e la
conservazione.
- postindustriale centrale: regolato dai piani di recupero e da piani integrati di intervento che
prevedono la conservazione, il recupero ed il riuso con interventi di architettura
contemporanea.
- postindustriale periferico: regolato da piani provinciali o comunali che prevedono la
riqualificazione ed il recupero del degrado.
Il paesaggio è in continua trasformazione a causa dei processi naturali ed antropici: una società
utilizza un territorio modificandolo ed adeguandolo alle proprie esigenze. Per questo motivo
necessita di continui interventi di restauro e riqualificazione. Gli strumenti di pianificazione
paesaggistica sono: i piani regolatori (PRG), i piani territoriali paesistici regionali (PTPR) e
l'esame paesistico. La tutela del paesaggio trova i suoi riferimenti fondamentali nel Decreto
legislativo 42/04 del 2004 e, in ambito europeo, nella Convenzione del Paesaggio sottoscritta
dallo Stato italiano nel 2000. Il termine paesaggio viene definito come una parte omogenea di
territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche
interrelazioni. La tutela del paesaggio consiste in una gestione di tutto il territorio, ed in
particolare delle aree vincolate, volta alla salvaguardia e al recupero degli elementi costitutivi
del paesaggio intesi come risorse preziose della struttura fisica e naturale, e come componenti
del patrimonio storico e culturale.
SERVIZI:
Le infrastrutture sono un argomento rilevante nell'ambito di progettazione urbanistica poiché
consentono la mobilità dei servizi. Esse assolvono alla funzione di trasporto di merci, di
persone, di comunicazione. Uno dei compiti fondamentali dell'urbanista è leggere la gerarchia
viabilistica e modificare il territorio secondo quella gerarchia. La corretta localizzazione dei
servizi fondamentale per la progettazione urbanistica. I servizi vengono distinti in:
- opere di urbanizzazione primaria: struttura tecnologica necessaria per la residenza (strade,
gas, illuminazione, rete idrica, rete fognaria)
- opere di urbanizzazione secondaria: i servizi (scuole, negozi, verde pubblico)
Le infrastrutture necessitano di una fascia di rispetto per consentire il rapporto tra le
infrastrutture e l'assetto urbano e per permettere il futuro ampliamento dell'infrastruttura
lasciando delle aree vuote nelle vicinanze della stessa, costituiscono dunque un vincolo di non
edificazione. La strada è un'infrastruttura desinata al transito di veicoli su ruote gommate.
L'etimologia deriva dal latino stratus che significa lastricare. L'impero romano estese
enormemente la sua rete stradale per ragioni commerciali e strategiche; le strade moderne
sono composte da strati superficiali di conglomerato bituminoso (asfalto), da uno strato di
base in misto bitumato e da uno strato di fondazione in misto granulare.
Le strade sono suddivise in base al loro livello di importanza:
- strada primaria: tronchi terminali e passanti delle strade extraurbane che raccolgono e
distribuiscono il traffico di interscambio tra il territorio urbano e
extraurbano;
- strada di scorrimento: hanno corsie riservate per il trasporto pubblico, piste ciclabili,
parcheggi, ecc.. -> fascia di pertinenza minima di 15 m;
- strada di quartiere: flussi di traffico inferiori -> fascia di pertinenza minima di 12 m;
- strada locale: consentono l'accesso alla zona insediativa -> fascia di pertinenza minima di 5 m;
Nei piani regolatori sono indicati i servizi presenti sul territorio e quelli previsti per
incrementare quelli esistenti. La quantità minima di servizi in un territorio è prevista dalla
legge secondo degli standard, ma è la municipalità che definisce il livello ottimale di servizi
contribuendo a migliorare il territorio. La scelta di proporre uno standard quantitativo di servizi
sensibilmente più alto rispetto al minimo previsto determina una migliore qualità di vita ai
cittadini residenti nel territorio. Il decreto ministeriale n. 1444/68 definisce i rapporti minimi
tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali o produttivi e gli spazi pubblici, questi
standard fissati sono:
- per gli insediamenti residenziali: 18 mq/abitante insediabile suddivise in:
- 4,5 mq (25%) per l'istruzione
- 2 mq (11%) per le attrezzature di interesse collettivo
- 9 mq (50%) per il verde attrezzato a gioco e lo sport
- 2,5 mq (14%) per i parcheggi pubblici
- per gli insediamenti industriali: 10% dell'estensione dell'area produttiva.
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA':
Per la pianificazione urbanistica è necessario sapere con chiarezza il diritto del suolo per poter
dimensionare lo spazio pubblico e quello privato e poter sapere come gli spazi pubblici si
relazionano al privato. Le tipologie di suolo possono essere: private, pubbliche, pubbliche ad
uso privato (aree nelle piazze per i bar, negozi privati in edifici pubblici, autostrade a
pagamento) o private ad uso pubblico (portici, alberghi, parchi,esercizi commerciali). Per poter
far fronte all'esigenza della collettività le istituzioni possono espropriare aree private per
pubblica utilità risarcendo il cittadino leso. Per espropriazione per pubblica utilità si intende,
quindi, l'esercizio del potere coercitivo di espropriazione tramite negoziazione tra il cittadino e
le istituzioni. Il decreto D.P.R. n. 327 del 2001 regola l'espropriazione per pubblica utilità delle
aree e dei terreni privati. La perequazione urbanistica è la negoziazione tra soggetto pubblico e
privato dello scambio della zona privata che interessa al comune per utilità pubblica con delle
aree definite nel piano regolatore. Il soggetto pubblico non paga il terreno a cui è interessato,
ma lo ottiene scambiandolo con un'altro terreno.
CASI STUDIO:
- Amsterdam: il territorio olandese è stato recuperato dal mare bonificando circa 200.000
ettari di territorio privo di una stratificazione storica. La redazione del piano regolatore per
Amsterdam avvenne nel 1934, il gruppo di progettazione si pone l’obiettivo di contenere la
crescita urbana. Dagli anni ‘70 inizò a sorgere l’ipotesi di new towns indipendenti ma
adeguatamente connesse tramite infrastrutture ad Amsterdam e tra loro. Almere è una città
satellite di Amsterdam. Le urbanizzazioni hanno densità medio-alte e l’edilizia si presenta
come laboratorio di architettura contemporanea. Dopo aver realizzato il nuovo centro della
città, si stanno pianificando nuovi quartieri: Almere Sun Island è quarto campo a collettori
solari nel mondo; Almere 2.0 è una città impostata secondo criteri di sostenibilità ecologica,
sociale ed economica; ed Olympiakwartier è un intervento gestito in forma di cooperativa
edilizia, cioè con la partecipazione degli abitanti. Bijlmermeer è un quartiere periferico
prevalentemente residenziale di Lelystad, città satellite di Amsterdam. È stato realizzato negli
anni '70 con una grande densità di edifici popolari multipiano. Il progetto prevedeva un grande
spazio destinato alle attività produttive che però non decollarono diventando essenzialmente
un quartiere dormitorio ad alto tasso di immigrati e di criminalità: un quartiere ghetto. È stata
attuata una riqualifica estetica ed economica abbattendo gran parte degli edifici esistenti per
fare spazio a nuove tipologie edilizie. Il blocco Kleiburg è un edificio degli anni '70 con 500
appartamenti in cui si erano sviluppati molti problemi di funzionalità causati anche dal fatto
che un'unica galleria di 400 metri dava accesso a 11 piani di appartamenti.
- Helsinki: la pianificazione urbanistica di Helsinki è caratterizzata dall'attenta programmazione
strutturale che è anche alla base delle politiche finlandesi. Nel 2008 sono stati trasferiti i tre
porti cargo che erano adiacenti al centro città, in questo modo si sono rese disponibili 250.000
ettari di aree affacciate sul mare. Oltre a questo intervento, sono stati progettati dei nuovi
quartieri: Jätkäsaari è stato riqualificato de localizzando il porto e realizzando un quartiere che
mira in modo particolare alla sostenibilità ambientale ed alle infrastrutture;